Twink porno star
di
Aramis
genere
gay
Mia moglie ed io vivevamo nello stesso quartiere dal 10 anni ed in quel periodo avevo visto molti bambini della zona crescere ed entrare nella vita attiva. Poiché non avevamo bambini nostri mia moglie ed io ci interessavamo a quelli che vivevano intorno a noi e, in un certo senso, avevamo adottato molti di loro. Lei attrezzò la nostra cantina come una stanza da giochi ed aprì un dopo scuola ufficializzando fondamentalmente quello che stavamo già facendo.
La ragione per cui Giovanna ed io non avevamo bambini era perché sarebbe stato quasi impossibile per noi averne. Ora non so se siete esperti di medicina, ma sembra che la comunità scientifica non sia ancora in grado di stabilire se c'è una ragione biologica per l’orientamento sessuale, ma il fatto è che io sono gay. Lei ed io abbiamo fatto sesso forse tre volte nel corso del nostro matrimonio di 12 anni, ma in questo periodo siamo venuti ad una sistemazione che ci permette di godere della vita in maniera piena.
Ci siamo sposati molto giovani, quando io non sapevo proprio cosa stava accadendo nella mia testa, io l'amavo realmente, ancora l'amo moltissimo e lei sente lo stesso per me, ma per le nostre necessità fisiche usciamo dal matrimonio... discretamente. I nostri genitori non sospettano la cosa e nessun altro, Giovanna non vuole. Io guadagno bene ed abbiamo una vita comoda. I bambini di cui si occupa prendono il posto di quelli biologici che probabilmente non avremo mai.
Spesso quando ritorno a casa dal lavoro uno o due dei bambini sono ancora là ed è un piacere nelle belle giornate uscire a giocare a palla con loro o spingerli sull’altalena. Un bambino particolarmente ha attirato la mia attenzione nel corso degli anni, si chiamava Pietro. La sua famiglia viveva vicino a noi e per molti anni è venuto a casa nostra dopo la scuola finché non divenne grande.
Ricordo come era timido da piccolo e mi piace pensare di averlo aiutato ad uscire dal suo guscio. Lo aiutai nel suo interesse per la fotografia e questo gli fu utile al liceo dove collaborò al giornale della scuola. È valido per bambini avere qualche cosa che li faccia stare in società con un gruppo di amici. Lui era sempre stato un po’ diverso dagli altri perché aveva un che di speciale che pochi hanno alla sua età. Non sono mai stato in grado di mettere il dito su cosa fosse precisamente, ma cercai sempre di dargli consigli.
Pietro era un bambino magro ma nell’anno passato avevo notato un vero deciso cambiamento in lui; ora, all’ultimo anno di liceo, aveva ottenuto una forma molto bella. Chiacchieravamo ancora ogniqualvolta c'incontravamo, cosa che succedeva abbastanza facilmente dato che viviamo vicini.
Mi aveva detto che seguiva un programma di pesi molto severo e faceva palestra ogni giorno. I risultati erano molto ovvi e la sua immagine mi torna in mente ogni volta che penso a lui.
Quel sabato era un giorno d’estate molto caldo ed ero andato a lavorare in giardino quando vidi una figura muscolosa e magra sulla sdraio nel giardino accanto al mio.
Solo un paio di piccoli Speedos blu salvavano quella bella figura dall'indecenza. Mi ci volle un secondo per comprendere che si trattava di Pietro. Tutto il suo lavoro duro stava venendo a galla definitivamente.
Il suo corpo abbronzato brillava nella luce del sole. Potevo vedere alcune gocce di sudore radunarsi nel cavo della parte bassa della schiena sopra gli Speedos. Il mio cazzo rispose senza il mio permesso, incurvandosi nei pantaloncini.
"Ehi, Dany",chiamò agitando la mano e sorridendo una volta che ebbe aperti gli occhi.
Poi si alzò e venne verso di me, questo non aiutava la situazione nei miei pantaloncini. I suoi ondulati capelli castani erano tagliati corti ai lati della testa dove il sudore li rendeva più scuri. I suoi occhi blu chiaro contrastavano con l’abbronzatura della faccia dandogli un’immagine sexy. Una barba incipiente sulla sua faccia mi ricordò che non era più il ragazzino che avevo aiutato con i problemi di matematica, spalle larghe e sodi pettorali definiti scivolavano in una vita affusolata con addominali increspati ed un piccolo ombelico rotondo. Corti peli castani spuntavano sotto l’ombelico ed una striscia portava nei suoi Speedos gonfi.
