Schiavizzo sessualmente la moglie giapponese di mio figlio 1

di
genere
dominazione

La moglie giapponese di mio figlio è la mia schiava!

Salve, ho superato i cinquanta e sono sposato da venticinque anni, ho due figli: il più grande ha venticinque anni, Andrea, la più piccola, Benedetta, ne ha undici.
Insegno in un liceo e mia moglie ha un negozio di abbigliamento e intimo donna. Mio figlio Andrea l’anno scorso si è laureato con il massimo dei voti in lingue orientali, ed è subito andato in Giappone per specializzarsi, lì ha conosciuto Yukari Orihara, una donna giapponese che lavora come traduttrice nell'università frequentata da mio figlio.

La cosa fra di loro si è fatta seria, tanto da convincere mio figlio, che è sempre stato restio a portare le sue ragazze in casa, addirittura a portarla dal Giappone per presentarcela ufficialmente! Però le cose che ci hanno lasciati basiti quando ce la siamo trovati di fronte sono state che, a nostra insaputa, si sono sposati in Giappone e che Yukari è molto più grande di Andrea, mio figlio ha 25 anni mentre lei è una donna matura di 43!

La cosa ha scioccato mia moglie che ha sfiorato una crisi isterica, e mentre sbatteva piatti sul tavolo si diceva assolutamente contraria alla loro unione. Da allora, pur calmandosi, mi ha fatto continuamente pressione affinché anch'io lo convincessi a troncare quella storia. A me invece, dopo un iniziale sbigottimento, la cosa non dava alcun pensiero. Ho sempre pensato che la cosa più importante fosse la felicità di nostro figlio e se andava bene a lui dovevamo farcela andar bene pure a noi...

Poi confesso che è nata in me una insana e morbosa attrazione per lei, una matura signora alta sì e no 1,50 centimetri ma molto formosa e piacente, con un viso sorridente e rotondo come una bambola di porcellana che ci fissa sempre intimorita, con due occhioni grandi e scuri.

Ogni volta, vedendosi squadrata da me e mia moglie, come se fosse sotto esame, Yukari arrossisce intensamente in volto e abbassa il capo. Ha i capelli lunghi e neri che porta raccolti all'indietro e fermati da un fermacapelli, un'acconciatura d'altri tempi, inusuale rispetto a quelle che le giovani portano oggi. Avanza sempre timida e a capo chino, saluta tutti con un cenno del capo e un mezzo inchino come le geishe giapponesi. Dopo lo shock iniziale, mia moglie l’ha accolta con un gelido saluto, io con una stretta di mano e un sorriso distaccato, poi ho continuato a studiarla per tutta la serata.

Senza farmene accorgere l’ho guardata mentre consumava la cena, sorrideva e chinando il capo ringraziava per qualsiasi piatto mia moglie le porgesse, scambiava qualche parola con Benedetta e arrossiva di nuovo, l'ha fatto per tutta la sera e per tutto il tempo nella mia testa si sono mescolati una miriade di pensieri e sensazioni, il più importante di tutti è stato quello che quella donna mi attraeva moltissimo e dovevo farla sentire accolta e benvoluta (nonostante la freddezza e ostilità di mia moglie) affinché si legasse ancor più a mio figlio.

Man mano che passavano i giorni cresceva l'attrazione verso di lei si è fatta strada in me la decisione di sottomettere quella donna, farla diventare schiava della mia volontà e dei miei desideri.

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by imperium@hotmail.it
scritto il
2022-12-07
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