Prima notte

di
genere
gay

Ero appena passato al mio nuovo appartamento, ansioso di cominciare il mio terzo anno all'università. Mi ero trasferito con due amici molto etero e sapevo che sarebbe stato un anno interessante. Diciamo che tutti e tre sapevamo come divertirci. La nostra prima notte nel nostro appartamento nuovo, invitammo tutti i vicini di casa a bere qualche birra e chiacchierare di come avremmo voluto che l’estate non fosse già finita.
C'erano circa 10 persone nell’appartamento ed era necessario parlare ad alta voce per sovrastare la musica. Alcuni li conoscevo dagli anni precedenti ed un paio non li avevo mai visti prima. Uno di questi era Roberto, un bel ragazzo con una maglietta stretta e jeans perfetti. Era alto circa un metro e ottantacinque, aveva capelli castani scuro ed una figura magra ma bella.
Pensai fosse etero e credo che anche lui lo pensasse di me. Andammo ad un bar che era solo ad alcuni isolati e tutti ci ubriacammo a sufficienza. Per tutta la sera Roberto ed io restammo insieme parlando e fu bellissimo. I miei compagni di stanza all’una di notte mi avvicinarono e dissero che stavano per andare a casa di alcuni amici per giocare e bere ancora e chiesero se anche Roberto ed io volevamo andarci. Io ero stanco e dissi che avrei preferito tornare a casa e Roberto disse lo stesso. Quindi dopo aver finito i nostri drink lasciammo il bar per incamminarci verso casa. Ridemmo zigzagando sul marciapiede finché non arrivammo al mio appartamento. Roberto si frugò le tasche: "Merda" Disse.
"Hai dimenticato le chiavi?"
"Sì"
"Puoi restare qui finché i tuoi compagni non torneranno, possiamo farci qualche birra." Suggerii.
Lui si disse d'accordo ed andammo nel mio appartamento. Roberto andò in bagno e poi venne in cucina dove stavo sgombrando alcune lattine di birra vuote. Gli dissi di prendere una birra nel frigorifero se voleva.
"No, ragazzo, ho bevuto abbastanza. Ho davvero solo voglia di andare a letto."
"Non abbiamo ancora tutti i mobili, così se vuoi usare il mio letto, io dormirò sul pavimento, non ho problemi." Dissi esitante al pensiero di dormire vicino a lui.
"OK", lui cominciò, "Oppure potremmo dormire entrambi nel tuo letto."
La mia faccia diventò rossa, pensai stesse scherzando, ma già potevo sentire il sangue precipitarsi nel mio inguine. Improvvisamente sentii la sua mano sulla mia. Lo guardai nei suoi begli occhi. Erano verdi e pieni di desiderio. Sorrise mentre la sua faccia si avvicinava alla mia.
"Se per te è OK ad ogni modo", disse.
Io sorrisi e dissi, "Sì, è probabile che mi piaccia davvero."
Lui si allontanò e sorrise, attraversò la camera ed io lo seguii chiudendo la porta d’ingresso a chiave. Andammo nella mia stanza e cominciammo a spogliarci.
“Non hai dei boxer o qualche cosa che io possa prendere in prestito, io, um, non porto biancheria intima." disse.
Io guardai il suo torace ben definito ed abbronzato mentre si alzava la camicia. Sentivo la protuberanza nei miei jeans anticipare gli eventi che speravo potessero accadere. Nella mia mente passarono tutte le fantasie porno che avevo avuto nella mia vita, come volevo sentire il suo corpo nudo sul mio, come volevo sentire la sensazione di avere il suo cazzo che scivolava dentro e fuori dalle mie labbra.
"Non hai bisogno di boxer." Dissi alla fine.
Lui rise piano. "Bene se devo essere nudo anche tu lo devi essere." Il mio cuore cominciò a correre. Lo guardai negli occhi e mi sentii attirato da lui. Feci scivolare via la camicia ed i pantaloni. Roberto guardò la protuberanza enorme che avevo nei boxer neri. I suoi occhi si allargarono leggermente, poi si alzarono ed incontrarono i miei. Spensi la luce gettando la stanza nell'oscurità completa. Quando sentii il rumore della zip dei suoi jeans e li sentii scivolare sul pavimento, io feci scivolare via le mie mutande e sentii il mio cazzo pulsare. Lo sentii scivolare a letto nel buio, mi avvicinai al letto e vi salii. Mi sdraiai sulla schiena e Roberto fece scivolare una delle sue gambe su di me avvicinando la sua faccia alla mia. Io gli strofinai il retro della coscia sentendo i piccoli peli che aveva sulle gambe. Poi sentii il suo pene contro di me. Era duro come il mio e piuttosto grosso. Poi le nostre labbra si incontrarono. Dapprima leggermente, ma poi più aggressivamente, aprii la bocca e gli permisi di farvi scivolare dentro la sua lingua.
