Sandra e Franco (cap. II°)
di
finson
genere
tradimenti
Cap. II°
Il movimento dell’uomo continuò per un tempo che a Franco sembrò essere infinito. Sentiva i singhiozzi di Sandra, che conosceva essere il sintomo del piacere che a donna stava provando, ed il ragazzo stantuffava senza dimostrare il minimo cedimento , anzi sembrava anche avesse aumentato il ritmo. - Accidenti se era resistente! – pensò Franco, non sapeva da quando la stava montando, ma si rese conto che lui non aveva mai resistito tanto a lungo senza venire nella figa bollente di Sandra. Invece il ragazzo non dimostrava cedimenti ed i singhiozzi di Sandra si erano trasformati in grida. Franco era allibito: evidentemente il ragazzo prendeva qualcosa , per durare così a lungo, sennò come avrebbe fatto altrimenti? Questi erano i pensieri di Franco, quando dopo un tempo che gli sembrò infinito udì i gemiti del ragazzo, che accelerando i colpi finalmente iniziò a godere. La scena era oltremodo eccitante e Franco sentì che il suo membro era nuovamente teso e duro. Il ragazzo si staccò da Sandra e si distese accanto alla donna. Mentre si spostava Franco, riuscì a vederla in viso, era rossa e sudata, letteralmente stravolta….Ecco, pensò, finalmente ha avuto ciò che desiderava, ora sarà contenta. Ma non immaginava di quanto si stava sbagliando. Ho detto che Sandra era quasi una ninfomane, bene, la scena che si ripetè agli occhi di Franco, lo lasciò senza fiato. Dopo forse un minuto che Sandra si era distesa, la vide rialzarsi e dire qualcosa al ragazzo, che però Franco non riuscì a sentire. Lui prese a ridere, e ridendo allungò il braccio mettendole la mano fra i capelli, e tirandola verso il suo cazzo. Sandra non oppose resistenza ed un attimo dopo ancora una volta la cappella di quel cazzone scomparve fra le sue labbra. – Che troia! – pensò Franco – Non ne ha veramente mai abbastanza! Che puttana! – Così dicendo si rimise il cazzo nei pantaloni e si staccò dall’anta. Con un fazzoletto di carta ripulì alla meglio l’anta dal suo sperma, e lo gettò in un vaso, per riprenderlo in seguito. Uscì dal balcone, e silenziosamente si tirò, chiudendola, la porta d’ingresso alle spalle. Salì in auto e si accese una sigaretta. Avviò il motore e lentamente partì, ma dopo forse un centinaio di metri fece inversione, e si fermò nuovamente poco lontano da casa sua. Spese il motore, schiacciò la sigaretta a terra, e come aveva fatto prima, rientrò in casa, è ritornò al suo posto di osservazione. Le cose non erano cambiate, anzi si, nel senso che ora Sandra stava cavalcando l’uomo, impalandosi sul suo cazzo. Vedeva le sue bellissime tette sobbalzare ad ogni colpo, e sentiva la donna ridere e gemere godendosi dentro quel cazzo duro e grosso. – Che troia! – pensò ancora Franco, mentre chiudeva la porta d’ingresso – Che grandissima troia ho sposato! Capisco perché con me non sia mai soddisfatta!- Tornò in ufficio non riuscendo a distogliere la mente da quelle scene, ed altro non fece fino all’ora dell’uscita che spostare qua e là pile di scartoffie sulla sua scrivania. Alla sera, durante la cena , l’atmosfera era carica di elettricità, il silenzio era pesante, asfissiante. Franco era combattuto dal desiderio di gridarle ciò che aveva visto, ma non voleva che Sandra sapesse che era stato lì nel pomeriggio. Fino a che , ad un tratto la donna esclamò:- Ti è piaciuto, eh? Non sapevo che avessi questi gusti!! Sei un fottuto maiale! – Franco quasi si strozzò con il boccone e la guardò spalancando gli occhi, cosa mai voleva dire? Stava per gridarle che era lei che avrebbe dovuto vergognarsi, che l’aveva vista come succhiava quel cazzo nero, e come godeva mentre lo prendeva tutto dentro! Questo stava per dire quando Sandra, che si era alzata, aveva preso da un cassetto, il fazzoletto di carta che gli era servito nel pomeriggio. Franco sentì come un violento pugno nello stomaco, sentì che le gambe non lo avrebbero più retto : -Il fazzoletto! – pensò : - Che stupido, l’ho dimenticato nel vaso! Come ho