Il sesso su tutto.

di
genere
prime esperienze

Nella palazzina a fianco della nostra c’era una parrucchiera, Alba una figa imprescindibile da tutto, era una figa da non credere. Era pure sexi, indossava il camice a volte senza nulla sotto, il reggiseno non lo indossava mai, non si e mai
saputo se scopasse con tutti, si era separata dal marito due anni prima. Le piaceva esibire le sue meravigliose forme. Andavo a scuola, frequentavo l’istituto professionale, avevo scelto meccanica, mi trovavo all’ultimo anno, non vedevo l’ora di diplomarmi ed iniziare a lavorare. Benito che aveva un’officina mi aveva già avvisato che appena diplomato andavo a lavorare da lui, aveva un capannone al limite del paese, lui viveva con i genitori in centro, nell’officina però aveva una camera dove a volte dormiva se aveva troppo lavoro. Quella mattina non avevo nulla da fare, la scuola
era chiusa perché il giorno prima erano caduti dei calcinacci. Sono andato in officina a trovarlo, non ancora arrivava, è rimasto sorpreso dalla mia presenza, ho detto
che non c’era scuola e volevo aiutarlo -Vieni Marco mi cambio ed iniziamo- Siamo andati nello spogliatoio si è tolto tutto restando nudo ed ha indossato la tuta. Mi è venuto spontaneo paragonarlo ad Alba -Sai che anche Alba sotto il camice non porta nulla? Fai come lei- -Se potessi starei sempre nudo- ha risposto Benito. Non dico di essermi eccitato, comunque non ero come prima. Abbiamo iniziato in officina, ero appoggiato alla macchina piegato in avanti per osservare il motore, Benito si mette dietro di me, non c’era tanto spazio, mi premeva dietro, guardavamo il motore senza parlare, sento il suo cazzo duro premere sul culo, mi giro, ha la zip aperta fino all’inguine, il cazzo fuori, mi prende la testa, mi fa abbassare, mi mette il cazzo in bocca. Avevo già fatto
qualche pompino con i compagni di scuola, come si faceva allora ci scambiavamo pompini, da Benito non me lo aspettavo. Ho fatto mille pensieri in quel momento, ero indeciso, poi ho pensato al futuro lavoro, mi sono rassegnato. Non che la cosa mi dispiacesse quindi leccavo, succhiavo, massaggiavo lo scroto con delicatezza, quando mi sono arrivati in bocca fiotti di sborra incredibili, non ho avuto scelta, ho dovuto ingoiare tutto. Mi sono alzato, lui mi ha preso la testa, mi ha baciato con forza, mi ha messo
la lingua in bocca facendola roteare all’interno per sentire il sapore della sua sborra, mi ha preso per mano, mi ha portato nelle camera di sopra, mi ha spogliato, ha preso il mio cazzo, è riuscito a farci di tutto, come stavo per sborrare si fermava. Per oltre due ore mi ha fatto godere, stavo impazzendo di piacere, quando ho sborrato mi faceva spruzzare la sborra sul pube e leccava fino alla spossatezza. Siamo rimasti sul letto fino a mezzogiorno. E’ stato chiaro -Marco non vedo l’ora, sbrigati con la
scuola, ti voglio sempre con me, quello che ho io è tuo- Non sapevo cosa rispondere perché a me piaceva Alba, mi piaceva il suo modo di comportarsi, mi piaceva la figa
anche se il cazzo non mi dava fastidio. Finita la scuola ho iniziato a lavorare con Benito. Il primo giorno mi ha portato in banca aprendo un conto a mio nome -Da oggi
l’incasso viene diviso a metà, verso sul tuo conto la parte che ti spetta- I miei genitori erano a conoscenza che lavoravo con Benito, li ho tenuti all’oscuro del conto a mio nome. Con Benito almeno un’ora al giorno era dedicato al sesso, io gli facevo il solito pompino, lui mi portava in paradiso, pensavo di morire, mi leccava dappertutto, anche l’ano, non so come facesse mi faceva entrare la lingua, da non credere. In ogni caso spesso passavo davanti al locale di Alba, la salutavo ed andavo da Benito. Vedo una ragazzina con la scopa in mano che puliva -Alba chi è quella?- -E’ Gloria mi da una mano- Anche lei aveva il camice, aveva i bottoni aperti fino all’inguine, scopriva