Io non ricordo una parola di quello che ci dicemmo quel giorno, ma quell'immagine del suo abbronzato corpo adolescente e muscoloso davanti a me probabilmente rimarrà per sempre con me. Quando lo vidi passare in bicicletta davanti a casa mia una settimana più tardi, ebbi un'altra scena piacevole da ricordare. Pietro agitò la mano quando passò. Fu quel giorno che lo vidi in bicicletta senza maglietta che mi diede un'altra opportunità di vedere il suo sexy torace abbronzato.
Quando fu passato ritornai a leggere il giornale, ma Pietro mi interruppe di nuovo presentandosi sul prato davanti a casa mia con una camicia bianca.
"Ehi, uh... Dany", cominciò.
"Ciao, Pietro."
"Posso parlarti di una cosa?" chiese.
"Sicuro", risposi appoggiando il giornale sulla tavola vicino alla mia limonata.
Pietro si tirò il lobo dell'orecchio con le dita e guardò a terra. Conoscendolo da così tanto tempo compresi che era nervoso per qualche cosa.
"Cosa c’è?"
"Uh, potremmo andare a fare una passeggiata?" Chiese guardandomi di nuovo.
"Va bene. È una tale bella giornata che mi sembra una grande idea", risposi alzandomi dalla sedia.
Ci dirigemmo verso est, Pietro non disse niente per un isolato, ma una volta girato l’angolo cominciò a parlare.
"Ti devo chiedere qualche cosa di un po’... personale direi. Beh, non personale, ma un... soggetto delicato."
"Vai avanti", lo esortai.
“Conosci... "
"Cosa?"
"Conosci qualche regista di porno?" chiese guardandosi i piedi.
"Hmmm... ho incontrato molte persone nell'industria cinematografica, ma non penso... oh, sì, conosco uno che..." risposi aggiungendo tra di me che questa persona era stato regista di porno gay ed io avevo avuto anche, molti anni prima, una breve storia con lui, ma pensavo che non era necessario che Pietro lo sapesse: "Perché lo chiedi?"
"Perché voglio partecipare a un film porno!" rispose.
Mi bloccai, mi girai verso di lui e gli rivolsi un’occhiata penetrante. Lui evitò i miei occhi mentre io gli chiedevo: "Sei serio?"
"Dany, lo voglio veramente. È una cosa a cui sto pensando da tempo", disse alzando finalmente gli occhi verso di me.
In quegli occhi blu ed appassionati vidi che lo voleva veramente.
"Perché?" chiesi.
“Ci sono molte ragioni. Mi piace il sesso e penso che sarebbe veramente divertente farlo, e poi..."
"Cosa?"
"Ho un grosso cazzo", bisbigliò.
Ricominciammo a camminare mentre pensavo a quello che aveva detto.
"E’ per questo che volevo parlarti",continuò Pietro. "Volevo scoprire se conoscevi qualcuno da presentarmi per iniziare. Tutto quello che ho fatto l’anno scorso è stato perché volevo fare questo. Perché pensi che abbia lavorato tanto sul mio corpo? È perché volevo essere adatto ai film."
"Ma Pietro, hai solamente diciotto anni!"
"Ho una carta d’identità falsa, se qualcuno la chiede, posso mostrare quella. Non si accorgeranno della differenza."
L'unico problema vero era che Pietro non sembrava molto vecchio, dimostrava sedici anni se non meno. Io avevo visto alcuni film porno e mi ricordavo che all’inizio vi era la scritta che tutti gli attori avevano più di diciotto anni e che era possibile verificare. Pietro avrebbe anche potuto riuscire ad ingannare, dipendeva dalla qualità della carta di identità falsa.
“Pensi di poter parlare con quella persona che conosci e vedere se può trovarmi un'audizione o qualche cosa del genere con un regista?" Chiese.
"Pietro, non so se va bene..."
"Per favore? Voglio troppo farlo! Mi sto allenando tanto!"
"Ok. Gli parlerò, ma questo è tutto quello che farò, niente più di questo."
"Grazie Dany. Lo apprezzo realmente. Oh, c'è un’altra cosa che dovrei dirti."
"Cosa?"
"Dì al tuo amico che io voglio fare dei porno gay."
Quasi svenni.
Dopo aver spiegato la situazione a Giorgio, tralasciando solamente l'importante fattore dell’ età, lui promise di contattare delle persone che conosceva e pensava fossero ancora nell’ambiente. Mi richiamò un paio di giorni dopo: "Ho trovato qualcuno che è disposto a vedere un filmato del lavoro di questo ragazzo se ne vuole girare uno. Solo uno la piccola scena di sesso sarebbe sufficiente. Io posso fare da intermediario se vuole."
