La moglie del Presidente golpista (parte 2)

di
genere
sadomaso

Ken, l’aristocratico che maggiormente si era erto paladino della giustizia e della rivalsa sociale, era entrato nel palazzo con un nutrito numero di militari, mentre altri militari avevano isolato i fedeli del Capo di Stato.
Troppi generali erano stati umiliati dal Presidente ed i golpisti ebbero facile esito della loro iniziativa.
“Hai finito con le tue angherie, bastardo”.
“A te interessa prendere solo il mio posto. Riuscirò a riprendere il potere e ti costringerò a nutrirti dei topi che troverai nelle segrete”.
Ken doveva mostrare al popolo e al resto dell'aristocrazia che il golpe era riuscito. Incatenò il Presidente destituito e, unitamente alla moglie e alla figlia, tenute al guinzaglio con una catena, vennero portati al balcone presidenziale.
Prima di farli uscire Ken stesso stracciò i loro vestiti senza denudarli, così da dare al popolo l’immagine del despota destituito e ridotto come un poveraccio.
Guardò lo schiavo e la schiava che stavano divertendo i Padroni quando erano entrati. Quali migliori testimoni di loro. Li fece rivestire e li portò con sé sul balcone mentre mostrava il Presidente e la sua famiglia in stato di cattività.
Mentre la famiglia presidenziale veniva portata nelle celle sotto al palazzo, Edith ed il fabbro vennero liberati in modo che potessero raccontare gli avvenimenti.
Ken scese con i suoi fedeli nelle segrete per liberare tutti gli altri condannati. Vide la bellezza di alcune schiave e, per un attimo, anche sulla spinta dei suoi fedeli, fu tentato di tenerle per sé e per i suoi uomini.
Purtroppo voleva tenere il potere il più possibile e quindi decise di dare segno di cambiamento e, a malincuore, fece uscire tutte le persone dalla cattività.
Ken, divenuto Presidente a furor di popolo e di aristocrazia, fece molti cambiamenti a favore della seconda categoria (tenendoli celati alla massa) e pochi a favore della prima (amplificandoli il più possibile).
A palazzo si portò la moglie, Fatimah, brutta figlia di nobili che gli aveva consentito di fare carriera grazie all’importanza della sua ricca famiglia.
Nei mesi trascorsi a palazzo, la donna aveva poco da fare e tanto tempo per frequentare la nobiltà che la ossequiava, cosa che le dava molto piacere.
Il marito, che già non l’amava prima, con la carica istituzionale si fece vedere ancor meno da lei.
Dormivano in ale separate del palazzo. Lei era sicura che si scopasse qualche sgualdrina, come aveva sempre fatto sicuramente ridendo lei.
A parte le feste e le cene di Stato, la moglie doveva tenere un comportamento sobrio, senza particolari eccessi. Era sempre sotto il controllo ferreo del marito il quale sosteneva che occorresse dare il buon esempio.
La moglie divenne così elemento di facciata da mostrare nella sua sobrietà, limitandone i movimenti e costringendola ad avere una vita frugale così da renderla simpatica al popolo.
La capo cameriera entrò in camera della donna. Era l’unica che poteva entrare in qualsiasi momento.
“Signora Presidentessa, la figlia del despota destituito chiede la sua pietà”.
Da quando era entrata a palazzo, quasi sei mesi addietro, si era quasi dimenticata dell’esistenza della famiglia destituita.
“Cosa vuole?”.
“Chiede di potersi lavare e avere cibo migliore, poche cose”.
“E la madre?”
“Troppo orgogliosa, Signora Presidentessa. Lei non ha chiesto nulla. Secondo me ha mandato avanti la figlia sperando di commuovervi”.
Passò una settimana nella quale continuò a pensare a quelle persone delle quali si era dimenticata e che un tempo avevano fatto molta paura a tutti.
Avrebbe potuto far portare sopra Lewa, la figlia del despota, ma preferiva vederla nella sua condizione di vita. Pensava che avrebbe trovato la cosa divertente e, perchè no, anche eccitante.
Sicuramente un elemento di novità nella sua noiosa vita mentre il marito sicuramente si divertiva con quelle sgualdrine che teneva nascoste per mantenere un'immagine sobria.
Si vestì riccamente, perché voleva che la sua posizione facesse sentire in grande inferiorità quella giovane ragazza e la sua famiglia.
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2025-01-21
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