Valeria e Giorgio
di
finson
genere
dominazione
La moglie di Giorgio… era veramente quella che si definisce una gran bella gnocca…
Alta, slanciata , formosa, con un fondoschiena da urlo ed un paio di gambe da sballo…Un caschetto biondo incorniciava un viso d’angelo, e mascherava un’indole che tutto era, ma non di angelo.
Si diceva in giro che Giorgio non ce la facesse a soddisfarla sessualmente, e non si faticava a dar credito a queste voci, conoscendo Giorgio.
Dieci centimetri più basso di lei, quasi calvo, con una pancetta prominente, aveva sempre dato l’impressione che lui fosse un po’ succube di questa splendida femmina.
Anzi, si può dire che ormai,Giorgio, innamoratissimo della moglie ne era diventato piano piano lo schiavetto personale. Poco alla volta lei lo aveva abituato ad fargli fare tutto ciò che le saltava in mente…E lo teneva in pugno approfittando del sentimento che lui provava per lei. La vita scorreva, cosi con Giorgio sempre impegnatissimo nel suo ufficio, e Valeria che trascorreva le giornate fra shopping ed estetiste….
Finchè un giorno……Valeria fece una proposta a Giorgio, ma più che una proposta, il marito capì che lei avesse deciso, e che lui avrebbe dovuto volente o nolente, accontentarla…..Per farla breve Valeria voleva provare a fare sesso con un uomo di colore, perché era un po’ stanca del piccolo arnese di Giorgio, ed a vedere le foto dei giganteschi cazzoni neri che aveva trovato in rete, si era sentita accendere di voglia.
Naturalmente, e qui ci Valeria dimostrò quanto potere avesse sul povero marito, ci avrebbe dovuto pensare lui a trovare chi le avrebbe fatto provare le sensazioni di un vero cazzo! Giorgio a questa proposta tentò di protestare ma la perfida mogliettina , lo convinse addirittura della sua onestà, infatti non sarebbe stato meglio trovare un uomo che la scopasse, così, qualche volta, d’accordo con il marito, piuttosto che farsi un amante nascosto e tradire anche la sua buonafede?
Giorgio non fu molto convinto da questo ragionamento, ma cosa avrebbe potuto fare?Suo malgrado, iniziò in rete la sua ricerca…
Giunse ad isolare qualche inserzione che gli era sembrata più veritiera e corretta. Fino a che una lo convinse più delle altre: Giovane stallone di colore, ben dotato, resistente si offre a signore annoiate….Inviò una mail, specificando che cercava qualcuno per la moglie, che doveva essere pulito…serio, ecc..
La mail di risposta che ricevette la sera stessa lo lasciò di stucco: - Caro mister G (era il nik che si era dato Giorgio), non c’è problema, se tua moglie vuole provare il cazzo nero, sono a disposizione, ma se anche tu lo vuoi ce n’è anche per te. Seguiva numero di cellulare…Giorgio sentì un brivido percorrergli la schiena…L’indomani , in ufficio non riuscì a togliersi quel pensiero, avrebbe fatto bene a chiamare? E cosa sarebbe successo, poi? Ebbe un fremito, pensando a Valeria, ed a come avrebbe reagito in caso negativo, e non indugiò, prese il cellulare e fece il numero. C’era la segreteria e lasciò un messaggio, per essere richiamato. Cosa che successe di lì a poco. Steve, così si chiamava il ragazzo, chiedeva 100 euro per un incontro, e gli propose per l’incontro la sera stessa, Giorgio accettò, e gli diede l’indirizzo.
Quando chiuse la telefonata, Giorgio era stravolto: ma cosa stava facendo ? Aveva appena trovato un uomo perché venisse a scopare Valeria?E lo avrebbe dovuto anche pagare?Ma cosa stava succedendo? Erano per caso impazziti lui e la moglie? Ma no! Quando il ragazzo si fosse presentato, gli avrebbe chiesto scusa,e magari, gli avrebbe dato qualcosa, ma lo avrebbe congedato, e non se ne sarebbe fatto più nulla…E gliene avrebbe dette quattro a Valeria….