"Ok. Gli parlerò e ti farò sapere. Grazie Giorgio."
Pietro sorrise alle notizie che gli diedi, ma poi apparve un poco preoccupato per la richiesta.
"Non conosco nessuno che mi possa aiutare a girare il filmato... a meno che... " e mi guardò con occhi da cucciolo.
Io gemetti. "Pietro, non so. Sta bene che nessun altro sappia quanti anni hai, ma io lo so."
"È solo un piccolo filmato. Forse quindici minuti. Non voglio farti passare dei guai. Lo prometto. Una volta fatto tu puoi inviarlo e nessuno saprà che l’hai fatto tu."
"Ok", risposi. I palpiti nel mio inguine mi dicevano che non vedevo l’ora di vedere l'esordio di Pietro. Ero molto curioso di vedere precisamente quanto era grosso questo suo cazzo.
"Grazie. Ora ho solo un problema. Chi ci sarà con me. Io ho ‘giocato’ con alcuni amici della scuola, ma io non so se qualcuno di loro se la sente di comparire nel film. Ti chiamerò quando avrò trovato qualcuno."
Io accennai col capo. Tornai a casa e cominciai a fantasticare sul fatto di vedere il mio bel giovane vicino di casa che lo faceva con un altro ragazzo. Ed io l’avrei filmato!
La chiamata venne alcuni giorni più tardi. Pietro aveva trovato qualcuno e mi assicurò che questo ragazzo era legale. Apparentemente era qualcuno che Pietro aveva incontrato ad una festa. Stavo cominciando a rendermi conto che c'era molto su Pietro che non sapevo.
Gli dissi della mia idea per il set ed a lui piacque. Ci mettemmo d’accordo di incontrarci alla Piccola baia del pescatore, una spiaggia appartata alcuni chilometri fuori città, il sabato seguente.
Era una bella giornata quando caricai la mia attrezzatura; quando arrivai alla spiaggia non c'era anima viva in vista e tutto sembrava bello, proprio come avevo sperato. Sarebbe stata un'esperienza erotica e molto sensuale.
Mi ero quasi completamente sistemato quando Pietro ed il suo amico Tom si presentarono. Ho la sensazione che Tom non fosse il suo vero nome, era un ragazzo molto attraente di un paio d’anni più di Pietro, era alto un cinque centimetri più di lui, aveva corti capelli biondi ben tenuti ed occhi verde chiaro.
Non parlò molto mentre noi discutevamo i nostri progetti per il video, accennava solo col capo e diceva ok quando parlavamo del suo ruolo. Finalmente tutto fu deciso ed io presi posto dietro la camera.
Pietro era previsto avesse uno zaino ed indossasse pantaloncini, una maglietta e sandali. Tirò fuori una coperta dallo zaino e la distese sulla sabbia al centro della scena. Pigramente si tolse la camicia mostrando agli spettatori la sua giovane carne soda abbronzata. Calciò via i sandali e poi fece lentamente scivolare via i pantaloncini presentando la schiena alla camera mentre lo faceva. Sotto i pantaloncini c’era un paio di Speedos neri. Si sdraiò sulla coperta e chiuse gli occhi fingendo di prendere il sole.
Io feci una panoramica verso il lago da dove Tom stava facendo il suo ingresso. Lui emerse dall'acqua; l’acqua gocciolò giù dai capelli di biondi, giù per la faccia e sul torace ben proporzionato. Mentre camminava lentamente verso la spiaggia dal fondo, entrò nell’inquadratura la sua vita e poi i pantaloncini da nuoto blu chiaro. Feci seguire dalla camera l’acqua che scendeva dai pantaloncini sulle gambe coperte da una leggera peluria.
Poi cominciò a camminare verso la figura sexy sdraiata sulla spiaggia; sorrise mentre silenziosamente si metteva sulle mani e sulle ginocchia ai bordi della coperta e cominciò lentamente a baciare e leccare le dita dei piedi di Pietro. Pietro aprì gli occhi e mostrò sorpresa al vedere quella creatura del lago fare l’amore ai suoi piedi. Poi sorrise quando vide quanto era attraente quell’uomo.
Tom strisciò su di lui e cominciarono a baciarsi. Io strinsi l’inquadratura per riprendere le loro lingue mentre duellavano. Il corpo bagnato di Tom bagnava Pietro. Poi allargai mentre Pietro faceva scivolare le mani nei pantaloncini di Tom. Cominciò a farli scivolare giù mentre continuavano a baciarsi ed io riprendevo lo scoprirsi di quella carne bianca e delicata.
