Weekend con Nick
di
Aramis
genere
gay
La famiglia del mio amico Nick aveva un appartamento vicino alla spiaggia in cui ero stato molte volte con la mia famiglia quando Nick e la sua famiglia ci avevano invitati. Nick era nella squadra di calcio ed aveva un corpo sorprendente, abbronzato, muscoloso, bei peli scuri sul torace ed addominali squisiti. Aveva forti caratteristiche virili, capelli scuri e corti e il non radersi durante i fine settimana lo rendeva particolarmente eccitante. Se solo avesse saputo quanto lo desideravo, ma mi doveva bastare essere amici. Io sono abbastanza ben fatto, sono nella squadra di pattinaggio e nei fine settimana faccio kayak così le mie braccia sono ben muscolose. Molte ragazze della scuola tentano di uscire con me e di tanto in tanto lo faccio; non voglio si sappia che mi piace il cazzo.
Un week end Nick disse che avremmo potuto andare a casa sua così avremmo potuto rinfrescarci sulla spiaggia, bere un po' (la sua famiglia ha un armadietto per i liquore di scorta). I suoi genitori erano fuori città così saremmo stati solo noi due. La mia mente si mise a correre, se l’avesse pensata come me, ma poi pensai che non c'era modo che gli piacessero i ragazzi. Lui era il più grande fusto della scuola.
Venerdì pomeriggio andai a casa sua, lasciammo giù la nostra roba ed andammo alla spiaggia. Io non riuscivo a tenere i miei occhi lontano da quel brillante corpo sexy ed un paio di volte pensai che anche lui mi stava guardando. Quando il sole cominciò a tramontare rientrammo ed ordinammo una pizza. Volevo prepararmi un drink e lui disse di versarlo anche a lui. Mentre mettevo il ghiaccio nei bicchieri sentii una mano che delicatamente mi alzava la camicia e mi strofinava delicatamente gli addominali. Non potevo crederlo, mi diventò quasi immediatamente duro. Capii che le mie fantasie stavano diventando realtà. Misi la mia mano sopra la sua e mi chinai un po’ indietro verso di lui. Lui cominciò a baciarmi il collo ed io non gli avrei mai detto di fermarsi. Sentii il suo cazzo irrigidirsi attraverso i pantaloni contro il mio sedere. Lentamente spinsi la sua mano in giù sul mio pube rasato finchè non toccò la base del mio cazzo rigido.
Lui afferrò fermamente il mio uccello per un momento e poi mi fece girare. Cominciammo a baciarci aggressivamente; era così eccitante. Poi afferrai la protuberanza nei suoi pantaloni. Non potevo credere che fosse così grosso, almeno 20 o 22 centimetri di grossa carne di uomo. La cosa seguente di cui mi resi conto era che la mia camicia mi era stata tirata sulla testa ed io stavo tirandogli via i pantaloni. Fu una questione di secondi essere nudi e lui mi gettò sopra il divano. La sua energia sessuale ed aggressiva era stupenda. Per un secondo rimase in piedi sopra di me ed io lo vidi in tutta la sua gloria, dal torace ed addominali leggermente pelosi al cazzo duro ed enorme. Poi disse: “Penso che questa sia la stessa occhiata che mi stavi dando alla spiaggia oggi.” Arrossii ma dissi: “Beh, sono contento che tu l’abbia notato, altrimenti tutto questo non sarebbe accaduto!” “Sì, ora so che tu ami il mio cazzo, quanto io amo il tuo.”
Poi si avvicinò alla mia faccia ed appoggio la cappella alle mie labbra. Io afferrai il suo membro e lui si mise a gambe divaricate sul mio torace, in posizione per fottermi la faccia. Si mosse dentro e fuori, colpendo il fondo della mia bocca, poi mi afferrò la nuca e lentamente fece scivolare il cazzo in fondo alla mia bocca, soffocai un poco, poi mi rilassai mentre la testa scivolava giù nella mia gola. Continuò a muoversi dentro e fuori mentre io succhiavo il suo uccello. Lo sentii irrigidirsi di più e capii che presto avrebbe eiaculato, ma lui si estrasse: “Non voglio ancora venire, voglio passare tutta la notte con te.”
