L'ossessione per la mia bella figlia Simona - 3
di
Rosco_p
genere
incesti
Da quell'osceno pomeriggio di depravazione le mie ossessioni sono diventate due. Oltre a tornare a fare sesso con mia figlia Simona l'altra mia idea fissa è quella di riuscire a realizzare la fissa di mio figlio Giulio di scopare con Sandra.
L'ossessione di mio figlio di scoparsi la madre era diventata quindi anche la mia. Ormai in casa io, mia figlia Simona e mio figlio Giulio convivevamo con il segreto di quel rapporto sessuale fra noi tre nel mio studio.
Io, da diversi mesi, ero tormentato da una insana e aberrante eccitazione verso la mia bella e procace figlia diciassettenne. E quando, in quel pomeriggio d'autunno, si arrivò all'incesto posso dire che fu qualcosa di meraviglioso (nonostante l'abonimio... o forse proprio per questo) e goduto a pieno perché a lungo desiderato.
Per mio figlio invece fu uno shock improvviso quando gli confessai la mia fissa per sua sorella e subito dopo, per un assurdo e felicissimo caso, lei si presentò in una succinta tenuta da jogging, con quell'odore di giovane femmina sudata che scatenò i miei ormoni da tempo sotto pressione e anche quelli di Giulio. Ci siamo buttati su di lei, e lei, dopo la sorpresa iniziale, ha partecipato con piacere, lasciandoci sfogare la nostra voglia da maschi sul suo essere femmina, calda e vogliosa.
E adesso sto spiando mio figlio Giulio che sta cavalcando sua madre. Sono nel nostro letto matrimoniale, con Giulio messo di sopra di lei che spinge col bacino affondando frenetico il cazzo dentro di lei.
Lei è rilasciata sul letto, con le braccia distese lunghe verso l'alto, all'altezza dei cuscini, e ansima e geme mentre, passiva, si lascia scopare dal figlio che la sbatte senza ritegno, sbuffando e grugnendo.
Io sono nello studio al piano di sotto e guardo la scena sullo schermo 22 pollici del mio computer. Ho piazzato una piccola telecamera con una potente risoluzione e le immagini scorrono nitidi. Anche il microfono è potente, quindi mi arrivano molto chiari gli ansimi e i gemiti dei due. Oltre alle parole col tono eccitato che mio figlio rivolge alla madre.
"Mmmhhh, sì mamma sì... Prendi il mio cazzo dai... Ti piace farti scopare così eh...", le dice mentre, sotto il lenzuolo che li copre dai fianchi in giù, dà delle potenti spinte col bacino.
"Sei una troia... ti desidero da quando avevo 8 anni... mi sono sempre segato pensando a te... Ora te la prendi dentro tutta la mia sborraaaa!!!... Ooooohhh!!!"
Mentre mio figlio sborra dentro la fica di sua madre, snocciola una serie di oscenità verso la donna che è da sempre il chiodo fisso delle sue fantasie più inconfessabili. Sua madre in silenzio si lascia insultare. Ha lo sguardo come vuoto, si vede tutta l'umiliazione e il disgusto di avere scopato con il proprio figlio.
Mia moglie Sandra mi ha squadrato allibita, la prima volta che le ho detto che solo facendo sesso con lei nostro figlio si sarebbe liberato dell'ossessione che lo stava tormentando.
Sinceramente non ero per niente certo di quello che le dicevo. Era una psicologia da due soldi, ma ormai ero così perso dietro alle mie fisse che l'idea dell'incesto tra mia moglie e mio figlio mi avevano eccitato all'inverosimile.
Sandra ha reagito con raccapriccio a quella mia proposta. Già lei è sempre stata una donna pudica e dai costumi irreprensibili non dandomi mai motivo di dubitare della sua fedeltà, con nessun uomo; figurarsi allora che sensazione ripugnante ha provato quando ho iniziato a ventilarle la proposta di fare sesso con nostro figlio.
