Fuga in montagna
di
Aramis
genere
prime esperienze
Era una gelida mattina al resort. Giacomo ed io ci eravamo appena svegliati da un ottimo sonno. Io ero sdraiato sul mio letto matrimoniale e Giacomo sul suo. Sia io che Giacomo eravamo eterosessuali, avevamo avuto tonnellate di fidanzate e tonnellate di sesso bollente con quelle ragazze.
Noi due eravamo compagni di stanza all'università.
Quella giornata si preannunciava come qualsiasi altra da quando eravamo in montagna, ci saremmo alzati, avremmo fatto colazione, saremmo andati agli impianti e fatto snowboarding tutto il giorno, saremmo tornati e saremmo andati a dormire.
Mi tolsi i boxer e attraversai la stanza dirigendomi verso la doccia. Giacomo e io eravamo grandi amici sin dalla nascita, quindi non avevamo problemi a stare nudi insieme... inoltre, come ho già detto, non eravamo gay, quindi qual era il problema?
Aprii l’acqua della doccia e il vapore cominciò a riempire il bagno. Mentre l'acqua calda scorreva sul mio corpo atletico, presi un respiro profondo e tirai un sospiro di rilassamento. Allungai la mano per prendere il sapone, ma non ne trovai. Infastidito, aprii la porta di vetro della doccia e uscii.
In piedi, anche lui nudo davanti allo specchio a lavarsi la faccia, c'era Giacomo. Aveva un corpo così bello. Si allenava regolarmente, ma non era affatto un maggiorato. I muscoli del petto erano tutti chiaramente visibili, anche attraverso la foschia fumante della stanza. Non ricordo per quanto tempo rimasi a guardarlo, ma ricordo i miei occhi fissi sul suo culo perfettamente formato quando improvvisamente disse: "uhhh, Gabriele? Stai bene amico?"
Gocciolante e nudo riuscii goffamente a gridare che stavo solo cercando del sapone.
Sorrise e mi porse una saponetta da hotel incartata.
"Oh, grazie." E mi ritirai rapidamente nella doccia.
Cercando di non renderlo visibile, sfregai contro la porta di vetro mentre la chiudevo in modo da avere ancora una finestra per guardare il suo corpo luccicante.
Mentre si voltava per andarsene i miei occhi si incollarono al suo cazzo. Era enorme! Aveva un’erezione in piena regola lunga e completamente rasata.
Mentre se ne stava andando, si accorse che lo stavo guardando... ancora, attraverso la porta a vetri.
All'inizio non me ne accorsi, ma il mio grosso cazzo insaponato era solido come una roccia e premuto contro la porta. Ero quasi completamente glabro, dato che ero un nuotatore ed avevo rasato tutto, comprese le palle. Indossavo slip da bagno per la maggior parte del tempo, quindi non aveva molta importanza in quell'area, ma mi piaceva come ci si sente.
Lui si morse il labbro in modo seducente, ma uscì timidamente e velocemente dal bagno.
Finii la doccia, per la maggior parte del tempo ad occhi chiusi, immaginando come sarebbe stato sentire un cazzo così grosso in una bocca vergine come la mia. Ero così confuso. Non avevo mai provato alcun tipo di attrazione per un uomo prima... forse era solo l'eccitazione del proibito? Qualunque cosa fosse, era fantastico.
Mi risciacquai da tutto il sapone e chiusi il rubinetto. Mi asciugai ed uscii dal bagno con un asciugamano intorno alla vita, nel caso in cui Giacomo non fosse ‘ansioso’ come me.
"Oh, bene sei uscito."
E con una mano sul pene si precipitò verso il bagno.
Sentii la doccia che partiva e la porta a vetri chiudersi.
Fra di me ero deluso dal fatto che la mia fantasia non si sarebbe avverata. Però ero così dannatamente curioso. Dovevo vedere se l'erezione di Giacomo era dovuta a me o no!
Lasciai l'asciugamano sul letto e mi avviai con la pelle d'oca verso il bagno. Tremavo, non perché avevo freddo, ma perché ero eccitato per quello che poteva accadere. Presi il mio spazzolino da denti e mi appoggiai su una gamba al bancone del bagno. Guardando nel riflesso dello specchio vidi un cerchio apparire sulla porta a vetri dietro di me. Gli occhi verde brillante di Giacomo mi stavano fissando. Potevo sentire il sangue scorrere verso il mio cazzo che rapidamente crebbe di nuovo fino a raggiungere la sua massima lunghezza.