Presto fu nudo e calciò via i pantaloncini coi piedi. Si tolse da Pietro e gli si mise a gambe divaricate sopra la testa. Il suo cazzo circonciso avevano un leggero cespuglio biondo. Cominciò a diventare duro quando Pietro baciò e leccò la testa rosa. Poi Tom cominciò a spingerlo dentro la bocca di Pietro che lo prese tutto con entusiasmo. Il mio cazzo divenne più duro a guardare il giovane andare su quell’uccello. Avrei voluto essere al posto di Tom, scomparire in quella bocca sexy e ricevere tutto quel piacere.
Pietro fece scivolare quel pene duro dentro e fuori della sua bocca, facendo scivolare la lingua lungo l’asta e leccando le palle pelose di tanto in tanto. Strinsi l’inquadratura su quel pompino intenso; poi Tom si girò ed io allargai sul 69.
Era quello che stavo aspettando, Pietro mentre continuava a succhiare Tom alzò le anche per permettere a Tom fargli scivolare giù gli Speedos. Lo fece lentamente come avevo richiesto e questo mi permise di svelare lentamente il grosso uccello di Pietro. Quando colpì l'aria fresca era completamente eretto ed era lungo forse 25 centimetri. Pietro non aveva esagerato, era un eccellente pezzo di carne.
Non era circonciso ed aveva un bel cespuglio di peli pubici marroni alla base. Il ragazzo calciò via i suoi Speedos e Tom cominciò a leccargli la testa e nel prepuzio. Io ripresi per un po’ questa scena prima di ritornare al 69. Pietro continuava nella sua azione e sembrava non ne avesse mai abbastanza. Lo spettacolo di Tom stava impallidendo al confronto ed in più lui non poteva prendere tutto quel mostro in bocca.
Dopo poco Tom si tolse da Pietro segnalando che stava per venire, cosa che non doveva accadere ancora perché avevamo progettatto un’altra azione calda.
Pietro estrasse un preservativo dallo zaino, Tom lo prese e lo aprì prima di farlo scivolare sul lungo organo dell’altro. Poi si mise a quattro zampe sulla coperta. Pietro impazientemente allargò le natiche bianche e cominciò a penetrare con la lingua il buco rosa di Tom. Lo fece con tanto entusiasmo che rimasi coinvolto nell'azione e quasi mi dimenticai che stavo girando un video.
"Ok", gridai. "Nuova angolazione."
Volevo stringere sulla penetrazione di quel cazzo impressionante nel culo di Tom, volevo riprendere con il lago sullo sfondo. Mentre stavo preparando Pietro prese del lubrificante e lo strofinò abbondantemente sull’ano di Tom e sul suo cazzo. Quindi ripresi a girare riprendendo da vicino e lentamente il suo cazzo che penetrava Tom.
Pietro lo spinse delicatamente per cercare di fare in modo che Tom si abituasse al suo uccello, e pensavo che sarebbe stato difficile. Tuttavia Tom probabilmente era abituato a Pietro e la cosa fu possibile. Con alcuni gemiti da parte di Tom Pietro in breve iniziò a scivolare dentro e fuori.
Allargai per catturare il piccolo sedere grazioso di Pietro che spingeva in avanti il cazzo. Quello che stavo facendo stava diventando un grande video.
Poi Tom si girò ed io mi misi proprio sopra di loro. Con qualche fremito da parte di Tom, Pietro continuò a martellargli il sedere. Tom afferrò la sua ereazione e cominciò a masturbarsi. Non ci vollero molti colpi prima che spruzzasse lo sperma bianco sul suo torace. Pietro con uno strattone si tolse e si tirò via il preservativo. Un paio di colpi con la sua mano esperta e cominciò a sparare sborra. Il primo colpo cadde sulla coperta oltre la testa di Tom, il resto sul suo torace.
Pietro crollò sopra Tom con un sorriso enorme sul viso; si baciarono dolcemente alcune volte prima che Pietro appoggiasse la testa sulla spalla di Tom. Chiusero gli occhi e finsero di dormire.
"Fine."
Quel suo sorriso adorabile apparve sullo schermo nel momento in cui venivo. Sì, feci una copia del film; è nascosta in un posto sicuro con tutti gli altri film professionali che Pietro ha fatto poi. Lui divenne una porno star come voleva. Il suo naturale entusiasmo, la gioventù, il bell’aspetto ed il grosso cazzo gli fecero fare molti soldi e gli permisero di fare molto sesso. Ma io penso sempre che quel primo film per l’audizione sia il suo miglior lavoro.
