Sabina

di
genere
etero

To await pleasure is pleasure itself

Sabina era il loro ideale di donna, l'amante perfetta, la fantasia erotica più conturbante. Tutti i ragazzi del liceo la desideravano e la sognavano. Tutti tranne uno in verità, ma andiamo con calma e cerchiamo di raccontare bene come si svolse questa strana storia.

Dunque sappiamo perfettamente che la prostituzione è purtroppo uno dei commerci più floridi, e non meraviglia nessuno come internet sia ben presto diventato un utilissimo strumento di questa assai lucrosa attività. Penso che sia capitato a molti di visitare, anche solo per curiosità, i siti web dei cosiddetti escort service, dove più o meno esplicitamente vengono messi in vendita i favori di bellissime giovani, le cui grazie sono debitamente illustrate da foto a disposizione del cliente navigatore.
Ed anche Sabina, come molte delle sue colleghe, si serviva dei prodigi del linguaggio HTML. Un suo webmaster di fiducia, nonché suo appassionato cliente, le aveva confezionato un sito veramente di qualità: veloce da scaricare, essenziale ma non tristemente scarno, una galleria di foto fantastiche, e, cosa originale per un sito del genere, persino pensieri, poesie, e confessioni varie della titolare.
Purtroppo, come potrete facilmente immaginare, di questo bel sito ricco di interessanti contenuti una sola cosa non piaceva ai nostri poveri ragazzi: l'immancabile tabella dei prezzi. Fino a tre ore il costo era di € 800,00, e € 400,00 per ogni ora in più, tutta la notte veniva € 4.000,00, il prezzo di un week end era invece da concordare. E tutto ciò escluse, ovviamente, le immancabili spese per il côté di lusso, che si devono affrontare quando si decide di usufruire di un servizio a quattro stelle come questo, invece di quello offerto da una qualsiasi venere da marciapiede, con la quale ci si può tranquillamente intrattenere anche nella propria vettura.

Stando così le cose, Sabina era, chiaramente, destinata a rimanere solo un sogno impossibile per i suoi giovanissimi ammiratori. Ma come aveva insegnato loro la matematica, ad ogni problema c'è una soluzione, basta trovarla. Fu così che i circa 150 ragazzi dell'istituto scolastico si impegnarono giorno e notte nella soluzione del problema che più stava loro a cuore. E finalmente dopo tanti sforzi intellettuali, fu trovata quella che sembrava la soluzione del caso. Si trattava di fare una colletta tra i maschi della scuola, ognuno avrebbe dovuto sganciare tutti i propri risparmi. Era sufficiente raccogliere almeno € 50,00 a testa per raggiungere la non indifferente somma di € 7.500,00. Tuttavia per essere sicuri, si stabilì che bisognava raggiungere quota € 20.000,00. Una volta racimolata la somma, si sarebbe tenuta una lotteria, che avrebbe designato il fortunato ragazzo, scelto dal destino per realizzare il sogno di tutti quanti. Ovviamente il prescelto, dopo un intero week end con la Dea dell'amore, ne avrebbe dovuto fornire a tutti gli altri un particolareggiato ed esauriente resoconto, supportato, se possibile, da una adeguata documentazione per immagini, tramite riprese video.
Data l'importanza della decisione e l'entità degli sforzi economici che essa richiedeva, fu convocata un assemblea per votare questa finanziaria di lacrime e sangue. Si discusse assai animatamente sulla somma con la quale ciascuno avrebbe dovuto contribuire. Alla fine si decise che quelli delle prime due classi, in considerazione del loro minore disponibilità economica, avrebbero dovuto elargire solo € 100,00, mentre i più grandi avrebbero dovuto sborsare €155,00. Era un vero e proprio salasso, ma quando la manovra finanziaria fu votata, ottenne la quasi unanimità, e divenne quindi legge nel liceo.