Mi chinai per sputare il dentifricio e fu allora che sentii la porta della doccia aprirsi. Le mani calde e scivolose di Giacomo mi afferrarono la vita e mi trascinarono sotto la doccia.
All'inizio sobbalzai a causa della temperatura dell’acqua, ma fui rapidamente stabilizzato dalle sue labbra umide premute contro le mie.
Che diavolo! Stavo baciando il mio miglior amico, nudo sotto la doccia! All'inizio non mi sembrò reale, la sua mano mi accarezzò una guancia e il bacio divenne più intenso.
La sua mano scivolò via dal mio viso e mi sfiorò gli addominali con la punta delle dita muovendole lentamente verso il mio uccello.
Nervosamente feci lo stesso, anche se ammetto di essermi soffermato un po’ di più sui suoi pettorali ben definiti. Feci roteare la mano intorno ai capezzoli e li sentii diventare sodi.
La sua mano ora era saldamente stretta intorno al mio pene.
Mi sentivo come se stessi per esplodere. Una sensazione di euforia ed estasi scorreva nelle mie vene.
Si morse di nuovo il labbro, proprio come prima, guardò il mio cazzo e poi di nuovo me.
"Vuoi?"
Riuscii a balbettare.
"Con piacere!"
Rispose mentre un grande sorriso gli spuntava sul viso.
Quando cadde in ginocchio, baciandomi il corpo mentre lo faceva, non riuscii a controllare le mie ginocchia. Stavano barcollando e tremando come se fossi ubriaco fradicio!
La sua lingua sporse dalla bocca e tracciò il mio uccello. La sua sinistra si protese verso l'alto e massaggiò lentamente e leggermente il mio scroto. Aprendo la bocca ingoiò il mio cazzo e la sua testa dondolò su e giù metodicamente, mentre continuava a carezzarmi le palle con l'altra mano.
Fu il miglior pompino che mi avessero mai fatto!
Allargai le braccia e mi appoggiai per non crollare per il piacere.
La sua mano destra era ora alla base della mia asta perfettamente liscia e si muoveva al ritmo della sua bocca.
Stavo per venire! Una parte di me non voleva dirlo, così avrei finito nella sua bocca, ma sapevo da precedenti fidanzate che odiano quando non lo dici.
"Oh mio dio... Giacomo... mi farai venire, cazzo!"
Senza scomporsi succhiò ancora più velocemente finché non gli sparai il mio sperma direttamente in gola. Quattro incredibili ondate di piacere mi colpirono e mi sentii più soddisfatto di quanto fossi mai stato.
Giacomo soffocò per il mio carico enorme e un po’ gli gocciolò sul mento, ma ne ingoiò la maggior parte. Si rialzò e, sempre accarezzandomi il pene, sussurrò in un orecchio: "L'acqua si sta raffreddando, vieni a scaldarmi!"
Ce l’avevo di nuovo duro e gli tenni la mano mentre mi conduceva fuori dalla doccia e verso il letto...
La sua mano tremava mentre mi guidava verso il letto.
Lo guardai e vidi un enorme sorriso. Fu allora che mi resi conto che era la mia mano che tremava.
"Nervoso?"
Chiese.
"Beh.... sì, non ho mai fatto niente di simile... vero?"
Giacomo si morse il labbro e scosse gentilmente la testa per dire di no.
Ci sedemmo vicini sul bordo del letto, io tremavo nervosamente, Giacomo era eccitato come non mai.
La sua mano si posò sulla mia coscia muscolosa e liscia e iniziò a scivolare su e giù.
Il mio cazzo si alzò rapidamente sull'attenti e lui ridacchiò piano.
"Ti piace?"
"Mmm…"
Riuscii a squittire. La mia mano tremava mentre la spostavo sulla sua coscia. Giacomo afferrò saldamente il mio cazzo e mi disse che era carino.
"Ti piace il mio?"
Chiese.
"Io... io... lo adoro!"
Esclamai. Allungai il palmo e piegai le dita attorno al suo grosso uccello. Riuscivo a malapena a circondarlo con le dita tanto era grosso.