Era circa l’una, quando ebbe questi pensieri, mentre stava tornando a casa…..Valeria lo accolse sempre bella e sorridente: - Allora? Hai trovato qualcuno? – Si, viene stasera, ma….-Ma… cosa? Lo interruppe Valeria sorridente, avvicinandosi ed accarezzandolo fra le gambe – Niente-, niente – rispose Giorgio – mentre in realtà pensava che non si sarebbe dovuto proseguire in quel gioco, che non si sapeva come si sarebbe potuto concludere…-Eddai, Giorgio, non sei soddisfatto di avere fatto un regalino alla tua mogliettina?Così dicendo, Valeria lo aveva fatto sedere sul divano, e mentre con una mano lo masturbava, aveva aperto la vestaglia sullo splendido seno offrendolo alla bocca di Giorgio.
Ed ancora una volta aveva vinto lei, ancora una volta Giorgio era stato il pupazzo fra le sue mani. Irretito dal suo fascino.
Ma in fondo, in fondo tutto ciò a lui piaceva….Quel pomeriggio Giorgio sul lavoro fece poco o nulla, con il pensiero della serata fisso in mente. A cena Valeria era più splendida del solito, indossava una lunga vestaglia di pizzo nera, sotto cui si intravvedevano gli slip e il reggiseno, il contrasto con la pelle bianchissima era veramente eccitante. Giorgio avrebbe voluto dirle che sarebbe stato meglio lasciar perdere tutto, chiamare il ragazzo ed annullare la faccenda..Ma non disse nulla..
Stavano prendendo il caffè, quando sentirono suonare alla porta. Andò Giorgio e strabuzzò gli occhi quando vide un ragazzo alto almeno venti centimetri più di lui, con due spalle così, ed un sorriso bianchissimo..- Buonasera, sono Steve..-
Giorgio balbettò qualcosa e lo fece entrare…In salotto, Steven prese la mano di Valeria, e si abbassò in un educatissimo baciamano…- Lei è bellissima signora - le disse..
Valeria senti delle scariche elettriche lungo la schiena che poi le giunsero fino al pube: era veramente un bel ragazzo, anche gentile ed educato….Lo fece accomodare accanto a lei, ed iniziarono un po’ di conversazione, Giorgio era seduto davanti a loro e stava tentando di capire se quel ragazzo ce lo avesse avuto più grosso del suo….Steve e Valeria erano entrati subito in sintonia e dopo poco si sentivano le loro fragorose risate…Giorgio non disse una parola, neppure quando Valeria , praticamente gli ordinò di offrire un drink al ragazzo. Era forse trascorsa un’ora quando Steve si alzò, e con un gesto molto cavalleresco offrì il braccio a Valeria, invitandola ad alzarsi..
- Ecco- pensò Giorgio- ora glielo dico che non si fa più nulla, e lo salutiamo -. Invece non disse nulla neppure quando la moglie gli disse: -Caro, noi andiamo -. Pensò di non ricordare quando lo avesse chiamato caro l’ultima volta, e mentre vide la porta della camera da letto chiudersi dietro a loro, sentì un fitta allo stomaco…Tornò in salotto e si versò una dose abbondante di cognac, lo bevve quasi d’un fiato e prese le chiavi dell’auto uscì di casa.
Uscì dal cancello, senza una meta precisa, e guidando piano se ne andò verso la città.
Erano trascorse forse due ore, quando azionò il telecomando per riaprire il cancello. Ebbe qualche difficoltà, anche perché forse stavano facendo effetto anche gli altri tre o quattro cognac che si era bevuto in un bar poco distante…Riuscì a centrare il cancello e spense l’auto fuori dal garage. Si accorse di non aver neppure chiuso la porta di casa. Entrò senza far rumore e dal salotto si diresse verso la camera da letto, tentando di percepire dei rumori..Sentiva solo un leggero ansimare, si avvicinò ancora un po’ alla porta, che era socchiusa, sbirciò e vide..Valeria era coricata supina, e Steven seduto sul suo petto, le stava facendo ballonzolare sul suo viso qualcosa di veramente grosso….Giorgio guardò bene, non aveva mai visto un cazzo di quelle dimensioni, lungo forse 23/24 centimetri e grosso, grosso forse come il suo avambraccio…
Steve lo stava strusciando sul viso di Valeria, che rideva con la lingua di fuori, e la bocca aperta tentando di prenderlo. Steve le sussurrava piano, ma Giorgio lo sentì: - Lo vuoi, troia? Lo so che ti piace…Dai vediamo se lo prendi….- Ed intanto giocava, avvicinandolo ed allontanandolo dalla sua bocca. Sentì anche la moglie che diceva: - Dammelo, ti prego, voglio succhiarlo ancora…Lo voglio…-
Giorgio si sentì attanagliare per la gelosia.
