La colonia estiva

di
genere
saffico

Salve, mi chiamo Monica, e vi voglio raccontare di quando andavo in colonia nel periodo estivo.
Andavo sempre nello stesso posto in da quando avevo sei anni, fino al compimento dei diciotto.
Avevano la convenzione con l'ufficio dove lavoravano i miei genitori.
Ricordo benissimo che, la direttrice, dopo averci fatto fare le attività la mattina in spiaggia, ci mandava a riposare nel primo pomeriggio, e successivamente dalle sedici, fino alle ore diciannove, ci faceva fare delle lunghissime passeggiate nelle campagne che costeggiavano il posto dove era l'edificio che ci ospitava, e spesso quando vi prendeva parte anche lei, pretendeva che si indossasse tutte una canottiera a spalla larga bianca calzoncini corti, scarpe da ginnastica, perché ci faceva correre e quando tornavamo era presente nello spogliatoio che ci controllava una ad una mentre facevamo la doccia, poi in refettorio per la cena, ed infine ci mandava al letto nella nostra camerata che era composta da 50 brande.
"così apprendete cose nuove ogni giorno, e poi dopo cena, andate subito a letto." Questo era il suo motto.
Un pomeriggio dissi che non mi sentivo bene, e rimasi nell'edifico in portineria, sorvegliata dalla vigilante e dalla sorvegliate della colonia, che in precedenza erano state avvisate dalla direttrice che io sarei rimasta perché non mi sentivo bene, e quindi non avrei partecipato all'uscita pomeridiana di quel giorno.
Dopo circa una ventina di minuti che, le mie compagne erano uscite con la direttrice e le altre animatrici della colonia, davanti al cancello si vide fermare un auto di grossa cilindrata di colore nero, dalla vettura scese una donna che fu immediatamente riconosciuta dalle altre due che erano con me in portineria ed aprirono subito per permettere il passaggio.
Le due donne si dissero qualcosa a bassa voce che io non sentii, e dopo pochi minuti arrivò il veicolo davanti all'edificio dove ci trovavamo noi.
Le altre due donne non fecero domande, ma dissero soltanto. La portiamo in ambulatorio dottoressa? si grazie rispose la donna interpellata dalla vigilante.
Capii che, la direttrice prima di uscire aveva avvisato il medico di venire per visitarmi e poter controllare se dicevo il vero, o fingevo di avere veramente qualcosa. Le altre due donne, senza fare ulteriori domande, mi presero ogni una per un braccio e con passo marziale mi portarono in ambulatorio al cospetto della dottoressa.

scritto il
2014-12-04
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