"Vuoi assaggiarmi?"
Chiese.
Iniziai a tremare... Succhiare il cazzo di Giacomo?
Si lasciò cadere all'indietro con le braccia sopra la testa e il suo pene scattò verso l'alto.
Perché diavolo ne ero così stranamente attratto? Era stupendo! Un buon numero di centimetri con una grande testa piena.
Iniziai a muovermi verso di lui e lo raggiunsi con la destra. Mi stesi a pancia in giù tra le sue gambe sul letto e sfiorai delicatamente con le dita, su e giù, lungo il suo albero bagnato. Non ce la facevo più... dovevo assaggiare il suo cazzo.
Tirai fuori la lingua e chiusi gli occhi, lentamente la mia lingua si avvicinò alla cappella e finalmente la toccò. L'avevo fatto, avevo toccato un pene con la lingua! Ero così eccitato a quel punto che spalancai la bocca e sigillai le labbra attorno al suo enorme albero. Era anche meglio di quanto avessi immaginato, potevo sentire il battito del suo cazzo duro nella mia bocca ed iniziai a muovermi su e giù, la mia saliva gocciolava lungo la sua asta e sulle palle rasate. La mia mano sinistra lo prese delicatamente a coppa e iniziai a massaggiargli lo scroto.
Lo sentii gemere e capii di aver fatto un buon lavoro perché sentivo la sua cappella gonfiarsi nella mia bocca. La sua mano si allungò e spinse delicatamente le dita tra i miei capelli.
Mi allontanai e la saliva gocciolò dalla mia bocca sulla sua asta. Sollevai la mano destra e cominciato a masturbarlo.
I suoi gemiti diventarono sempre più forti e pensai che stesse per venire, ma improvvisamente la sua mano spinse via la mia.
"Fermati!"
Lo sapevo, probabilmente si era reso conto di quello che stava facendo e ne era scioccato. Fanculo! Pensai.
"Non voglio ancora venire!"
Disse, senza fiato.
"Mettiti contro la mia faccia e continua a succhiare delicatamente, voglio assaggiarti anch’io!"
Mi sollevai e vidi un'enorme macchia di pre eiaculazione sul letto, il mio cazzo era più duro di quanto non fosse mai stato ed ero eccitato da morire!
Allargai le gambe sul suo viso e lentamente iniziai ad abbassare il mio cazzo nella sua bocca aperta. Mi sdraiai sulla sua pancia ed iniziai di nuovo a succhiargli il pene. Sentii il mio cazzo scivolare sempre più in profondità nella sua bocca e, proprio mentre pensavo che non sarebbe andato più in profondità, le sue mani mi afferrarono saldamente il sedere e tirarono il mio uccello più in fondo. Tutti i miei centimetri erano così profondi nella sua bocca che le mie palle erano contro la sua faccia. Quello fu il piacere più incredibile che avessi mai provato, non avrei mai voluto che quel momento finisse. Un 69 con il mio migliore amico, che cazzo di eccitazione!
Poi Giacomo mi spinse via e si è sedette contro la testata del letto. Mi abbracciò e mi tirò in grembo.
Mi piaceva quanto fosse dominante.
Ci sdraiammo, io sopra di lui e le sue mani che mi massaggiavano lentamente il cazzo.
"Gabriele?"
Chiese curioso.
"Si?"
Dissi, cercando di trattenere la mia delusione per non averlo sentito finire dentro la mia bocca.
"Abbiamo ancora un'intera giornata da stare insieme, non abbiamo bisogno di andare a sciare, sai."
Disse in tono rassicurante.
"Oh… okay, sì."
Mormorai.
"Beh... quello che sto cercando di dire è che... potremmo fare... altre cose. Solo se vuoi, beninteso."
"Vuoi dire come..."
"Sì, come ti sentiresti se fossi... dentro di te?"
"Io, ehm... io... penso... che, probabilmente sarebbe fantastico."
Mi voltai in modo da poter fissare i suoi bellissimi occhi verdi.
Mi tirò a sé e ci baciammo per dieci minuti buoni, accarezzandoci dolcemente i volti.
La mia mano si mosse verso il suo cazzo che era ancora durissimo.
"Io... non ne vedevo l’ora da anni!"
Confessò.