Si voltò, mentre stava ancora a gambe divaricate sul mio torace, si chinò e cominciò a succhiarmi il pene appoggiando il sedere alla mia faccia. Non riuscivo a concentrarmi sul suo culo, era come un professionista a succhiare il cazzo, sentii l'estasi enorme quando ingoiò tutti i 18 centimetri del mio uccello. Poi afferrai il suo sedere sodo e cominciai a leccarglielo. Lo sentii lamentarsi di piacere mentre continuava a prendere il mio pene. Lo lubrificai con la mia saliva. Stavo per venire e glielo dissi ma lui rispose: “Non voglio il tuo sperma nella mia bocca, lo voglio profondamente nel mio sedere bagnato.” e posizionò il culo (ora bagnato della mia saliva) sopra il mio uccello pulsante. Prese del lubrificante da un armadietto vicino al divano (Chiaramente aveva progettato tutto) e mi lubrificò il cazzo. Si sedette e con un piccolo ‘pop’ il mio uccello scivolò dentro, praticamente entrai immediatamente nel suo sedere stretto, ma sapevo che lo volevo da tanto. Fece alcuni movimenti lenti su e giù per abituarsi al mio uccello. Poi si inclinò in avanti col mio cazzo sempre nel sedere e cominciò a baciarmi il collo facendomi impazzire. L’afferrai con forza, mi piace il contatto dei corpi, e poi cominciai a muovere la pelvi in modo che il mio uccello colpisse completamente dentro e fuori del suo culo. Gli chiesi se gli piaceva e lui disse: “Più veloce per favore, mmmm inculami!” Aumentai la velocità e lui mi diede un succhiotto sul collo lasciando un segno che sarebbe stato difficile spiegare più tardi ma al momento fu bellissimo.
Dopo alcuni minuti gli bisbigliai in un orecchio che stavo per sborrare, lui cominciò a cavalcarmi, stava prendendo il pieno controllo. Io afferrai la sua erezione furiosa e lo carezzai. Sentii il suo sedere stringersi intorno al mio cazzo, il suo uccello si indurì, pulsò e mi sborrò sul torace mentre continuava a cavalcarmmi. Un secondo più tardi mi stavo agitando per il piacere mentre il mio sperma veniva sparato profondamente nel suo culo, spinse il sedere in giù mentre io spingevo più profondamente dentro di lui così tutto il mio pene era seppellito profondamente nel suo culo, faceva un po’ di smorfie per il dolore, ma gli piaceva. Quando finii di eiaculare si inclinò in avanti e cominciò a leccare via lo sperma dal mio torace. Quando il mio uccello cominciò a diventare molle, si alzò ed il mio cazzo uscì dal sedere. Il suo buco del culo cominciò a gocciolare sperma. Mi propose di andare in doccia per pulirci.
Ci aiutammo l’un l’altro a lavarci e poi andammo insieme a letto. Non dormimmo proprio quella notte, ci abbracciammo, ci baciammo ed accarezzammo l’un l’altro. Quando ci svegliammo sabato mattina ricominciammo. Fottemmo ogni giorno, in ogni luogo nella casa. Mi ero trovato un vero amico con cui chiavare e fummo insieme pressoché ogni fine-settimana per inculate sorprendenti.
Un week end Nick disse che avremmo potuto andare a casa sua così avremmo potuto rinfrescarci sulla spiaggia, bere un po' (la sua famiglia ha un armadietto per i liquore di scorta). I suoi genitori erano fuori città così saremmo stati solo noi due. La mia mente si mise a correre, se l’avesse pensata come me, ma poi pensai che non c'era modo che gli piacessero i ragazzi. Lui era il più grande fusto della scuola.
Venerdì pomeriggio andai a casa sua, lasciammo giù la nostra roba ed andammo alla spiaggia. Io non riuscivo a tenere i miei occhi lontano da quel brillante corpo sexy ed un paio di volte pensai che anche lui mi stava guardando. Quando il sole cominciò a tramontare rientrammo ed ordinammo una pizza. Volevo prepararmi un drink e lui disse di versarlo anche a lui. Mentre mettevo il ghiaccio nei bicchieri sentii una mano che delicatamente mi alzava la camicia e mi strofinava delicatamente gli addominali. Non potevo crederlo, mi diventò quasi immediatamente duro. Capii che le mie fantasie stavano diventando realtà. Misi la mia mano sopra la sua e mi chinai un po’ indietro verso di lui. Lui cominciò a baciarmi il collo ed io non gli avrei mai detto di fermarsi. Sentii il suo cazzo irrigidirsi attraverso i pantaloni contro il mio sedere. Lentamente spinsi la sua mano in giù sul mio pube rasato finchè non toccò la base del mio cazzo rigido.
