Veronica - Cap. 5 - Sono la puttana di papà.

di
genere
incesti

Di man_max_rm@libero.it

Come sempre, consiglio di leggere i precedenti capitoli.

Racconta papà.
La sosta al bar ci voleva proprio, siamo seduti al tavolino con un caffè ed un cappuccino fumanti davanti a noi; visto da fuori sembro proprio il classico padre che ha appena preso la figlia da una festa. Il tassista ci aspetta buono buono, fuori dalla macchina, fumando una sigaretta. Non ci siamo detti nulla con Veronica, da quando si è ricomposta in macchina. "Amore, ora che sei lucida... sei pronta per iniziare davvero la nostra serata? Parlami sinceramente... possiamo anche tornare in albergo se vuoi". Mi fissa Veronica... con un mix tra la smorfia divertente di quando era più piccola ed il ghigno tipico di chi sa bene cosa vuole. "Forse si papà, forse è meglio se andiamo in albergo. Ma giusto un attimo! Devo cambiarmi... sotto. Sono tutta bagnata e di certo non profumo. Ma poi voglio che usciamo... io e te. Mi hai promesso follie, non lo dimenticare!". "Si hai ragione amore. Quando salirai in camera apri la valigia grande; troverai qualcosa per cambiarti. Decidi tu cosa mettere...". "Papà... ma dimmi la verità... hai provato un pochino di gelosia nel vedermi... prima, in macchina?". Mi viene spontaneo il sorriso. "Veronica, l'amore non è possesso. L'amore è semplicemente il desiderio della felicità del partner. Sai di cosa sarei geloso? Del tuo cuoricino. Non di quello che hai al collo, ma di quello che ti batte dentro. Hai capito?". "Non ne hai bisogno! Io sono solo tua, il mio amore è solo per te. Andiamo???". Questa ragazza che ho davanti sarebbe il sogno di qualunque uomo. È mia, e questa non è una cosa da poco.

Racconta Veronica.
Nella valigia che mi ha indicato papà ci sono cose incredibili... una confezione con su scritto "microclismi", tre vibratori di varie dimensioni ancora nella confezione, due completini perizoma e reggiseno, tre paia di calze autoreggenti, due nere ed un paio bianche, due perizomi, uno bianco ed uno nero, aperti completamente.... dal culetto alla fichetta! Hai capito papà... voleva essere pronto a tutto! Ma adesso, cosa mi metto??? Vestito bianco o nero? Oddio non lo sò... vabbè, mi lavo per bene, metto profumo, un pochino di rossetto e ci penso!

Racconta papà.
Il tassista stà seduto buono in macchina, ha staccato il tassametro da un pezzo. Io consumo il marciapiede davanti all'albergo, la sigaretta mi fa compagnia, ahimè, come spesso accade. Veronica mi ha fatto capire chiaramente che è pronta a qualsiasi cosa; la palla è passata a me, devo decidere come rendere stratosferica una serata/nottata già di suo indimenticabile. Se fosse più grande la porterei in un locale per scambisti, il coglione di certo ne conoscerà qualcuno visto il suo lavoro. Ma sarebbe troppo... voglio vedere chi le si avvicina, non voglio gente violenta o troppo arrogante. Deve essere Veronica a decidere, non farsi trascinare da qualche sconosciuto. Quindi meglio un locale ordinario... dove io possa pesare bene chi le si avvicina. Eccola!!! Ha messo l'altro vestito nero, quello con una sola spallina... bello! "Amore. Sei stupenda!". "Ti piaccio papà?? Ho anche una sorpresa". Oddio, cosa avrà combinato? " Cioè? Che sorpresa?". "Dai andiamo, ti spiego in macchina!". "Ehi tu, dai metti in moto. Questo è l'indirizzo" porgendo il foglietto dove ho scritto l'indirizzo del locale a cui ho pensato per stasera.

Racconta Veronica.
Non ha perso il vizio di guardarmi dallo specchietto, il tassista. Dopo quello che abbiamo fatto, non me ne frega un cazzo di lui; è servito al suo scopo e basta. Stò avvinghiata a papà, che freme... lo stò imparando a conoscere anche sotto questo punto di vista. "Sei curioso, vero? Dammi la mano." Lo so lo so che non se lo aspetta!!!! "Ecco senti papà, oltre al vestito ho cambiato anche le calze, queste sono leggermente più spesse. Le altre erano sporche. Sali sali con la mano... sorpresa!". La tentazione di indossare il perizoma nero aperto è stata troppo forte! Lo sapevo che ne sarebbe rimasto colpito, lo sapevo! Il suo dito nella mia fichetta lavata di fresco e questo bacio che non saprei definire se non come appassionato mi danno ragione. "Farai impazzire tutti oggi amore... tutti! Vedrai... e se ne avremo voglia finiremo la serata con qualcuno... che ne dici?". Risposta scontata. "Ne avremo voglia, sono sicura che ne avremo voglia!".

Racconta papà.
Meglio del previsto. Assolutamente meglio di quanto si dice nell'ambiente di questo locale... che a stento saprei definire! Non è un semplice pub, sembra una piccola discoteca ma con un lunghissimo bancone e viene servita una selezione importante di alcolici. Importante e di gran marca. Da un rapido sguardo inquadro subito la clientela; come avevo previsto non ci sono ragazzi, se non un paio di tavoli. Per il resto il range d'età è più alto, sia per gli uomini che per le donne. Il volume della musica non è altissimo, consente di parlare senza dover urlare. "Non sei mai stata in un posto così Veronica, lo sò. Vedi... questo è un ambiente perfetto, per trovare gente non banale con cui fare serata". Mia figlia si guarda attorno, non so che tipo di locale si aspettasse. "Allora amore.. vieni con me, sediamoci al bancone. Cosa vuoi bere?". Prendo letteralmente Veronica in braccio e la metto su uno dei tantissimi sgabelli alti che ci sono lungo il bancone. "Bere? E che ne so papà?". Le accarezzo le cosce, facendo vedere bene a chiunque guardi nella nostra direzione il bordo delle autoreggenti. "Va bene dai, faccio io!". Ordino un Ardmore, ottimo whisky scozzese per me, e una Red Bull corretta con Jack per mia figlia. "Questo amore ti tiene sveglia ed allo stesso tempo ti dà un po di euforia". Le accarezzo le gambe sempre più in alto... e non sono il solo a mostrare le grazie della propria compagna! C'è una coppia a un paio di metri da noi che sta limonando pesantemente, lei seduta di uno sgabello e lui tra le sue gambe, in piedi. Anche lei ha le cosce scoperte, completamente a vista, indossando una gonna sopra al ginocchio ma con uno spacco vertiginoso sul lato e sotto calze autoreggenti nere che terminano altissime in una balza importante, da signora; credo siano Phippe Matignon. Avranno 35, 40 anni al massimo, lui vestito casual. Per non essere da meno, scendo dallo sgabello e bacio Veronica, accarezzandola sulle cosce. "Amore... lo sai che qui dentro c'è qualcuno con cui farai sesso stanotte, vero? E se ci fosse anche una donna per me... cosa ne penseresti?". "Papà, credi che non sappia che effetto hai sulle donne? Follia per me, follia per te!". "Ti amo cuoricino! Perché non vai a ballare? Vediamo in quanti ti gireranno attorno... che ne dici?". "Ma papà! Io non sono mai andata a ballare!". Mi scappa un sorriso. "Guarda amore. Li vedi? Si muovono e basta! Sei abbastanza intelligente da fare lo stesso. Su, fila!!!". Mia figlia finisce la sua bevanda e si lancia nel suo primo, peccaminoso ballo.