"Mi prendi in giro? Io... un po’... l’ho provato anch'io. Ho sempre pensato che tu fossi il ragazzo più sexy che avessi mai visto."
Lui spostò amorevolmente il mio corpo nella posizione a pecorina e mi abbassò la testa su un cuscino. Lo sentii frugare e capii che stava prendendo del lubrificante e un preservativo.
"Per Jessica la scorsa settimana!"
Disse ridendo
Sussultai quando sentii il lubrificante freddo gocciolare nella mia fessura. Poi sentii le sue dita scorrere su e giù, spandendo il lubrificante. Il suo dito cominciò lentamente a penetrarmi e fu incredibile.
Andò in profondità, dentro e fuori, dentro e fuori. Poi improvvisamente sentii due dita dentro di me, il che fu ancora più sorprendente.
“Sei pronto?”
Sussurrò.
Gemetti di piacere e sentii la testa del suo grosso cazzo correre su e giù per la mia fessura umida.
Lo sentii!
La cappella scivolava dolcemente e amorevolmente nel mio buco bagnato.
Venivo scopato nel culo da Giacomo…! il ragazzo con cui ero cresciuto, il mio migliore amico. Cosa cazzo stava succedendo?
Lentamente e dolcemente continuò a scivolare dentro e fuori del mio buco scivoloso. “Come va? Ti senti bene? Stai bene?”
Disse nervosamente.
"Giacomo... questa è la sensazione più bella che abbia mai provato."
Esclamai.
Questo lo entusiasmò e iniziò a spingere sempre più velocemente dentro di me. Dannazione! Che fottuta sensazione. Non potevo credere a quanto piacere provavo mentre il suo grosso cazzo mi scivolava in profondità nel culo.
Giacomo mi teneva stretto con la sinistra e mi schiaffeggiava il sedere mentre mi scopava.
Era il momento più eccitante di tutta la mia vita.
Sentii i suoi grugniti e sentii le sue mani sudare mentre continuava a penetrare il mio buco del culo bagnato e voglioso.
Lui stava veramente impazzendo e non mi ero mai sentito più felice in vita mia. Gemetti piano nel cuscino e strinsi i pugni.
Giacomo iniziò a spingere così velocemente che il suo cazzo scivolato fuori dal mio ano allargato.
“No!”
Gememmo entrambi, poi ridacchiammo.
Allungai una mano dietro di me e gli afferrai l’uccello, spingendolo prontamente di nuovo nel mio buco gocciolante e spalancato.
Ancora qualche spinta e fui sopraffatto dal piacere.
“Giacomo, mi farai venire di nuovo cazzo!”
“Vieni nelle tue mani e mangialo!”
Ansimò.
“Riempiti le mani e assapora quanto sei delizioso!”
Mangiare il mio sperma? Dannazione Giacomo mi stava dominando e lo adoravo. Mi chiedevo se fosse così che scopava le sue ragazze, ma quel pensiero svanì rapidamente quando fui sopraffatto da ondate di piacere e sperma che riempì la mia mano. Lo portai alla bocca tremante, dondolando avanti e indietro sotto i colpi del pene del mio amico. Mi succhiai la mano, tenni il mio sperma in bocca per un secondo e poi ingoiai!
“Buono eh?”
Disse come se avesse appena trovato un diamante nero.
Le sue spinte iniziarono a diventare sempre più veloci e capii che stava per vomitare sperma nel mio culo, ma io lo volevo in bocca!
“No!”
Dissi ad alta voce.
“Lo voglio in bocca!”
Sentii il suo uccello staccarsi dal mio culo.
Mi misi a sedere in attesa e, non appena si tolse il preservativo, sigillai le labbra attorno al suo cazzo mentre tenevo l’asta con la sinistra. Quasi immediatamente la mia bocca si riempì dei suoi liquidi ed ebbi difficoltà a deglutire. Ne lasciai gocciolare un po’ dalle labbra, ma riuscii a lasciare che il resto mi colasse in gola.
Feci finta di continuare ad ingoiare per tenere un po’ più a lungo il suo cazzo in bocca. Tuttavia il corpo di Giacomo rabbrividì e crollò sul letto, ansimando pesantemente.
Mi raggomitolai accanto a lui ed iniziammo a baciarci dolcemente.