fatto?Stupido!Stupido!Stupido! – Lo sai cos’è, vero? - gli gridò Sandra buttandoglielo sul viso – Questo è il fazzoletto con il tuo sperma, porco che non sei altro, ti sei segato, mentre vedevi tua moglie che scopava con un altro! Maiale! Guarda la moglie che scopa con un altro, e si masturba! – Franco stava sudando, sentiva che forse sarebbe svenuto! Che figura aveva fatto! Scoperto come un ragazzino che si fa le pippe! – Bene – riprese Sandra – Allora visto che ti è piaciuto guardare, avrai capito che è piaciuto moltissimo anche a me, ho goduto come una troia, quello era un vero cazzo di un vero uomo, non ha perso un colpo, altro che il mio maritino che ansima dopo qualche minuto! Ecco cosa voglio! Un cazzo come quello, un cazzo che sfondi una femmina come me, e se devo pagare certo che lo pago, ma almeno godo, godo, tutto quello che non mi hai mai fatto godere! – Dopo questa sfuriata Sandra uscì dalla stanza sbattendo la porta. Franco non era stato in grado di reagire, al discorso della moglie, ma in effetti cosa ci sarebbe stato da reagire: aveva ragione lei, l’aveva detto che voleva provare con un altro, perché lui non la sapeva far godere come voleva. Questi erano i suoi pensieri, quando la moglie riapparve sulla porta, sembrava si fosse calmata e gli disse: - Ok allora, considerato che ti piace guardare la mogliettina che si fa sbattere da un altro, ho pensato che la prossima volta non avrai bisogno di nasconderti dietro agli scuri sul balcone, ma ti siederai in camera, e guarderai quello che ti piace tanto! – Queste parole furono una coltellata per Franco: - Allora –pensò- Ci saranno altre volte!? – Sandra, di rimando, quasi gli avesse letto nella testa, gli disse: - Ora che ho trovato finalmente chi mi fa godere, non lo mollo più! Ma non voglio fare nulla di nascosto, e la prossima volta voglio che tu ci guardi, da vicino, senza nasconderti come un ladro! – Queste parole non erano un invito, ma risuonarono nella testa di Franco più come un ordine. – Ora me ne vado a dormire – riprese Sandra - E tu mi fai il favore di andare nella camera degli ospiti! – Franco rimase seduto, era stordito, sconvolto…Per qualche giorno il loro dialogo si limitò alle parole essenziali per la vita in comune. Franco si stava illudendo di vivere un incubo: - Poi mi sveglierò, e sarà tutto passato! – e si sforzava di pensare che fosse tutta un’assurda favola. Il fatto che sua moglie avesse bisogno di un altro uomo , anche se con dolore avrebbe saputo magari anche accettarlo, ma mai avrebbe accettato di assistere da vicino alle loro prodezze amatorie. Fino a che una mattina, un venerdi mattina, Sandra lo riportò violentemente alla realtà: -Domani pomeriggio viene Claude, l’ho invitato di sabato, così tu non hai impegni di lavoro e potrai stare qui con noi! Chissà se magari imparerai qualcosa…ah…ah… Quel giorno, Franco non andò in ufficio, cosa ci sarebbe andato a fare? Si sentiva incapace di qualsiasi cosa non fosse il pensare continuamente a quella assurda, sgradevole ed anomala situazione. La notte trascorse agitatissima, e così la mattinata di sabato, senza una parola con la moglie, neppure a pranzo. Intorno alle 15, quando il suono del campanello alla porta lo fece sobbalzare. Credette di sentirsi scoppiare il cuore, quando sentì Sandra esclamare: - Ciao, amore! -. Entrarono abbracciati in salotto e Franco vide chiaramente la mano di lui premuta sul culo della moglie. Sandra fece le presentazioni: -Ecco, Claude, questo è mio marito, di cui ti ho parlato! – facendo l’occhiolino al ragazzo – E questo è Claude, che tu hai già anche visto! – Franco tendendo la mano di sentì arrossire. – Bene- disse Sandra – Ora direi che potremmo anche accomodarci di là –indicando la camera da letto – e rivolgendosi all’amante :- Ci sarà una novità oggi, mio marito vuole guardare, ti dà fastidio? – Claude sorrise. – Certamente, no , è tuo marito, se gli piace…ah…..ah….