Caterina - 03

di
genere
etero

Caterina inizia a muovere la bocca regolarmente e lentamente, su e giù il mio cazzo, regalandomi sensazioni incredibili con il suo succhiare.
Le tengo le mani sulla testa e inizio a muovere il bacino, scopandole la bocca.
- Che bocca stupenda! Eppure hai fatto la stronza all’inizio. Te la tiravi, facevi la sostenuta, dopo che tentai di baciarti in macchina quella sera.
Si stava strozzando con il cazzo, ma non smettevo di tenerle bloccata la testa di muovermi fra le sue labbra, continuando a parlarle e concentrandomi per non venire, nonostante la grande eccitazione che stavo accumulando.
- Avevi sentito il mio odore, come una cagna in calore, eppure dopo qualche settimana ti sei tirata indietro quando volevo baciarti. Che stronza!
Si libera della mia presa e prende fiato, lasciandomi il cazzo coperto della sua saliva.
- Certo. Sapevo di averti in mano e volevo giocare. Volevo usare questa tua voglia per i miei piaceri.
Si gira verso Fabio e poi sorride.
- Anzi, verso i nostri piaceri. Non è vero, amore?
- Certo Cate. Avevamo un porco da usare. E l’abbiamo preso in trappola.
Entrambi ridevano.
Ridevano di me e io sapevo quanto avessero ragione.

Fin da subito infatti mi fu chiaro quanto a Fabio piacesse controllare il gioco e controllare la fidanzata.
Ricordo benissimo come dopo pochi giorni da quel bacio rifiutato, me lo trovai in negozio. All’inizio ricordo di aver temuto in una scenata in pubblico, che avrebbe completamente rovinato la mia vita. Ma poi capii che non era quella la sua intenzione.
Si avvicinò al banco sorridente e prese a parlarmi tranquillamente, dicendomi che era in zona per fare una commissione per la fidanzata e ne aveva approfittato per passare a chiedermi una consulenza per cambiare telefonino.
Alla fine mi chiese se volessi un caffè e ci demmo appuntamento una mezz’ora più tardi, poco distante dal negozio, in un bar molto ben frequentato, vicino all’università.
- Certo, Riccardo, che sei fortunato.
- Dici davvero? E perchè mai?
- Perchè è pieno di figa da queste parti.
Scoppiai a ridere alla sua franchezza, mentre lui rimaneva serio.
Fabio aveva circa una trentina d’anni, qualcuno più di Caterina. Occhiali tondi, capelli corti, viso appuntito con una sottile barbetta che ne delimitava il contorno.
Ora mi guardava sorridendo e annuendo.
- No no, Riccardo, non sto scherzando. È vero. Guarda quante bellissime ragazze: studentesse di ogni età, turiste straniere e italiane, donne più o meno mature…
- Si, Fabio, in effetti è un bel guardare. Non possiamo certo negarlo!
- Già…
Pareva perso nei suoi pensieri e non capivo dove volesse arrivare con questi discorsi. Poi si volse di nuovo verso di me.
- Tu sei sposato, vero? Una bellissima donna, la ricordo alla cena di Natale, qualche mese fa. Marina? Ricordo bene?
- Martina, Martina. Grazie Fabio. Si, è una bellissima donna, sono fortunato. Ma direi che anche tu lo sei? Caterina è una ragazza stupenda. Sia come carattere che ovviamente come aspetto fisico. - Oh si. Bellissima. Hai ragione. Ma lo so benissimo quanto ti piace. Non è vero?
- Non…non capisco…cosa intendi dire?
Mi si era gelato il sangue e seccata la gola. Bevvi lentamente un goccio d’acqua, continuando a sentire i suoi occhi penetrarmi nel cervello.
- Oh si, che lo capisci…lo capisci benissimo…pensi davvero che Caterina non mi abbia parlato di quanto successo in macchina?
Ero senza parole. E lui ne approfittò.
Si avvicinò ancora di più a me, sporgendosi sul tavolino.
- Come mi ha detto che ti masturbi con le sue felpe.
Mi appoggiai allo schienale della sedia, sconfortato.
- Fabio…io…non so cosa dire…
- E cosa vuoi dire? Sei un porco. Ma con una come Caterina ti capisco. Lo sarei anch’io. Anzi…lo sono anch’io!!
Mi sorrise.
- E questa è la tua fortuna.
Io inarcai le sopracciglia, sorpreso.
Mi fece cenno di avvicinarmi di nuovo a lui e ora eravamo entrambi appoggiati al tavolino, a pochi centimetri uno dall’altro, così da poterci parlare senza essere sentiti da chi passava vicino a noi.
- Si, Riccardo, la tua fortuna. Perché la verità è molto semplice: siamo entrambi due uomini che desiderano la stessa donna e questa donna, questa ragazza, è disponibile e ci desidera entrambi.
Sconvolto, lo fissai negli occhi. Ebbi dei brividi che mi percorsero tutto il corpo e anche il mio cazzo reagì all’istante a questa rivelazione.
Ora toccava a lui ridere di gusto alla mia faccia sbigottita.
- Sei stupito. Sarai anche eccitato. Un bel cazzo maturo che si starà indurendo pensando alla carne fresca che l’aspetta. O sbaglio?
Feci un no con la testa e lui annuì soddisfatto.
- Bene. Proprio quello che voglio e che vuole Caterina. Creerò una chat per noi tre. Anzi, lo faccio subito. Dammi il tuo numero.
Obiettai qualcosa dicendo che ero pieno di dubbi e che mi sembrava stesse prendendo troppa iniziativa.
- Cazzate. Tu non vedi l’ora. E anche io. Dammi questo numero e non rompere i coglioni.
Glielo diedi e dopo poco mi arrivò una notifica sulla creazione del gruppo “3 è meglio che 2”
Fabio scrisse a Caterina che le era andata a cambiare gli slip che aveva comprato il giorno prima e lei subito rispose con una foto della sua splendida figura davanti lo specchio. Nuda.
Deglutii.
Soprattutto leggendo la frase che subito aggiunse alla foto: “Bene, così ora in negozio posso indossarli. Lasciali al nostro nuovo amico di giochi, sono sicura che a Riccardo non dispiacerà. Vero?”

Ora Caterina è nuovamente in piedi. Avevano voluto che continuassi a scrivere di quell’incontro mentre entrambi ora erano vicino a me.
Fabio era alle mie spalle e lei davanti a me. Avvicina la sua figa alla mia faccia, mentre Fabio spinge la mia testa.
- Non ti è dispiaciuto, lo ricordo bene. Ricordo lo sguardo quando entrai in negozio al cambio turno e la faccia sbigottita quando, prima di entrare in bagno, mi misi una mano nei pantaloni e la estrassi per fartela annusare!
- La tua figa…
- Si Riccardo, la mia figa. E ora leccami e fammi godere.
Le mani di entrambi sulla mia testa mi spingono verso quel tesoro profumato e umido.
Il sapore salato e acre subito mi riempie naso e bocca e non esito un secondo di più ad obbedire.
scritto il
2024-12-12
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