Fu il giorno più bello di tutta la mia vita ed anche il giorno in cui capii che provavo sentimenti gay per Giacomo, e che lui li aveva per me! Non ho mai dimenticato quanto era stato meraviglioso.
Noi due eravamo compagni di stanza all'università.
Quella giornata si preannunciava come qualsiasi altra da quando eravamo in montagna, ci saremmo alzati, avremmo fatto colazione, saremmo andati agli impianti e fatto snowboarding tutto il giorno, saremmo tornati e saremmo andati a dormire.
Mi tolsi i boxer e attraversai la stanza dirigendomi verso la doccia. Giacomo e io eravamo grandi amici sin dalla nascita, quindi non avevamo problemi a stare nudi insieme... inoltre, come ho già detto, non eravamo gay, quindi qual era il problema?
Aprii l’acqua della doccia e il vapore cominciò a riempire il bagno. Mentre l'acqua calda scorreva sul mio corpo atletico, presi un respiro profondo e tirai un sospiro di rilassamento. Allungai la mano per prendere il sapone, ma non ne trovai. Infastidito, aprii la porta di vetro della doccia e uscii.
In piedi, anche lui nudo davanti allo specchio a lavarsi la faccia, c'era Giacomo. Aveva un corpo così bello. Si allenava regolarmente, ma non era affatto un maggiorato. I muscoli del petto erano tutti chiaramente visibili, anche attraverso la foschia fumante della stanza. Non ricordo per quanto tempo rimasi a guardarlo, ma ricordo i miei occhi fissi sul suo culo perfettamente formato quando improvvisamente disse: "uhhh, Gabriele? Stai bene amico?"
Gocciolante e nudo riuscii goffamente a gridare che stavo solo cercando del sapone.
Sorrise e mi porse una saponetta da hotel incartata.
"Oh, grazie." E mi ritirai rapidamente nella doccia.
Cercando di non renderlo visibile, sfregai contro la porta di vetro mentre la chiudevo in modo da avere ancora una finestra per guardare il suo corpo luccicante.
Mentre si voltava per andarsene i miei occhi si incollarono al suo cazzo. Era enorme! Aveva un’erezione in piena regola lunga e completamente rasata.
Mentre se ne stava andando, si accorse che lo stavo guardando... ancora, attraverso la porta a vetri.
All'inizio non me ne accorsi, ma il mio grosso cazzo insaponato era solido come una roccia e premuto contro la porta. Ero quasi completamente glabro, dato che ero un nuotatore ed avevo rasato tutto, comprese le palle. Indossavo slip da bagno per la maggior parte del tempo, quindi non aveva molta importanza in quell'area, ma mi piaceva come ci si sente.
Lui si morse il labbro in modo seducente, ma uscì timidamente e velocemente dal bagno.
Finii la doccia, per la maggior parte del tempo ad occhi chiusi, immaginando come sarebbe stato sentire un cazzo così grosso in una bocca vergine come la mia. Ero così confuso. Non avevo mai provato alcun tipo di attrazione per un uomo prima... forse era solo l'eccitazione del proibito? Qualunque cosa fosse, era fantastico.
Mi risciacquai da tutto il sapone e chiusi il rubinetto. Mi asciugai ed uscii dal bagno con un asciugamano intorno alla vita, nel caso in cui Giacomo non fosse ‘ansioso’ come me.
"Oh, bene sei uscito."
E con una mano sul pene si precipitò verso il bagno.
Sentii la doccia che partiva e la porta a vetri chiudersi.
Fra di me ero deluso dal fatto che la mia fantasia non si sarebbe avverata. Però ero così dannatamente curioso. Dovevo vedere se l'erezione di Giacomo era dovuta a me o no!
Lasciai l'asciugamano sul letto e mi avviai con la pelle d'oca verso il bagno. Tremavo, non perché avevo freddo, ma perché ero eccitato per quello che poteva accadere. Presi il mio spazzolino da denti e mi appoggiai su una gamba al bancone del bagno. Guardando nel riflesso dello specchio vidi un cerchio apparire sulla porta a vetri dietro di me. Gli occhi verde brillante di Giacomo mi stavano fissando. Potevo sentire il sangue scorrere verso il mio cazzo che rapidamente crebbe di nuovo fino a raggiungere la sua massima lunghezza.
