La donna del mio operaio 2
di
Mark17bis
genere
tradimenti
Nella mia azienda edile ero spesso propenso ad organizzare cene di lavoro, in modo tale da avere tutti i armonia, sopratutto per l'età molto giovane che si aggira tra i 24 e i 45 anni il più grande.
Conto circa una ventina di operai tra carpentieri, muratori, elettricisti, camionisti e gruisti. Racconto una storia successa con la compagna di un dipendente, Vincenzo, che ha la mia stessa età e parecchie volte in cantiere parlando di donne e sesso se ne usciva dicendo, "diciamoci la verità, non abbiamo più 20anni, io da quando convivo un'altro po' e la vedo solo come amica", parole di uno che pare non abbia più quel calore dentro. E quasi ogni volta gli altri lo contestano, ed un giorno sbottai anche io dicendogli che a 34 anni non si può stare così in queste condizioni. Una sera però il mio amico Igly che lavora in azienda da me, mi racconto' proprio che ha un fior di donna al suo fianco e che, prima di Vincenzo ne ebbe solo uno prima di lui. Allora mi venne in mente di organizzare qualcosa di diverso, una cena con mogli e partner e poi chi avrebbe voluto, andavamo in discoteca in un prive a spese dell'azienda.
Non tutti riuscirono quel sabato per varie motivazioni ma Cmq eravamo circa 35 persone, portai anche Debora con me oltre a Chiara. Quella sera conobbi la compagna di Vincenzo, Valentina, visino da ragazza gentile e semplice, ma quando ci guardiamo negli occhi mi diede di una cosi affamata che avrebbe voluto essere posseduta con tutta la forza. Era un tantino bassa, penso sul metro e sessanta, in carne ne troppo e magra, faceva palestra con un bel culo e una quasi terza di seno, labbra sottili, era veramente una bella ragazza. Era inverno ma aveva comunque un vestitino corto e senza calze, con tacchi a stivaletto. Trovarono posto di fronte a noi e passammo la cena a parlare tutti quanti. Lei si trovava proprio di fronte a me, ci guardavamo spesso in modo ammicchevole ed era molto intrigante. Poi, dopo il primo, si alzò per andare a fumare, Vincenzo non fumava e quindi mi alzai per farle compagnia fumando una sigaretta. Uscimmo fuori e parlammo sulle righe, era molto simpatica ed intrigante e prese anche molta confidenza, tant'è che per sondare il terreno dissi, "poi non esagerare molto con il tuo ragazzo, ci sono mattine che torna spompato", sorridendo, la sua risposta fu una piccola risatina e uno sguardo momentaneo per terra. Era quello che volevo vedere, poi incalzo, "voi ci sarete dopo in discoteca? Ho preso un prive", lei " veramente Vincenzo non me lo ha detto, sicuramente perché vorrebbe tornare a casa per un'altra notte a dormire, ma penso proprio che oggi dovrà esserci, se mi dai una mano nel convincerlo", mi fa l'occhiolino ed accenna un sorriso. Accetto ed entriamo dentro, la cena prosegue e, al momento dell'ammazza café ricordo agli ospiti della serata in discoteca, tutti accettarono tranne Vincenzo, allora mi alzai dalla sedia, con lo shortino in mano, dissi, "ai presenti, se Vincenzo non verrà a ballare con noi, non lo licenziero' di certo ma lo abbassero' di grado e gli farò impastare la calce a mano come si faceva una volta", tutti quanti risero dicendogli di cambiare idea, e lui ovviamente cambiò idea.
Andammo in discoteca e tutti ballavano e bevevano nel prive, Debora e Chiara come sempre davano il meglio di loro, ballavamo insieme e poi ballavo con tutti girando intorno sempre a Valentina. Il prosecco non manca mai e tutti bevevano e ballavano, poi eccoli, Vincenzo si siede ai divanetti e Valentina lo segue, cosi faccio lo stesso sedendomi di fianco alla ragazza. "allora vi state divertendo?", "si boss, stiamo bevendo anche troppo, grazie per avermi convinto", mi risponde Vincenzo mentre la mia mano destra era dietro la schiena della sua ragazza che, si inclina leggermente in avanti girandosi un po' di più verso il suo ragazzo, fa un piccolo saltino per portare il culino più in fondo al divanetto e il vestitino dietro diventa più corto. La posizione era diventata strategica, sembrava lo avesse fatto a posta per non far vedere al suo ragazzo che la mia mano fosse dietro la sua schiena, e per me un invito magari ad osare. Mentre si parlava di cazzate tutti e tre la mia mano pian piano scende giù. Giù fin sottil suo vestitino, con le dita tocco la sua patatina calda, pian piano e scomodo, muovo un po', a stimolarla, cerco di muovere la mutandina per entrare con il medio. Altro piccolo saltino ed ecco che la mutandina si sposta e il dito entra dentro. Era bollente e noto il suo viso rosso. Nel frattempo da attori continuiamo a parlare ed io con piccoli movimenti accellero sgrillettando la sua patata bollente. Poi lui si alza che segue tutti giu in pista invitati da Debora e Chiara e noi due rimaniamo soli per una decina di minuti ove la grilletto come un matto e lei mette la mano a sentire il mio cazzo duro!!!
Era silenziosa e mi guardava con voglia mentre me lo stringeva da sopra i pantaloni. Poi mi avvicino all'orecchio e le dico, "ho voglia di scomparti tutta, se hai voglia puoi rimediare il mio numero dal telefono del tuo ragazzo, così posso inebriarmi di te!", a quelle parole Valentina mugula e sento la mano bagnarsi. Sposto la mano, vedo gente che sale, sento il profumo alla mano, la guardo," inebriante".