Ma come si era accennato all'inizio della storia, in questo liceo, come d'altronde in tutti i consessi umani,c'era un bastian contrario,uno di quelli che deve andare controcorrente, altrimenti non è contento. E' infatti risaputo che, anche se a qualcuno non piace, così va la vita: c'è sempre una maggioranza e una minoranza.
Fiero paladino del politicamente corretto, Alessio era assolutamente contrario alla prostituzione, che considerava una delle grandi piaghe dell'umanità, nonché una macchia infamante per tutti i maschi. Perciò egli aveva votato contro questa finanziaria, ed ora si rifiutava di versare il tributo. Ovviamente tale forma di disobbedienza civile non fu affatto gradita dai suoi compagni, i quali cercarono all'inizio di convincerlo con le buone, usando dotte e serie argomentazioni. Citarono persino il discorso che, secondo Platone, Socrate rivolse al suo discepolo Critone, quando questi, avvicinandosi l'ora estrema, aveva incitato il maestro a fuggire, violando così le leggi della città. Ma Alessio a ciò ribatté che, se è vero che le leggi che riteniamo sbagliate vanno comunque osservate, la coscienza umana impone di ribellarsi quando l'ubbidienza potrebbe portare a orrori più gravi di quelli rappresentati dallo spregio della legalità.
Sicché, per far tacere questa scomoda voce, ai nostri cari ragazzi non rimase altro che far ricorso alla forza. E fu così che, durante l'ora di educazione fisica, scattò inesorabile la repressione. Furono due ore tremende per Alessio, in completa balia dei compagni più grandi e più prepotenti. Quando suonò la campanella, egli era già sconfitto, e ovviamente quel che più lo faceva soffrire non erano certo le modeste ferite inflitte al suo corpo.
Quel giorno egli imparò bene che, nonostante i più nobili ideali di questo mondo, è sufficiente cedere per un attimo alla paura, per essere disposti a fare di tutto.

Orbene, dato che tutti, volenti o nolenti, avevano contribuito e la somma era stata racimolata, non restava, dunque, che procedere all'estrazione del nominativo del ragazzo fortunato.
Sicuramente, non v'è un solo lettore che, giunto a questo punto, non abbia già intuito il risultato dell'estrazione. Perciò sarebbe un offesa alla vostra intelligenza cercare di presentarvi questo risultato come un colpo di scena inatteso. E' evidente che, se il vincitore della lotteria non fosse stato Alessio, questa storia non avrebbe meritato di essere raccontata, almeno in questi termini.

Il destino aveva quindi espresso il suo capriccioso responso, destando il malumore di tutti i ragazzi del liceo. Non v'era infatti neppure uno che non pensasse che era una vera ingiustizia che l'agognato premio fosse toccato a colui che più di tutti aveva mostrato di disprezzarlo sommamente e che solo contro la propria volontà aveva partecipato alla lotteria. Ma ancora una volta la norma che era stata stabilita prevalse, metterla in discussione avrebbe, infatti, rischiato di sconvolgere l'ordine all'interno del liceo.

I contatti con Sabina furono presi dai ragazzi via e-mail. Avendo paura che la professionista avrebbe potuto rifiutarsi di offrire i suoi preziosi e altamente qualificati servizi a dei mocciosi, essi evitarono accuratamente ogni contatto telefonico e si mostrarono sempre molto disponibili ogni volta che fu sfiorato l'argomento prezzo.
Venne infine fissato un appuntamento in un ristorante molto costoso. Inutile dire che per Alessio l'attesa si rivelò una vera tortura. Dilaniato da diversi e contrastanti sentimenti, cercava comunque di non far trasparire nulla, e si sforzava di assumere l'aria più disinvolta che poteva.
Erano le 21,30 quando il cameriere gli porse un misterioso bigliettino piegato accuratamente. Estasiato dal sublime profumo che emanava quel pezzo di carta, il nostro povero ragazzo non poté fare a meno di annusarlo per qualche minuto, prima di aprirlo. Quindi, dopo aver dato una rapida occhiata intorno a sé, lo lesse.
Ubbidendo al messaggio, si alzò subito e uscì dal locale. Sebbene in lui fosse ancora molto forte il disagio che tutta la situazione gli procurava, ora però sentiva che non desiderava più essere altrove. Come un filtro magico quel profumo aveva cominciato a insinuarsi nel suo animo e a sgretolare i suoi amati ideali, che lo rendevano così rigido e severo con gli altri e con sé stesso.

Quando lei finalmente gli apparve, il suo cuore, improvvisamente libero da ogni scrupolo morale, poté accogliere il primo sentimento d'amore. In quel momento non avrebbe desiderato altro che di vivere tutta la vita insieme a lei, ed ogni altra aspirazione gli sembrava inutile e priva di senso.
Ma le domande di Sabina lo strapparono ai suoi sogni ad occhi aperti, e con grande sforzo e notevole imbarazzo egli dovette raccontare tutta la complicata vicenda, che lo aveva condotto dinanzi a lei.
-Ma mi creda Signora io non volevo, mi hanno costretto--E perché non volevi? Forse non sono di tuo gradimento, non sono abbastanza bella?-
-No, lei è bellissima, lei è la creatura più bella e affascinante che io abbia mai visto-
-E allora che problema c'era?-
-Ma mi sembrava avvilente la situazione, vendere il proprio corpo, lo squallore della prostituzione-
-Caro, ti devo spiegare una differenza di non poco conto. Farlo per un centinaio di euro vuol dire prostituirsi e forse tutto quello che pensi tu. Farlo invece per magliaia di euro vuol dire pensare all'avvenire!-