La ragione per cui Giovanna ed io non avevamo bambini era perché sarebbe stato quasi impossibile per noi averne. Ora non so se siete esperti di medicina, ma sembra che la comunità scientifica non sia ancora in grado di stabilire se c'è una ragione biologica per l’orientamento sessuale, ma il fatto è che io sono gay. Lei ed io abbiamo fatto sesso forse tre volte nel corso del nostro matrimonio di 12 anni, ma in questo periodo siamo venuti ad una sistemazione che ci permette di godere della vita in maniera piena.
Ci siamo sposati molto giovani, quando io non sapevo proprio cosa stava accadendo nella mia testa, io l'amavo realmente, ancora l'amo moltissimo e lei sente lo stesso per me, ma per le nostre necessità fisiche usciamo dal matrimonio... discretamente. I nostri genitori non sospettano la cosa e nessun altro, Giovanna non vuole. Io guadagno bene ed abbiamo una vita comoda. I bambini di cui si occupa prendono il posto di quelli biologici che probabilmente non avremo mai.
Spesso quando ritorno a casa dal lavoro uno o due dei bambini sono ancora là ed è un piacere nelle belle giornate uscire a giocare a palla con loro o spingerli sull’altalena. Un bambino particolarmente ha attirato la mia attenzione nel corso degli anni, si chiamava Pietro. La sua famiglia viveva vicino a noi e per molti anni è venuto a casa nostra dopo la scuola finché non divenne grande.
Ricordo come era timido da piccolo e mi piace pensare di averlo aiutato ad uscire dal suo guscio. Lo aiutai nel suo interesse per la fotografia e questo gli fu utile al liceo dove collaborò al giornale della scuola. È valido per bambini avere qualche cosa che li faccia stare in società con un gruppo di amici. Lui era sempre stato un po’ diverso dagli altri perché aveva un che di speciale che pochi hanno alla sua età. Non sono mai stato in grado di mettere il dito su cosa fosse precisamente, ma cercai sempre di dargli consigli.
Pietro era un bambino magro ma nell’anno passato avevo notato un vero deciso cambiamento in lui; ora, all’ultimo anno di liceo, aveva ottenuto una forma molto bella. Chiacchieravamo ancora ogniqualvolta c'incontravamo, cosa che succedeva abbastanza facilmente dato che viviamo vicini.
Mi aveva detto che seguiva un programma di pesi molto severo e faceva palestra ogni giorno. I risultati erano molto ovvi e la sua immagine mi torna in mente ogni volta che penso a lui.
Quel sabato era un giorno d’estate molto caldo ed ero andato a lavorare in giardino quando vidi una figura muscolosa e magra sulla sdraio nel giardino accanto al mio.
Solo un paio di piccoli Speedos blu salvavano quella bella figura dall'indecenza. Mi ci volle un secondo per comprendere che si trattava di Pietro. Tutto il suo lavoro duro stava venendo a galla definitivamente.
Il suo corpo abbronzato brillava nella luce del sole. Potevo vedere alcune gocce di sudore radunarsi nel cavo della parte bassa della schiena sopra gli Speedos. Il mio cazzo rispose senza il mio permesso, incurvandosi nei pantaloncini.
"Ehi, Dany",chiamò agitando la mano e sorridendo una volta che ebbe aperti gli occhi.
Poi si alzò e venne verso di me, questo non aiutava la situazione nei miei pantaloncini. I suoi ondulati capelli castani erano tagliati corti ai lati della testa dove il sudore li rendeva più scuri. I suoi occhi blu chiaro contrastavano con l’abbronzatura della faccia dandogli un’immagine sexy. Una barba incipiente sulla sua faccia mi ricordò che non era più il ragazzino che avevo aiutato con i problemi di matematica, spalle larghe e sodi pettorali definiti scivolavano in una vita affusolata con addominali increspati ed un piccolo ombelico rotondo. Corti peli castani spuntavano sotto l’ombelico ed una striscia portava nei suoi Speedos gonfi.
Io non ricordo una parola di quello che ci dicemmo quel giorno, ma quell'immagine del suo abbronzato corpo adolescente e muscoloso davanti a me probabilmente rimarrà per sempre con me. Quando lo vidi passare in bicicletta davanti a casa mia una settimana più tardi, ebbi un'altra scena piacevole da ricordare. Pietro agitò la mano quando passò. Fu quel giorno che lo vidi in bicicletta senza maglietta che mi diede un'altra opportunità di vedere il suo sexy torace abbronzato.