Racconta Veronica.
Papà, come al solito, mi ha dato il consiglio giusto. Ora che sono in pista da qualche minuto ho già capito tutto! Ci sono tanti uomini, qualche ragazzo e poche donne, tutte adulte e vestite bene, come me. Ma credo che nessuna abbia il mio stesso intimo. Più di qualcuno, a dir la verità, stà provando a toccare quello che indosso sotto... mi abbracciano da dietro, facendomi sentire che sono eccitati, mi toccano le cosce... un paio sono arrivati anche alla fine delle calze ma non sono andati oltre. Peccato. Se solo sapessero quanto sono bagnata! Papà mi guarda, soddisfatto! Stà parlando con un tipo, ma non mi toglie mai gli occhi da dosso... e anche il signore che è con lui guarda nella mia direzione. Papà lo sà... lo sà che se ci fosse lui con me mi farei scopare da uno qualsiasi degli uomini che stanno ballando... magari questa volta insieme a lui... oddio Veronica a cosa pensi! Cosa sei diventata? Forse sono semplicemente me stessa, finalmente: una troia.

Racconta papà.
Matteo è simpatico. Da quando ha smesso di strofinarsi con sua moglie stiamo bevendo insieme. Si è creato tra noi il feeling tipico da pub. Anche lui è del settore, ha un ristorante in centro, non lontano dal nostro albergo; abbiamo parlato del lavoro, dei turisti che potrebbero spendere di più, solite cazzate. Sua moglie si chiama Barbara, sta ballando non lontana da Veronica. Che lui si mangia con gli occhi! "Dimmi cazzo... dove l'hai trovata quella fichetta? Lavora per te, vero? Vedo che hai la fede... di certo non è tua moglie!". "Lascia stare... se te lo dico non ci credi! Barbara è una bella donna... non ti da fastidio che in pista balli con chiunque?". "Beviamo dai, questo giro lo offro io. Allora, se mi disturba che Barbara si diverta? Ma proprio no! Amico mio, è la ricetta della felicità... lei sa tutto di me ed io tutto di lei. Ma devi dirmelo però... chi è la ragazzina che sta con te?". "No dai. Non insistere. Eccola, te la presento! Veronica, lui è Matteo. È un collega di papà, anche lui ha un locale". Mia figlia lo guarda, gli sorride con un 'piacere Veronica' di circostanza, lasciandomi col dubbio. Ma lui no... conosco il tipo di sguardo di Matteo; è lo stesso modo in cui squadro le ragazzette che vengono da me per trovare lavoro... cerco subito di capire come sono nude, se fanno pompini, se hanno il culo aperto. Con la differenza che mia figlia stasera è strafica, una piccola donna supersexy. E lui non sa che cosa indossa sotto il vestito... un biglietto con su scritto 'voglio scopare'. Aiuto Veronica ad issarsi sullo sgabello. "Cosa state bevendo?". "Stiamo assaggiando una selezione di whisky amore, roba troppo forte per te!". "Dai amore, fammelo assaggiare!" e mentre mi toglie il bicchiere dalle mani, immagino cosa abbia pensato Matteo; sono come te bello mio, sono come te...

Racconta Veronica.
Cazzo se brucia il whisky che ho assaggiato dal bicchiere di papà! Lo sento che scendendo dentro di me lascia una scia caldissima... come quando ingoio la sborra, solo che quella è più densa, meno calda e sicuramente più buona! "Bruciaaaa" e rido come una cretina, muovendomi sullo sgabello regalo a Matteo la vista completa delle mie cosce e delle mia calze... ma senza aprire troppo le gambe. Si avvicina a noi una delle donne che stava ballando non troppo lontana da me. L'avevo vista bene in pista, mi ha ricordato l'altro mio genitore. È bella, senza ombra di dubbio... ha una camicia bianca quasi trasparente, sbottonata su un reggiseno nero di taglia importante, come quello della stronza, sotto una gonna di pelle nera con lo spacco altissimo e scarpe con tacco a spillo in metallo. "Matteo, chi sono i tuoi amici?". E Matteo fa le presentazioni, lei si chiama Barbara e sono marito e moglie. Papà le lascia il suo sgabello e si mette in piedi accanto a me, col braccio sulle mie spalle. Così anche lei mostra le gambe, anche lei ha calze simili alle mie. "Quanti anni hai Veronica?" mi chiede Barbara poggiango una mano sul mio ginocchio... e facendo scorrere le sue lunghissime unghie rosse sulle calze mi fa venire i brividi e... cazzo si, mi fa bagnare. Per la prima volta nella mia vita l'idea di fare sesso con una donna entra nella mia testa, sconvolgendomi e facendomi rimanere senza parole. Per fortuna papà mi viene in soccorso, o l'espressione basita sul volto mi avrebbe messo molto ma molto in imbarazzo. "Ne ha abbastanza per bere e per guidare!". "Beh si lo immaginavo! Allora Veronica, ci facciamo un altro giro in pista, che ne dici?". Lo scorrere delle sue unghie dal ginocchio al limite del vestito mi eccita definitivamente.

Racconta papà.
Matteo non la smette di parlare, ma ricordo poco di quello che mi ha detto negli ultimi 10 minuti... giusto che ha 41 anni, Barbara 36, hanno una figlia piccola che ora è a casa con la baby sitter. Non posso concentrarmi sulle sue parole... Veronica e Barbara stanno dando spettacolo ed io non posso che guardarle, come quasi tutti i presenti nel locale. Tutti tranne Matteo, evidentemente non è la prima volta che sua moglie si strofina così spudoratamente in pubblico con un altra donna. Ballano vicinissime, passandosi le mani a vicenda sui fianchi; Barbara accarezza il corpo di Veronica, tirandole su il vestito quanto basta per mettere a vista la pelle sopra le autoreggenti. Mia figlia molto più impacciata, le tiene spesso le mani sulla gonna, vicino al culo. Poi Barbara si mette dietro di lei, tenendola stretta con una mano sul seno e ondeggia col bacino, come se simulasse una scopata. E poi... poi si sono baciate. Un bacio veloce, ma pur sempre un bacio! Max... stai tranquillo, stai tranquillo! Non correre in pista a scoparti Veronica... la serata sta prendendo una piega che non ti saresti immaginato. Il cazzo mi scoppia, mi fa male stretto dai boxer e soprattutto dai pantaloni. Matteo se ne accorge, non potrebbe essere diversamente, me lo sarò tastato almeno cinque volte. "Dimmi la verità Max, è la prima volta che porti la tua amichetta in un posto come questo, vero? Guardami Max... ce ne andiamo? Tutti e quattro intendo. Andiamo a bere in un posto più tranquillo... ti direi di venire a casa nostra ma c'è la baby sitter". Butto giù quanto rimasto nel bicchiere. Accendo una sigaretta, mi facessero pure la multa, ho bisogno di nicotina. Due, tre tiri. Al quarto ho deciso. "Prendo una bottiglia ed andiamo in albergo". Direi che l'espressione di Matteo è quella di un uomo contento. E, almeno quanto me, arrapato.

Racconta Veronica.
La macchina di Matteo è comoda. Papà è seduto davanti, io sono dietro con Barbara. Mi sono divertita tantissimo a ballare, sia da sola che con lei. Lei... il mio primo bacio lesbo!!! Ma chi se lo sarebbe mai immaginato! Neanche nei sogni più proibiti. E mi è anche piaciuto, diverso dai baci di papà, più delicato, più femminile! Matteo e papà parlano di rum, whisky giapponesi... non ci capisco niente. Il braccio di Barbara mi stringe a se, accarezzandomi la guancia e facendomi poggiare il viso sul suo seno. Percepisco ogni suo respiro, sento i ferretti del reggiseno, i bottoni della camicia, i capezzoli. "Stai bene tesorino?". "Si... molto". "Dimmi la verità, quanti anni hai?". "18 e mezzo". La sua mano prende la mia, la porta sulle sue gambe. "Hai mai toccato una donna? Adulta intendo...". Devo essere sincera. " Ne adulta ne altro". Allarga le gambe Barbara, accompagna la mia mano oltre il bordo della sua gonna, sento la sua pelle oltre le autoreggenti... e poi il suo intimo. "Quindi amore non ne hai mai toccata una che non sia la tua? Vuoi provare con la mia micetta? Senti quanto è calda?". Oh cazzo se è calda, bollente! Si sposta il perizoma e guida le mie dita sotto sotto, mi fa aprire le labbra... spinge la mie dita dentro di lei. Una sensazione stranissima, ora capisco perché a papà piaccia tanto stare dentro di me. Barbara è bagnata, molto bagnata. "Allora tesorino... ti piace toccarmi? Dopo ti farò provare molto altro... va bene?". Tira su il mio mento con due dita e mi bacia, molto più profondamente di quanto abbia fatto prima nel locale; sento la sua lingua che scava nella mia bocca mentre io col pollice sento il duro del primo clitoride che non sia il mio. È gigantesco... waw... e durissimo! "Ehi voi la dietro, ricomponetevi che siamo arrivati!". Papà sà sempre quando è il momento di rallentare il piacere per farlo durare di più.

