La compagna di stanza

di
genere
orge

Ero andata dal mio ragazzo convinta di passare qualche piacevole ora con lui, ed invece il cretino aveva preferito mettersi a giocare alla Playstation con quella banda di sfigati dei suoi amici, col risultato che me n’ero tornata a casa prima del previsto. Andrebbe specificato che quella che chiamavo casa era in realtà un bilocale di dimensioni microscopiche, il cui unico punto a favore era quello di avere due camere separate, oltre che cucina e bagno in comune con Arianna, la mia coinquilina più impegnata a scopare con chiunque le chiedesse di farlo, che a studiare per arrivare anche alla laurea breve. Per onestà devo ammettere che Arianna è una gran bella ragazza, magari un po’ scarsa di seno, ma con un viso da fata che quasi spariva in mezzo a una cascata di capelli neri ondulati al punto giusto, e con un sedere che rasentava la perfezione, e che non faceva altro che mettere in mostra indossando sempre tanga e perizoma che lasciavano ben scoperte le chiappe.
Quanto a me l’unico punto in comune con lei era il seno piccolo, che però io non compensavo con nessuna qualità fisica se non l’esser magra. A differenza di Arianna non badavo troppo al mio aspetto, col risultato che i miei capelli biondi erano spesso arricciati in modo osceno, e la mia trousse del trucco praticamente intatta da mesi.
Non appena entrai in casa compresi subito che c’era qualcosa di strano, così rimasi ferma e in silenzio per cercare di capire cosa stesse accadendo. Quelli che udii erano dei chiari mugolii di piacere, e non ci volle molto per capire che la mia coinquilina si stava dando da fare con qualche suo amico, ma per una volta volli essere curiosa e vedere con chi fosse. Così cercando di non fare alcun rumore m’avvicinai alla porta della sua camera, e trovandola leggermente aperta non mi rimase che guardare attraverso quello spicchio di visuale che c’era fra le due porte, rimanendo sbigottita per quello che stava accadendo.
Quella grandissima puttana non era infatti a letto con un ragazzo, ma con due fusti che l’avevano messa a pecora fra di loro, in modo che facesse un pompino a uno mentre l’altro la scopava. Quello che però mi sconvolse ancor di più fu che entrambi i ragazzi, fra l’altro molto simili e non solo perché tutti e due di colore, con la differenza più evidente che uno era pelato e l’altro no, avevano dei peni fuori misura almeno per me, e che, nonostante ciò, Arianna godeva come una pazza.
Rimasi impietrita davanti a quello spettacolo per me oltre la pornografia, non riuscendo ad andare via come ipnotizzata da quel che stavo vedendo. Quando però provai ad andare via feci il classico casino, andando a sbattere contro un piccolo mobile, che cadde in modo a dir poco rumoroso. Inoltre, col piede andai a toccare la parte aperta della porta che così quasi si spalancò, permettendo al terzetto di vedermi, ed Arianna mi fu addosso prima ancora che me ne rendessi conto.
“Brutta troia guardona che non sei altro.” urlò tirandomi per una mano “Non dovevi farti scopare da quello sfigato del tuo ragazzo ? Oppure è durato cinque minuti e t’è rimasta la voglia addosso ?”
Io cercai di dire qualcosa di sensato, ma in realtà riuscii solo a farfugliare spezzoni di parole senza senso.
“Però la tua amica non è niente male.” disse il pelato “E se tu non sei gelosa di lei possiamo divertirci in quattro.”
“Dai Arianna che Rufus ha ragione, e poi non ce l’hai neppure presentata, insomma come padrona di casa lasci molto a desiderare.”
“Hai ragione lei è Megan la mia coinquilina, e loro sono Rufus e Isco due mie cari amici, ora però ve la faccio vedere meglio, così poi decidete voi se deve rimanere o andarsene.” rispose loro Arianna con un tono fin troppo ironico.
Senza dire nulla lei mi sfilò la mini per poi aprirmi la camicetta sotto la quale non indossavo nulla, e come portai le mani sul seno per coprirmi fece finire per terra anche le mie mutandine, il tutto senza che io riuscissi a protestare in alcun modo. In realtà il mio sguardo era quasi bloccato sul pene di Isco che se lo teneva in mano, e se il solo pensiero di farmi scopare da lui mi terrorizzava viste le dimensioni della mazza, dall’altra l’immagine di Arianna che godeva con quella bestia dentro era una fonte di curiosità alla quale era difficile resistere.