- Franco sarebbe voluto sprofondare, ma ormai era stato coinvolto e non avrebbe potuto (o forse anche voluto?) sottrarsi a quel gioco perverso. In camera, i due amanti non persero tempo, in un attimo a vicenda si spogliarono, e Franco vide da vicino il cazzo dell’uomo, e capiì perché piacesse molto alla moglie. Paragonato al suo, era gigantesco, lungo e grosso, ed era molle! Claude, inoltre aveva un fisico perfetto, come quelli che si vedevano solamente sulle riviste. La moglie poi, vista in questa prospettiva era bellissima, il candore della sua pelle contrastava piacevolmente con la pelle scura del ragazzo, e Franco dovette ammettere che formavano veramente una bella coppia. Sandra doveva essere alquanto infoiata, perché non perse tempo e rivolto uno sguardo al marito, appoggiò le mani sul petto di Claude, spingendolo sul letto. Lui si lasciò cadere e Sandra in ginocchio a terra davanti a lui, iniziò a carezzargli il cazzo. La carezza lentamente , lascivamente si trasformò in una masturbazione che ebbe il suo effetto e quel coso iniziò ad indurirsi e sollevarsi..La donna sempre più eccitata, iniziò a leccare le cosce del ragazzo, salendo lentamente fino all’inguine. Il marito, vedeva chiaramente la lingua di Sandra leccare lo scroto di Claude, e lo sentiva gemere. Il quadro era eccitante e Franco sentì di avere un’erezione. Poi, da quella troia esperta che era Sandra, iniziò il lavoro di lingua su quel cazzo che ora era diventato veramente grosso e diritto, come un paletto. Iniziò dalla base, con lunghe leccate, più e più volte, fino a che una volta in più giunse sulla punta e si fece scomparire golosamente in bocca quella rossa cappellona, iniziando un lento lavoro di su e giù. Claude, lasciò fare per qualche istante, poi si rialzò, aiutando Sandra a salire sul letto, e mentre lui si distese, fece in modo che la donna salisse sopra di lui. Sandra agevolò questo movimento e si trovò ad avere il viso di Claude fra le sue cosce. Iniziarono così un fantastico 69. Dal suo punto di vista Franco poteva vedere bene la figa di Sandra, e la rossa lingua di Claude che la percorreva salendo su, fino al buchetto posteriore, e la penetrava come fosse un piccolo cazzetto, ed era uno spettacolo decisamente ed esageratamente eccitante. Franco non resistette oltre, si alzò ed aperta la cerniera dei pantaloni lo tirò fuori che era già duro e fremente, ed iniziò a smanettarsi. Non ci volle molto e spruzzò una gran quantità di sperma sul pavimento. Stavano scendendo le ultime gocce, quando sentì gemere Claude, e la testa di Sandra aumentare il ritmo. Gli sembrò che durasse minuti, Claude premeva la testa della donna sul suo cazzo ed ansimava. Da parte sua, quella gran puttana di sua moglie bevve tutto senza lasciarne cadere neppure una goccia. Ed un istante dopo Sandra iniziò a sussultare sotto i colpi di lingua del ragazzo e godere singhiozzando e gemendo come una cagna in calore. Si abbandonarono entrambi, sudati ed esausti sulle lenzuola. Franco provava un forte senso di invidia per quel giovane ragazzo così prestante e bravo nel far godere la moglie, e nel godere delle capacità amatorie di Sandra. Ma lui , a parte i primi anni, mai era riuscito ad andare più in là della scopatina classica. Ma per Sandra non era mai stata sufficiente. Questi i pensieri che stava seguendo , quando Sandra esclamò :- Non ti sapevo così porco! Tanto da farti seghe mentre tua moglie scopa con un altro!- Franco avrebbe voluto sprofondare, perché doveva ammettere che la moglie aveva ragione, stava ora scoprendo un lato del suo carattere che fino a questo momento gli era stato sconosciuto. Sandra, diabolica continuò:- Ora vedrai che ti piacerà ancora di più! – e così dicendo prese ad accarezzare lascivamente il membro del ragazzo che riprese ben presto vita. Con due mani, la donna prese a masturbare quel cazzo che ormai si era eretto, duro e teso come un paletto. – Vedi – riprese Sandra, con una punta di cattiveria – Questo è il cazzo che mi ci vuole, bello e duro, sempre pronto, non quel tuo cazzetto, moscio e flaccido che ormai ti serve solamente più per farti le seghe…ah….ah…ah…-