Non mi sono arreso però, di fronte ai suoi no decisi dati con aria schifata. Ho insistito con discrezione e delicatezza ma senza allentare la presa e Giulio ha fatto la sua parte mostrandosi sempre più, cupo, intristito e apatico. E, seguendo i miei consigli, sempre più nervoso e a disagio quando si trovava solo con la madre. Insinuando in lei il dubbio che effettivamente la causa dei problemi del nostro ragazzo fosse proprio il desiderio sessuale verso di lei.
"Lo stiamo perdendo, nostro figlio!", le ho detto a muso duro una sera.
"Credi che io ci goda?!", le ho urlato con rabbia.
"Credi che non mi disgusti l'idea di voi due insieme a fare sesso?! Cazzo, mia moglie e mio figlio! E'... E' un abominio!!!", ho incalzato fingendomi profondamente schifato, mentre in realtà ero eccitatissimo e nascondevo l'erezione che gonfiava le lenzuola.
Dissi a mia moglie che però, per amore di nostro figlio, pur di non vederlo consumarsi dal complesso mentale che lo torturava, avrei accettato che lei permettesse al ragazzo di liberarsi da quel complesso.
"Fatelo, Sandra. Fallo per lui. Io lo capirò," le dissi fingendomi distrutto, ma con in realtà il cazzo duro e teso nei pantaloni del pigiama, sotto le coperte.
Sandra quindi, a poco a poco, pur facendo un immane sforzo di sopportazione, ha lasciato che nostro figlio le si avvicinasse con sempre maggior insistenza, fino a che, reprimendo un forte senso di disagio e disgusto, ha lasciato che lui la toccasse.
Un giorno presi mio figlio e, approfittando che Sandra non c'era, lo spronai con forza a 'darsi una mossa'.
"Figliolo," gli ho detto con tono serio fissandolo in faccia, "insomma ce l'hai o no questa ossessione per tua madre? Te la vuoi scopare o no?!"
"Papà!", mi fa lui sorpreso, "ma... che dici?..."
Era spiazzato e sgomento da quelle mie parole così dirette, ma era un argomento toccato altre volte, non era quindi una novità.
Giulio abbassò il capo e sospirò confidandomi, anche quella volta, quanto desiderasse fare sesso con la madre; quanto si eccitasse pensando a lei che era il suo sogno osceno fin dalle prime seghe da ragazzino. Me lo disse balbettando per il disagio ma anche per l'eccitazione che avvertivo strisciante in lui, e così ne approfittai per incalzare con l'invito a provarci deciso.
"Dai, cazzo, fattela allora!", gli dissi scuotendolo per le braccia.
"Fottiti quella puttana! E' lì che aspetta solo te... Vuole il tuo cazzo...".
Abbassai lo sguardo e vidi il gonfiore della tuta prendere più forma fra le sue gambe, e così incalzai: "dai, che lei lo vuole il tuo cazzo... immagina che goduria, pompare come un assatanato nella fica della donna che sogni da sempre. Pensa alle seghe che vi siete fatti nascosti dai banchi di scuola, fra compagni... tutti a smanettarsi pensando a quella strafiga di tua madre... E adesso puoi fartela!"
Quel breve discorso aveva eccitato anche me. Ritenni il ragazzo abbastanza esagitato ed infoiato e così ho chiamato mia moglie dicendole che nostro figlio alternava momenti di agitazione e frenesia ad altri di apatia. Mi mostrai molto preoccupato e le dissi che, se fino ad allora ero stato titubante, adesso non era più il caso di tentennare.
"E' inaccettabile tanto per me quanto per te. Inaccettabile e disgustoso. Però può essere la scrollata buona per liberare il nostro ragazzo dal suo complesso...", le dissi con tono falsamente rassegnato e di un finto sofferto altruismo. Poi aggiunsi: "rientra, amore, e lascia che le cose vadano come devono andare..."
FILMO MIA MOGLIE CHE FA SESSO CON NOSTRO FIGLIO!
Appena chiusa la telefonata sono corso nella nostra camera da letto e ho piazzato la microcamera in modo da filmare l'oscenità che, ero ormai certo, di lì a poco si sarebbe consumata. Con una enorme eccitazione ed agitazione ho sistemato l'apparecchietto e poi mi sono chiuso nello studio, avevo il fiatone al pensiero che stavo per vedere mia moglie farsi scopare da nostro figlio!
