Volevano che diventassi un Prete 2.
di
Batacchione.
genere
etero
Le cibarie stavano quasi finendo ed allora le due ragazze decisero di sfruttare anche la casa, dato che era l'ultima del paesino ed i vicini non potevano vedere chi entrava ed usciva da lì, perciò senza capire cosa accadeva in quella casa. Anch'io volli contribuire con loro, suggerendogli quanto avevo imparato ascoltando una mia zia che parlava con mia madre, durante una delle mie ferie estive in casa mia: la zia raccontò che una sua amica che stava per sposarsi, ed aveva già provato in figa il cazzo perdendo così la sua virtù, si era preparata a fingersi ancora vergine, usando una siringa per iniezioni che riempì con una miscela fatta in casa composta di acqua e salsa di pomodoro e se le introdussa nella sua figa, prima di incontrarsi col suo futuro marito, il quale però voleva la certezza di sposare una vera ed autentica vergine, così lei, quando sentì il cazzo entrare lentamente in figa, iniziò a smaniare fingendosi spaventata dalla grossezza del pene che le avrebbe fatto provare un gran dolore alla deflorazione e fu così brava da dosare bene i suoi movimenti del bacino e fu una grande attrice che iniziò a piagnucolare e gridare infine per il gran dolore provato e...chiaramente...il povero già cornuto, non potè non notare il suo cazzo insanguinato e così fu orgoglioso di lei e di se stesso che poteva vantare pubblicamente che la sua donna era veramente pura, intatta: vergine! Allora la più giovane delle mie compagne di fuga, si offrì come verginella da deflorare ma a caro prezzo e così, usando il cannello di una penna biro, si sparò in figa acqua e pomodoro miscelati e si acchittò vestendosi proprio come una colleggiale acerba. Io rimasi a casa e loro due andarono sulla strada dove inscenarono che "la verginella" si era slogata una caviglia ed alla prima auto che transitò lì, fecero segno di fermarsi ed il tipo che la guidava scese dall'auto per soccorrere la sfortunata ragazza. Mentre poi percorreva la strada che portava al paesino, gli recitarono in coro che erano sole ed avevano bisogno di soldi per curarsi da una grave ma non infettiva malattia e perciò si proponevano ambedue offrendo i loro corpi e Sabrina si propose come sua amante ma vergine e la sua virtù in quel particolare caso, aveva un grande valore. Il tipo, incantato dalla formosità e bellezza di Sabrina, chiese subito, senza esitare, quanto poteva sborsare per scoparsela e lei, senza alcun esito, disse subito che ci volevano quattrocento euro. Lui non se lo fece neanche ripetere e prese dal suo portafoglio, due banconote da duecento euro. Sabrina poi indicò il percorso di casa loro e ci arrivarono subito. A casa Sabrina iniziò a pregare il tizio di non essere brutale ma delicatissimo, essendo per lei la prima volta ad avanzata età e dimostrò una gran paura del dolore fisico. Sara li lasciò soli in camera e raggiunse me in cucina e dopo un lungo cigolio del letto in camera, potemmo ben sentire l'urletto di Sabrina che aveva appena smarrito la sua verginità e piangeva per il dolore provato. Poco dopo Sara raggiunse in camera i due amanti e, prima che lui si rivestisse, si propose come seconda scopata con una non vergine e tutto solo per cento euro ma lui però aveva solo una banconota da duecento nè Sara aveva da dargli il resto, così, strofinandosi addosso al povero gabbato, gli fece capire che duecento euro con lei erano ben spesi ed infatti gli fece subito un bocchino per riaddrizzarglielo e poi, sempre in presenza di Sabrina, Sara si fece leccare figa e culo e poi, dopo avere preso il cazzo in figa, propose a lui di farle anche il culo e certamente non rifiutò tale invito e subito le infilò il cazzo nell'ano, solo slinguandolo prima e poi penetrandola senza grazia nè delicatezza, anzi, delicatezza si ma di una perforatrice! Terminati i giochi lui andò via con la promessa di ritornare presto. Viste le cose come stavano andando, io potei acquistare una vecchia cinquecento per ampliare così il nostro raggio di azione e così le ragazze rimorchiarono molti clienti da consumare a casa ed in seguito ampliammo la casa con la seconda camera da letto a due piazze e l'attività andava avanti crescendo sempre di più ed io mi misi ad offrirmi alle donne sole o sposate ma insoddisfatte e i soldoni crescevano sempre di più.
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