Gelosia per quella moglie che stava sbavando e supplicando, per poter succhiare un cazzo, nero, molto più grande del suo. Gelosia perché i pompini che lei gli aveva fatto, (tantissimo tempo prima), a confronto di ciò che stava vedendo, ora gli sembravano semplici atti meccanici senza desiderio, ne passione, ne voluttà…Gelosia per quel ragazzo nero che lui aveva trovato e che ora si stava godendo Valeria come fosse il padrone, trattandola come una puttana, appena presa in strada.
Ma la gelosia non esclude l’eccitazione, e Giorgio si trovò il cazzo duro allo spasimo…Socchiuse ancor di più la porta ed entrò silenzioso.
La stanza era in penombra, ma Steve lo vide, e muovendo l’indice ad uncino, gli fece cenno di avvicinarsi…. Giorgio obbedì, si inginocchiò accanto al letto verso la testa di Valeria, e si abbassò per baciarla sulla guancia..
Valeria si voltò, e gli sorrise, poi afferrò il cazzo di Steven e finalmente , riuscì a prenderselo in bocca…
Giorgio era rimasto affascinato dalle dimensioni di quel membro ed osservava con quanto impegno Valeria ormai trasformata in una vera puttana lo succhiasse…Poi, ad un tratto Valeria fece scivolare fuori dalla bocca la rossa cappella e, con un sorriso perverso la offrì a Giorgio..Il marito si schernì, ma quando mai? Ma per chi l’aveva preso?Ma cosa pensava?Che lui avrebbe mai succhiato un cazzo?
Stava seguendo questi pensieri, quando la moglie con una mano lo afferrò per i capelli e lo tirò verso quel cazzone…Se lo trovò davanti al naso, nero, lucido della saliva di Valeria, notò che era percorso da una lunga e grossa vena pulsante, e sentì Valeria dirgli: -Forza, amore leccalo!Provaci, è bello vedi che poi ti piacerà! E’ durissimo!– E così,dicendo lo tirò ancora..poi afferrò quel palo e glielo puntò decisamente verso il viso, strusciandoglielo sulla bocca. Giorgio era imbarazzatissimo, cosa poteva fare? Timidamente estrasse la lingua e la passò su quella cappella, come fosse un gelato..- Finalmente! – esclamò Valeria – Ora apri ‘sta bocca di merda e prendilo dentro!Muoviti! –Stronzo! -.
Giorgio era stravolto: non l’aveva mai trattato così. Si gli dava degli ordini, ma mai in questo modo… Suo malgrado sentiva che non avrebbe potuto fare a meno di obbedirle…Questi erano i suoi pensieri, quando improvvisamente si sentì afferrare per i capelli e Steve con forza gli chiuse il naso. La reazione normale fu di aprire la bocca, ed in un attimo, si sentì letteralmente violentare da quel palo che gli sprofondò fino in gola provocandogli conati di vomito.
Era grandissimo, Giorgio sentì dolergli le mascelle.
-Alla buon’ora! Su, bello, succhia! – sentì Steve esclamare..poi Il nero lo afferrò con entrambe le mani ed iniziò a muovergli la testa..-.Vero che è bello?- gli domandò Valeria – E’duro e grosso, poi ha un buon sapore, succhialo bene tesoro, che poi Steve me lo infila nuovamente dentro..- Così dicendo si avvicinò e passò la lingua sulle labbra di Giorgio, poi iniziarono a turno a leccarlo e succhiarlo, Valeria lo sfilava dalla bocca di Giorgio, poi se lo toglieva e lo offriva al marito. Ormai persa ogni remora Giorgio succhiava e leccava avidamente quel bellissimo cazzo nero…Aveva un buon sapore, non gli dava affatto fastidio, non se ne staccava neppure quando Valeria glielo prendeva e se lo ingoiava, ed allora lui scendeva a leccare anche i coglioni. Valeria gli sorrideva trionfante, ancora una volta aveva vinto lei..