Sandra è rientrata e ha chiamato il mio nome ma io non ho risposto. Ha socchiuso la porta dello studio per vedere se c'ero ed io ero accovacciato sotto la scrivania, l'ha richiusa ed è salita nella zona notte. Volevo che pensasse che non mi trovassi in casa, in questo modo avrebbe avuto un disagio in meno.
Ha incrociato il figlio che usciva dalla sua cameretta ed era pallido, tremante e sudato. Sandra era preoccupatissima e se lo abbracciò. Nostro figlio era sconvolto dal desiderio e spronato dalla mia strigliata ha risposto all'abbraccio stringendo sua madre con una forte foga eccitata che non lasciava spazio a equivoci: era eccitatissimo e voleva scoparsela.
Così dall'abbraccio è passato a palparsela per bene mentre se la trascinava in camera. Mia moglie si dimenava e mugolava ma lo faceva giusto perché andava fatto. In realtà la sua è stata una blanda resistenza perché sapeva come dovevano andare le cose.
Sandro aveva il respiro affannoso, si era completamente liberato dal disagio, aveva mollato i freni e voleva andare fino in fondo, così, preso dalla foga incontrollabile, si spoglia di fretta mostrando alla madre una bella sventola di cazzo che le oscilla davanti. Lei sospira di fronte alla nerchia del figlio che svetta dura e pulsante. Sospira incredula e arresa e si lascia spogliare da lui.
Nostro figlio non appena sbottona la camicetta alla madre affonda la faccia nelle sue tette enormi e ancora belle sode, costrette in un reggiseno che quasi le fa scoppiare. Sandro ci si strofina come fossero due guanciali e dai lati se le spinge addosso, pare voglia soffocare fra le tette della sua mamma. Poi con la faccia schiacciata alle tette le dice di prendergli il cazzo in mano, lei ubbidisce e glielo inizia a pompare.
La situazione si è scaldata parecchio, con mio figlio che palpa voglioso la madre senza più alcun ritegno, ed io tiro fuori il cazzo dai pantaloni e comincio a menarmelo.
Continua...
L'ossessione di mio figlio di scoparsi la madre era diventata quindi anche la mia. Ormai in casa io, mia figlia Simona e mio figlio Giulio convivevamo con il segreto di quel rapporto sessuale fra noi tre nel mio studio.
Io, da diversi mesi, ero tormentato da una insana e aberrante eccitazione verso la mia bella e procace figlia diciassettenne. E quando, in quel pomeriggio d'autunno, si arrivò all'incesto posso dire che fu qualcosa di meraviglioso (nonostante l'abonimio... o forse proprio per questo) e goduto a pieno perché a lungo desiderato.
Per mio figlio invece fu uno shock improvviso quando gli confessai la mia fissa per sua sorella e subito dopo, per un assurdo e felicissimo caso, lei si presentò in una succinta tenuta da jogging, con quell'odore di giovane femmina sudata che scatenò i miei ormoni da tempo sotto pressione e anche quelli di Giulio. Ci siamo buttati su di lei, e lei, dopo la sorpresa iniziale, ha partecipato con piacere, lasciandoci sfogare la nostra voglia da maschi sul suo essere femmina, calda e vogliosa.
E adesso sto spiando mio figlio Giulio che sta cavalcando sua madre. Sono nel nostro letto matrimoniale, con Giulio messo di sopra di lei che spinge col bacino affondando frenetico il cazzo dentro di lei.
Lei è rilasciata sul letto, con le braccia distese lunghe verso l'alto, all'altezza dei cuscini, e ansima e geme mentre, passiva, si lascia scopare dal figlio che la sbatte senza ritegno, sbuffando e grugnendo.
Io sono nello studio al piano di sotto e guardo la scena sullo schermo 22 pollici del mio computer. Ho piazzato una piccola telecamera con una potente risoluzione e le immagini scorrono nitidi. Anche il microfono è potente, quindi mi arrivano molto chiari gli ansimi e i gemiti dei due. Oltre alle parole col tono eccitato che mio figlio rivolge alla madre.
