Quel giorno decisi di andare in giro senza meta.

di
genere
etero

Da mesi avevo acquistato una meravigliosa moto ma il lavoro non mi dava il tempo di gustarmela bene, così quel giorno decisi di non aprire il mio studio e uscii di casa diretto al garage dove dimoravano moto ed auto. Data la giornata di sole, per niente afosa ma moderata come clima ecc., così saltai a cavallo della moto e lasciai Roma per andare in campagna senza una meta stabilita e, dopo fatto il pieno di benzina al primo distributore, decisi di tenere il motore sempre allegro e camminare ad una velocità sostenuta per provare l'ebrezza del rombo del motore e le "piegate" sulle curve strette dove inclinavo la moto rallentando un poco per poi rimettermi dritto e dare gas alla manopola destra sentendomi leggero nonostante i due quintali di peso della moto. Avevo percorso tanti chilometri ed era arrivato il Mezzogiorno ed oltre al suono del campanile del paesino che stavo attraversando, sentivo il "rombo" del mio stomaco: stava arrivando la fame, l'appetito. Caso volle che proprio dopo uscito dal paese, vedo l'insegna di una trattoria ed allora svolto lasciando la strada ed entro nel parcheggio per lasciare così riposare la moto dopo le lunghe sgassate. Sfilo il casco ed entro nel locale dove trovo una signora bionda, molto bella, che stava apparecchiando una tavola a quattro posti. La saluto e chiedo dove pregeriva mi sedessi. Lei mi squadra dalla testa ai piedi poi mi fa presente che è il giorno di chiusura settimanale ed allora le chiedo se può farmi un panino e darmi del vino da portare via, ma poi il discorso cade perchè entra da fuori una ragazzina che mi chiede sulla mia moto che le piaceva moltissimo ed allora propongo alla signora che se lei non ha nulla in contrario io porterei la ragazza a fare un giro in moto e poco dopo siamo io e la fanciulla intenti ad indossare un casco per uno e poi saliamo e partiamo sulla strada. Dopo una "volata" per pochi chilometri, mi fermo e chiedo se le piace l'alta velocità e lei mi strnge alla vita confermando così che è pronta a "volare con me!" così dò gas ed il rombo del motore fa eccitare la ragazza ed io lo capisco quando sento che mi stringe sempre di più, appoggiando la testa alla mia schiena. Dopo l'emozionante volata torniamo alla trattoria e troviamo oltre alla madre anche il padre e la sorella maggiore che la signora mi presenta subito e poi, sentito raccontare l'emozione della corsa dalla ragazzina, capisco dallo sguardo della sorella che vorrebbe anche lei provare l'emozione della velocita in moto. Quindi chiedo ai genitori se posso portare in moto la loro figlia ma mi fanno subito presente che la ragazza ha trent'anni e deciderà solo lei, così ripeto la stessa cosa fatta con la piccola ed al ritorno mi offrono di scambiare la mia cortesia del giro in moto con le figlie con la loro invitandomi a pranzo con loro quattro. Il pranzo fu eccellente: ravioli fatti in casa, agnello arrosto con patate ed infine un dolce fatto dalla bellissima Grazia, la figlia maggiore. Dimenticavo di non avere ancora presentato a voi mie lettori la famiglia: LIdia la mamma, Livio il papà, Grazia la maggiore e Simona la "piccola" che però ha ventuno anni ed il padr proprio quando stavamo mangiando a tavola le fà presente di avere ben lavato l'auto e così, dato le lunghe alludenti occhiate che Simona faceva spesso a me, capisco che se cedessi alla tentazione di "fare la festa alla bambolina, rossa di capelli e perciò strainfuocata amante da letto, non commetterei alcun reato...lei è maggiorenne! Il sontuoso pranzo termina con un liquore di frutta fatto dal papà e poi, mamma e papà vanno al cinema, Grazia sta attendendo il suo ragazzo per uscire con lui ed io allora rimango a tavola con Simona parlando chiaramente di moto ma, quando poi genitori e sorella ci lasciano soli, lei si siede accanto a me e mi prende la mano dicendomi chiaramente che sono un tipo che le piace molto e che vorrebbe ricompensare la gita in moto scambiandola con l'andare a letto con me. Poi le scopate saranno puù di una perchè le dovrò far fare un altro giro in moto. A " malincuore" mi presto a questo scambio di favori e subito la abbraccio baciandola sul cigneo collo, e con la nuca folta di pelini chiaramente rosso fuoco, e mentre vado ad aprirle la bocca con la mia lingua, svettando dentro e accarezzandole le guance internamente ed intanto la mano scorre sulle cosce da infarto, da farmi veramente addrizzare il batacchione che svetta fuori dai pantaloni perchè Simona va subito a slacciarmi la patta e, dopo che l'ho presa in braccio e portata con la sua guida in camera sua, la stendo sul letto ad una piazza e mezza e la spoglio completamente, poi lascio che lei faccia altrettanto con me e ci sdraiamo baciandoci e leccandoci stile sessantanove e godiamo insieme sborrando umori nella sua fighina ed io sborro il mio latte che lei succhia fino all'ultima goccia. Ci sdraiamo ancora e subito le spalanco le cosce meravigliosamente vellutate e, dopo averle nuovamente leccata la figa, le accarezzo a lungo le gambe e poi le dò in mano il batacchione che lei osserva un poco preoccupata date le mie generose dimensioni ma le spiego che dopo il primo minimo dolorino sentirà solo un grande piacere e godra intensamente, quindi le propongo di usare prima un poco di gel alla sua fighina e sulla mai cappella. Lei unge tutto a lei e poi a me e, chiuso gli occhi, mi chiede di penetrarla subito ed io lo faccio sentendo che sussulta impaurita ma poi vedo che comincia a godere così mi guarda sorridendo, chiedendomi di aumentare l'intensità della penetrazione. Ce ne veniamo insieme e, visto il piacere che ha provato, mi chiede subito ri ripetere il gioco e, dopo il secondo suo orgasmo, nasconde il viso sotto la mia ascella chiedenomi quanti rapporti posso avere ancora ed io, per tutta risposta la penetro ancora e ciò mi si ripete altre due volte e lei da segni di gioia e di pazzia insieme. Mentre siamo stesi riposando un poco, sentiamo arrivare una auto e lei capisce che si tratta del ragazzo di sua sorella così poco dopo i giovani salgono al piano della camere e chiaramente vanno a fare l'amore anche loro. Poco dopo Grazia bussa alla nostra porta ed entra ma rimane sorpresa dal mio difficilmente trascurabile batacchione ed infatti mi dice subito bello e chiaro che vuole provarlo anche lei e la sorellina fa la mossa di spostarsi per farle posto sul letto ma Grazia ci dice che ora si deve scopare il suo ragazzo. Io, per tutta risposta, mi rivolgo a Simona proponendole di farsi fare il culetto e Grazia, prima di uscire mi dice di prenotarsi anche lei. Simona mi dice che lei dietro è ancora vergine ed allora le dico che la verginità la perderà con me ma in altro momento e luogo...tipo...a casa mia, io sono solo!
scritto il
2022-08-27
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