La serata finì qualche ora dopo.
Lei non si fece attendere molto, 4 giorni dopo mi contatto'.
Conto circa una ventina di operai tra carpentieri, muratori, elettricisti, camionisti e gruisti. Racconto una storia successa con la compagna di un dipendente, Vincenzo, che ha la mia stessa età e parecchie volte in cantiere parlando di donne e sesso se ne usciva dicendo, "diciamoci la verità, non abbiamo più 20anni, io da quando convivo un'altro po' e la vedo solo come amica", parole di uno che pare non abbia più quel calore dentro. E quasi ogni volta gli altri lo contestano, ed un giorno sbottai anche io dicendogli che a 34 anni non si può stare così in queste condizioni. Una sera però il mio amico Igly che lavora in azienda da me, mi racconto' proprio che ha un fior di donna al suo fianco e che, prima di Vincenzo ne ebbe solo uno prima di lui. Allora mi venne in mente di organizzare qualcosa di diverso, una cena con mogli e partner e poi chi avrebbe voluto, andavamo in discoteca in un prive a spese dell'azienda.
Non tutti riuscirono quel sabato per varie motivazioni ma Cmq eravamo circa 35 persone, portai anche Debora con me oltre a Chiara. Quella sera conobbi la compagna di Vincenzo, Valentina, visino da ragazza gentile e semplice, ma quando ci guardiamo negli occhi mi diede di una cosi affamata che avrebbe voluto essere posseduta con tutta la forza. Era un tantino bassa, penso sul metro e sessanta, in carne ne troppo e magra, faceva palestra con un bel culo e una quasi terza di seno, labbra sottili, era veramente una bella ragazza. Era inverno ma aveva comunque un vestitino corto e senza calze, con tacchi a stivaletto. Trovarono posto di fronte a noi e passammo la cena a parlare tutti quanti. Lei si trovava proprio di fronte a me, ci guardavamo spesso in modo ammicchevole ed era molto intrigante. Poi, dopo il primo, si alzò per andare a fumare, Vincenzo non fumava e quindi mi alzai per farle compagnia fumando una sigaretta. Uscimmo fuori e parlammo sulle righe, era molto simpatica ed intrigante e prese anche molta confidenza, tant'è che per sondare il terreno dissi, "poi non esagerare molto con il tuo ragazzo, ci sono mattine che torna spompato", sorridendo, la sua risposta fu una piccola risatina e uno sguardo momentaneo per terra. Era quello che volevo vedere, poi incalzo, "voi ci sarete dopo in discoteca? Ho preso un prive", lei " veramente Vincenzo non me lo ha detto, sicuramente perché vorrebbe tornare a casa per un'altra notte a dormire, ma penso proprio che oggi dovrà esserci, se mi dai una mano nel convincerlo", mi fa l'occhiolino ed accenna un sorriso. Accetto ed entriamo dentro, la cena prosegue e, al momento dell'ammazza café ricordo agli ospiti della serata in discoteca, tutti accettarono tranne Vincenzo, allora mi alzai dalla sedia, con lo shortino in mano, dissi, "ai presenti, se Vincenzo non verrà a ballare con noi, non lo licenziero' di certo ma lo abbassero' di grado e gli farò impastare la calce a mano come si faceva una volta", tutti quanti risero dicendogli di cambiare idea, e lui ovviamente cambiò idea.
Andammo in discoteca e tutti ballavano e bevevano nel prive, Debora e Chiara come sempre davano il meglio di loro, ballavamo insieme e poi ballavo con tutti girando intorno sempre a Valentina. Il prosecco non manca mai e tutti bevevano e ballavano, poi eccoli, Vincenzo si siede ai divanetti e Valentina lo segue, cosi faccio lo stesso sedendomi di fianco alla ragazza. "allora vi state divertendo?", "si boss, stiamo bevendo anche troppo, grazie per avermi convinto", mi risponde Vincenzo mentre la mia mano destra era dietro la schiena della sua ragazza che, si inclina leggermente in avanti girandosi un po' di più verso il suo ragazzo, fa un piccolo saltino per portare il culino più in fondo al divanetto e il vestitino dietro diventa più corto. La posizione era diventata strategica, sembrava lo avesse fatto a posta per non far vedere al suo ragazzo che la mia mano fosse dietro la sua schiena, e per me un invito magari ad osare. Mentre si parlava di cazzate tutti e tre la mia mano pian piano scende giù. Giù fin sottil suo vestitino, con le dita tocco la sua patatina calda, pian piano e scomodo, muovo un po', a stimolarla, cerco di muovere la mutandina per entrare con il medio. Altro piccolo saltino ed ecco che la mutandina si sposta e il dito entra dentro. Era bollente e noto il suo viso rosso. Nel frattempo da attori continuiamo a parlare ed io con piccoli movimenti accellero sgrillettando la sua patata bollente. Poi lui si alza che segue tutti giu in pista invitati da Debora e Chiara e noi due rimaniamo soli per una decina di minuti ove la grilletto come un matto e lei mette la mano a sentire il mio cazzo duro!!!
Era silenziosa e mi guardava con voglia mentre me lo stringeva da sopra i pantaloni. Poi mi avvicino all'orecchio e le dico, "ho voglia di scomparti tutta, se hai voglia puoi rimediare il mio numero dal telefono del tuo ragazzo, così posso inebriarmi di te!", a quelle parole Valentina mugula e sento la mano bagnarsi. Sposto la mano, vedo gente che sale, sento il profumo alla mano, la guardo," inebriante".
La serata finì qualche ora dopo.
Lei non si fece attendere molto, 4 giorni dopo mi contatto'.
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