Quando fu passato ritornai a leggere il giornale, ma Pietro mi interruppe di nuovo presentandosi sul prato davanti a casa mia con una camicia bianca.
"Ehi, uh... Dany", cominciò.
"Ciao, Pietro."
"Posso parlarti di una cosa?" chiese.
"Sicuro", risposi appoggiando il giornale sulla tavola vicino alla mia limonata.
Pietro si tirò il lobo dell'orecchio con le dita e guardò a terra. Conoscendolo da così tanto tempo compresi che era nervoso per qualche cosa.
"Cosa c’è?"
"Uh, potremmo andare a fare una passeggiata?" Chiese guardandomi di nuovo.
"Va bene. È una tale bella giornata che mi sembra una grande idea", risposi alzandomi dalla sedia.
Ci dirigemmo verso est, Pietro non disse niente per un isolato, ma una volta girato l’angolo cominciò a parlare.
"Ti devo chiedere qualche cosa di un po’... personale direi. Beh, non personale, ma un... soggetto delicato."
"Vai avanti", lo esortai.
“Conosci... "
"Cosa?"
"Conosci qualche regista di porno?" chiese guardandosi i piedi.
"Hmmm... ho incontrato molte persone nell'industria cinematografica, ma non penso... oh, sì, conosco uno che..." risposi aggiungendo tra di me che questa persona era stato regista di porno gay ed io avevo avuto anche, molti anni prima, una breve storia con lui, ma pensavo che non era necessario che Pietro lo sapesse: "Perché lo chiedi?"
"Perché voglio partecipare a un film porno!" rispose.
Mi bloccai, mi girai verso di lui e gli rivolsi un’occhiata penetrante. Lui evitò i miei occhi mentre io gli chiedevo: "Sei serio?"
"Dany, lo voglio veramente. È una cosa a cui sto pensando da tempo", disse alzando finalmente gli occhi verso di me.
In quegli occhi blu ed appassionati vidi che lo voleva veramente.
"Perché?" chiesi.
“Ci sono molte ragioni. Mi piace il sesso e penso che sarebbe veramente divertente farlo, e poi..."
"Cosa?"
"Ho un grosso cazzo", bisbigliò.
Ricominciammo a camminare mentre pensavo a quello che aveva detto.
"E’ per questo che volevo parlarti",continuò Pietro. "Volevo scoprire se conoscevi qualcuno da presentarmi per iniziare. Tutto quello che ho fatto l’anno scorso è stato perché volevo fare questo. Perché pensi che abbia lavorato tanto sul mio corpo? È perché volevo essere adatto ai film."
"Ma Pietro, hai solamente diciotto anni!"
"Ho una carta d’identità falsa, se qualcuno la chiede, posso mostrare quella. Non si accorgeranno della differenza."
L'unico problema vero era che Pietro non sembrava molto vecchio, dimostrava sedici anni se non meno. Io avevo visto alcuni film porno e mi ricordavo che all’inizio vi era la scritta che tutti gli attori avevano più di diciotto anni e che era possibile verificare. Pietro avrebbe anche potuto riuscire ad ingannare, dipendeva dalla qualità della carta di identità falsa.
“Pensi di poter parlare con quella persona che conosci e vedere se può trovarmi un'audizione o qualche cosa del genere con un regista?" Chiese.
"Pietro, non so se va bene..."
"Per favore? Voglio troppo farlo! Mi sto allenando tanto!"
"Ok. Gli parlerò, ma questo è tutto quello che farò, niente più di questo."
"Grazie Dany. Lo apprezzo realmente. Oh, c'è un’altra cosa che dovrei dirti."
"Cosa?"
"Dì al tuo amico che io voglio fare dei porno gay."
Quasi svenni.
Dopo aver spiegato la situazione a Giorgio, tralasciando solamente l'importante fattore dell’ età, lui promise di contattare delle persone che conosceva e pensava fossero ancora nell’ambiente. Mi richiamò un paio di giorni dopo: "Ho trovato qualcuno che è disposto a vedere un filmato del lavoro di questo ragazzo se ne vuole girare uno. Solo uno la piccola scena di sesso sarebbe sufficiente. Io posso fare da intermediario se vuole."
"Ok. Gli parlerò e ti farò sapere. Grazie Giorgio."