Mi chinai per sputare il dentifricio e fu allora che sentii la porta della doccia aprirsi. Le mani calde e scivolose di Giacomo mi afferrarono la vita e mi trascinarono sotto la doccia.
All'inizio sobbalzai a causa della temperatura dell’acqua, ma fui rapidamente stabilizzato dalle sue labbra umide premute contro le mie.
Che diavolo! Stavo baciando il mio miglior amico, nudo sotto la doccia! All'inizio non mi sembrò reale, la sua mano mi accarezzò una guancia e il bacio divenne più intenso.
La sua mano scivolò via dal mio viso e mi sfiorò gli addominali con la punta delle dita muovendole lentamente verso il mio uccello.
Nervosamente feci lo stesso, anche se ammetto di essermi soffermato un po’ di più sui suoi pettorali ben definiti. Feci roteare la mano intorno ai capezzoli e li sentii diventare sodi.
La sua mano ora era saldamente stretta intorno al mio pene.
Mi sentivo come se stessi per esplodere. Una sensazione di euforia ed estasi scorreva nelle mie vene.
Si morse di nuovo il labbro, proprio come prima, guardò il mio cazzo e poi di nuovo me.
"Vuoi?"
Riuscii a balbettare.
"Con piacere!"
Rispose mentre un grande sorriso gli spuntava sul viso.
Quando cadde in ginocchio, baciandomi il corpo mentre lo faceva, non riuscii a controllare le mie ginocchia. Stavano barcollando e tremando come se fossi ubriaco fradicio!
La sua lingua sporse dalla bocca e tracciò il mio uccello. La sua sinistra si protese verso l'alto e massaggiò lentamente e leggermente il mio scroto. Aprendo la bocca ingoiò il mio cazzo e la sua testa dondolò su e giù metodicamente, mentre continuava a carezzarmi le palle con l'altra mano.
Fu il miglior pompino che mi avessero mai fatto!
Allargai le braccia e mi appoggiai per non crollare per il piacere.
La sua mano destra era ora alla base della mia asta perfettamente liscia e si muoveva al ritmo della sua bocca.
Stavo per venire! Una parte di me non voleva dirlo, così avrei finito nella sua bocca, ma sapevo da precedenti fidanzate che odiano quando non lo dici.
"Oh mio dio... Giacomo... mi farai venire, cazzo!"
Senza scomporsi succhiò ancora più velocemente finché non gli sparai il mio sperma direttamente in gola. Quattro incredibili ondate di piacere mi colpirono e mi sentii più soddisfatto di quanto fossi mai stato.
Giacomo soffocò per il mio carico enorme e un po’ gli gocciolò sul mento, ma ne ingoiò la maggior parte. Si rialzò e, sempre accarezzandomi il pene, sussurrò in un orecchio: "L'acqua si sta raffreddando, vieni a scaldarmi!"
Ce l’avevo di nuovo duro e gli tenni la mano mentre mi conduceva fuori dalla doccia e verso il letto...
La sua mano tremava mentre mi guidava verso il letto.
Lo guardai e vidi un enorme sorriso. Fu allora che mi resi conto che era la mia mano che tremava.
"Nervoso?"
Chiese.
"Beh.... sì, non ho mai fatto niente di simile... vero?"
Giacomo si morse il labbro e scosse gentilmente la testa per dire di no.
Ci sedemmo vicini sul bordo del letto, io tremavo nervosamente, Giacomo era eccitato come non mai.
La sua mano si posò sulla mia coscia muscolosa e liscia e iniziò a scivolare su e giù.
Il mio cazzo si alzò rapidamente sull'attenti e lui ridacchiò piano.
"Ti piace?"
"Mmm…"
Riuscii a squittire. La mia mano tremava mentre la spostavo sulla sua coscia. Giacomo afferrò saldamente il mio cazzo e mi disse che era carino.
"Ti piace il mio?"
Chiese.
"Io... io... lo adoro!"
Esclamai. Allungai il palmo e piegai le dita attorno al suo grosso uccello. Riuscivo a malapena a circondarlo con le dita tanto era grosso.
"Vuoi assaggiarmi?"
Chiese.
Iniziai a tremare... Succhiare il cazzo di Giacomo?