continua…
Il movimento dell’uomo continuò per un tempo che a Franco sembrò essere infinito. Sentiva i singhiozzi di Sandra, che conosceva essere il sintomo del piacere che a donna stava provando, ed il ragazzo stantuffava senza dimostrare il minimo cedimento , anzi sembrava anche avesse aumentato il ritmo. - Accidenti se era resistente! – pensò Franco, non sapeva da quando la stava montando, ma si rese conto che lui non aveva mai resistito tanto a lungo senza venire nella figa bollente di Sandra. Invece il ragazzo non dimostrava cedimenti ed i singhiozzi di Sandra si erano trasformati in grida. Franco era allibito: evidentemente il ragazzo prendeva qualcosa , per durare così a lungo, sennò come avrebbe fatto altrimenti? Questi erano i pensieri di Franco, quando dopo un tempo che gli sembrò infinito udì i gemiti del ragazzo, che accelerando i colpi finalmente iniziò a godere. La scena era oltremodo eccitante e Franco sentì che il suo membro era nuovamente teso e duro. Il ragazzo si staccò da Sandra e si distese accanto alla donna. Mentre si spostava Franco, riuscì a vederla in viso, era rossa e sudata, letteralmente stravolta….Ecco, pensò, finalmente ha avuto ciò che desiderava, ora sarà contenta. Ma non immaginava di quanto si stava sbagliando. Ho detto che Sandra era quasi una ninfomane, bene, la scena che si ripetè agli occhi di Franco, lo lasciò senza fiato. Dopo forse un minuto che Sandra si era distesa, la vide rialzarsi e dire qualcosa al ragazzo, che però Franco non riuscì a sentire. Lui prese a ridere, e ridendo allungò il braccio mettendole la mano fra i capelli, e tirandola verso il suo cazzo. Sandra non oppose resistenza ed un attimo dopo ancora una volta la cappella di quel cazzone scomparve fra le sue labbra. – Che troia! – pensò Franco – Non ne ha veramente mai abbastanza! Che puttana! – Così dicendo si rimise il cazzo nei pantaloni e si staccò dall’anta. Con un fazzoletto di carta ripulì alla meglio l’anta dal suo sperma, e lo gettò in un vaso, per riprenderlo in seguito. Uscì dal balcone, e silenziosamente si tirò, chiudendola, la porta d’ingresso alle spalle. Salì in auto e si accese una sigaretta. Avviò il motore e lentamente partì, ma dopo forse un centinaio di metri fece inversione, e si fermò nuovamente poco lontano da casa sua. Spese il motore, schiacciò la sigaretta a terra, e come aveva fatto prima, rientrò in casa, è ritornò al suo posto di osservazione. Le cose non erano cambiate, anzi si, nel senso che ora Sandra stava cavalcando l’uomo, impalandosi sul suo cazzo. Vedeva le sue bellissime tette sobbalzare ad ogni colpo, e sentiva la donna ridere e gemere godendosi dentro quel cazzo duro e grosso. – Che troia! – pensò ancora Franco, mentre chiudeva la porta d’ingresso – Che grandissima troia ho sposato! Capisco perché con me non sia mai soddisfatta!- Tornò in ufficio non riuscendo a distogliere la mente da quelle scene, ed altro non fece fino all’ora dell’uscita che spostare qua e là pile di scartoffie sulla sua scrivania. Alla sera, durante la cena , l’atmosfera era carica di elettricità, il silenzio era pesante, asfissiante. Franco era combattuto dal desiderio di gridarle ciò che aveva visto, ma non voleva che Sandra sapesse che era stato lì nel pomeriggio. Fino a che , ad un tratto la donna esclamò:- Ti è piaciuto, eh? Non sapevo che avessi questi gusti!! Sei un fottuto maiale! – Franco quasi si strozzò con il boccone e la guardò spalancando gli occhi, cosa mai voleva dire? Stava per gridarle che era lei che avrebbe dovuto vergognarsi, che l’aveva vista come succhiava quel cazzo nero, e come godeva mentre lo prendeva tutto dentro! Questo stava per dire quando Sandra, che si era alzata, aveva preso da un cassetto, il fazzoletto di carta che gli era servito nel pomeriggio. Franco sentì come un violento pugno nello stomaco, sentì che le gambe non lo avrebbero più retto : -Il fazzoletto! – pensò : - Che stupido, l’ho dimenticato nel vaso! Come ho fatto?Stupido!Stupido!Stupido! – Lo sai cos’è, vero? - gli gridò Sandra