Pietro sorrise alle notizie che gli diedi, ma poi apparve un poco preoccupato per la richiesta.
"Non conosco nessuno che mi possa aiutare a girare il filmato... a meno che... " e mi guardò con occhi da cucciolo.
Io gemetti. "Pietro, non so. Sta bene che nessun altro sappia quanti anni hai, ma io lo so."
"È solo un piccolo filmato. Forse quindici minuti. Non voglio farti passare dei guai. Lo prometto. Una volta fatto tu puoi inviarlo e nessuno saprà che l’hai fatto tu."
"Ok", risposi. I palpiti nel mio inguine mi dicevano che non vedevo l’ora di vedere l'esordio di Pietro. Ero molto curioso di vedere precisamente quanto era grosso questo suo cazzo.
"Grazie. Ora ho solo un problema. Chi ci sarà con me. Io ho ‘giocato’ con alcuni amici della scuola, ma io non so se qualcuno di loro se la sente di comparire nel film. Ti chiamerò quando avrò trovato qualcuno."
Io accennai col capo. Tornai a casa e cominciai a fantasticare sul fatto di vedere il mio bel giovane vicino di casa che lo faceva con un altro ragazzo. Ed io l’avrei filmato!
La chiamata venne alcuni giorni più tardi. Pietro aveva trovato qualcuno e mi assicurò che questo ragazzo era legale. Apparentemente era qualcuno che Pietro aveva incontrato ad una festa. Stavo cominciando a rendermi conto che c'era molto su Pietro che non sapevo.
Gli dissi della mia idea per il set ed a lui piacque. Ci mettemmo d’accordo di incontrarci alla Piccola baia del pescatore, una spiaggia appartata alcuni chilometri fuori città, il sabato seguente.
Era una bella giornata quando caricai la mia attrezzatura; quando arrivai alla spiaggia non c'era anima viva in vista e tutto sembrava bello, proprio come avevo sperato. Sarebbe stata un'esperienza erotica e molto sensuale.
Mi ero quasi completamente sistemato quando Pietro ed il suo amico Tom si presentarono. Ho la sensazione che Tom non fosse il suo vero nome, era un ragazzo molto attraente di un paio d’anni più di Pietro, era alto un cinque centimetri più di lui, aveva corti capelli biondi ben tenuti ed occhi verde chiaro.
Non parlò molto mentre noi discutevamo i nostri progetti per il video, accennava solo col capo e diceva ok quando parlavamo del suo ruolo. Finalmente tutto fu deciso ed io presi posto dietro la camera.
Pietro era previsto avesse uno zaino ed indossasse pantaloncini, una maglietta e sandali. Tirò fuori una coperta dallo zaino e la distese sulla sabbia al centro della scena. Pigramente si tolse la camicia mostrando agli spettatori la sua giovane carne soda abbronzata. Calciò via i sandali e poi fece lentamente scivolare via i pantaloncini presentando la schiena alla camera mentre lo faceva. Sotto i pantaloncini c’era un paio di Speedos neri. Si sdraiò sulla coperta e chiuse gli occhi fingendo di prendere il sole.
Io feci una panoramica verso il lago da dove Tom stava facendo il suo ingresso. Lui emerse dall'acqua; l’acqua gocciolò giù dai capelli di biondi, giù per la faccia e sul torace ben proporzionato. Mentre camminava lentamente verso la spiaggia dal fondo, entrò nell’inquadratura la sua vita e poi i pantaloncini da nuoto blu chiaro. Feci seguire dalla camera l’acqua che scendeva dai pantaloncini sulle gambe coperte da una leggera peluria.
Poi cominciò a camminare verso la figura sexy sdraiata sulla spiaggia; sorrise mentre silenziosamente si metteva sulle mani e sulle ginocchia ai bordi della coperta e cominciò lentamente a baciare e leccare le dita dei piedi di Pietro. Pietro aprì gli occhi e mostrò sorpresa al vedere quella creatura del lago fare l’amore ai suoi piedi. Poi sorrise quando vide quanto era attraente quell’uomo.
Tom strisciò su di lui e cominciarono a baciarsi. Io strinsi l’inquadratura per riprendere le loro lingue mentre duellavano. Il corpo bagnato di Tom bagnava Pietro. Poi allargai mentre Pietro faceva scivolare le mani nei pantaloncini di Tom. Cominciò a farli scivolare giù mentre continuavano a baciarsi ed io riprendevo lo scoprirsi di quella carne bianca e delicata.
