Via dei Bardi - 12 Whatsapp

di
genere
confessioni

21:47 – Giulia

Ci sei?

21:49 – Chiara

Sì. Letto, finestra aperta, le cicale in stereo.
Tu?

21:50 – Giulia

Divano. Ghiaccio nel bicchiere e un vestitino che mi si incolla addosso.
Ho nostalgia del nostro soggiorno. Anche se a volte puzzava di caffè e incenso bruciato male.

21:51 – Chiara

E delle tazze lasciate ovunque.
E delle tue mutandine che trovavo sullo stendino in cucina.

21:52 – Giulia

Ne parli come se non ti piacesse.
Ma so che le guardavi.

21:53 – Chiara

Ne ho piegate una paio con troppa lentezza, forse.
Ma anche tu con la mia camicia da notte. Quella corta.

21:54 – Giulia

Quella trasparente?

21:54 – Chiara

Quella che lasciava tutto all’immaginazione. Ma solo per modo di dire.

21:56 – Giulia

Mi manchi.
Ma non nel modo sdolcinato.
Nel modo… in cui manca un odore familiare. Un silenzio condiviso. Un suono che sai riconoscere.

21:58 – Chiara

Sento il tuo profumo anche adesso, mentre scrivo.
È rimasto nell’armadio.
Lo giuro.

21:59 – Giulia

Sai che ci ho pensato spesso, in queste settimane?
A quanto fosse intimo abitare con te. Anche quando non ci toccavamo mai.

22:01 – Chiara

Era il modo in cui ci stavamo addosso senza invaderci.
O forse in cui ci invadevamo senza accorgercene.

22:02 – Giulia

Com’è andata in montagna?

22:02 – Chiara

Lento. Bello. Respiravo. Ho fatto il bagno in un laghetto con un ragazzo. Ma non è successo niente.
Non riuscivo a lasciarmi andare.
Il corpo c’era. Ma la testa… era lontana.

22:04 – Giulia

Con chi?

22:04 – Chiara

Non con lui.
Con te.

22:05 – Giulia



22:06 – Chiara

E tu?

22:06 – Giulia

Troppe mani, troppi sguardi, poca sostanza.
Mi sono lasciata baciare da uno sulla spiaggia. Mi ha fatto tremare tra le gambe. Ma poi l’ho mandato via.
Voleva solo scoparmi. Non sapeva nemmeno come mi chiamo.

22:08 – Chiara

È difficile… distinguere chi ci desidera da chi ci vuole usare.

22:09 – Giulia

Ma tu mi hai desiderata, vero?

22:09 – Chiara

Ogni volta che ti guardavo ballare in cucina.
Ogni volta che chiudevi la porta per masturbarti, e io mi toccavo subito dopo.
Sì.
Ti ho desiderata.

22:10 – Giulia

Come sei vestita?

22:11 – Chiara

Maglietta vecchia. Nessun reggiseno. Slip bianchi.
Tu?

22:11 – Giulia

Pigiama corto. Ma il sopra è aperto.
Mi sto accarezzando la pancia da un po’.
Tu ti stai toccando?

22:12 – Chiara

Sto solo premendo le cosce.
Le sento scivolose.
Sento che ho voglia. Ma non oggi. Non da sola.

22:13 – Giulia

Quando torni?

22:13 – Chiara

Sabato nel pomeriggio.

22:14 – Giulia

Io domenica.
Quindi ci rivediamo… in salotto. O in cucina. O sotto la doccia.

22:15 – Chiara

O direttamente nel letto, se arrivi con l’aria giusta.

22:15 – Giulia

L’aria ce l’ho.
È il tempo che deve smettere di separarci.

22:16 – Chiara

Allora… ci rivediamo a casa.
Dove le pareti hanno già sentito tutto.

22:16 – Giulia

Dove nessuna porta sarà chiusa.
Firenze ci aspetta.

scritto il
2025-04-08
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