Certamente, se Valeria voleva così, lui avrebbe fatto così…..Questi erano i suoi pensieri, anche quando si sentì inondare da una gran quantità di crema calda che gli riempì la bocca, quasi facendolo soffocare, e mentre Valeria gli sorrideva, non pensò neppure per un attimo di staccarsi….
continua
Alta, slanciata , formosa, con un fondoschiena da urlo ed un paio di gambe da sballo…Un caschetto biondo incorniciava un viso d’angelo, e mascherava un’indole che tutto era, ma non di angelo.
Si diceva in giro che Giorgio non ce la facesse a soddisfarla sessualmente, e non si faticava a dar credito a queste voci, conoscendo Giorgio.
Dieci centimetri più basso di lei, quasi calvo, con una pancetta prominente, aveva sempre dato l’impressione che lui fosse un po’ succube di questa splendida femmina.
Anzi, si può dire che ormai,Giorgio, innamoratissimo della moglie ne era diventato piano piano lo schiavetto personale. Poco alla volta lei lo aveva abituato ad fargli fare tutto ciò che le saltava in mente…E lo teneva in pugno approfittando del sentimento che lui provava per lei. La vita scorreva, cosi con Giorgio sempre impegnatissimo nel suo ufficio, e Valeria che trascorreva le giornate fra shopping ed estetiste….
Finchè un giorno……Valeria fece una proposta a Giorgio, ma più che una proposta, il marito capì che lei avesse deciso, e che lui avrebbe dovuto volente o nolente, accontentarla…..Per farla breve Valeria voleva provare a fare sesso con un uomo di colore, perché era un po’ stanca del piccolo arnese di Giorgio, ed a vedere le foto dei giganteschi cazzoni neri che aveva trovato in rete, si era sentita accendere di voglia.
Naturalmente, e qui ci Valeria dimostrò quanto potere avesse sul povero marito, ci avrebbe dovuto pensare lui a trovare chi le avrebbe fatto provare le sensazioni di un vero cazzo! Giorgio a questa proposta tentò di protestare ma la perfida mogliettina , lo convinse addirittura della sua onestà, infatti non sarebbe stato meglio trovare un uomo che la scopasse, così, qualche volta, d’accordo con il marito, piuttosto che farsi un amante nascosto e tradire anche la sua buonafede?
Giorgio non fu molto convinto da questo ragionamento, ma cosa avrebbe potuto fare?Suo malgrado, iniziò in rete la sua ricerca…
Giunse ad isolare qualche inserzione che gli era sembrata più veritiera e corretta. Fino a che una lo convinse più delle altre: Giovane stallone di colore, ben dotato, resistente si offre a signore annoiate….Inviò una mail, specificando che cercava qualcuno per la moglie, che doveva essere pulito…serio, ecc..
La mail di risposta che ricevette la sera stessa lo lasciò di stucco: - Caro mister G (era il nik che si era dato Giorgio), non c’è problema, se tua moglie vuole provare il cazzo nero, sono a disposizione, ma se anche tu lo vuoi ce n’è anche per te. Seguiva numero di cellulare…Giorgio sentì un brivido percorrergli la schiena…L’indomani , in ufficio non riuscì a togliersi quel pensiero, avrebbe fatto bene a chiamare? E cosa sarebbe successo, poi? Ebbe un fremito, pensando a Valeria, ed a come avrebbe reagito in caso negativo, e non indugiò, prese il cellulare e fece il numero. C’era la segreteria e lasciò un messaggio, per essere richiamato. Cosa che successe di lì a poco. Steve, così si chiamava il ragazzo, chiedeva 100 euro per un incontro, e gli propose per l’incontro la sera stessa, Giorgio accettò, e gli diede l’indirizzo.
Quando chiuse la telefonata, Giorgio era stravolto: ma cosa stava facendo ? Aveva appena trovato un uomo perché venisse a scopare Valeria?E lo avrebbe dovuto anche pagare?Ma cosa stava succedendo? Erano per caso impazziti lui e la moglie? Ma no! Quando il ragazzo si fosse presentato, gli avrebbe chiesto scusa,e magari, gli avrebbe dato qualcosa, ma lo avrebbe congedato, e non se ne sarebbe fatto più nulla…E gliene avrebbe dette quattro a Valeria….