Racconta papà.
Mi è costato 200 euro di mancia all'addetto alla reception, ma siamo tutti finalmente nella nostra suite. Matteo e Barbara si muovono sciolti, non è certo la prima volta che entrano di notte nella stanza d'albergo di un'altra coppia. Lei trova subito i bicchieri nel mobile bar mentre io apro la bottiglia; la scelta è caduta su un rum Zacapa, ottimo da bere lontano dai pasti. Certo i bicchieri non sono quelli giusti ma conta poco; ne riempio tre della giusta quantità mentre in quello di Veronica molto meno. Brindiamo in terrazza, coi tetti del centro di Firenze davanti a noi. "A questa nuova amicizia!". Tengo stretta a me Veronica, sinceramente non so come comportarmi; nella mia lunga vita da libertino al massimo mi sono ritrovato in camera con due ragazze ma mai con una coppia. Ci pensa Matteo a rompere il ghiaccio, se di ghiaccio possiamo parlare! Prende per mano Veronica: "tesorino, perché non mi fai vedere bene questa suite così bella?". Mi abbasso all'orecchio di Veronica, parlandole con voce bassa ma serena: "Vai tranquilla amore, io sarò sempre vicino vicino a te!", dandole poi un bacino sulla testa. Tolgo il braccio dalla vita di mia figlia che vedo sparire oltre la porta a vetri, oltre la spessa tenda che nasconde completamente alla vista quello che succede dall'altra parte. Non ho il tempo di pensare, di ripensare a quello che ho appena fatto, che Barbara mi si avvicina, togliendomi il bicchiere dalle mani "Stai tranquillo Max. Lui ci sa fare con le donne, la tua amichetta si divertirà". Per quanto sembri strano in primis a me stesso, solo ora che sono vicinissimo a Barbara e che siamo soli, la osservo per la prima volta per bene! Cazzo se è una gran fica... non altissima, ma coi tacchi fa la sua porca figura; la sua scelta dell'abbigliamento è perfetta, risalta il suo seno, che credo sia della stessa taglia di Michela, e le sue gambe perfettamente modellate dalle calze e dalla gonna della lunghezza giusta per essere non volgare ma allo stesso tempo sexy ed invitante. Le labbra carnose poi... disegnate con matita e rossetto, gioielli incastonati in un viso da sborra. Si mette di fronte a me, come se fosse una predatrice, con il sorriso tipico della donna che sà di poter ottenere tutto quello che desidera. Non immagina neanche lontanamente in che mani sia caduta.

Racconta Veronica.
La mano di Matteo è grande e calda. Rassicurante. Non che abbia paura di lui ma sinceramente non avere papà nel mio arco visivo mi toglie un pò delle sicurezze che ho avuto col tassista. Si siede sul letto, senza mai mollare la mia la mano, lasciandomi in piedi a mezzo metro da lui. "Sei molto, molto bella Veronica. Max è un uomo fortunato. Dimmi la verità, quanti anni hai?". Questa storia di ripetere sempre la mia età un pò inizia a stufarmi, anche se l'altra sua mano che scorre leggera sul mio fianco mi fa capire che qualunque numero dovessi dire a lui non cambierebbe nulla. "Ne ho 18. Sono nata il 10 febbraio del 2006". "Ok ok tesoro. Tranquilla! Ho visto che vai molto d'accordo con Barbara. Spero che ti sia simpatico quanto lei". La sua mano si abbassa sulla coscia, risale. "Belle calze tesoro...". E non hai visto il resto bello mio! Allungo le braccia e sotto il suo sguardo compiaciuto inizio a sbottonargli la camicia, scoprendo bei pettorali, lisci, curati come quelli di papà. Matteo la sfila, tirandomi poi stretta a lui e baciandomi. Uhhhh eh sì... gli uomini sono più rudi nel baciare, non ci sono dubbi! "Posso toglierti il vestito, tesorino?". Devi. "Se aspetti un altro pò me lo strappo di dosso!".

Racconta papà.
In un minuto ho sostituito la lingua nella bocca da Barbara col cazzo. Anche se sarebbe più giusto dire che ha fatto tutto lei, dopo aver tirato su la gonna per potersi mettere comodamente in ginocchio. E devo dire, ottima pompinara! Me lo ha fatto diventare duro con pochi colpi di lingua, dimostrando al tempo stesso maestria e desiderio, vista la sua mano che massaggia il perizoma. Tolgo la polo e sbottono i pantaloni, facendoli cadere. Ai boxer ci pensa Barbara, artigliandoli con quelle unghie spettacolari: dovrò inventarmi qualcosa per farle fare così anche a Veronica, Michela non può per deontologia professionale. "Max... ma che mattarello... quella povera creatura la devasti con questo!". Neanche le rispondo; la faccio alzare e girare, coi gomiti poggiati sul bordo della ringhiera del terrazzino; ha un gran bel culo Barbara, sarà divertente aprirlo per bene. Due bei schiaffoni sulle chiappe, sposto il perizoma, le passo un braccio attorno alla pancia per tirarla più indietro e la penetro profondamente in fica, con un unico movimento, iniziando subito a pomparla duramente. Bagnatissima la troia! "Vediamo se questo mattarello piace anche a te... perché Veronica lo adora!". Da come mugola e si dimena, credo proprio che lo adori anche lei!

Racconta Veronica.
Matteo ha tirato giù la lampo del vestito, lungo la schiena, lasciandolo aggrovigliato dalla vita in giù. La sua bocca cerca subito le mie tettine... passando da una all'altra in continuazione. È delicato con le labbra ma duro con la lingua, sui capezzoli. Con le mani mi tira giù il vestito. "Ehi ehi ehi... ma che bella sorpresa la piccola Veronica!". Porco, ti piace vedere la mia fichetta nello spacco del perizoma, vero? Ma.... "Senti Matteo, se mi chiami di nuovo piccola me ne vado. Ti piace la mia fica? Dimostramelo". Si è alzato dal letto. "Finisci di spogliarmi e vedrai quanto mi piace la tua fica". Detto, fatto. Gli ho sbottonato i pantaloni... e già prima di abbassarli ho visto che era eccitato, molto eccitato. Ed infatti... dai boxer è saltato fuori un cazzo bellissimo, come dimensioni simile a quello di papà, con grosse vene e la cappella lucidissima, quasi viola. Si sdraia sul letto, tenendosi con una mano il cazzo in verticale rispetto al suo corpo. "Dai bella, vieni su". Irrinunciabile!