Si lasciò cadere all'indietro con le braccia sopra la testa e il suo pene scattò verso l'alto.
Perché diavolo ne ero così stranamente attratto? Era stupendo! Un buon numero di centimetri con una grande testa piena.
Iniziai a muovermi verso di lui e lo raggiunsi con la destra. Mi stesi a pancia in giù tra le sue gambe sul letto e sfiorai delicatamente con le dita, su e giù, lungo il suo albero bagnato. Non ce la facevo più... dovevo assaggiare il suo cazzo.
Tirai fuori la lingua e chiusi gli occhi, lentamente la mia lingua si avvicinò alla cappella e finalmente la toccò. L'avevo fatto, avevo toccato un pene con la lingua! Ero così eccitato a quel punto che spalancai la bocca e sigillai le labbra attorno al suo enorme albero. Era anche meglio di quanto avessi immaginato, potevo sentire il battito del suo cazzo duro nella mia bocca ed iniziai a muovermi su e giù, la mia saliva gocciolava lungo la sua asta e sulle palle rasate. La mia mano sinistra lo prese delicatamente a coppa e iniziai a massaggiargli lo scroto.
Lo sentii gemere e capii di aver fatto un buon lavoro perché sentivo la sua cappella gonfiarsi nella mia bocca. La sua mano si allungò e spinse delicatamente le dita tra i miei capelli.
Mi allontanai e la saliva gocciolò dalla mia bocca sulla sua asta. Sollevai la mano destra e cominciato a masturbarlo.
I suoi gemiti diventarono sempre più forti e pensai che stesse per venire, ma improvvisamente la sua mano spinse via la mia.
"Fermati!"
Lo sapevo, probabilmente si era reso conto di quello che stava facendo e ne era scioccato. Fanculo! Pensai.
"Non voglio ancora venire!"
Disse, senza fiato.
"Mettiti contro la mia faccia e continua a succhiare delicatamente, voglio assaggiarti anch’io!"
Mi sollevai e vidi un'enorme macchia di pre eiaculazione sul letto, il mio cazzo era più duro di quanto non fosse mai stato ed ero eccitato da morire!
Allargai le gambe sul suo viso e lentamente iniziai ad abbassare il mio cazzo nella sua bocca aperta. Mi sdraiai sulla sua pancia ed iniziai di nuovo a succhiargli il pene. Sentii il mio cazzo scivolare sempre più in profondità nella sua bocca e, proprio mentre pensavo che non sarebbe andato più in profondità, le sue mani mi afferrarono saldamente il sedere e tirarono il mio uccello più in fondo. Tutti i miei centimetri erano così profondi nella sua bocca che le mie palle erano contro la sua faccia. Quello fu il piacere più incredibile che avessi mai provato, non avrei mai voluto che quel momento finisse. Un 69 con il mio migliore amico, che cazzo di eccitazione!
Poi Giacomo mi spinse via e si è sedette contro la testata del letto. Mi abbracciò e mi tirò in grembo.
Mi piaceva quanto fosse dominante.
Ci sdraiammo, io sopra di lui e le sue mani che mi massaggiavano lentamente il cazzo.
"Gabriele?"
Chiese curioso.
"Si?"
Dissi, cercando di trattenere la mia delusione per non averlo sentito finire dentro la mia bocca.
"Abbiamo ancora un'intera giornata da stare insieme, non abbiamo bisogno di andare a sciare, sai."
Disse in tono rassicurante.
"Oh… okay, sì."
Mormorai.
"Beh... quello che sto cercando di dire è che... potremmo fare... altre cose. Solo se vuoi, beninteso."
"Vuoi dire come..."
"Sì, come ti sentiresti se fossi... dentro di te?"
"Io, ehm... io... penso... che, probabilmente sarebbe fantastico."
Mi voltai in modo da poter fissare i suoi bellissimi occhi verdi.
Mi tirò a sé e ci baciammo per dieci minuti buoni, accarezzandoci dolcemente i volti.
La mia mano si mosse verso il suo cazzo che era ancora durissimo.
"Io... non ne vedevo l’ora da anni!"
Confessò.
"Mi prendi in giro? Io... un po’... l’ho provato anch'io. Ho sempre pensato che tu fossi il ragazzo più sexy che avessi mai visto."
