Liz

di
genere
trans

Non avrei mai creduto di poter vivere un’esperienza come questa che sto per raccontare, e che ancora oggi mi turba profondamente.
Era nato tutto durante una cena per gli auguri di Natale ai miei collaboratori, la discussione più accesa era stata fra me ed un mio amico di vecchissima data, Giorgio, con in quale eravamo cresciuti insieme, frequentato la scuola fino alle superiori, poi aveva smesso mentre io avevo continuato fino alla laurea. Poi la vita ci aveva divisi. Ci eravamo ritrovati forse vent’anni dopo, proprio mentre io stavo avviando una piccola azienda, e da cosa nasce cosa, lo avevo preso come collaboratore, e si era dimostrata sempre una scelta indovinata. Quella sera, non ricordo come fosse nata, la discussione trattava dei rapporti con i transessuali. Vedeva me da un lato, play-boy incallito, con due divorzi alle spalle, sostenere la supremazia della femmina biologica, mentre Giorgio, pur condividendo in parte il mio pensiero, sosteneva che con certi transessuali, fare sesso poteva essere meglio e più soddisfacente che con una femmina. Avendo avuto anche alcune esperienze con i trans, Giorgio ne magnificava le capacità amatorie :- Un pompino come te lo sanno fare loro, te lo sogni, neppure con la meglio delle puttane! – ed alla mia obiezione che loro, comunque avevano qualcosa di diverso dal sesso femminile, mi aveva lasciato basito rispondendomi: - Ed allora? Se vuoi glielo puoi succhiare, e credimi non è male, come potrebbe sembrare, e te ne potrei far conoscere qualcuna che ti farebbe venir voglia subito, di prenderglielo in bocca e succhiarglielo!infine glielo puoi mettere dietro ed è fantastico meglio che con una femmina…-Avevamo terminato la cena e la discussione, rimanendo ognuno della propria idea, e quando c’eravamo salutati erano ormai passate le due di notte. Non riuscivo a distrarre la mente dalle sue parole:- Se vuoi glielo puoi succhiare! -. Assolutamente, sarebbe stata una cosa che non avrei mai fatto. Io ero per natura un po’ feticista ed anche un po’ succube, e se una donna mi si sapeva imporre, sarebbe riuscita a anche a dominarmi, ma una donna, femmina… A me quando era successo era sempre una donna che me lo aveva preso in bocca…. Mai avrei succhiato un membro maschile, mi schifava il solo pensiero. Sull’onda di questi pensieri, avevo acceso il pc, ed ero andato a cercare di capire qualcosa di più su questo mondo che non conoscevo assolutamente, e che Giorgio mi aveva descritto come molto eccitante e molto intrigante. C’erano fotografie di trans , veramente belli, o si diceva belle? Con seni grandi e provocanti e fisici da urlo, ma c’era sempre qualcosa di più fra le gambe. Me ne andai a letto, prima di crollare sulla tastiera. Nei giorni successivi questo, tanto si era insinuato nella mia mente che era diventato un pensiero fisso, volevo vedere cosa avrei potuto provare con un trans. Non volevo mettermi a cercare per le strade, e la rete mi aiutò. Fra le centinaia di inserzioni questa mi attirò particolarmente.
CIAO SONO LIZ TRANS,UNICA IN MIO GENERE!! SONO A …..,SPLENDIDA CREATURA, PELLE CIOCCOLATO ATTIVA E PASSIVA DOLCE E COCCOLONA PER LE TUE PRIME ESPERIENZE, PADRONA DURA E DECISA PER QUEGLI UOMINI CHE SANNO GIA COSA VOGLIONO. CON ME TUTTI I GIOCHI SONO CONCESSI LUNICO LIMITE SARA LA TUA FANTASIA,ADORO SENTIRE CRESCERE IL TUO CXXXO NELLA MIA BOCCA, O SE PREFERISCI ESSERE LA MIA PUTTXXNA, TI RIEMPIRO’ LA BOCCA CON IL MIO PALO E MI FARAI GODERE GUSTANDO LA MIA CREMA CALDA. ATTENZIONE POSSO PROVOCARE DIPENDENZA!!!! CHIAMAMI AL 348……… ...