Racconta papà.
Barbara non ha l'orgasmo facile, come le mie due donne di casa. In compenso quando è venuta credo l'abbiano sentita nel raggio di un centinaio di metri. Un gran bell'orgasmo vaginale, lungo, col cazzo stretto nei suoi muscoli e allagato dalle sue secrezioni. La giro, la bacio reggendola con una mano mentre con l'altra le sbottono la camicetta. Reggiseno di gran marca, ottima scelta. "Allora, questo mattarello ha fatto il suo dovere?". "Scemo... lo sai che sei bravo, mica te lo devo dire io. Fammi levare questa gonna che non la sopporto più". Barbara Barbara... messa così, tacchi a spillo autoreggenti reggiseno bello pieno sei uno schianto!!! "Anche tu, scema, sei una bella puledra da monta, e non te lo devo dire io!". Ridiamo. "Ma tutto sto silenzio dentro? Vediamo la tua amichetta come se la cava?". Cazzo, nella foga di far venire Barbara ho dimenticato Veronica per qualche minuto... potere della fica di classe! Apriamo la tenda e sul letto ci sono Matteo e mia figlia, nel bel mezzo di un 69. Entriamo. Veronica è sdraiata sopra Matteo, ha tolto il vestito ma non il resto. Ha la faccia di Matteo letteralmente sotto la sua fica, le mani di lui che le aprono e chiudono le chiappette, con la punta dei due diti medi nel suo culo, ad allargarlo. Veronica stesa, col cazzo in bocca. Un signor cazzo, sinceramente! Arriva ad imboccarne solo la cappella e poc'altro. In compenso ha le braccia allungate sotto le palle di Matteo. Devo fare il giro del letto per vedere... infatti, un altro uomo che non ha remore a farsi toccare il buco del culo durante il pompino. Barbara si avvicina a Veronica "brava puttanella... a lui piace così". Le dò una bella pacca sul sedere "ci accomodiamo?" e mi stendo sul letto, accanto a Matteo. Barbara mi è sopra in pochi secondi, siamo perfettamente allineati con l'altra peccaminosa coppia, iniziando a impegnarci per stare al passo. Della mia partner capisco subito che le dita nel culo, date e prese, sono una fissa di famiglia.

Racconta Veronica.
Papà papà papà, quanto è più bello fare qualsiasi cosa con te vicino! Adesso mi godo meglio tutto! Tutto! Matteo è bravissimo con la lingua e la bocca... si capisce che come papà anche lui ha combattuto tante battaglie! E il suo cazzo... un pezzo di marmo! Mi sento toccare sulla spalla, è Barbara, accanto a me, che sta spompinando papà. Lo molla "perché non mi fai vedere come ti fai scopare?". Mi sembra un ottima idea! Mi tiro su, giro su me stessa e mi siedo su quella colonna che è il cazzo di Matteo. Waw... lo sento dentro, bellissimo! Inizio a cavalcarlo, reggendomi con le mani sulle sue cosce. Barbara mi imita dopo neanche un minuto... lei va più a fondo cazzo, arriva a strofinare il suo clitoride su papà ogni volta che va giù. Siamo bellissime, diverse ma bellissime. E ci baciamo.
Racconta papà.
Se il letto potesse parlare... io e Matteo stiamo martellando come ossessi. Da quanto? Non lo sò. Potrebbe sembrare una gara, ma è semplicemente sesso! A pecorina, a smorza candela, persino alla missionaria, abbiamo cambiato tante posizioni ma Barbara e Veronica hanno trovano comunque il modo di stare unite, di baciarsi o anche solo di tenersi per mano: così diverse, così simili. L'odore del sesso, l'odore degli orgasmi ha riempito l'aria che respiriamo. "Ho bisogno di acqua... non ce la faccio più!" Barbara molla per prima. Col fiatone ci stacchiamo, e per l'ennesima volta questa notte vedere il cazzo di Matteo uscire completamente dalla fica di mia figlia mi colpisce; fino a ieri era vergine... mia figlia è nata per scopare.

Racconta Veronica.
Abbracciare papà mi è mancato! Mi tiene stretta stretta, seduto sul letto, io tra le sue gambe, con la schiena sul suo petto. Matteo e Barbara sono seduti vicini, ma non come noi. Abbiamo bevuto tanto, ne avevamo bisogno. Papà e Matteo hanno anche fumato una sigaretta. Nel silenzio, è Barbara che si fa sentire, facendo ridere tutti "secondo me, voi due maschietti dovete sborrare! O vi scoppiano le palline!". A gattoni, viene verso di me, staccandomi da papà "Stai con me tesoro... fidati". Mi fido, mi fido di lei quasi come di papà! Dolce come una madre, sensuale come una amante, mi fa sdraiare al centro del letto, con un cuscino sotto la testa. Mi bacia... a lungo... "così sei comoda tesoro. Adesso rilassati". Mi sfila quello che rimane del perizoma aperto, suo marito nella foga credo lo abbia anche strappato. Baciandomi, scende dalle labbra alle orecchie al collo fino ai capezzoli, facendomi venire i brividi. Quando mi apre le gambe, poggiandosele sulle spalle... e le sue labbra morbidissime prendono il mio clitoride, chiudendolo in un bacio materno e solleticandolo con la lingua... esplodo nell'orgasmo più intenso, più liquido più accecante della serata. Ma per Barbara è solo l'inizio.

Racconta papà.
Cazzo se ci sa fare Barbara! Avrà leccato sicuramente più fiche di suo marito. Veronica si contorce, sconvolta dal piacere costante che le regala la sua amante. Vedere quelle bellissime piccole tette che scoppiano, quei capezzoli dritti e sicuramente duri, la sua bocca che aperta cerca costantemente aria... troppo, anche per due lupi di mare consumati come me e Matteo. Ci ritroviamo uno di fronte all'altro, ai lati di mia figlia, coi cazzi di nuovo duri, e come se lo avessimo già fatto mille volte insieme ci avventiamo con le nostre bocche sui capezzoli di Veronica. Che non riesce a stare ferma! Cerca a tastoni i nostri cazzi con le mani, impugnandoli malamente, come se fossero semplici appendici a cui reggersi. "Datemela! Datemela o vado fuori di testa!!! La voglio la voglio cazzo!!!!". La mia bambina ha deciso che dobbiamo sborrare. Mi alzo per primo e piegandomi le infilo la cappella in bocca; non serve che muova il bacino, è lei stessa che si avventa su di me, mi succhia, mi aspira quasi, muovendo la testa e la mano dedicata a me. Matteo la guarda stupito... di certo non si aspettava tanto da una ragazzina! Gli lascio spazio. E subito Veronica gli riserva lo stesso trattamento toccato a me. "Sborratela maiali schifosi, sborratela!!" si fa sentire anche Barbara. Ci occupiamo della bocca di Veronica a turni sempre più brevi... finché Matteo cede per primo "Stò sborrando!!!". Lo sfila dalla bocca di mia figlia giusto in tempo per sparare 3 o 4 strisce densissime di sperma sulla sua faccia, segandosi poi piano per sgrullare tutto il resto nella sua bocca spalancata. Ci sono poche parole per descrivere il mio stato di eccitazione nel vederla così... Barbara tra le sue cosce che continua senza sosta a farla godere, il suo faccino striato di sborra che comincia a colare, la sua bocca aperta per il respiro pesante e bianca dello stesso seme che la sporca, il cazzo di Matteo che ammosciandosi continua a gocciolare lento nella sua gola... sposto Matteo, mi metto a cavalcioni su Veronica puntandole la cappella all'altezza del mento e sborro cazzo... sborro duro... facendo intrecciare i miei schizzi sulla sua faccia con quelli di Matteo. Questa volta me la godo anche con gli occhi... la schizzata... uno schizzo dopo l'altro, indirizzando la cappella da destra a sinistra. Il risultato è stupefacente, la faccia di mia figlia è una maschera di sborra.