Lui spostò amorevolmente il mio corpo nella posizione a pecorina e mi abbassò la testa su un cuscino. Lo sentii frugare e capii che stava prendendo del lubrificante e un preservativo.
"Per Jessica la scorsa settimana!"
Disse ridendo
Sussultai quando sentii il lubrificante freddo gocciolare nella mia fessura. Poi sentii le sue dita scorrere su e giù, spandendo il lubrificante. Il suo dito cominciò lentamente a penetrarmi e fu incredibile.
Andò in profondità, dentro e fuori, dentro e fuori. Poi improvvisamente sentii due dita dentro di me, il che fu ancora più sorprendente.
“Sei pronto?”
Sussurrò.
Gemetti di piacere e sentii la testa del suo grosso cazzo correre su e giù per la mia fessura umida.
Lo sentii!
La cappella scivolava dolcemente e amorevolmente nel mio buco bagnato.
Venivo scopato nel culo da Giacomo…! il ragazzo con cui ero cresciuto, il mio migliore amico. Cosa cazzo stava succedendo?
Lentamente e dolcemente continuò a scivolare dentro e fuori del mio buco scivoloso. “Come va? Ti senti bene? Stai bene?”
Disse nervosamente.
"Giacomo... questa è la sensazione più bella che abbia mai provato."
Esclamai.
Questo lo entusiasmò e iniziò a spingere sempre più velocemente dentro di me. Dannazione! Che fottuta sensazione. Non potevo credere a quanto piacere provavo mentre il suo grosso cazzo mi scivolava in profondità nel culo.
Giacomo mi teneva stretto con la sinistra e mi schiaffeggiava il sedere mentre mi scopava.
Era il momento più eccitante di tutta la mia vita.
Sentii i suoi grugniti e sentii le sue mani sudare mentre continuava a penetrare il mio buco del culo bagnato e voglioso.
Lui stava veramente impazzendo e non mi ero mai sentito più felice in vita mia. Gemetti piano nel cuscino e strinsi i pugni.
Giacomo iniziò a spingere così velocemente che il suo cazzo scivolato fuori dal mio ano allargato.
“No!”
Gememmo entrambi, poi ridacchiammo.
Allungai una mano dietro di me e gli afferrai l’uccello, spingendolo prontamente di nuovo nel mio buco gocciolante e spalancato.
Ancora qualche spinta e fui sopraffatto dal piacere.
“Giacomo, mi farai venire di nuovo cazzo!”
“Vieni nelle tue mani e mangialo!”
Ansimò.
“Riempiti le mani e assapora quanto sei delizioso!”
Mangiare il mio sperma? Dannazione Giacomo mi stava dominando e lo adoravo. Mi chiedevo se fosse così che scopava le sue ragazze, ma quel pensiero svanì rapidamente quando fui sopraffatto da ondate di piacere e sperma che riempì la mia mano. Lo portai alla bocca tremante, dondolando avanti e indietro sotto i colpi del pene del mio amico. Mi succhiai la mano, tenni il mio sperma in bocca per un secondo e poi ingoiai!
“Buono eh?”
Disse come se avesse appena trovato un diamante nero.
Le sue spinte iniziarono a diventare sempre più veloci e capii che stava per vomitare sperma nel mio culo, ma io lo volevo in bocca!
“No!”
Dissi ad alta voce.
“Lo voglio in bocca!”
Sentii il suo uccello staccarsi dal mio culo.
Mi misi a sedere in attesa e, non appena si tolse il preservativo, sigillai le labbra attorno al suo cazzo mentre tenevo l’asta con la sinistra. Quasi immediatamente la mia bocca si riempì dei suoi liquidi ed ebbi difficoltà a deglutire. Ne lasciai gocciolare un po’ dalle labbra, ma riuscii a lasciare che il resto mi colasse in gola.
Feci finta di continuare ad ingoiare per tenere un po’ più a lungo il suo cazzo in bocca. Tuttavia il corpo di Giacomo rabbrividì e crollò sul letto, ansimando pesantemente.
Mi raggomitolai accanto a lui ed iniziammo a baciarci dolcemente.
Fu il giorno più bello di tutta la mia vita ed anche il giorno in cui capii che provavo sentimenti gay per Giacomo, e che lui li aveva per me! Non ho mai dimenticato quanto era stato meraviglioso.
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