Era circa l’una, quando ebbe questi pensieri, mentre stava tornando a casa…..Valeria lo accolse sempre bella e sorridente: - Allora? Hai trovato qualcuno? – Si, viene stasera, ma….-Ma… cosa? Lo interruppe Valeria sorridente, avvicinandosi ed accarezzandolo fra le gambe – Niente-, niente – rispose Giorgio – mentre in realtà pensava che non si sarebbe dovuto proseguire in quel gioco, che non si sapeva come si sarebbe potuto concludere…-Eddai, Giorgio, non sei soddisfatto di avere fatto un regalino alla tua mogliettina?Così dicendo, Valeria lo aveva fatto sedere sul divano, e mentre con una mano lo masturbava, aveva aperto la vestaglia sullo splendido seno offrendolo alla bocca di Giorgio.
Ed ancora una volta aveva vinto lei, ancora una volta Giorgio era stato il pupazzo fra le sue mani. Irretito dal suo fascino.
Ma in fondo, in fondo tutto ciò a lui piaceva….Quel pomeriggio Giorgio sul lavoro fece poco o nulla, con il pensiero della serata fisso in mente. A cena Valeria era più splendida del solito, indossava una lunga vestaglia di pizzo nera, sotto cui si intravvedevano gli slip e il reggiseno, il contrasto con la pelle bianchissima era veramente eccitante. Giorgio avrebbe voluto dirle che sarebbe stato meglio lasciar perdere tutto, chiamare il ragazzo ed annullare la faccenda..Ma non disse nulla..
Stavano prendendo il caffè, quando sentirono suonare alla porta. Andò Giorgio e strabuzzò gli occhi quando vide un ragazzo alto almeno venti centimetri più di lui, con due spalle così, ed un sorriso bianchissimo..- Buonasera, sono Steve..-
Giorgio balbettò qualcosa e lo fece entrare…In salotto, Steven prese la mano di Valeria, e si abbassò in un educatissimo baciamano…- Lei è bellissima signora - le disse..
Valeria senti delle scariche elettriche lungo la schiena che poi le giunsero fino al pube: era veramente un bel ragazzo, anche gentile ed educato….Lo fece accomodare accanto a lei, ed iniziarono un po’ di conversazione, Giorgio era seduto davanti a loro e stava tentando di capire se quel ragazzo ce lo avesse avuto più grosso del suo….Steve e Valeria erano entrati subito in sintonia e dopo poco si sentivano le loro fragorose risate…Giorgio non disse una parola, neppure quando Valeria , praticamente gli ordinò di offrire un drink al ragazzo. Era forse trascorsa un’ora quando Steve si alzò, e con un gesto molto cavalleresco offrì il braccio a Valeria, invitandola ad alzarsi..
- Ecco- pensò Giorgio- ora glielo dico che non si fa più nulla, e lo salutiamo -. Invece non disse nulla neppure quando la moglie gli disse: -Caro, noi andiamo -. Pensò di non ricordare quando lo avesse chiamato caro l’ultima volta, e mentre vide la porta della camera da letto chiudersi dietro a loro, sentì un fitta allo stomaco…Tornò in salotto e si versò una dose abbondante di cognac, lo bevve quasi d’un fiato e prese le chiavi dell’auto uscì di casa.
Uscì dal cancello, senza una meta precisa, e guidando piano se ne andò verso la città.
Erano trascorse forse due ore, quando azionò il telecomando per riaprire il cancello. Ebbe qualche difficoltà, anche perché forse stavano facendo effetto anche gli altri tre o quattro cognac che si era bevuto in un bar poco distante…Riuscì a centrare il cancello e spense l’auto fuori dal garage. Si accorse di non aver neppure chiuso la porta di casa. Entrò senza far rumore e dal salotto si diresse verso la camera da letto, tentando di percepire dei rumori..Sentiva solo un leggero ansimare, si avvicinò ancora un po’ alla porta, che era socchiusa, sbirciò e vide..Valeria era coricata supina, e Steven seduto sul suo petto, le stava facendo ballonzolare sul suo viso qualcosa di veramente grosso….Giorgio guardò bene, non aveva mai visto un cazzo di quelle dimensioni, lungo forse 23/24 centimetri e grosso, grosso forse come il suo avambraccio…
Steve lo stava strusciando sul viso di Valeria, che rideva con la lingua di fuori, e la bocca aperta tentando di prenderlo. Steve le sussurrava piano, ma Giorgio lo sentì: - Lo vuoi, troia? Lo so che ti piace…Dai vediamo se lo prendi….- Ed intanto giocava, avvicinandolo ed allontanandolo dalla sua bocca. Sentì anche la moglie che diceva: - Dammelo, ti prego, voglio succhiarlo ancora…Lo voglio…-
Giorgio si sentì attanagliare per la gelosia.