Racconta Veronica.
La prossima volta... e ci sarà una prossima volta... dev'essere diverso. Voglio vedere da lucida chi sborra per me e su di me. Barbara, la stessa donna che mi sta baciando, non mi ha dato tregua, mai! Neanche quando suo marito e papà mi hanno sborrato in faccia. Credo di essermi persa qualcosa... come mi guardavano, come schizzavano, quanto ero eccitante per loro! Si vabbè Veronica... pensa al presente, dai. Alle tettone di Barbara che ti premono addosso, alla sua lingua sulla alla tua... lingue che ballano, si intrecciano, si contendono il seme mischiato dei nostri uomini. Ohhh... si... la sento sul mio viso, che mi lecca avida, raccoglie tutta la sborra che può e la fa colare dalla sua bocca nella mia per poi baciarmi ancora. E lo rifà di nuovo... e poi di nuovo. Lo cerco con lo sguardo... voglio vedere papà. Eccolo il mio amore... mi guarda con gli occhi di chi vede qualcosa di bello per la prima volta nella sua vita. Vorrei urlarlo al mondo intero... mi accontento, per ora, di dirlo a Matteo e Barbara: "Sono la puttana di papà".

Racconta papà.
"Sei suo padre???". Me lo dicono praticamente all'unisono. Gli occhi di Veronica nei miei, fissi, mi danno la forza di non provare neanche a inventarmi qualcosa. "Si, sono suo padre". Veronica si alza dal letto e corre da me, sul divanetto, cercando e trovando subito il mio abbraccio. "Siete sconvolti, immagino... non dovreste. Siamo adulti e ci amiamo. Tutto il resto è perbenismo. E di tutto il resto non ce ne fotte un cazzo. Giusto Veronica?". "Si papà assolutamente!". Anche Matteo e Barbara sono vicini, sul letto; lui è seduto con la schiena poggiata alla testata del letto, lei gattonando col culo per aria si siede tra le sue gambe. Matteo la tiene a se, schiacciando il suo seno con le braccia. "Noi lo facciamo spesso. L'avrete capito. Incontriamo coppie di tutti i tipi, quindi siamo le persone piu sbagliate al mondo con cui parlare di buone maniere. Vero amore?". Matteo abbassa una mano sulle cosce di sua moglie, ancora con le calze miracolosamente intatte. Le gambe si aprono subito, permettendogli di accarezzarla sulla fica luccicante, delicatissimo, con solo un dito. "Certo che è vero! Abbiamo incontrato coppie che neanche potete immaginare... o forse si. Una volta ci sono capitati fratello e sorella... inglesi. Ma voi... voi siete meravigliosi! Avete una fortissima carica erotica. Noi cerchiamo qualcuno che ci trasmetta emozioni nel fare sesso. Voi ci state riuscendo! Siete padre e figlia? Meglio, un brivido in più!!!". Le parole di Barbara mi bastano. Siamo stati fortunati. Possiamo essere noi stessi con loro... ed è una cosa molto, ma molto importante. Bacio Veronica, strafottendomene del sapore forte della sua bocca. "Sono felice papà". "Di cosa cuoricino mio?". "Di essere la tua puttana".

Racconta Veronica.
Barbara si sta prendendo cura di me. In bagno. È una strana sensazione... ma è come se avessi un'altra mamma. Una mamma che però non mi giudica, non mi tratta da bambina, non mi fa sentire brutta... anzi! Mi sono anche fatta fare quella cosa al culetto, per pulirlo bene... e mentre facevo la doccia lo ha fatto anche Barbara. Doveva solo prendere qualcosa per farmi carina ma ha preso anche quei cosetti dalla valigia, dicendomi che papà è un vero marpione! Perché, come mi ha detto lei, 'senza dare il culo la scopata è fatta solo a metà'. Ogni tanto mi bacia... non mi ha chiesto nulla su me e papà, vuole solo sapere se mi piace come mi stà truccando. È brava Barbara... in pochi minuti mi ha sistemato il viso, sono proprio carina! Ora si sta truccando lei... sono seduta sul bidet e la guardo... però che bel fisico... se fosse poco poco più alta sarebbe proprio come la stronza. "Senti Barbara... secondo te, perché piaccio a tuo marito?". Senza voltarsi, continuando a disegnare le labbra con la matita "Tesorino... dovresti chiedermi perché piaci a me! Tu, col tuo fisico perfetto da piccola donna, con la tua carica erotica così alta che forse non ho neanche io... tu amore piaci a tutti gli uomini! Chi ti dice che non sei bella, che non sei figa, mente. Mente a sé stesso! Mente perché va di moda la ragazza da foto su Instagram mezza nuda con le tettone al vento! Ma quelle che si mostrano così sono tutta apparenza!". "Papà mi ha detto la stessa cosa...". "Tuo padre la sa lunga! E di lungo ha anche altro. Tesorino mio, fidati di una che ne ha provati tanti... lo sa usare molto bene". Continua a non chiedermi nulla di me e papà. Adoro questa donna!

Racconta papà.
Un bel giro di rum aiuta me e Matteo. Nudi come vermi, ci godiamo l'aria fresca sul terrazzino. "Tua moglie è una favola amico mio. La mia, con me... è sui suoi livelli, ma solo con me. Non mi dispiacerebbe vederla con altri, o con una donna. Ci ho provato in tutti i modi... a Roma ci sono diversi bei posti per coppie, come quello dove ci siamo conosciuti; ci abbiamo fatto più di una serata, si è eccitata perché la conosco come le mie tasche, ma non ha mai varcato la soglia. La doppia le piace, la facciamo col vibratore... io però vorrei tanto vederla all'opera come Veronica!". "Mi offri una sigaretta? Non dire a Barbara che te ne ho parlato... ok? Quando l'ho conosciuta faceva la escort. Lavorava in tutto il nord Italia. L'ho prenotata col mio ex socio... una notte intera 3.500 euro. Ci siamo divertiti tutti e tre e poi da cosa nasce cosa... ora abbiamo una figlia e siamo sposati da 11 anni. Ma il suo lato, come dire... da predatrice, non è cambiato. Mi sono adattato per amore, e sinceramente non me ne pento, anzi. Te l'ho detto per farti capire che è difficile avere accanto la donna che si desidera. Chi l'avrebbe mai pensato che mi sarei sposato una troia? Tieniti tua moglie così com'è. E fai divertire tua figlia per quello che è!". Lo guardo, ragionamento contorto. "E cosa sarebbe mia figlia?". Spegne la sigaretta, io l'accendo. "Beh dovresti averlo capito bene, tua figlia è la puttana di papà". Su questa perla di saggezza, le nostre donne escono finalmente dal bagno. Non senza sorprenderci. Barbara ha in mano due dei vibratori che ho comprato, quello grande, anatomico, ed un altro più piccolo, liscio; li butta sul letto. Sono entrambe truccate di fresco e il loro profumo riempie subito l'ambiente; Barbara si è rivestita come prima, scarpe, reggiseno, autoreggenti, tranne che per il perizoma; non lo indossa proprio. Ma Veronica no... lei è in bianco, a parte le scarpe; reggiseno, perizoma e autoreggenti, tutto candidamente bianco. E questo colore le stà divinamente. "Voi adesso non rompete, io e Veronica abbiamo da fare!". L'attesa sarà interessante.