"Mmmhhh, sì mamma sì... Prendi il mio cazzo dai... Ti piace farti scopare così eh...", le dice mentre, sotto il lenzuolo che li copre dai fianchi in giù, dà delle potenti spinte col bacino.
"Sei una troia... ti desidero da quando avevo 8 anni... mi sono sempre segato pensando a te... Ora te la prendi dentro tutta la mia sborraaaa!!!... Ooooohhh!!!"
Mentre mio figlio sborra dentro la fica di sua madre, snocciola una serie di oscenità verso la donna che è da sempre il chiodo fisso delle sue fantasie più inconfessabili. Sua madre in silenzio si lascia insultare. Ha lo sguardo come vuoto, si vede tutta l'umiliazione e il disgusto di avere scopato con il proprio figlio.
Mia moglie Sandra mi ha squadrato allibita, la prima volta che le ho detto che solo facendo sesso con lei nostro figlio si sarebbe liberato dell'ossessione che lo stava tormentando.
Sinceramente non ero per niente certo di quello che le dicevo. Era una psicologia da due soldi, ma ormai ero così perso dietro alle mie fisse che l'idea dell'incesto tra mia moglie e mio figlio mi avevano eccitato all'inverosimile.
Sandra ha reagito con raccapriccio a quella mia proposta. Già lei è sempre stata una donna pudica e dai costumi irreprensibili non dandomi mai motivo di dubitare della sua fedeltà, con nessun uomo; figurarsi allora che sensazione ripugnante ha provato quando ho iniziato a ventilarle la proposta di fare sesso con nostro figlio.
Non mi sono arreso però, di fronte ai suoi no decisi dati con aria schifata. Ho insistito con discrezione e delicatezza ma senza allentare la presa e Giulio ha fatto la sua parte mostrandosi sempre più, cupo, intristito e apatico. E, seguendo i miei consigli, sempre più nervoso e a disagio quando si trovava solo con la madre. Insinuando in lei il dubbio che effettivamente la causa dei problemi del nostro ragazzo fosse proprio il desiderio sessuale verso di lei.
"Lo stiamo perdendo, nostro figlio!", le ho detto a muso duro una sera.
"Credi che io ci goda?!", le ho urlato con rabbia.
"Credi che non mi disgusti l'idea di voi due insieme a fare sesso?! Cazzo, mia moglie e mio figlio! E'... E' un abominio!!!", ho incalzato fingendomi profondamente schifato, mentre in realtà ero eccitatissimo e nascondevo l'erezione che gonfiava le lenzuola.
Dissi a mia moglie che però, per amore di nostro figlio, pur di non vederlo consumarsi dal complesso mentale che lo torturava, avrei accettato che lei permettesse al ragazzo di liberarsi da quel complesso.
"Fatelo, Sandra. Fallo per lui. Io lo capirò," le dissi fingendomi distrutto, ma con in realtà il cazzo duro e teso nei pantaloni del pigiama, sotto le coperte.
Sandra quindi, a poco a poco, pur facendo un immane sforzo di sopportazione, ha lasciato che nostro figlio le si avvicinasse con sempre maggior insistenza, fino a che, reprimendo un forte senso di disagio e disgusto, ha lasciato che lui la toccasse.
Un giorno presi mio figlio e, approfittando che Sandra non c'era, lo spronai con forza a 'darsi una mossa'.
"Figliolo," gli ho detto con tono serio fissandolo in faccia, "insomma ce l'hai o no questa ossessione per tua madre? Te la vuoi scopare o no?!"
"Papà!", mi fa lui sorpreso, "ma... che dici?..."
Era spiazzato e sgomento da quelle mie parole così dirette, ma era un argomento toccato altre volte, non era quindi una novità.
Giulio abbassò il capo e sospirò confidandomi, anche quella volta, quanto desiderasse fare sesso con la madre; quanto si eccitasse pensando a lei che era il suo sogno osceno fin dalle prime seghe da ragazzino. Me lo disse balbettando per il disagio ma anche per l'eccitazione che avvertivo strisciante in lui, e così ne approfittai per incalzare con l'invito a provarci deciso.