Spinsi fuori la mia lingua ed esplorai tutta la sua bocca. Lo sentii spostarsi mentre faceva scivolare completamente la sua gamba su di me in modo di mettersi a gambe divaricate, i nostri uccelli si strofinavano insieme. L'afferrai per il retro delle cosce mentre cominciavamo a spingere l'uno contro l'altro. I nostri peni si strofinavano stretti tra i nostri corpi.
Roberto emise un piccolo lamento quando gli succhiai il labbro inferiore. Spostai le mani sul suo sedere liscio e lo afferrai. La sua bocca si mosse al lato della mia faccia e cominciò a succhiarmi un orecchio. Ora potevo sentire dell'umidità di sperma sui nostri stomaci. Mossi un dito intorno al suo buco del culo e spinsi. Lui si lamentò di nuovo mentre stringeva il suo ano intorno alle mie due dita. Dopo avere lavorato il suo buco per alcuni minuti, mentre gli succhiavo la lingua e lui succhiava la mia, lo feci rotolare ed io rotolai sopra di lui. Mi mossi verso il basso baciando prima il suo capezzolo che poi mordendolo piano, poi al suo ombelico. Sentii suo grosso cazzo peloso colpire il mio mento, così lo presi nella mia mano e lo leccai lentamente, dalla punta al retro delle palle, il più lontano che la mia lingua potesse arrivare. Spalancai la bocca e presi dentro tutto il suo membro. Sentii il salato dello sperma che mi fece diventare selvaggio. Mossi la testa in su e giù per molti minuti fermandomi ogni volta un po’ per leccare la sua asta e le palle. Feci scivolare l’altra mano tra le sue gambe e lui spinse in su la sua pelvi. Ficcai due dita profondamente nel suo culo e la dimenai per massaggiare il suo interno.
Roberto cominciò ad essere veramente eccitato, spingeva la mia testa sul suo cazzo ed alzava le anche. Io lo presi dentro spingendo il naso nel suo cespuglio di peli pubici. Non passò molto prima che cominciasse ad anelare pesantemente e capii che era pronto ad eiaculare. Spinsi un terzo dito nel suo culo e succhiai la testa del suo uccello mentre la mia altra mano scivolava su e giù sull'asta rapidamente. Poi lui esplose. Uno scoppio di caldo liquido latteo riempì la mia bocca, schizzando ancora ed ancora. Ingoiai quanto potevo, ma un po’ ne uscì dagli angoli della bocca e scese sull’asta. Leccai il suo cazzo per pulirlo e ritirai le dita dal suo sedere.
"Ti voglio dentro di me!", bisbigliò.
Feci una pausa poi lo sentì raccogliere le gambe e mettere i piedi sulle mie spalle. Sentii i peli delle gamba lungo il mio collo e mossi le mani lungo le sue gambe sino alle anche. Lui le alzò dal letto ed io posizionai il mio cazzo all’accesso paradisiaco. Lui allungò una mano sotto la sua gamba ed afferrò il mio pene spingendosi lentamente sopra. Il calore e la strettezza del culo di Roberto erano puro paradiso. Lui emise piccoli rumori mentre io scivolavo lentamente ulteriormente dentro di lui. Quando fui completamente inserito lui mise una mano sulla testata del letto sopra di se e cominciò a sgroppare. Io tenevo le sue anche e tiravo e spingevo dentro e fuori. Prendemmo rapidamente il ritmo, ora ci lamentavamo rumorosamente. Io sentivo i rumori bagnati del mio cazzo che scivolava dentro e fuori. In breve mi sentii pronto ad eiaculare. Glielo dissi e lui disse che lo voleva dentro di se. Riprendemmo il ritmo più forte e veloce, io sentivo le mie palle schiaffeggiarlo. Con un grugnito sparai il più grosso carico della mia giovane vita dentro di lui. Sentii spasmo dopo spasmo il mio succo riempire il suo sedere. Lo sentii gocciolare fuori sopra il letto. Mi sdraiai in avanti sopra di lui e lo baciai profondamente. Rimasi sdraiato finché non mi divenne molle e scivolò fuori del suo buco. Dormimmo così, io sopra di lui, ambedue bagnati di sperma e sudore.
di
scritto il
2015-01-05
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