delle gambe meravigliose. -Ti piace?- -Certo che mi piace è bellissima- -Vieni te la faccio conoscere, Gloria questo è Marco, ha detto che sei molto bella, dalle un bacino-
Cazzo altro che bacino, mi ha messo la lingua in bocca, non si staccava più. Ero un bel ragazzo, fisicamente ben fatto, mi sembrava esagerato che suscitassi l’eccitazione
di maschi e femmine. Per qualche giorno ho tenuto nascosto a Benito di aver conosciuto Gloria, cioè fino a quando è stato possibile perché Gloria quando finiva di lavorare voleva stare con me. Quando l’ha saputo è stato felice -Marco per il bene che ti voglio puoi fare quello che vuoi, basta che non mi lasci- -Non ci penso proprio- Era una fase della mia vita in cui il sesso comandava, il cazzo la figa, il culo tutto era buono, però un giorno passando davanti al locale di Alba, dalla vetrina vedo Gloria che
sta baciando una persona, appena mi vede lascia lui e viene da me col solito bacio appassionato. Mi presenta Giancarlo il rappresentante di prodotti, che mi dice -Ti invidio, Gloria è una ragazza splendida- Non sapevo cosa rispondere, tanti
avvenimenti in così poco tempo mi stavano frastornando. Ho cercato di dividere i ruoli fino a quando ho informato Gloria del mio rapporto con Benito, pensavo mi avesse rifiutato anche se poteva apprezzare la mia sincerità, invece ha voluto conoscerlo. Una domenica mattina anche Gloria ha voluto assistere al rapporto tra me e Benito, Di fatto non ha solo assistito, l’abbiamo scopata entrambi facendola godere, l’arte di Benito era sublime, eravamo dotati di un cazzo discreto, comunque neanche Gloria scherzava,
sapeva perfettamente cosa fare, strano per la sua età, conosceva a menadito i segreti del cazzo, come trattarlo, come far godere un uomo. Stavamo vivendo un rapporto a tre meraviglioso, siccome Gloria raccontava tutto ad Alba, una volta anche lei ha voluto partecipare. Per finire quella volta ci siamo uniti io e Benito e Gloria con Alba. Non si poteva smettere, quelle riunioni sessuali erano deliziose. Alba a volte sequestrava Gloria per averla con se, e magari qualche altro, io mi dedicavo a Benito. Ricordiamoci anche che il conto in banca aumentava vertiginosamente tanto che io e Gloria abbiamo deciso di sposarci, testimoni Alba e Benito, non poteva essere diversamente. Benito ci ha dato un altro suo appartamento di cui non sapevo l’esistenza, di fatto era un rapporto a quattro spesso partecipava Alba. La nostra era una unione dove gli affetti erano gestiti dal sesso, eravamo quattro individui con la testa rivolta solo a quello, sapevamo anche che ci poteva essere una fine, quindi era bene anche pensare al futuro, il legame più forte era senz’altro quello tra me e Benito dove oltre al sesso erano in ballo le finanze. Alba ha trovato l’uomo della sua vita, un ricco proprietario terriero con qualche anno più di lei, Gloria è rimasta con me e naturalmente con Benito. Alba ogni tanto ci faceva visita di nascosto dal suo compagno, lo faceva solo per godere. Non pensavamo ai figli, eravamo diventati dipendenti dal sesso. Sono passati vent’anni viviamo ancora insieme, il sesso sempre più forte.
scritto il
2024-09-08
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