Gelosia per quella moglie che stava sbavando e supplicando, per poter succhiare un cazzo, nero, molto più grande del suo. Gelosia perché i pompini che lei gli aveva fatto, (tantissimo tempo prima), a confronto di ciò che stava vedendo, ora gli sembravano semplici atti meccanici senza desiderio, ne passione, ne voluttà…Gelosia per quel ragazzo nero che lui aveva trovato e che ora si stava godendo Valeria come fosse il padrone, trattandola come una puttana, appena presa in strada.
Ma la gelosia non esclude l’eccitazione, e Giorgio si trovò il cazzo duro allo spasimo…Socchiuse ancor di più la porta ed entrò silenzioso.
La stanza era in penombra, ma Steve lo vide, e muovendo l’indice ad uncino, gli fece cenno di avvicinarsi…. Giorgio obbedì, si inginocchiò accanto al letto verso la testa di Valeria, e si abbassò per baciarla sulla guancia..
Valeria si voltò, e gli sorrise, poi afferrò il cazzo di Steven e finalmente , riuscì a prenderselo in bocca…
Giorgio era rimasto affascinato dalle dimensioni di quel membro ed osservava con quanto impegno Valeria ormai trasformata in una vera puttana lo succhiasse…Poi, ad un tratto Valeria fece scivolare fuori dalla bocca la rossa cappella e, con un sorriso perverso la offrì a Giorgio..Il marito si schernì, ma quando mai? Ma per chi l’aveva preso?Ma cosa pensava?Che lui avrebbe mai succhiato un cazzo?
Stava seguendo questi pensieri, quando la moglie con una mano lo afferrò per i capelli e lo tirò verso quel cazzone…Se lo trovò davanti al naso, nero, lucido della saliva di Valeria, notò che era percorso da una lunga e grossa vena pulsante, e sentì Valeria dirgli: -Forza, amore leccalo!Provaci, è bello vedi che poi ti piacerà! E’ durissimo!– E così,dicendo lo tirò ancora..poi afferrò quel palo e glielo puntò decisamente verso il viso, strusciandoglielo sulla bocca. Giorgio era imbarazzatissimo, cosa poteva fare? Timidamente estrasse la lingua e la passò su quella cappella, come fosse un gelato..- Finalmente! – esclamò Valeria – Ora apri ‘sta bocca di merda e prendilo dentro!Muoviti! –Stronzo! -.
Giorgio era stravolto: non l’aveva mai trattato così. Si gli dava degli ordini, ma mai in questo modo… Suo malgrado sentiva che non avrebbe potuto fare a meno di obbedirle…Questi erano i suoi pensieri, quando improvvisamente si sentì afferrare per i capelli e Steve con forza gli chiuse il naso. La reazione normale fu di aprire la bocca, ed in un attimo, si sentì letteralmente violentare da quel palo che gli sprofondò fino in gola provocandogli conati di vomito.
Era grandissimo, Giorgio sentì dolergli le mascelle.
-Alla buon’ora! Su, bello, succhia! – sentì Steve esclamare..poi Il nero lo afferrò con entrambe le mani ed iniziò a muovergli la testa..-.Vero che è bello?- gli domandò Valeria – E’duro e grosso, poi ha un buon sapore, succhialo bene tesoro, che poi Steve me lo infila nuovamente dentro..- Così dicendo si avvicinò e passò la lingua sulle labbra di Giorgio, poi iniziarono a turno a leccarlo e succhiarlo, Valeria lo sfilava dalla bocca di Giorgio, poi se lo toglieva e lo offriva al marito. Ormai persa ogni remora Giorgio succhiava e leccava avidamente quel bellissimo cazzo nero…Aveva un buon sapore, non gli dava affatto fastidio, non se ne staccava neppure quando Valeria glielo prendeva e se lo ingoiava, ed allora lui scendeva a leccare anche i coglioni. Valeria gli sorrideva trionfante, ancora una volta aveva vinto lei..
Certamente, se Valeria voleva così, lui avrebbe fatto così…..Questi erano i suoi pensieri, anche quando si sentì inondare da una gran quantità di crema calda che gli riempì la bocca, quasi facendolo soffocare, e mentre Valeria gli sorrideva, non pensò neppure per un attimo di staccarsi….
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