L'amico 2
di
Kyr
genere
dominazione
Il giorno del nostro matrimonio era presente tutto il paese, Attilio mi fece da testimone, ovviamente tutti spettegolavano e facevano illazioni su di noi, Mara la mia ex fidanzata era tra gli invitati tranquilla e serena appariva rilassata e anche allegra, passò molto tempo a ridere e scherzare con Attilio il mio amico Padrone.
Io e Giorgina ci sposammo in chiesa con tanto di abito bianco.
-Adesso che è proprio tua moglie proverò più gusto a scoparmela e ad usarla sessualmente quando ne avrò voglia.
Mi disse Attilio, non le risposi ma quelle parole mi fecero eccitare terribilmente, solo verso la fine del rinfresco le dissi.
-Sono felice che la scoperai ancora, mia moglie è e sarà a tuta completa disposizione.
la sera a casa una volta finito il matrimonio io e Giorgina ci siamo rilassati, le ho tolto il vestito bianco e lei ha spogliato me insieme siamo andati sotto la doccia e ci siamo lavati a vicenda poi ci siamo baciati a lungo con passione mentre l’acqua scorreva su di noi.
-Vuoi che sia una mogliettina fedele?
Mi chiese.
-Voglio che continui ad andare a letto con Attilio e che soddisfi tutte le sue voglie, come facevi prima.
Le ho detto mentre la baciavo sul collo.
Usciti dalla doccia ci asciugammo a vicenda eccitatissimi, ricominciammo a baciarci e in un attimo ritrovammo a letto, nel nostro letto.
Giorgina prese un preservativo dal comodino, se lo mise in bocca poi prese il mio pene e con la bocca mi lo infilò il preservativo sul pene, operazione che mi fece esplodere subito.
In quel momento sentimmo le chiavi infilasi nella porta di casa e aprirla, era Attilio entrò come se fosse a casa sua e si era portato anche due amici, che invitò subito a sedersi in salotto,
-Schiavi venite a salutare il vostro padrone. Disse con tono duro.
Io e Giorgina ci alzammo dal letto e andammo in salotto dove nel frattempo si erano accomodati, ci inginocchiammo davanti a lui e le baciammo i piedi, Giorgina disse.
-Grazie padrone di essere venuto dai vostri schiavi.
-Vedo che siete già pronti al uso, tu portaci tre Vodka. Mi ordino.
-E tu schiava vai a succhiare l’uccello a lui. Disse indicando l’uomo più alto e robusto.
Giorgina si è avvicinata al uomo stando in ginocchio e lui le diede l’uccello da succhiare era grosso e lungo
L’altro cominciò a massaggiarle i seni e Attilio si è messe in posizione per penetrarla nel sedere.
-Ragazzi guardate come lo prende in culo questa troia. Disse.
Si sdraiò sulla schiena e gli altri due la sollevarono e la calarono lentamente sul suo uccello infilandoglielo tutto nel culo, Giorgina ricominciò a pompare l’uccello di uno mentre l’altro le andò davanti l’ha prese per le caviglie l’ha sollevò e le infilò il cazzo nella figa.
La usarono come se fosse l’ultima delle puttane, senza ritegno, lei aumentava sempre di più il ritmo e in breve li fece godere, lei ebbe degli orgasmi multipli molto violenti.
-Sei proprio una puttana. le disse Attilio.
-Si sono la tua puttana, sai che farei tutto per te, andrei anche a battere il marciapiede se tu lo volessi. gli rispose lei.
-Che puttana, e tu l’hai sposata, sta troia. Ribadì lui
Attilio disse ai suoi due amici che lui si fermava tutta la notte, quindi loro dovevano andarsene, uscendo i due le consegnarono dei soldi che lui mise in tasca.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
Io e Giorgina ci sposammo in chiesa con tanto di abito bianco.
-Adesso che è proprio tua moglie proverò più gusto a scoparmela e ad usarla sessualmente quando ne avrò voglia.
Mi disse Attilio, non le risposi ma quelle parole mi fecero eccitare terribilmente, solo verso la fine del rinfresco le dissi.
-Sono felice che la scoperai ancora, mia moglie è e sarà a tuta completa disposizione.
la sera a casa una volta finito il matrimonio io e Giorgina ci siamo rilassati, le ho tolto il vestito bianco e lei ha spogliato me insieme siamo andati sotto la doccia e ci siamo lavati a vicenda poi ci siamo baciati a lungo con passione mentre l’acqua scorreva su di noi.
-Vuoi che sia una mogliettina fedele?
Mi chiese.
-Voglio che continui ad andare a letto con Attilio e che soddisfi tutte le sue voglie, come facevi prima.
Le ho detto mentre la baciavo sul collo.
Usciti dalla doccia ci asciugammo a vicenda eccitatissimi, ricominciammo a baciarci e in un attimo ritrovammo a letto, nel nostro letto.
Giorgina prese un preservativo dal comodino, se lo mise in bocca poi prese il mio pene e con la bocca mi lo infilò il preservativo sul pene, operazione che mi fece esplodere subito.
In quel momento sentimmo le chiavi infilasi nella porta di casa e aprirla, era Attilio entrò come se fosse a casa sua e si era portato anche due amici, che invitò subito a sedersi in salotto,
-Schiavi venite a salutare il vostro padrone. Disse con tono duro.
Io e Giorgina ci alzammo dal letto e andammo in salotto dove nel frattempo si erano accomodati, ci inginocchiammo davanti a lui e le baciammo i piedi, Giorgina disse.
-Grazie padrone di essere venuto dai vostri schiavi.
-Vedo che siete già pronti al uso, tu portaci tre Vodka. Mi ordino.
-E tu schiava vai a succhiare l’uccello a lui. Disse indicando l’uomo più alto e robusto.
Giorgina si è avvicinata al uomo stando in ginocchio e lui le diede l’uccello da succhiare era grosso e lungo
L’altro cominciò a massaggiarle i seni e Attilio si è messe in posizione per penetrarla nel sedere.
-Ragazzi guardate come lo prende in culo questa troia. Disse.
Si sdraiò sulla schiena e gli altri due la sollevarono e la calarono lentamente sul suo uccello infilandoglielo tutto nel culo, Giorgina ricominciò a pompare l’uccello di uno mentre l’altro le andò davanti l’ha prese per le caviglie l’ha sollevò e le infilò il cazzo nella figa.
La usarono come se fosse l’ultima delle puttane, senza ritegno, lei aumentava sempre di più il ritmo e in breve li fece godere, lei ebbe degli orgasmi multipli molto violenti.
-Sei proprio una puttana. le disse Attilio.
-Si sono la tua puttana, sai che farei tutto per te, andrei anche a battere il marciapiede se tu lo volessi. gli rispose lei.
-Che puttana, e tu l’hai sposata, sta troia. Ribadì lui
Attilio disse ai suoi due amici che lui si fermava tutta la notte, quindi loro dovevano andarsene, uscendo i due le consegnarono dei soldi che lui mise in tasca.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
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