"Dai, cazzo, fattela allora!", gli dissi scuotendolo per le braccia.
"Fottiti quella puttana! E' lì che aspetta solo te... Vuole il tuo cazzo...".
Abbassai lo sguardo e vidi il gonfiore della tuta prendere più forma fra le sue gambe, e così incalzai: "dai, che lei lo vuole il tuo cazzo... immagina che goduria, pompare come un assatanato nella fica della donna che sogni da sempre. Pensa alle seghe che vi siete fatti nascosti dai banchi di scuola, fra compagni... tutti a smanettarsi pensando a quella strafiga di tua madre... E adesso puoi fartela!"
Quel breve discorso aveva eccitato anche me. Ritenni il ragazzo abbastanza esagitato ed infoiato e così ho chiamato mia moglie dicendole che nostro figlio alternava momenti di agitazione e frenesia ad altri di apatia. Mi mostrai molto preoccupato e le dissi che, se fino ad allora ero stato titubante, adesso non era più il caso di tentennare.
"E' inaccettabile tanto per me quanto per te. Inaccettabile e disgustoso. Però può essere la scrollata buona per liberare il nostro ragazzo dal suo complesso...", le dissi con tono falsamente rassegnato e di un finto sofferto altruismo. Poi aggiunsi: "rientra, amore, e lascia che le cose vadano come devono andare..."
FILMO MIA MOGLIE CHE FA SESSO CON NOSTRO FIGLIO!
Appena chiusa la telefonata sono corso nella nostra camera da letto e ho piazzato la microcamera in modo da filmare l'oscenità che, ero ormai certo, di lì a poco si sarebbe consumata. Con una enorme eccitazione ed agitazione ho sistemato l'apparecchietto e poi mi sono chiuso nello studio, avevo il fiatone al pensiero che stavo per vedere mia moglie farsi scopare da nostro figlio!
Sandra è rientrata e ha chiamato il mio nome ma io non ho risposto. Ha socchiuso la porta dello studio per vedere se c'ero ed io ero accovacciato sotto la scrivania, l'ha richiusa ed è salita nella zona notte. Volevo che pensasse che non mi trovassi in casa, in questo modo avrebbe avuto un disagio in meno.
Ha incrociato il figlio che usciva dalla sua cameretta ed era pallido, tremante e sudato. Sandra era preoccupatissima e se lo abbracciò. Nostro figlio era sconvolto dal desiderio e spronato dalla mia strigliata ha risposto all'abbraccio stringendo sua madre con una forte foga eccitata che non lasciava spazio a equivoci: era eccitatissimo e voleva scoparsela.
Così dall'abbraccio è passato a palparsela per bene mentre se la trascinava in camera. Mia moglie si dimenava e mugolava ma lo faceva giusto perché andava fatto. In realtà la sua è stata una blanda resistenza perché sapeva come dovevano andare le cose.
Sandro aveva il respiro affannoso, si era completamente liberato dal disagio, aveva mollato i freni e voleva andare fino in fondo, così, preso dalla foga incontrollabile, si spoglia di fretta mostrando alla madre una bella sventola di cazzo che le oscilla davanti. Lei sospira di fronte alla nerchia del figlio che svetta dura e pulsante. Sospira incredula e arresa e si lascia spogliare da lui.
Nostro figlio non appena sbottona la camicetta alla madre affonda la faccia nelle sue tette enormi e ancora belle sode, costrette in un reggiseno che quasi le fa scoppiare. Sandro ci si strofina come fossero due guanciali e dai lati se le spinge addosso, pare voglia soffocare fra le tette della sua mamma. Poi con la faccia schiacciata alle tette le dice di prendergli il cazzo in mano, lei ubbidisce e glielo inizia a pompare.
La situazione si è scaldata parecchio, con mio figlio che palpa voglioso la madre senza più alcun ritegno, ed io tiro fuori il cazzo dai pantaloni e comincio a menarmelo.
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