buttandoglielo sul viso – Questo è il fazzoletto con il tuo sperma, porco che non sei altro, ti sei segato, mentre vedevi tua moglie che scopava con un altro! Maiale! Guarda la moglie che scopa con un altro, e si masturba! – Franco stava sudando, sentiva che forse sarebbe svenuto! Che figura aveva fatto! Scoperto come un ragazzino che si fa le pippe! – Bene – riprese Sandra – Allora visto che ti è piaciuto guardare, avrai capito che è piaciuto moltissimo anche a me, ho goduto come una troia, quello era un vero cazzo di un vero uomo, non ha perso un colpo, altro che il mio maritino che ansima dopo qualche minuto! Ecco cosa voglio! Un cazzo come quello, un cazzo che sfondi una femmina come me, e se devo pagare certo che lo pago, ma almeno godo, godo, tutto quello che non mi hai mai fatto godere! – Dopo questa sfuriata Sandra uscì dalla stanza sbattendo la porta. Franco non era stato in grado di reagire, al discorso della moglie, ma in effetti cosa ci sarebbe stato da reagire: aveva ragione lei, l’aveva detto che voleva provare con un altro, perché lui non la sapeva far godere come voleva. Questi erano i suoi pensieri, quando la moglie riapparve sulla porta, sembrava si fosse calmata e gli disse: - Ok allora, considerato che ti piace guardare la mogliettina che si fa sbattere da un altro, ho pensato che la prossima volta non avrai bisogno di nasconderti dietro agli scuri sul balcone, ma ti siederai in camera, e guarderai quello che ti piace tanto! – Queste parole furono una coltellata per Franco: - Allora –pensò- Ci saranno altre volte!? – Sandra, di rimando, quasi gli avesse letto nella testa, gli disse: - Ora che ho trovato finalmente chi mi fa godere, non lo mollo più! Ma non voglio fare nulla di nascosto, e la prossima volta voglio che tu ci guardi, da vicino, senza nasconderti come un ladro! – Queste parole non erano un invito, ma risuonarono nella testa di Franco più come un ordine. – Ora me ne vado a dormire – riprese Sandra - E tu mi fai il favore di andare nella camera degli ospiti! – Franco rimase seduto, era stordito, sconvolto…Per qualche giorno il loro dialogo si limitò alle parole essenziali per la vita in comune. Franco si stava illudendo di vivere un incubo: - Poi mi sveglierò, e sarà tutto passato! – e si sforzava di pensare che fosse tutta un’assurda favola. Il fatto che sua moglie avesse bisogno di un altro uomo , anche se con dolore avrebbe saputo magari anche accettarlo, ma mai avrebbe accettato di assistere da vicino alle loro prodezze amatorie. Fino a che una mattina, un venerdi mattina, Sandra lo riportò violentemente alla realtà: -Domani pomeriggio viene Claude, l’ho invitato di sabato, così tu non hai impegni di lavoro e potrai stare qui con noi! Chissà se magari imparerai qualcosa…ah…ah… Quel giorno, Franco non andò in ufficio, cosa ci sarebbe andato a fare? Si sentiva incapace di qualsiasi cosa non fosse il pensare continuamente a quella assurda, sgradevole ed anomala situazione. La notte trascorse agitatissima, e così la mattinata di sabato, senza una parola con la moglie, neppure a pranzo. Intorno alle 15, quando il suono del campanello alla porta lo fece sobbalzare. Credette di sentirsi scoppiare il cuore, quando sentì Sandra esclamare: - Ciao, amore! -. Entrarono abbracciati in salotto e Franco vide chiaramente la mano di lui premuta sul culo della moglie. Sandra fece le presentazioni: -Ecco, Claude, questo è mio marito, di cui ti ho parlato! – facendo l’occhiolino al ragazzo – E questo è Claude, che tu hai già anche visto! – Franco tendendo la mano di sentì arrossire. – Bene- disse Sandra – Ora direi che potremmo anche accomodarci di là –indicando la camera da letto – e rivolgendosi all’amante :- Ci sarà una novità oggi, mio marito vuole guardare, ti dà fastidio? – Claude sorrise. – Certamente, no , è tuo marito, se gli piace…ah…..ah….