Mi stuzzicò il fatto che fosse disponibile per uomini alla prima esperienza. Ricordo che ero agitatissimo, mentre componevo il numero sul cellulare. Un : - Ciao caro, dimmi – mi elettrizzò e balbettando risposi se ci si sarebbe potuti vedere. – Certamente caro, dimmi quando e dove vuoi – Poi sentendo il mio silenzio, prese l’iniziativa e mi chiese se alle 15 in galleria accanto al caffè Biffi, poteva andare bene per me. Le chiesi come avrei potuto riconoscerla, mi rispose che non c’era problema, che l’avrei riconosciuta senza dubbio. Alle 14,30 ero già seduto ad un tavolino al Biffi, mani sudate ed agitazione costante. Non era il primo appuntamento che avevo solamente ai fini di praticare del sesso, ma era sempre stato con delle donne, femmine. Erano le 15 esatte, quando la vidi apparire, e non c’erano dubbi,altri non poteva essere che lei. Avanzava a passo deciso una cavallona di forse un metro ed ottanta, su tacchi di dodici cm., ed una minigonna da infarto. Una mulatta , non bellissima, ma appariscente al punto che non ci fu uno sguardo maschile che non si incollò alle sue forme, che erano veramente provocanti. Non riuscii mai a comprendere, perché senza esitazione si diresse verso il mio tavolino…Mi guardai anche intorno, c’erano altri uomini soli, ma lei venne verso di me. Con un sorriso smagliante si sedette davanti a me, la minigonna salì al punto che tutti gli uomini, me compreso deglutirono…:- Ciao, caro, sei tu che aspetti me, vero? – Staccando con uno sforzo, gli occhi dalle sue gambe, sentii uscirmi un si, ma gli occhi ripiombarono nella sua scollatura che lasciava intravvedere due bocce grandi come meloni, ma all’apparenza molto sodi. Fu subito Liz a mettermi a mio agio iniziando a chiacchierare del più e del meno., e sorseggiando un gin fizz, quando le dissi che per me era la prima volta, mi rispose accendendosi una sigaretta che lo aveva capito subito e che quindi sarebbe stata contenta di iniziarmi, alla fina concluse che lei era la persona adatta, e che avrebbe avuto mille attenzioni affinchè un novellino (mi chiamò proprio così) si fosse potuto divertire e ne avesse avuto il massimo del piacere. Pagai e ce ne andammo, avevo l’auto nel parcheggio sotterraneo, e ricordo che scendendo sulla scala mobile, lei si ritoccò le labbra con una matita. Devo dire che era una donna, in tutto, non bellissima forse, ma con una carica sensuale non indifferente. Mi prese a braccetto , ed avvicinandosi a me mi avvolse con il suo profumo, che sapeva di cannella. Sentii che il cazzo mi si stava indurendo. Quando sentì il cicalino dell’apertura della mia X5 esclamò:- Uhaoo, che figata, adoro questa auto! –le lanciai ancora un’occhiata nella scollatura, e salii. Liz si accorse del mio stato di eccitazione e mi mise una mano sulla patta dei pantaloni. Con un movimento esperto lo afferrò dicendo: - Tu forse sei timido, ma lui no, pare che abbia già voglia, eh! – Mi sentii arrossire. Mi diede le direttive per raggiungere un motel poco distante dal casello dell’autostrada: - Non offenderti, ma sai per la mia e tua sicurezza, la prima volta che sto con qualcuno, preferisco andare in un motel , ti spiace? E’ un posto tranquillo e pulito, e nessuno ci disturberà, ormai mi conoscono – Ecco, pensai, la conoscono e mi vedranno salire con lei,magari qualcuno mi potrebbe riconoscere, e sai che figura!.Liz, quasi leggendomi nel pensiero, mi disse: - Dammi i soldi, ed aspettami qui, io entro e pago la camera, salgo e dalla finestra ti dico il numero della camera, aspetti qualche minuto e te ne sali tranquillamente , nessuno saprà dove stai andando..ok?- Così facemmo, le misi in mano uina banconota da 100euro, lei mi guardò sorridendoe muovendo le dita, aggiunsi 50 euro, mi fece l’occhiolino e si incamminò verso l’ingresso. Mi accesi una sigaretta. Liz entrò nel motel e la luce dell’ingresso aumentò i chiaro-scuri delle sue curve.Era veramente ben fatta. Non riuscivo a staccare gli occhi dal suo culetto, delizioso, e provocante, che si muoveva libidinoso. Stavo buttando il mozzicone, quando la vidi affacciarsi : - 15 – mi disse. Attesi un momento e poi entrai, nessuno fece caso a me, che infilai le scale quasi correndo. Era al primo piano ed in un attimo mi trovai davanti alla porta 15….
continua….


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2015-02-11
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Kathia cap. II°

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