Vita da serva 6
di
Kyr
genere
dominazione
Personaggi
Giuliana. detta Lina 37 enne serva di casa da quando ne aveva 13
Cosimo. Il patriarca, 72 enne vedovo da 20 anni
Armando. Suo figlio 51 enne e marito di Luisa
Luisa. Moglie di Armando 41 enne
Simona. La viziatinissima figlia 18 enne
Patrizia. 51 enne sindaco del paese, amante di Cosimo.
San Martino. Paesino immaginano dove si svolge la vicenda
Il signor Cosimo mi aveva dato una sonora sculacciata perché a suo dire non le avevo stirato bene una camicia.
Dopo avermi sculacciato mi fece mettere alla pecorina e senza troppi preamboli mi inculò a sangue, facendomi godere a fondo, subito dopo ho ingoiato il suo pene e ho cominciato a fargli un pompino, dopo un po’ lui è venuto in parte in bocca in parte sulla faccia, io le strinsi forte i testicoli per aumentare la pressione del getto, poi le ho ripulito il cazzo per bene.
Ero abituata ai suoi assalti sessuali ma quello era davvero duro, negli ultimi giorni era molto nervoso per via di un indagine che stavano svolgendo i carabinieri e la guardia di finanza su di lui e il sindaco di San Martino, la signora Patrizia.
Di sicuro era un modo di sfogarsi ma questa volta ci stava mettendo forse troppo impeto.
Mi abbracciò, cosa strana non lo aveva mai fatto e poi mi diede un bacio sulla fronte, si alzò, mise i pantaloni e la camicia e si girò per andarsene,
dopo pochi passi lo vidi barcollare e poi cadere a terra, corsi da lui, era privo di sensi, subito chiamai l’ambulanza che arrivò in pochi minuti.
Arresto cardiaco, per diversi giorni lottò tra la vita e la morte, alla fine mori senza aver mai ripreso conoscenza il giorno che arrestarono suo figlio Armando e il nostro sindaco.
Era la fine di un epoca l’unica cosa che rimase era la villa dove abitavano, ma ben presto dovettero venderla per pagare i debiti, io la signora Luisa e la signorina Simona andammo a vivere in un appartamento modesto mentre il signor Armando scontava la sua condanna in carcere.
L’appartamento di 60 mq, aveva una cucina, bagno soggiorno e camera da letto.
Simona si prese la camera mentre Luisa dormiva nel divano letto del soggiorno, io la sera posizionavo una brandina in cucina e la mattina la riponevo nel armadietto delle scope dove venivano tenuti stracci secchi scope i miei grembiuli e le mie uniformi, ciabatte e zoccoli.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
Giuliana. detta Lina 37 enne serva di casa da quando ne aveva 13
Cosimo. Il patriarca, 72 enne vedovo da 20 anni
Armando. Suo figlio 51 enne e marito di Luisa
Luisa. Moglie di Armando 41 enne
Simona. La viziatinissima figlia 18 enne
Patrizia. 51 enne sindaco del paese, amante di Cosimo.
San Martino. Paesino immaginano dove si svolge la vicenda
Il signor Cosimo mi aveva dato una sonora sculacciata perché a suo dire non le avevo stirato bene una camicia.
Dopo avermi sculacciato mi fece mettere alla pecorina e senza troppi preamboli mi inculò a sangue, facendomi godere a fondo, subito dopo ho ingoiato il suo pene e ho cominciato a fargli un pompino, dopo un po’ lui è venuto in parte in bocca in parte sulla faccia, io le strinsi forte i testicoli per aumentare la pressione del getto, poi le ho ripulito il cazzo per bene.
Ero abituata ai suoi assalti sessuali ma quello era davvero duro, negli ultimi giorni era molto nervoso per via di un indagine che stavano svolgendo i carabinieri e la guardia di finanza su di lui e il sindaco di San Martino, la signora Patrizia.
Di sicuro era un modo di sfogarsi ma questa volta ci stava mettendo forse troppo impeto.
Mi abbracciò, cosa strana non lo aveva mai fatto e poi mi diede un bacio sulla fronte, si alzò, mise i pantaloni e la camicia e si girò per andarsene,
dopo pochi passi lo vidi barcollare e poi cadere a terra, corsi da lui, era privo di sensi, subito chiamai l’ambulanza che arrivò in pochi minuti.
Arresto cardiaco, per diversi giorni lottò tra la vita e la morte, alla fine mori senza aver mai ripreso conoscenza il giorno che arrestarono suo figlio Armando e il nostro sindaco.
Era la fine di un epoca l’unica cosa che rimase era la villa dove abitavano, ma ben presto dovettero venderla per pagare i debiti, io la signora Luisa e la signorina Simona andammo a vivere in un appartamento modesto mentre il signor Armando scontava la sua condanna in carcere.
L’appartamento di 60 mq, aveva una cucina, bagno soggiorno e camera da letto.
Simona si prese la camera mentre Luisa dormiva nel divano letto del soggiorno, io la sera posizionavo una brandina in cucina e la mattina la riponevo nel armadietto delle scope dove venivano tenuti stracci secchi scope i miei grembiuli e le mie uniformi, ciabatte e zoccoli.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
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