- Franco sarebbe voluto sprofondare, ma ormai era stato coinvolto e non avrebbe potuto (o forse anche voluto?) sottrarsi a quel gioco perverso. In camera, i due amanti non persero tempo, in un attimo a vicenda si spogliarono, e Franco vide da vicino il cazzo dell’uomo, e capiì perché piacesse molto alla moglie. Paragonato al suo, era gigantesco, lungo e grosso, ed era molle! Claude, inoltre aveva un fisico perfetto, come quelli che si vedevano solamente sulle riviste. La moglie poi, vista in questa prospettiva era bellissima, il candore della sua pelle contrastava piacevolmente con la pelle scura del ragazzo, e Franco dovette ammettere che formavano veramente una bella coppia. Sandra doveva essere alquanto infoiata, perché non perse tempo e rivolto uno sguardo al marito, appoggiò le mani sul petto di Claude, spingendolo sul letto. Lui si lasciò cadere e Sandra in ginocchio a terra davanti a lui, iniziò a carezzargli il cazzo. La carezza lentamente , lascivamente si trasformò in una masturbazione che ebbe il suo effetto e quel coso iniziò ad indurirsi e sollevarsi..La donna sempre più eccitata, iniziò a leccare le cosce del ragazzo, salendo lentamente fino all’inguine. Il marito, vedeva chiaramente la lingua di Sandra leccare lo scroto di Claude, e lo sentiva gemere. Il quadro era eccitante e Franco sentì di avere un’erezione. Poi, da quella troia esperta che era Sandra, iniziò il lavoro di lingua su quel cazzo che ora era diventato veramente grosso e diritto, come un paletto. Iniziò dalla base, con lunghe leccate, più e più volte, fino a che una volta in più giunse sulla punta e si fece scomparire golosamente in bocca quella rossa cappellona, iniziando un lento lavoro di su e giù. Claude, lasciò fare per qualche istante, poi si rialzò, aiutando Sandra a salire sul letto, e mentre lui si distese, fece in modo che la donna salisse sopra di lui. Sandra agevolò questo movimento e si trovò ad avere il viso di Claude fra le sue cosce. Iniziarono così un fantastico 69. Dal suo punto di vista Franco poteva vedere bene la figa di Sandra, e la rossa lingua di Claude che la percorreva salendo su, fino al buchetto posteriore, e la penetrava come fosse un piccolo cazzetto, ed era uno spettacolo decisamente ed esageratamente eccitante. Franco non resistette oltre, si alzò ed aperta la cerniera dei pantaloni lo tirò fuori che era già duro e fremente, ed iniziò a smanettarsi. Non ci volle molto e spruzzò una gran quantità di sperma sul pavimento. Stavano scendendo le ultime gocce, quando sentì gemere Claude, e la testa di Sandra aumentare il ritmo. Gli sembrò che durasse minuti, Claude premeva la testa della donna sul suo cazzo ed ansimava. Da parte sua, quella gran puttana di sua moglie bevve tutto senza lasciarne cadere neppure una goccia. Ed un istante dopo Sandra iniziò a sussultare sotto i colpi di lingua del ragazzo e godere singhiozzando e gemendo come una cagna in calore. Si abbandonarono entrambi, sudati ed esausti sulle lenzuola. Franco provava un forte senso di invidia per quel giovane ragazzo così prestante e bravo nel far godere la moglie, e nel godere delle capacità amatorie di Sandra. Ma lui , a parte i primi anni, mai era riuscito ad andare più in là della scopatina classica. Ma per Sandra non era mai stata sufficiente. Questi i pensieri che stava seguendo , quando Sandra esclamò :- Non ti sapevo così porco! Tanto da farti seghe mentre tua moglie scopa con un altro!- Franco avrebbe voluto sprofondare, perché doveva ammettere che la moglie aveva ragione, stava ora scoprendo un lato del suo carattere che fino a questo momento gli era stato sconosciuto. Sandra, diabolica continuò:- Ora vedrai che ti piacerà ancora di più! – e così dicendo prese ad accarezzare lascivamente il membro del ragazzo che riprese ben presto vita. Con due mani, la donna prese a masturbare quel cazzo che ormai si era eretto, duro e teso come un paletto. – Vedi – riprese Sandra, con una punta di cattiveria – Questo è il cazzo che mi ci vuole, bello e duro, sempre pronto, non quel tuo cazzetto, moscio e flaccido che ormai ti serve solamente più per farti le seghe…ah….ah…ah…-
continua…
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