Racconta Veronica.
Fare l'amore con una donna: Barbara me lo stà insegnando. Mi sono affidata ciecamente a lei, dolcissima, esperta e perversa amante, sin dal primo momento in cui mi ha fatta sdraiare sul letto, sussurrandomi che tutto quello che stava per farmi avrei poi dovuto farlo a lei. Veronica Veronica... ora che hai le sue gambe aperte davanti a te saprai farla impazzire come ha fatto lei con te? "Dai tesorino, inizia a leccarmela...". Timorosa di sbagliare, assaggio la prima fica della mia vita... seguo l'istinto, faccio quello che mi piace venga fatto a me, quello che questa fantastica donna mi ha ricordato. Bacio il clitoride, grandissimo, metto la lingua quasi sotto al culetto e risalgo, aprendole le labbra, provando ad entrare il più possibile. Le sue mani sulla testa mi guidano... su verso il clitoride, poi giù, in una danza peccaminosa ma anche amorevole. Il sapore è inebriante, dolcissimo. Non so se sono brava, ma sicuramente mi piace farlo e voglio migliorare! "Usalo anche tu amore, dai...". Mi porge lo stesso vibratore con cui mi ha scopata... bello... questo si che ricordo bene come si fa. Col suo clitoride in bocca, lo punto sotto sotto la fica, con la vibrazione accesa ma non fortissima le apro le piccole labbra e lo faccio entrare piano piano... così sente le vibrazioni dentro di sé come le ho sentite io. "Bravissima amore bravissima...". Orgogliosa, inizio a simulare la scopata... sempre più forte, sempre più veloce! Appena sollevo le labbra dal suo clito Barbara subito le sostituisce con le sue dita, strofinando fortissimo. "Continua amore sei bravissima continua che sborro continua amore...". Orgogliosa di me stessa, impugno meglio il vibratore, con tutto il palmo della mano. E spingo veloce, veloce, sempre più veloce. Barbara si dimena, strofina talmente forte il clitoride che ho paura si faccia male. Poi si irrigidisce, indurisce i muscoli delle cosce e mi strappa dalle mani il vibratore. Urla. Subito vedo uscire dalla sua fica uno schizzo che mi bagna dal collo al seno, e appena tira indietro tutta la pelle del bacino con la mano aperta un altro spruzzo questa volta più alto, mi bagna il viso mandandomi in paradiso! Da lontano avevo visto mamma squirtare più volte, ma così da vicino... waw... non resisto e mi getto sulla sua fica spalancata e ancora in preda a vibrazioni fortissime e piccole fuoriuscite di liquido denso ma trasparente. La bevo... bevo direttamente dalla fonte il piacere di Barbara, che mi accarezza i capelli con entrambe le mani. L'ho fatta godere, sono orgogliosa di me stessa!

Racconta papà.
Uno spettacolo sensazionale, quello che le nostre donne ci hanno offerto e continuano a donarci. Anche se la presenza mia e di Matteo non vale neanche come spettatori; le abbiamo ammirate darsi piacere, Barbara ha schizzato come solo Michela ho visto fare nella mia vita... ed ora sono intrecciate in un 69 peccaminoso e senza ritegno. Mia figlia è sdraiata su Barbara e le sta penetrando violentemente la fica tenendo il vibratore con entrambe le mani; sotto di lei, la sua magnifica amante le stà divorando la fica mentre le scopa il culetto col giocattolino più piccolo. Ormai i nostri cazzi sono tornati duri e pronti da un bel pò. "Fammi vedere come si scopa una figlia" mi dice Matteo, in piedi dall'altra parte del letto. Ma io voglio altro. Prendo il lubrificante e mi preparo bene, mettendomi a gambe larghe dal lato del letto dove c'è la testa di Barbara; le tolgo il vibratore dalle mani, sfilandololo dal culo di Veronica mentre sotto di lei una lingua espertissima continua a scoparle la fica. Appoggio la cappella al buchetto e con poca difficoltà le entro in profondità nel culo. Si inarca Veronica... ferma le sue mani per qualche secondo, ma appena inizio a pompare forte riprende più velocemente di prima a lavorare la fica di Barbara. Matteo mi guarda, ci guarda con occhi sbarrati: l'incesto lo eccita, cosi come il culetto aperto in maniera così eclatante di Veronica. "Dai, faglielo succhiare a mia figlia", sottolineando col tono della voce la parola 'figlia'. Sale sul letto, in ginocchio, mette una mano dietro la nuca di Veronica e la fa girare verso il suo cazzo teso allo spasimo. Veronica, da gran puttana quale stà diventando, lo imbocca immediatamente, facendosi scopare la bocca in profondità dai colpi di bacino di un estasiato Matteo; e, se possibile, la velocità con cui penetra Barbara col vibratore aumenta ancora di più.

Racconta Veronica.
Papà nel culo, Barbara nella fica e Matteo in bocca. Ieri ero vergine, pochi giorni fà non riuscivo neanche a masturbarmi e l'unico cazzo che si era avvicinato a me era piccolo e molle come una lumaca. Sono Veronica, sto impazzendo di piacere e sono, senza ombra di dubbio, la puttana di papà.

Racconta papà.
Siamo andati avanti così per un bel pò... essendo l'unico in piedi mi sono goduto la scena forse anche troppo, con Matteo che alternava la bocca di mia figlia con la fica di sua moglie. È stata Barbara a riportarmi sulla terra, provando ad allontanarmi dal culo di Veronica "Dai Max, basta! Così la devasti cazzo!". Le dò ascolto, sfilandomi da quel culetto accogliente ma effettivamente molto arrossato. Matteo non perde tempo, prendendo mia figlia e mettendosela seduta sopra, faccia a faccia, iniziando subito a scoparla nella fichetta resa prontissima da sua moglie. Che non perde tempo, si gira verso di me facendomi sedere sul letto "Sei troppo rude col culo di tua figlia. Adesso ci penso io a te!". Con una mano sul petto mi fa sdraiare, mi allarga le gambe prendendomi la cappella in bocca, scendendo subito lungo il tronco e poi sulle palle; tra maiali ci intendiamo senza parlarci, anche se siamo di sessi diversi. Appena sollevo le ginocchia Barbara scende con la bocca, umidissima, fino al mio culo, facendomi sentire la durezza della sua lingua. Quasi impreco. Meglio, molto meglio di Michela... che credevo fosse il non plus ultra nel campo! Mi stà leccando il buco del culo con una maestria che probabilmente le viene dalle tonnellate di fiche con cui ha avuto a che fare. Ho il cazzo talmente duro da darmi male. Alterna lingua e dita, bocca e carezze coi soli polpastrelli. Matteo e Barbara ci guardano, restano fermi ma sempre con i sessi incastrati. "Lo vuoi succhiare a papà?" dice Matteo; senza aspettare la risposta scontata mette Veronica a pecorina, con la faccia sul mio addome, continuando a scoparla strizzandole i capezzoli esposti dal reggiseno abbassato sulla pancia. E mia figlia me lo prende in bocca; non per l'invito di Matteo ma per ammirazione. Nei confronti miei, che sono duro come poche volte in vita mia, e di Barbara, che si sta rivelando una vera maestra di sesso.

Racconta Veronica.
Avevo già visto la stronza farlo molte volte a papà, ma mai così da vicino e mai con un effetto così concreto sul mio amore! Il cazzo di papà è talmente duro che ho come l'impressione che neanche senta l'effetto del mio pompino. Devo provare anch'io!! Lascio papà alle cure di Barbara, ho deciso che voglio fare pratica. Con Matteo. "Voglio leccarti il buco del culo". È sorprendente quanto certi uomini, potenti e sicuri di sé, restino di sasso davanti alla sfacciataggine di chi loro considerano poco meno che oggetti utili al loro personale piacere.

Racconta papà.
Mi è bastato avere Matteo accanto per cinque minuti, vedere l'impegno che Veronica ci metteva nell'infilarsi con la testa tra le sue gambe, per decidere che la voglio provare anch'io. "Vai da tuo marito Barbara". Eccola, la mia bambina, che alza la faccia sudata dal culo di un eccitatissimo Matteo. "Dai amore... fammi vedere quanto sei brava!". E brava lo è, la mia Veronica... punta e spinge la lingua con passione. Degna figlia di sua madre. Barbara ha messo Matteo sdraiato e si è messa comoda seduta sul suo cazzo, duro grazie a mia figlia. E lo graffia sul petto, con quelle cazzo di unghie che mi ha fatto sentire dentro fino a poco fa. "Brava amore... brava... ma adesso sali, vieni qui". L'abbraccio, forte. Se non fosse per il cazzo di marmo sembrerei un papino amorevole che coccola la sua figliola. "Che bello papà... oggi stò imparando un miliardo di cose super eccitanti!". "Troietta... adesso te ne faccio vedere un'altra!". Senza lasciarla andare, prendo il lubrificante. "Guarda amore...". La metto seduta al mio posto, spingo Barbara a sdraiarsi su Matteo. La troia capisce subito, mugola qualcosa tipo 'finalmente cazzo'. Lubrifico bene il suo culo, sollevato verso l'alto dalle spinte del marito. Una bella spalmata sul cazzo e la inculo con facilità, duramente, cercando da subito di prendere il ritmo con Matteo. Cazzo si, da quando siamo entrati in albergo che aspetto questo momento! Sento le pareti leggerissime della membrana che separa il mio cazzo da quello di Matteo. Barbara gode, gode come una ossessa; è chiaro dai suoi movimenti che è abituata alle doppie penetrazioni. Veronica vicina... è accanto a me. "È bellissimo papà... bellissimo!". Ci baciamo, mentre le sue mani spingono il mio bacino verso il culo di Barbara... come se ce ne fosse bisogno!