Lui afferrò fermamente il mio uccello per un momento e poi mi fece girare. Cominciammo a baciarci aggressivamente; era così eccitante. Poi afferrai la protuberanza nei suoi pantaloni. Non potevo credere che fosse così grosso, almeno 20 o 22 centimetri di grossa carne di uomo. La cosa seguente di cui mi resi conto era che la mia camicia mi era stata tirata sulla testa ed io stavo tirandogli via i pantaloni. Fu una questione di secondi essere nudi e lui mi gettò sopra il divano. La sua energia sessuale ed aggressiva era stupenda. Per un secondo rimase in piedi sopra di me ed io lo vidi in tutta la sua gloria, dal torace ed addominali leggermente pelosi al cazzo duro ed enorme. Poi disse: “Penso che questa sia la stessa occhiata che mi stavi dando alla spiaggia oggi.” Arrossii ma dissi: “Beh, sono contento che tu l’abbia notato, altrimenti tutto questo non sarebbe accaduto!” “Sì, ora so che tu ami il mio cazzo, quanto io amo il tuo.”
Poi si avvicinò alla mia faccia ed appoggio la cappella alle mie labbra. Io afferrai il suo membro e lui si mise a gambe divaricate sul mio torace, in posizione per fottermi la faccia. Si mosse dentro e fuori, colpendo il fondo della mia bocca, poi mi afferrò la nuca e lentamente fece scivolare il cazzo in fondo alla mia bocca, soffocai un poco, poi mi rilassai mentre la testa scivolava giù nella mia gola. Continuò a muoversi dentro e fuori mentre io succhiavo il suo uccello. Lo sentii irrigidirsi di più e capii che presto avrebbe eiaculato, ma lui si estrasse: “Non voglio ancora venire, voglio passare tutta la notte con te.”
Si voltò, mentre stava ancora a gambe divaricate sul mio torace, si chinò e cominciò a succhiarmi il pene appoggiando il sedere alla mia faccia. Non riuscivo a concentrarmi sul suo culo, era come un professionista a succhiare il cazzo, sentii l'estasi enorme quando ingoiò tutti i 18 centimetri del mio uccello. Poi afferrai il suo sedere sodo e cominciai a leccarglielo. Lo sentii lamentarsi di piacere mentre continuava a prendere il mio pene. Lo lubrificai con la mia saliva. Stavo per venire e glielo dissi ma lui rispose: “Non voglio il tuo sperma nella mia bocca, lo voglio profondamente nel mio sedere bagnato.” e posizionò il culo (ora bagnato della mia saliva) sopra il mio uccello pulsante. Prese del lubrificante da un armadietto vicino al divano (Chiaramente aveva progettato tutto) e mi lubrificò il cazzo. Si sedette e con un piccolo ‘pop’ il mio uccello scivolò dentro, praticamente entrai immediatamente nel suo sedere stretto, ma sapevo che lo volevo da tanto. Fece alcuni movimenti lenti su e giù per abituarsi al mio uccello. Poi si inclinò in avanti col mio cazzo sempre nel sedere e cominciò a baciarmi il collo facendomi impazzire. L’afferrai con forza, mi piace il contatto dei corpi, e poi cominciai a muovere la pelvi in modo che il mio uccello colpisse completamente dentro e fuori del suo culo. Gli chiesi se gli piaceva e lui disse: “Più veloce per favore, mmmm inculami!” Aumentai la velocità e lui mi diede un succhiotto sul collo lasciando un segno che sarebbe stato difficile spiegare più tardi ma al momento fu bellissimo.
Dopo alcuni minuti gli bisbigliai in un orecchio che stavo per sborrare, lui cominciò a cavalcarmi, stava prendendo il pieno controllo. Io afferrai la sua erezione furiosa e lo carezzai. Sentii il suo sedere stringersi intorno al mio cazzo, il suo uccello si indurì, pulsò e mi sborrò sul torace mentre continuava a cavalcarmmi. Un secondo più tardi mi stavo agitando per il piacere mentre il mio sperma veniva sparato profondamente nel suo culo, spinse il sedere in giù mentre io spingevo più profondamente dentro di lui così tutto il mio pene era seppellito profondamente nel suo culo, faceva un po’ di smorfie per il dolore, ma gli piaceva. Quando finii di eiaculare si inclinò in avanti e cominciò a leccare via lo sperma dal mio torace. Quando il mio uccello cominciò a diventare molle, si alzò ed il mio cazzo uscì dal sedere. Il suo buco del culo cominciò a gocciolare sperma. Mi propose di andare in doccia per pulirci.
Ci aiutammo l’un l’altro a lavarci e poi andammo insieme a letto. Non dormimmo proprio quella notte, ci abbracciammo, ci baciammo ed accarezzammo l’un l’altro. Quando ci svegliammo sabato mattina ricominciammo. Fottemmo ogni giorno, in ogni luogo nella casa. Mi ero trovato un vero amico con cui chiavare e fummo insieme pressoché ogni fine-settimana per inculate sorprendenti.
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