Sabina sapeva perfettamente che una professionista del suo calibro, vista la situazione, avrebbe dovuto immediatamente mandare a monte l'appuntamento. Ma quel ragazzo solo ed impacciato, che si agitava sulla sedia del ristorante, le era parso così carino e dolce che non era riuscita a tenere a freno la propria curiosità. Ed ora si malediceva perché aveva voluto conoscerlo. Una parte di sé le diceva che si stava cacciando in un bel guaio, e lei sapeva che ciò era vero, eppure sentiva che non aveva la forza di resistere a quel l'angelo caduto sulla terra, che la guardava con occhi così teneramente adoranti.
Non potendo, però, farsi vedere insieme a un ragazzo di sedici anni, Sabina pensò bene di andare in una tranquilla pizzeria, ove sicuramente non avrebbe corso il rischio di incontrare qualcuno che la conoscesse.

Nonostante l'ambiente più familiare, Alessio continuava ad essere molto imbarazzato, immaginava che tutti quelli dei tavoli vicini e i camerieri si domandassero cosa ci facesse una donna così bella ed elegante con un ragazzino vestito come per la prima comunione. Ed inoltre era sicuro che Sabina lo avesse portato in quella pizzeria solo per bontà d'animo. Le aveva infatti confessato che per assicurarsi che lui portasse effettivamente a termine la sua missione, alcuni ragazzi del liceo si erano piazzati di vedetta nei pressi del ristorante dell'appuntamento e se ne sarebbero andati via contenti e soddisfatti solo quando fossero stati ragionevolmente certi che tutto procedeva secondo le loro aspettative, cosa che avevano sicuramente pensato, quando lo videro andare via con lei sottobraccio.
Ma il fascino e la bellezza di Sabina riuscirono alla fine a prevalere, ed Alessio abbandonò ogni pensiero molesto.

Spero miei cari lettori che non me ne vogliate troppo se tralascerò di descrivere questa parte della serata di Sabina e Alessio, e me la caverò dicendo che si divertirono molto. D'altronde mi sto accorgendo che sto trascurando il lato sessuale della storia, e ciò non è affatto bene, soprattutto considerando il tema dei nostri racconti.
Quindi, bando alle ciance, e passiamo a descrivere la prima notte d'amore di Alessio.
Vi avverto però che non dovete aspettarvi alcuna prodezza sessuale o chissà quali complicati numeri da kamasutra. Il nostro protagonista maschile fino ad allora non aveva nessuna esperienza, sebbene, al contrario dei propri compagni un po' più pratici, poteva vantare di aver letto buoni e seri testi in proposito.

Per timore di imbarazzanti figure, Alessio si limitò ad aprire la bocca, quando ricevette il suo primo bacio. Si concentrò sui movimenti della lingua di Sabina, e cercò così di imparare come baciare. Appena gli sembrò di aver capito, cominciò a essere meno passivo. Provò, all'inizio, ad intrecciare voluttuosamente la sua lingua con quella di lei, e quindi, preso coraggio, azzardò qualcos'altro, come la stimolazione del palato e dei teneri morsi sulle labbra.
Sabina apprezzò molto tali sforzi. Ma quel che soprattutto le piaceva era lui, così dolce e volenteroso.