Racconta Veronica.
Vedere e sentire Barbara, il suo sconvolgente piacere urlato e manifestato dalle sue mani su Matteo, dal suo graffiarlo quasi prendendolo a pugni... tutto l'impegno che i due uomini ci mettono nel muoversi dentro di lei... non ce l'ho fatta e ho deciso di volerlo fare anch'io. La mia amante ci ha provato a farmi cambiare idea, che mi avrebbero fatto male, che ho il bacino troppo piccolo. Ma ho vinto io. E adesso che sono sdraiata su papà, con il viso poggiato sul suo petto, coccolata dai suoi battiti accelerati, il dolore che dovrei provare dall'avere fica e culo pieni da cazzi così imponenti si trasforma... no, non si trasforma! Il dolore delle carni è piacere!!! In questi giorni tante volte ho pensato 'sono donna'; ora però ne intendo il significato reale. Sono devastata, il mio corpo è devastato, la mia anima stessa è strappata in mille coriandoli, come se esistessero mille me. Ed ognuna di queste godesse nello stesso momento... oddio non ragiono più... non reagisco più ai colpi dentro di me, o forse urlo troppo... non lo sò... voglio solo che questa notte duri per sempre.

Racconta papà.
Tenere Veronica abbracciata, stretta al mio petto, mi dà sensazioni diverse... da un lato mi sembra di trasmetterle amore infinito, anche amore paterno, malgrado il mio cazzo saldamente piantato nella sua fica; però, d'altra parte, la tengo ferma... offrendola senza possibilità di fuga alle voglie sessuali di un maschio perverso e dotato che le stà penetrando il culo ormai da un pezzo. Barbara è vicina a noi, ogni tanto accarezza Veronica e le sussurra all'orecchio parole che non riesco a capire. Poi però è proprio lei a decidere per tutti "Dai basta! Lasciatela stare, è a pezzi, non lo vedete??? Sù ragazzi, fatela finita!". Matteo dà gli ultimi colpi, più lenti, ed esce da mia figlia; io resto fermo, dentro di lei. "Dai cuoricino, alzati". Barbara la tira su, abbracciandola, facendola sdraiare accanto a lei, con le teste vicine, faccia a faccia sul cuscino. Sono bellissime, si danno bacetti molto teneri a punta di labbra. Matteo è molto preso da questa scena... lo guardo con attenzione. Malgrado tutto quello fatto fin'ora si sta masturbando ferocemente, e capisco anche il perché; anche se parla a voce bassa ciò che dice palesa i suoi desideri ed i suoi sogni incestuosi "dai amore di papà... bacia la mamma...". Non so quanti anni abbia sua figlia, ma sta facendo il conto alla rovesca aspettando che raggiunga l'età di Veronica per poterla vedere a letto con sua moglie, più ancora che per farci sesso. Velocemente sale sul letto avvicinandosi alle due donne; avvicina il cazzo al viso di Barbara e sborra. Schizza denso, poggiando la cappella poco sopra la bocca di sua moglie, poi si sposta e sporca di sborra anche le labbra di Veronica, senza che le due donne smettano per un attimo di baciarsi. Scena molto eccitante, anche per un uomo navigato come me. Aspetto che Matteo finisca di strizzare il cazzo per sgocciolare tutto il suo sperma... ho capito che sborra così, la sua fase post schizzo dura molto! Prendo il suo posto, e riservo a Barbara e Veronica lo stesso trattamento, sborrando le loro guance, per poi poggiare la cappella tra le loro bocche. Waw... entrambe si attaccano a ventosa sul cazzo, sento le due lingue che lavorano... quella di Veronica più morbida, l'altra, esperta, più decisa. Appena crollo seduto sul letto iniziano a leccarsi il viso a vicenda... sembrano due gattine ed invece sono due donne fantastiche. Si puliscono dalla sborra, ingoiando. Ogni tanto si baciano, come le più tenere delle amanti. Che cazzo di nottata mi ha riservato il destino!

Racconta Veronica.
Siamo ancora sdraiate, vicine, mentre papà e Matteo stanno fumando una sigaretta fuori. "Sono stata brava?". Barbara mi dà un bacetto sulla punta del naso "Sei stratosferica amore... diventerai molto più brava di me!". "Dai, non dire cazzate... chissà tu quante cose sai fare di cui io neanche conosco il nome!". Una sorridente Barbara mi abbraccia, tenerissima. "Tesoro... fare sesso non è un elenco di cose da fare!!! Amore, fare sesso, è istinto, è lasciarsi andare, è anche capire i desideri del partner e mixarli coi tuoi. Trovare quanti più punti di contatto possibili è la prima cosa da fare se vuoi tenerti stretto papà e allo stesso tempo godere tu! Non parlo di sesso ordinario amore, nella fica nel culetto o in bocca... ma di altro. Io e Matteo, insomma hai visto... facciamo spesso quello che hai visto stanotte, con coppie di tutti i tipi, anche due donne o due uomini. Tu cerca di fare altrettanto con quello spettacolo di tuo padre. Hai in mente qualcosa?". Certo che si. "A papà piace fare una certa cosa... so che le fà spesso con mamma e lo ha fatto con me. Mi è piaciuto tanto tanto". "Cosa tesoro? Dai, mica ti vergognerai di dirmelo". "Ma no Barbara... a papà piace farmi la pipi addosso... anche in bocca veramente, e mi piace! Mi piace il calore... la sensazione di...". Barbara mi mette un dito sulle labbra "no amore, non devi giustificarti! Il pissing è una pratica bellissima, a patto che sia condivisa! Come nel vostro caso. Anche a noi non dispiace, lo sai? Dai, vieni con me, ti faccio vedere una cosa". Adoro questa donna!!!

Racconta papà.
Matteo rompe il silenzio. "Ti invidio Max". "E per cosa? Magari avessi io una moglie come Barbara!". "No no no... tu hai molto di più amico mio! Tu puoi viverti il peccato, l'incesto. Hai vinto alla lotteria! Sai quante possibilità ho che mia figlia, da grande, si comporti come Veronica? Pochissime! Quasi zero cazzo!". "Mah non lo sò... ti posso parlare della mia esperienza, forse ti aiuterà. Tra di noi non c'è stato niente fino a pochi giorni fa. Zero assoluto. Lei però lo voleva ed anche io, ma non ci siamo mai manifestati per motivi che puoi ben capire. Credo che tantissime figlie e tantissimi padri nutrano i medesimi desideri... solo che li tengano per sé! Nel nostro caso è bastato che mi accorgessi della sua presenza dietro la porta a spiare a lungo me e mia moglie; poi una battuta, una frase buttata là, quando eravamo soli e tutto è cominciato! Se non mi fossi accorto di lei quella notte, ora di certo non saremmo qui!!! Lei avrebbe continuato a godere guardandoci ed io a sborrare nelle sue mutandine! Hai capito?". "Mi dai una speranza... immaginare mia figlia da grande al posto della tua con Barbara mi manda il sangue al cervello! A proposito, andiamo a vedere cosa combinano! Senti che silenzio...". Rientriamo, il letto è vuoto; eccole! Barbara è in piedi davanti alla grande vasca idromassaggio nell'antibagno. Che cazzo combinano...