Sempre rimanendo in silenzio la mia coinquilina mi prese per mano per tirarmi sino al letto, dove mi fece sedere fra le gambe di Rufus, e quindi prendermi una mano per portarla sulla mazza del ragazzo.
“Una sega l’avrai pur fatta a quell’idiota del tuo ragazzo.” mi disse Arianna mentre si dirigeva verso Isco “Al limite qui hai più carne in mano, anche se forse è meglio che usi la bocca.”
Lasciai cadere un po’ di saliva sulla cappella di Rufus prima d’iniziare a segarlo molto lentamente, quasi avessi paura che quella mazza così grande mi mangiasse. Poi però una volta presa “confidenza” abbassare la testa per leccarla fu fin troppo naturale, col risultato di ritrovarmi ben presto in bocca almeno metà di quella bestia, col ragazzo che mi guardava divertito, senza però dire nulla.
Mi ritrovai così come Arianna, che nella mi stessa posizione stava facendo un pompino a Isco, per poi scivolargli sopra ed infilarsi la sua nerchia nella passera.
“E tu non lo vuoi fare un giro sul mio cazzo ?” mi chiese Rufus quasi ridendo.
Gli sorrisi prima di fare esattamente quello che aveva fatto poco prima Arianna, con la differenza che prendere tutta quella mazza non fu affatto semplice. Se da un lato infatti iniziai a godere non appena entrò la sola cappella, dall’altro scendere su quel palo era anche un po’ doloroso, ma il ragazzo mi diede tutto il tempo del mondo, e così pian piano arrivai a ritrovarmi dentro tutto il suo bastone. Muoversi poi non fu neanche quello facile, ma ben presto i miei stessi umori funzionarono da lubrificante, col risultato che potei fare il classico sali e scendi con sempre meno difficoltà.
Stavo quasi abituandomi a fare l’amazzone, quando Arianna mi fece alzare quasi di forza, per prendere subito il mio posto.
“Non vorrai tenerlo solo per te vero ?” mi disse con non poco sarcasmo “Li c’è un altro cazzo che vale più o meno questo.”
Fingendomi arrabbiata andai da Isco, ma con lui impalarmi fu molto più semplice, ma non per questo del tutto indolore, però in compenso il piacere arrivò quasi subito.
“Arianna non c’avevi detto che avevi una compagna di stanza bella quanto te, ma anche a cui piace il cazzo come te.” disse il ragazzo sotto di me che evidentemente gradiva quello che stavo facendo.
“Pensa che credevo fosse lesbica.” gli ripose Arianna “Invece guarda come gode la maiala.”
I due ragazzi ci fecero ben presto finire sotto di loro, e quando mi trovai davanti la bocca di Arianna non ebbi nessun problema a baciarla.
“Invece di fare le lesbiche succhiateci i cazzi.” disse Isco mettendosi in ginocchio al mio fianco, presto seguito dal suo amico che fece lo stesso con Arianna.
Quasi mi dispiacque trovarmi fra le labbra la mazza di Isco, fosse solo perché baciare la mia compagna di stanza m’aveva dato strani brividi mai provati, ma compresi che non era quello il momento per esplorare nuove vie. In compenso il ragazzo a cui stavo succhiando la nerchia gradì parecchio il trattamento, ma era fin troppo chiaro che voleva ben altro. I due ci girarono come due frittate, facendo ritrovare carponi una vicina all’altra, per poi riprendere a scoparci con ancora più vigore di prima.
A quel punto però baciare Arianna fu del tutto naturale, cosa che lei ricambiò con notevole ardore.
“L’avresti mai immaginato che Arianna fosse anche lesbica.” chiese Rufus all’amico.
“Sì, fosse solo perché le piace il sesso in tutte le salse possibili.” gli rispose Isco dandole una manata sul sedere, Mentre l’altra ha una faccia da santa ma poi è un’altra troia da scopare sino a sfinirsi.”
I due ragazzi iniziarono a mettere sotto una di noi a turno, così mentre uno la scopava, l’altro si faceva fare un pompino lasciando momentaneamente in disparte l’altra. La prima a ritrovarsi in mezzo fu ovviamente Arianna, e quando toccò a me non ebbi alcuna esitazione a far godere due ragazzi insieme, anche se non l’avevo mai fatto.
“Fai scendere un po’ di saliva sul suo culo e sul mio cazzo.” mi disse Rufus quando Arianna si ritrovò fra i due.
Compresi subito come sarebbe andata a finire quella piccola orgia, e pur avendo solo un paio di rapporti anali, non ebbi la minima intenzione di tirarmi indietro, così ubbidii al ragazzo, cercando di far uscire più saliva possibile dalla mia bocca.
