I pensieri sottomessi

di
genere
dominazione

Sono una moglie, fedele da sempre… sono una brava madre, anche se quell’istinto materno è stato ahimè una sorpresa arrivata con il mio primo figlio Aaron.
Da poco ho varcato la soglia dei 40 anni con uno stato d’animo energico e carico di voglia di vita, ma nonostante ciò mi capita spesso, di ritrovarmi a fantasticare su che donna sarei potuta diventare se solo avessi ascoltato di più il mio istinto e meno il mio lato razionale e responsabile di figlia prima, moglie e madre poi.
La mia testa finiva sempre la, a quella sera di marzo del 2010, con la mia amica Chiara ferme davanti ad una porta in ferro grigia scura.
Sopra all’ingresso del club la scritta “members only” lampeggiava di un colore tra il viola e il blu, illuminando la sera di quel vicolo buio.
Chiara si allontana ma io questa volta, nella mia testa, muovo un passo avanti dall’alto dei miei tacchi lucidi e varco la soglia della “maison”.
Mi salutano dandomi una card e mi proietto in una sala semivuota, la serata è evidentemente all’inizio… ne approfitto per prendere confidenza con questo luogo, muovo i miei passi attorno alla pista sentendo nella testa il rumore dei miei tacchi sul pavimento. Ordino un gin tonic e mentre mi guardo attorno vedo uomini e donne di tutte le età, alcuni con vestiti davvero troppo succinti, ai limiti della nudità.
Il gin mi rinfresca la gola e il bicchiere mi tiene le mani impegnate in quella situazione di imbarazzo che, complice l’alcool, sta lentamente lasciando spazio alla mia curiosità.
Sposto una tenda e mi addentro in un altra sala, più piccola e con diversi corridoi. Sento gli sguardi addosso, non sono nuda ma gli occhi sembra vogliano spogliarmi. Ho il respiro corto, tra l’agitazione e l’eccitazione, sto sudando. Vedo una stanza vuota, un divano rotondo al centro e mi siedo. Respiro profondamente cercando di calmarmi mentre tengo la testa tra le mani e mi guardo le gambe. Indosso una minigonna nera, un top chiaro che mi scopre la pancia e tiene stretta la mia 4 di seno. Cerco di abbassare la gonna rendendomi conto che è davvero troppo corta per coprire tutta la pelle che vorrei coprire. Lascio perdere, conscia del fatto che qualcuno sicuramente godrà di una buona vista sul mio perizoma nero striminzito.
Lentamente mi calmo, acquisto sicurezza. Non voglio ancora alzarmi, così mi guardo attorno. Uomini e donne camminano nei corridoi e parlano tra loro, come cercando qualcosa. La luce è così bassa qui che riconosco i corpi ma non i volti di chi mi sta attorno. mi sento come protetta da quell’oscurità che quasi mi avvolge.
Noto un uomo avvicinarsi, sono ormai a mio agio e con una tranquillità ritrovata guardo in direzione del suo volto seguendolo. Gira attorno a me, poi sparisce. Poco dopo torna, stavolta non è solo… stringo il tessuto del divano con una mano, in attesa di ciò che fino a quel momento avevo solo immaginato potesse succedere. Sento una mano sul volto, mi giro e il mio istinto mi dice che la mia bocca sta per essere violata. Apro le labbra e sento un grosso glande pulsante posarsi sulla mia lingua. Lo voglio, lo voglio ora. Abbasso la testa lasciandolo entrare e inizio a succhiarlo. Cerco di non chiudere gli occhi per non perdere completamente il senso di ciò che mi accade intorno e strofino le labbra contro quella carne dura come la pietra che entra nella mia bocca facendosi strada. Sento una mano prendere la mia, poi una voce “quando è troppo stringimi” mi dice. Pochi secondi dopo esce dalla mia bocca e dal mio lato destro un altra mano mi gira la faccia. È un secondo uomo, che in pochi secondi mi spinge tutto quanto il suo cazzo in gola, lasciandomi impietrita. Spinge come un folle penso di soffocare… stringo la mano del primo uomo che rimane sempre a contatto con me, e sento poco dopo la pressione diminuire. Per un attimo mi sento sporca, cosa sto facendo? Chi sono loro? Rimane nella mia bocca il secondo uomo, fermo… quasi in attesa. Quando ad un tratto lascio la mano del primo e abbasso la testa prendendo completamente in bocca tutto il suo cazzo. Questo gesto di approvazione libera di fatto le inibizioni di tutti e tre, dichiarando chiaramente il mio ruolo in questa surreale situazione.