Racconta Veronica.
Barbara me lo ha spiegato in poche parole. Ed ora ci stò provando! Stesa nella vasca idromassaggio, la testa sollevata e le mani a tirare la pelle sopra il clitoride, le gambe aperte il giusto ed il culetto stretto. A parole facilissimo. "Tesorino, se vuoi stupire papà, fartela addosso lo lascerà senza parole! Se ti concentri ci riuscirai di sicuro! Eccoli... brutti maschietti, lasciateci in pace! Stiamo sperimentando!". Papà e Matteo mi guardano toccandosi i cazzi, più mosci che altro... e so bene cosa vogliono. Almeno papà! Guardo Barbara che fa spallucce, ridendo. Mi basta aprire la bocca e tirare fuori la lingua...

Racconta papà.
Stavolta vinco io! Inizio a pisciare per primo, mentre Matteo ancora si massaggia il cazzo. Ho fatto tutte le porcate di questo mondo venendo osservato da vicino, ma questa è la prima volta che piscio su una donna con due persone accanto a me che mi guardano, eccitate tra l'altro. Riempio la bocca a Veronica, continuando senza fermarmi a scendere sul suo corpo fino alla fichetta aperta; appena faccio per tornare su inizia anche Matteo. Veronica ingoia la mia, venendo riempita da Matteo che si sposta a caso sul suo corpo. Barbara in piedi osserva la scena, masturbandosi selvaggiamente e farfugliando parole tra il 'porci bastardi' ed il 'troia puttana' fino a venire imprecando come uno scaricatore di porto. Lo scarico della vasca è chiuso, quando finiamo di pisciare Veronica sguazza letteralmente nel liquido giallastro e caldo. Barbara ci fa scansare con modi decisi; entra nella vasca e si accovaccia con la fica puntata sulla faccia di Veronica. "Aprila anche per me tesoro". Feeling... tra loro due ce n'è tanto. Barbara piscia fortissimo, con il flusso costante e diretto nella bocca di Veronica, senza mai spostarsi. La piscia entra nella sua bocca, fuoriuscendo dai lati e da sotto. E dura tanto, molto più di me o di Matteo. Appena finisce si avvicina col bacino alla bocca di Veronica che subito le infila la lingua dentro la fica, lappandola rumorosamente. "Dai amore, manchi solo tu..." dice Barbara tirandosi sù, coi piedi ai lati di Veronica ed a mollo nella piscia. Mia figlia, quel cazzo di donna senza confini che è mia figlia, inizia a pisciare... all'inizio a caso, nella vasca, poi si sposta con bacino e riesce a indirizzare il flusso sul suo corpo. Decenni di sesso, centinaia di donne... doveva arrivare Veronica nella mia vita maledetta per offrimi lo spettacolo più perverso che la mia mente abbia mai immaginato; le sua mani raccolgono il liquido dalla vasca portandoselo in bocca per poi farlo ricadere nella vasca. "Papà, sono la tua puttana".

Racconta papà.
Quando l'inserviente ci porta in camera la colazione, abbiamo già fatto la doccia; Barbara e Veronica si sono asciugate i capelli a vicenda, nude e bellissime. Io e mia figlia siamo in accappatoio mentre i nostri nuovi amici di letto e chissà di cos'altro si sono rivestiti, anche se Barbara non ha né intimo né calze. La prima luce del giorno ha scaldato le nostre pochissime parole. Non c'è voglia di allontanarsi, di tornare alle nostre vite di tutti i giorni. Ci siamo già scambiati i numeri e quando restiamo soli io e mia figlia ci abbracciamo forte. "Amore, vai a letto. Io chiamo mamma, le dico che torniamo a casa entro stasera, così ci lascia dormire che ne abbiamo bisogno". "Papà, io ho solo bisogno di te". "Ed io di te cuoricino mio. Dai, fila a letto, io arrivo tra 5 minuti". Chiamo Michela, che è già al lavoro. Meglio, chiudo la pratica in due minuti. Poi faccio uno squillo in reception per comunicare che non avremmo liberato la suite nell'orario ordinario. Tolgo l'accappatoio e nudo come il mio amore, mi sdraio al suo fianco addormentandomi immediatame

Racconta Veronica.
Appena aperto gli occhi ho faticato a mettere a fuoco la mente. Poi vedo papà nudo e bellissimo accanto a me, che dorme. E tutto mi torna alla mente in un attimo, tutto tutto tutto. Una notte stellare, la nostra prima notte di nozze; resa unica dalla presenza di Matteo e soprattutto di Barbara. Non avrei mai pensato che una donna potesse avere su di me un effetto così dirompente. Avrò modo di ripensarci nei prossimi giorni. Papà è disteso sulla schiena, dorme col respiro regolare; il suo cazzo è poggiato sulla coscia... 'il riposo del guerriero'... mi viene da ridere. Ma io lo voglio, stasera saremo a casa e tutto tornerà nei canoni normali, almeno nella maggior parte del tempo. Io, che sono la sua puttana, lo voglio. Lo voglio adesso. E me lo prendo.

Racconta papà.
Qualche altra volta mi è già successo di essere svegliato cosi... dai, diciamo più di qualcuna! Ma mai bello così, mai. La bocca di Veronica è un guanto di velluto, come ancora non mi aveva fatto sentire in nessuna circostanza; una sua mano mi impasta le palle, facendo scorrere il dito medio lungo il perineo, mentre l'altra si prende cura il suo clitoride. Non muovo un muscolo... a reagire è l'unico che non posso controllare, ci stà pensando mia figlia a lui. "Ehi amore...". Quando si solleva guardandomi, le dimensioni che ha fatto raggiungere al cazzo mi stupiscono, regalandomi anche la depravatissima immagine del mio sesso che, sorretto alla base dalla sua mano, copre interamente il suo visino, dal mento ai capelli arruffati. "Papi... ho voglia di te". Io amo questa donna, forse per la prima volta nella nostra storia fatta di tanto sesso, per la prima volta provo un amore profondissimo verso di lei. E glielo voglio dimostrare. La metto sotto di me, nella più classica delle posizioni, e baciandola entro dentro di lei...

Racconta Veronica.
Stiamo facendo l'amore... e non è una cosa che dico con leggerezza. Papà entra ed esce quasi completamente da me con lentezza, dolcemente, con la cura e l'attenzione che usava per consolarmi quando da bambina cadevo dalla bicicletta o piangevo per un brutto sogno. Stà cullando il nostro amore. Stà addolcendo la mia stessa esistenza coi suoi mille 'ti amo ti amo'. Stà rendendo questa piccola ragazza un donna felice.

Racconta papà.
Le sono venuto dentro, senza preoccuparmi di nulla e senza avvisarla. Veronica lo ha avvertito, il mio calore. Le sue mani quasi mi strappavano la pelle dalle spalle quando ha sentito lo sperma in profondità dentro di lei, per la prima volta nella sua vita. Continuo a muovermi piano... sollevandomi la vedo sotto di me, piccola ma grande. Come il nostro amore.

Racconta Veronica.
Siamo ormai in viaggio da un ora, credo. Ho messo il vestitino bianco nuovo. Sono carina! Ha pensato a tutto papà in camera, lasciando le cose sporche in bagno. Mi ha detto che un inserviente porterà i nostri indumenti in lavenderia e poi li farà recapitare da un corriere al pub. La stronza mi disturba anche qui, interrompendo con la sua chiamata la musica che stò ascoltando dalla radio. La sua voce amplificata in macchina mi urta cazzo! "Allora, come stanno i miei viaggiatori?". Papà le risponde pacato: "Tutto bene tutto bene! Siamo in autostrada. Un oretta e mezzo e siamo a casa, tranquilla". Veronica... respira. Veronica... stai calma. "Mamma?". Dimmi amore!". "Mamma, io sono la puttana di papà".

Fine (forse... accetto consigli!)
di
scritto il
2024-09-30
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