Irresistibilmente attratto da bel seno che palpitava sotto suoi occhi, Alessio vi pose la sua mano. Tuttavia, era così timoroso di far del male, che osava appena sfiorare le superbe tette di Sabina. Sicché la proprietaria di quel bel seno lo dovette incitare a essere meno delicato nelle sue carezze. Fu per lui molto sorprendente vederla godere tanto, nonostante gli sembrasse che il mondo in cui le stava tormentando i capezzoli avrebbe dovuto procurare solo dolore. Labile è il confine tra il piacere e il dolore, pensò Alessio.
E dopo il seno il ragazzo si dedicò ad esplorare il resto dello splendido corpo di Sabina. Tutto gli sembrava degno di adorazione in lei.
Baciò i deliziosi piedi, piccoli e leggermente arcuati. Lentamente fece scivolare le mani sulle lisce e magnifiche gambe, indugiando sulle cosce. Massaggiò dolcemente le spalle e la schiena, non senza rimanere in ipnotica ed estatica contemplazione del perfette natiche della sua adorata.
Quando arrivò alla fica, Sabina cercò di guidarlo alla scoperta dei segreti della sua clitoride. Gli spiegò che doveva essere molto delicato inizialmente e poi, coll'aumentare dell'eccitazione, avrebbe dovuto essere più deciso nello stimolare il prezioso bottoncino di carne, infine, approssimandosi l'orgasmo, tornare a essere molto delicato. Con naturale talento e ammirevole diligenza, Alessio seguì i preziosi consigli della sua maestra, la quale raccolse pienamente i frutti del suo insegnamento.
Contrariamente a quanto aveva immaginato, Alessio divenne un po' teso, quando Sabina cominciò a occuparsi del suo cazzo.
Anche se sapeva benissimo che non è indispensabile esser assai dotati, questo ed altri timori si impadronirono di lui. Inutilmente cercò di concentrarsi solo sulle piacevoli sensazioni che Sabina cercava di procurargli.
Quando lei si accorse del brutto scherzo che l'emotività stava facendo al suo giovanissimo amante, interruppe ogni sollecitazione erotica e abbracciandolo cominciò a ricoprirlo di teneri baci.
Alessandro sentì allora una meravigliosa sensazione avvolgere non solo il suo cazzo ma tutto il suo corpo. Fu così che il cazzo del nostro tenero eroe fu in grado di penetrare la passera della bella Sabina.
Contrariamente ai suoi timori, Alessio non si rivelò affatto impacciato e durò il tempo sufficiente per donare uno orgasmo straordinariamente appagante alla sua compagna.
Dopodiché i due amanti dedicarono buona parte della notte a piacevoli giochi d'amore e infine si abbandonarono al sono abbracciati.

La mattina seguente la molesta soneria del cellulare svegliò Sabina.
-Ciao, è da tanto che non ti vedo, mi manchi!-
-Io ti ho visto qualche giorno fa in televisione a sproloquiare sul progetto di riforma della legge Merlin-
-Davvero? E come ti sono sembrato?-
-Il solito stronzo! Stai promovendo una legge del cazzo. E' chiarissimo che il progetto è congegnato per ridurre il mercato del sesso alla sola categoria del bordello, che deve essere minuscolo e quasi occulto. -
-Ma è questo che la gente vuole. Ripulire le strade, e porre fine alla 'prostituzione libera', che oltretutto rappresenta un focolaio di diffusione insidiosa delle malattie sessualmente trasmissibili ed in particolare dell'AIDS. La proposta di legge, è sorretta dalla volontà di tutelare la salute pubblica e di salvaguardare la quiete e l'ordine pubblico, riportando strade e quartieri a misura dei cittadini.-
-Stronzate, non sei più in televisione. Caro il mio bel sottosegretario, te ne freghi altamente della salute e dell'ordine pubblico, tu vuoi sola la tua stramaledetta visibilità. Vuoi solo andare a farti bello in televisione, solo questo ti importa-
-Ma com'è che ti voglio bene anche se mi dici cose così brutte?-
-Vaffanculo!-
-Come mi piace quando mi dici così. Quand'è che ci si può rivedere?-
-Non lo so, voglio prendermi una bella vacanza-
-E quando torneresti?-
-Non so neanche se torno, ciao!-
Sabina spense il cellulare e cercò di dormire, ma non vi riusciva. Troppi sentimenti contrastanti le agitavano l'animo.
Guardando Alessio, che dormiva accanto a lei, si chiese per quanto tempo ancora sarebbe rimasto così bello e così innocente. Gli accarezzò la fronte e prese a ricoprirlo di teneri baci.
Alessio si svegliò, e nello sguardo di Sabina colse l'inquietudine di cui era preda. Un tenero e forte abbracciò cinse la donna, come se il suo giovane amante, avendo capito, la volesse trattenere, per non farla fuggire.
Sabina si arrese a quell'abbraccio e trovò il coraggio, o l'incoscienza, per scacciare i suoi cattivi pensieri.

Termino qui questa storia, perché mi sento troppo malinconico per raccontare il resto. Ovviamente l'idillio tra Alessio e Sabina durò poco, gli amori sono attimi di felicità che rubiamo alle nostre esistenze, e che poi siamo costretti a restituire.
Così alla fine entrambi dovettero tornare alla loro realtà quotidiana.
Sabina cedette alle insistenti profferte del suo spasimante sottosegretario, ma lo lasciò ben presto per il ministro.
Con sua grande sorpresa, Alessio scoprì che dopo la relazione con Sabina all'interno della scuola era diventato molto popolare, persino tra le ragazze. Nel bagno dei maschi campeggiava la seguente scritta: Alessio regna sul fumo e sulla fregna!
di
scritto il
2010-07-14
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