Ora entrambi sono davanti a me e a turno mi tengono la testa stretta mentre mi scopano la bocca con i loro cazzi duri e bagnati di sperma e saliva… sento delle mani sollevarmi il top e scoprire il mio seno. Mi toccano, mi stringono i capezzoli e a turno si concentrano sulla mia bocca. Con la coda dell’occhio vedo altre persone, posso sentire le loro voci vicine. Uno dei due uomini si allontana e lascia il posto ad un terzo… non so quante persone siano attorno a me ma sento che tutti vogliono la mia bocca. Questo pensiero mi eccita e lentamente mi abbandono al loro volere. Sono un oggetto per il loro piacere mentre soltanto uno di loro rimane sempre accanto a me, forse per dichiarare la sua priorità su questo oggetto, come se fosse lui a decidere il ritmo del gioco. Conto almeno quattro diversi cazzi spingere a turno fino in gola, mentre non conto più le mani sul mio corpo. Inizio a toccarmi tra le gambe, mentre la lingua e le labbra sono quasi anestetizzate. Lascio la testa in mano ai vari uomini che mi muovono a loro piacimento come se fossi soltanto un buco caldo e avvolgente nel quale spingerlo più che possono. Sento la faccia bagnata, ogni tanto qualcuno mi bagna le guance sbattendo la cappella sul mio viso e mentre cerco di rincorrerlo subito ne arriva un altro che mi penetra. I capelli spettinati e il trucco sicuramente sfatto mi fanno sentire un contrasto dentro. In parte sono la sgualdrina che tutti quanti stanno usando per il loro piacere, in parte sono invece l’artefice della troppa eccitazione presente in quella stanza. La certezza è che in questa serata folle sono pienamente a mio agio. Ne voglio ancora e sull’onda del desiderio inizio a masturbarmi penetrandomi con due dita già bagnate. Nessuno sembra interessato a ciò che faccio tra le gambe, tutti sono concentrati a piegare la mia testa in ogni dove per farmi sentire la presenza del loro cazzo bagnato. Noto guardandoli che a turno tutto si masturbano mentre mi guardano succhiare e toccarmi, così da mantenere alta l’eccitazione. La percezione del tempo che passa è distorta, a tal punto che non saprei se sono passati secondi o minuti da quando la mia mano ha iniziato a muoversi dentro me. Sento crescere la voglia e in pochissimo tempo inizio a gocciolare dalle gambe bagnando la mia mano e il pavimento. Soffoco i gemiti prima su uno, poi su un altro cazzo e mentre godo sento le spinte più decise. Mi sento sfiancata e la mandibola inizia a fare male, tanto che sono tentata di stringere quella mano per farli smettere, quando ad un tratto senza preavviso sento uno schizzo di sperma andare dritto giù in gola, seguito da un secondo… poi un gemito greve e lungo accompagna il terzo e il quarto schizzo che mi riempiono la bocca. Cerco di ingoiare tutto ma la posizione della mia testa inclinata fa fuoriuscire parte dello sperma dalla mia bocca, lo sento colare sul collo… Cerco di ripulirmi ma in poco tempo mi sento tirata alla mia destra e un altro uomo viene dritto sulla mia faccia prima che io possa aprire la bocca per raccogliere il resto della sua sborra calda. Stavolta riesco ad ingoiare e in poco tempo riesco a contare quanti uomini sono rimasti attorno a me… Non avevo mai fatto godere 5 uomini in una sola sera… non avevo mai sentito il sapore dello sperma di più uomini nella mia bocca… non mi ero mai sentita così puttana, sporca, usata e allo stesso tempo appagata.

Sono stata completamente vostra stasera… la vostra Aida

@aidaracconta
di
scritto il
2025-02-19
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