Pago il tatuaggio di mia figlia

​Io e mia figlia Valentina siamo soli a casa, lei è appena tornata dallo studio del tatuatore, mia figlia è bellissima, ha 19 anni e un fisico da un urlo, bel culo rotondo, fianchi rotondi, vita snella, seno prosperoso, mora, occhioni neri, labbra carnose, carnagione pallida, ha vinto alcuni concorsi regionali di bellezza, io sono orgoglioso di lei, la amo e sono gelosissimo...
Indossa uno short attillatissimo e strappato che mette in risalto le sue curve pazzesche, ha delle gambe favolose...
A quindici anni ha iniziato a farsi fare tatuaggi contro il parere della madre, hanno fatto delle furiose litigate, io invece ho preso le sue parti, "Ma che razza di padre sei che lasci che tua figlia si riempia di tatuaggi? E' uno scempio!", mi ha urlato furibonda, io non le ho risposto, dei suoi rimproveri non mi frega nulla, mi importa solo di Valentina...
A dire il vero sua madre ha proprio ragione, lo splendido corpo di nostra figlia è pieno di tatuaggi da fare schifo, è un peccato che la sua pelle bianca come latte sia imbrattata dall'inchiostro di tribali, frasi, teschi e draghi, ma se questa è la sua passione a me sta bene così, pur di vivere la nostra storia incestuosa sono disposto ad assecondarla in ogni cosa...
"Dai cucciola, fammi vedere il nuovo tatuaggio," quasi la imploro. Lei mi sorride ammiccante e divertita mentre si gira, si piega in avanti, si abbassa gli short attillati e sporge le chiappe...
"Guarda papi," mi dice sculettando
Mi abbasso a vedere il nuovo tribale disegnato sulla sua natica destra, ha la pelle liscia e soda, ammiro il tatuaggio, "E' bello," le dico cercando di essere credibile, "Sei contenta che te l'ho pagato io?", "Sì papino, grazie," fa lei mentre io appoggio la guancia sulle sue morbide chiappe, come fossero un cuscino...
"Anch'io sono felice di pagarti tutto quello che vuoi...", le sussurro mentre scorro le mie guance sulle sue natiche morbide, "Sono in tuo potere amore di papà, ogni tuo capriccio è per me un ordine..."
"Se mamma sapesse che prelevi dal vostro conto per pagare ogni mio sfizio..."
"Tranquilla, so mascherare bene i miei furti..."
Intanto a occhi chiusi continuo a strusciare la faccia addosso al suo culo, le allargo le chiappe, addento il cordino del perizoma che era nascosto nel solco e lo tiro verso su facendolo strisciare più volte sul buchino del culo, lei ride e mugola, lascio il cordino e lecco il buchino poi ci infilo la lingua, mmmmmm che bello leccarle dentro l'ano e sentire il suo osceno sapore.
"Adesso che hai il nuovo tatuaggio devi sdebitarti, amore di papà, dai inizia," la faccio girare e inginocchiare, adesso ha la faccia all'altezza dei miei pantaloni gonfi, me li apre e il cazzo svetta, grosso e leggermente arcuato, con la grossa cappella bruna e pulsante di voglia, la voglia della bocca di mia figlia che inizia subito a succhiarlo, con gli occhi chiusi lecca partendo da sotto poi sale leccando il tronco e la cappella, lo lecca come se gustasse un gelato.
"Amore leccami anche i coglioni," le dico e Valentina li lecca e poi li mette in bocca e li succhia, mmmmm dio che goduria, che gran troietta che è!
Io intanto metto le mani addosso al suo corpo favoloso, le accarezzo la schiena decorata da una lunga serie di tatuaggi, faccio scorrere le mani sulle sue curve sinuose, la palpo oscenamente e intanto lei succhia, e come succhia!!!
"Amore, cazzo mi stai facendo venire!", le urlo.
"Mmmm sì papi... vienimi... in bocca...", risponde aspirando il mio cazzo. Mi fissa con gli occhi grandi e neri, io gemo mentre le scarico in bocca una quantità enorme di sborra che lei ingoia senza battere ciglio. La fisso adorante e pieno di gratitudine e amore, la mia Dea dal corpo procace e pieno di tatuaggi. Mi sorride birichina, dopo avere deglutito mandando giù lo sperma, e mostrandomi la lingua mi comunica che vuole che le regali un piercing d'oro...

(imperium@hotmail.it)