Rufus sodomizzò la mia compagna di stanza quasi con delicatezza, però una mazza come la sua non poteva non sentirsi nel retto della ragazza, che inevitabilmente si lamentò per il dolore, ma senza per questo avere la minima intenzione di togliersi da quella situazione.
Vedere Arianna farsi scopare in quel modo mi fece venir voglia d’essere al suo posto, e lo fu ancor di più quando lei iniziò a gemere senza sosta per il piacere che stava provando, coi due ragazzi che si alternavano fra culo e bocca.
“Dai che come viene tocca a te.” mi disse Isco che s’era accorto del mio stato d’eccitazione.
“Perché aspettare ? Voglio proprio vedere questa santarellina prenderlo nel culo. E poi siete in due quindi avete due cazzi.” gli rispose Arianna spingendo via Rufus che aveva davanti a sé.
Così mi sistemai carponi e subito lei mi fece cadere un po’ d’olio sul buchetto, per poi farne entrare con le dita il più possibile.
“Tranquilla che non la scanno.” le disse Isco quasi ridendo “Fosse solo perché mi faccio male anch’io.”
“Con voi tranquillo è morto in guerra.” disse Arianna facendosi da parte “Quindi vedi di non fare l’animale o ti mando a fanculo da qui all’eternità.”
Quella premura da parte di una ragazza che in fondo conoscevo da poco mi emozionò, ma soprattutto ebbe l’effetto di tranquillizzarmi dato che ero tesa come una corda di violino.”
Isco fu oltremodo delicato, fermandosi ogni tanto in modo che m’abituassi alla sua nerchia nel retto, che sentivo sempre più pieno. Durante tutta la penetrazione non provai quasi alcun dolore, ma, nonostante ciò, capire che avevo preso tutta la sua mazza fu quasi una liberazione, come se fossi certa che da quel momento in poi avrei solo provato piacere.
“Non vorrai che goda solo lei.” disse Arianna a Rufus mettendosi al mio fianco “Oppure il mio culo non ti piace più.”
“Eccoti accontentata.” le rispose il ragazzo piazzandosi dietro di lei “come si dice il mio cazzo è al tuo servizio.”
Se Isco mi stava scopando con un certo garbo, lo stesso non si poteva dire per Rufus con Arianna, ma del resto lei doveva esser molto più avvezza a quel tipo di rapporti. Infatti, quando i due ragazzi si scambiarono il posto, la musica non cambiò per nulla, con Rufus che con me andava molto più piano che Isco con Arianna, ma non per questo c’era qualcuno che godeva meno di un altro, anzi non si capiva chi gemesse più forte tanto era alto il volume del nostro piacere.
Anche quando ci fecero sdraiare sulla schiena le danze rimasero le stesse, se non per il fatto che con Arianna iniziammo a scambiarci baci sempre più voluttuosi.
I nostri baci divennero ancor più perversi quando i due ragazzi iniziarono a schizzarci in faccia i loro orgasmi, facendo sì che ci scambiassimo i loro semi con la lingua, cercandone sempre di fresco sul viso dell’altra.
“Scusa Arianna, ma questa era la compagna di stanza santa e mezza rompicoglioni di cui ci parlavi ? Magari Megan sarà anche una scassa cazzi, ma sul santa avrei qualche dubbio.” disse Isco facendo ridere tutti quanti.
“Sai come si dice, non solo l’apparenza inganna, ma non è tutto carbone tutto ciò che non luccica.” gli rispose Rufus dandogli il cinque “Peccato noi si debba andare, ma tranquille che torniamo perché dobbiamo capire meglio come rompe Megan,”
“Davvero pensi che sia una scassa cazzi ?” chiesi ad Arianna una volta rimaste sole.
“No è che sei precisina a volte in modo idiota, però ritiro tutto quello che ho detto sul mezza santa, anzi che ne dici di fare la doccia insieme, così per continuare un certo discorso.”
“Che non è una buona idea, ma una grande idea.” le risposi prima di darle un bacio in bocca, ma soprattutto di precederla dentro la nostra piccola doccia.
Dove iniziammo a conoscerci molto bene.


Voglio ringraziare la combriccola che si divere a mettere "zero" a tutti i miei racconti, fosse solo perchè così fanno alzare le visualizzazioni.
Umberto & friends, ma non avete di meglio da fare ?
Dai andate a farvi una vita vera, magari ci esce qualcosa di buono :-)

Per commenti : miss.serenasdx@yahoo.com
(quelli volgari saranno subito cestinati)

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
scritto il
2025-01-27
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