Una vacanza in Umbria 2.

di
genere
etero

Milena aveva concluso il ciclo scolastico liceale con la promozione ed il massimo del voto, così, il giorno che eravamo andati appunto a vedere i risultati degli esami, usciti dalla scuola e saliti in auto, mi abbracciò baciandomi in bocca appassionatamente e poi, dopo avermi osservato a lungo in silenzio, schiuse le sue meravigliose labbra sensualissime, carnose, eccitanti e mi disse che era venuta l'ora di offrirmi il regalo promessomi. Ci fu una pausa ma subito dopo mi disse che era vergine e voleva offrirmi la prova della sua virtù ed io quasi sobbalzai preso da un'improvvisa e inspiegabile tosse con la saliva che mi stava andanfo a traverso ma non ebbi il tempo di dirle qualcosa perchè mi afferrò il cazzo sotto i pantaloni e m'infilò poi la lingua nell'orecchio ( frutto delle mie lezioni di sesso! ) e mi disse che anche se aveva una gran paura, date le dimensioni del batacchione, era pronta ad essere deflorata da me! Quindi chiamai subito Paolo, suo padre, per dargli la notizia che era stata promossa brillantemente col massimo dei voti e lui gioì parlando subito che dovevamo fetseggiare a pranzo ma io tagliai corto il discorso avvisandolo che io e Milena eravamo sulla strada di un locale dove avremmo festeggiato ma la sera a casa loro si poteva ripetere il feteggiamento e lui subito accettò la mia proposta avendo così anche il pomeriggio intero per fare le spese per la cena. Così girai con l'auto per andarcene a casa mia dove avremmo consumato il rito della sua deflorazione che ambedue attendevamo con ansia e desiderio. Giunti a casa ci scambiammo subito lunghi baci ed io impazzivo dal desiderio di poterla sentire gemere, godere, urlare per la gioia ed il piacere provato nel ricevere il mio "gioiellino", così la presi in braccio ed andai subito in camera da letto dove posai dolcemente la bambolina bionda che con le sue formine di adolescente di gran fighetta: il suo visetto sempre radiante, sorridente, il collo cigneo, lungo, il seno sodo e soffice invitatnte a palparlo, succhiarlo per non trascurare il pancino con l'ombelico così grazioso con il pube folto, e le cosce lunghe affusolate ed infine il culetto ed io, quando finalmente potei osservare le sue forme, la sua gran bellezza, sfoggiai un'erezione da infarto ma subito la rassicurai dicendole che la mia esperienza in sesso la avrebbe messa in condizioni da non farle temere il batacchione ma tanto avrebbe solo potuto pensare al piacere che mano a mano avrebbe provato in crescendo, godendoci sopra pazzamente e, dopo averla vista spogliarsi tutta, feci altrettanto io e poi la ripresi in braccio adagiandola delicatamente sul lettone. La baciai nuovamente in bocca per poi scendere al collo, risalire sui lobi, riscendere giù leccandole le tettine già indurite ai capezzoli. Scesi ancora per baciarle l'ombelico ed infine arrivai al clitoride già abbastanza in crescita gonfiandosi e lo ciucciai a lungo poi toccò alla fighina chiusa come un'ostrica che aveva proprio quel sapore di mollusco: che goduria per me ed anche lei non disdegnava le mie lunghe leccate infilandole poi l'Indice appena un poco nella fighetta, poi la feci rigirare per mordicchialrle le natiche e leccarle infine l'ano. Le dissi in poche parole come dovevamo metterci per simulare il noto numero sessantanove e lei mi guardò non capendoci molto, naturalmente ma seppi guidarla e così le posai il cazzone sulla bocca infilandolo lentamente ed iniziai a leccarle la figa incitandola a scorrere con la lingua e le labbra il batacchio per godere insieme e così scaricai nella sua bocca unpotente schizzo di sborra e lei poi mi disse che il nuovo gioco le era piaciuto molto. La rigirai di nuovo simulando la penetrazione nel culetto ma poi mi fermai e le chiesi di girarsi a pancia sopra ed allargare le coscette ed avvicinai il cazzo alle labbra della fighina e, mentre la baciavo in bocca slinguandola pazzamente, le infilai un poco del glande nella figa e le accarezzai i seni distraendola così dal temuto dolore della penetrazione e intanto avanzavo dentro sempre di più fino ad essere giunto alla barriera da sfondare e lo feci con una delicatezza tale mai riuscitami così bene in vita mia e lei mi fece sentire solo un fievole "ahi!" e subito dopo mi abbracciò forte ringraziandomi tanto per non averle fatto sentire tanto dolore ed allora la strinsi a me e le sussurrai nell'orecchio che in seguito avremmo solo goduto ambedue senza osatacoli dolorosi...trascurando appositamente che poi...nello sfondarle il culetto, allora sarebbero stati veramente amari ma chissà poi come sarebbero potute andare le cose?. Dopo che ci infilammo insieme sotto la doccia continuammo a baciarci, accarezzarci, poi, vista l'ora pensai a mangiare qualcosa ma non avevo molto a casa così ci vestimmo andando ad una rosticceria dove divorammo buona parte del banco frigo dato l'appetito causato dal bruciare prima le nostre energie a letto. Dopo lasagne, agnello e dolci varii, ce ne tornammo a casa dove, appena spogliati ci siamo sdraiati sul lettone e, senza carezze, baci e preliminari, le proposi di aprire le cosce rivelandomi così lo scrigno del nostro piacere e godimento. La penetrai subito ma sempre con lentezza, dolcezza e quel su e poi giù si ripetè per più volte facendoci godere fino ad esaurimento delle energie e lì terminammo i giochi per prepararci ad andare a casa dai suoi per la cena della promozione e lì Milena trovò una sorpresa assai allettante: i suoi le avevano acquistato come regalo per la promozione, una Minicar, automobilina che lei apprezzò moltissimo.
scritto il
2022-09-24
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