Presto fu nudo e calciò via i pantaloncini coi piedi. Si tolse da Pietro e gli si mise a gambe divaricate sopra la testa. Il suo cazzo circonciso avevano un leggero cespuglio biondo. Cominciò a diventare duro quando Pietro baciò e leccò la testa rosa. Poi Tom cominciò a spingerlo dentro la bocca di Pietro che lo prese tutto con entusiasmo. Il mio cazzo divenne più duro a guardare il giovane andare su quell’uccello. Avrei voluto essere al posto di Tom, scomparire in quella bocca sexy e ricevere tutto quel piacere.
Pietro fece scivolare quel pene duro dentro e fuori della sua bocca, facendo scivolare la lingua lungo l’asta e leccando le palle pelose di tanto in tanto. Strinsi l’inquadratura su quel pompino intenso; poi Tom si girò ed io allargai sul 69.
Era quello che stavo aspettando, Pietro mentre continuava a succhiare Tom alzò le anche per permettere a Tom fargli scivolare giù gli Speedos. Lo fece lentamente come avevo richiesto e questo mi permise di svelare lentamente il grosso uccello di Pietro. Quando colpì l'aria fresca era completamente eretto ed era lungo forse 25 centimetri. Pietro non aveva esagerato, era un eccellente pezzo di carne.
Non era circonciso ed aveva un bel cespuglio di peli pubici marroni alla base. Il ragazzo calciò via i suoi Speedos e Tom cominciò a leccargli la testa e nel prepuzio. Io ripresi per un po’ questa scena prima di ritornare al 69. Pietro continuava nella sua azione e sembrava non ne avesse mai abbastanza. Lo spettacolo di Tom stava impallidendo al confronto ed in più lui non poteva prendere tutto quel mostro in bocca.
Dopo poco Tom si tolse da Pietro segnalando che stava per venire, cosa che non doveva accadere ancora perché avevamo progettatto un’altra azione calda.
Pietro estrasse un preservativo dallo zaino, Tom lo prese e lo aprì prima di farlo scivolare sul lungo organo dell’altro. Poi si mise a quattro zampe sulla coperta. Pietro impazientemente allargò le natiche bianche e cominciò a penetrare con la lingua il buco rosa di Tom. Lo fece con tanto entusiasmo che rimasi coinvolto nell'azione e quasi mi dimenticai che stavo girando un video.
"Ok", gridai. "Nuova angolazione."
Volevo stringere sulla penetrazione di quel cazzo impressionante nel culo di Tom, volevo riprendere con il lago sullo sfondo. Mentre stavo preparando Pietro prese del lubrificante e lo strofinò abbondantemente sull’ano di Tom e sul suo cazzo. Quindi ripresi a girare riprendendo da vicino e lentamente il suo cazzo che penetrava Tom.
Pietro lo spinse delicatamente per cercare di fare in modo che Tom si abituasse al suo uccello, e pensavo che sarebbe stato difficile. Tuttavia Tom probabilmente era abituato a Pietro e la cosa fu possibile. Con alcuni gemiti da parte di Tom Pietro in breve iniziò a scivolare dentro e fuori.
Allargai per catturare il piccolo sedere grazioso di Pietro che spingeva in avanti il cazzo. Quello che stavo facendo stava diventando un grande video.
Poi Tom si girò ed io mi misi proprio sopra di loro. Con qualche fremito da parte di Tom, Pietro continuò a martellargli il sedere. Tom afferrò la sua ereazione e cominciò a masturbarsi. Non ci vollero molti colpi prima che spruzzasse lo sperma bianco sul suo torace. Pietro con uno strattone si tolse e si tirò via il preservativo. Un paio di colpi con la sua mano esperta e cominciò a sparare sborra. Il primo colpo cadde sulla coperta oltre la testa di Tom, il resto sul suo torace.
Pietro crollò sopra Tom con un sorriso enorme sul viso; si baciarono dolcemente alcune volte prima che Pietro appoggiasse la testa sulla spalla di Tom. Chiusero gli occhi e finsero di dormire.
"Fine."
Quel suo sorriso adorabile apparve sullo schermo nel momento in cui venivo. Sì, feci una copia del film; è nascosta in un posto sicuro con tutti gli altri film professionali che Pietro ha fatto poi. Lui divenne una porno star come voleva. Il suo naturale entusiasmo, la gioventù, il bell’aspetto ed il grosso cazzo gli fecero fare molti soldi e gli permisero di fare molto sesso. Ma io penso sempre che quel primo film per l’audizione sia il suo miglior lavoro.
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Skater innamorato
Commenti dei lettori al racconto erotico