Diciottesimo compleanno ben festeggiato 3.

Caso volle che in quel tardo pomeriggio ricevetti la telefonata di Diana che chiedeva se sapevo qualcosa di Luisa e le confermai che era da me ed allora mi propose di riportarle la nipotina e cenare poi insieme. Consultai Luisa e lei fù d'accordo ad andare da Diana così ci recammo subito da lei che stava trattenendo un signore ben fornito di banconote a taglio grande €.200, quelle di colore giallo che voleva scopare una ragazzina. Quando arrivammo da Diana, Luisa subito andò dal cliente che subito dopo fece un fischio di approvazione ed io e Diana sorridemmo, lei sfregandosi le mani intuendo come il tipo avrebbe "mollato" belle banconote e constatammo che stava trattenendo Luisa da quasi un'ora e non la solita mezz'ora come da prassi. Esattamente, dopo un'ora e mezza Luisa azionò l'interruttore che faceva accendere la intermittente lampada verde, dando così il segnale che consentiva il potere entrare in camera e Diana corse subito a chiedere al cliente come era andato l'incontro con Luisa e lui ripetè più volte che sarebbe ritornato assai volte e, dopo avere messo una banconota gialla in mano a Luisa, ne mise su quella di Diana ben tre...quindi trattavasi di €.600. Quando lui andò via, Diana mi fece vedere quanto aveva incassato e mi disse che il tipo le aveva chiesto se aveva una vergine da fargliela scopare con adeguato compenso. dato che una vergine era come "un ago da trovere in mezzo alla sabbia del deserto", mi venne una geniale idea, ovvero: trovare una ragazzina sempre cinese che per la cronaca risultava ancora vergine e magari invece aveva preso tanti cazzi lunghi come un treno ma se, difronte al cliente, accompagnata e sostenuta al doloroso sacrificio da Diana si fosse sdraiata sul letto...sempre chiaramente tenuta per mano ed al momento che il cliente non vedeva perchè girato di spalle, Diana, con una piccola siringa contenente poche gocce di succo di pomodoro, iniettava il rosso liquido nella fighina della ragazzina che al momento di ricevere in figa il cazzo, avrebbe gridato per il dolore che faceva credere di sentire ed il cliente si sarebbe trovato poi la punta del cazzo "insanguinata" e la ragazzina rapidamente gli avrebbe subito asciugato il "sangue" dal glande e gli avrebbe subito preso in bocca il cazzo quindi non era possibile assaporare il sangue...artificiale. Questa cosa si sarebbe poi potuta ripetere sempre con ragazzine diverse per cui i clienti si sarebbero sentiti defloratori accaniti invece nessuna delle ragazze avrebbe "perso nuovamente la loro verginità" dopo la prima volta! Dopo una settimana circa, il cliente che aveva scopato Luisa, si fece risentire per telefono e Diana gli promise che le avrebbe fatto conoscere una verginella e lui lasciò il suo numero per essere chiamato a ragazzina trovata. Diana trovò una venticinquenne che però aveva l'aspetto della quattordicenne o giù di lì e l'averla presentata vestita con una gonnellina a pieghe, i calzettoni sotto le ginocchia ed una camicetta bianca pura...come lei...vergine...ed il visetto senza una traccia di trucco, sempre poi accompagnata da Diana per confortarla nel perdere la virtù...iniettandole chiaramente "sangue di pomodoro", certo, in quelle condizioni il cliente avrebbe abboccato in pieno al gioco!! Dopo due giorni Diana chiamò il tipo che chiameremo il primo pesce che" abbocca all'amo" e chiaramente eravamo nell'appartamento presenti anche io e Luisa a goderci lo spettacolo grazie a Diana che aveva fatto applicare uno spioncino nella parete. L'"operazione verginità perduta già" riuscì pienamente benissimo a tal punto che lo sverginatore ci aveva preso un tale gusto che se la scopò più volte e poi lasciò mille euro a Diana e duecento alla ragazza come da tradizione sua. Chiaro che il "pesce" prenotò un'altra vergine ed io fui ben felice della mia idea realizzata alla perfezione.