Who, una storia che non è tutta invenzione
di
finson
genere
trans
Who (una storia che non è proprio tutta invenzione…)
Raramente mi era successo di avere accanto, nel letto una donna con una pelle così morbida e serica come quella di Who. Dormiva accanto a me nuda, coperta solo da un lenzuolo. Era stata una notte come da anni non ne ricordavo. Una passione sfrenata, un desiderio bestiale che ci aveva coinvolti in battaglie sfrenate come non ne ricordavo da anni.
Sollevai lentamente il lenzuolo, scoprendo la pelle liscia, color cioccolato.
Era supina ed i piccoli seni, parevano ancora avere i bottoncini eretti, che quasi si confondevano con il colore scuro della pelle..
Aveva un corpo perfetto, piccolina, minuta, ma perfetta.
I lunghi capelli neri erano sparsi sul cuscino, a creare un contorno al suo viso delicato, arrossato in qualche punto più sensibile dallo sfregamento con la mia barba.
Il profumo era troppo invitante, e piano, per non svegliarla, mi abbassai verso quel delizioso corpo.
Iniziai con la lingua un lentissimo e dolcissimo massaggio sul ventre piatto, allargandomi fino a scendere fra le morbide cosce.
Giunto qui, aprii la bocca ed iniziai prima a leccarle, poi a succhiarle il piccolo cazzo, morbido e profumato come quello di un fanciullo.
Eh, si, perché Who era una bellissima trans che avevo conosciuto durante la mia permanenza in Tailandia.
Le mie attenzioni ebbero l’effetto di svegliarla, me ne accorsi, ma lei fece finta di nulla e sorridendo si abbandonò alle mie attenzioni.
Le presi in bocca anche lo scroto mentre le sentivo indurirsi il cazzo. Iniziai allora a succhiarlo per bene, eseguendole un pompino a regola d’arte. Alternavo succhiate a slinguate ed anche a prenderle entrambi i coglioni in bocca tenendoli così dolcemente,e succhiandoli piano.
Ora era durissimo , anche se le dimensioni non erano cambiate di molto, e lei iniziò ad ansimare. Lo sapevo che le piaceva tantissimo, e devo dire a che anche a me non dispiaceva affatto sentirmelo in bocca. Non credo di essere un depravato, nella mia vita di donne ne ho avute molte, e la figa è sempre la meglio cosa…
Ma vorrei che chi pensa che io lo sia , avesse conosciuto Who.
Con la sua dolcezza e la sua sensualità, ed il suo inebriante profumo di sesso puro, oltre che la sua conoscenza delle tecniche sessuali, e poi avrei voluto vedere chi avrebbe potuto resistere a non fare ciò che ora stavo facendo.
Mi ha fatto impazzire con la sua pelle ambrata e profumata e con quegli occhi neri e profondi che ti entravano nell’anima. Eh si, con i suoi 22 anni mi aveva stregato...rendendo però meravigliosi, quei giorni trascorsi per lavoro, nel suo paese
Era forse perché, nello stesso corpo , perfetto si fondevano il maschio e la femmina?Forse perché l’avevo scopata in quel suo culetto sodo e delicato, come fosse una puttana, e l’avevo inondata con una quantità di sperma come mai mi ricordavo di averne eiaculata, godendo fino a quasi rischiare un infarto?
Oppure era perché Who, sapeva esaltare la mia depravazione facendomi quasi invertire la mia condizione di maschio, trasformandomi e facendomi sentire una puttana succhia cazzi? Questi i pensieri che mi affollavano la mente, mentre muovevo la testa su e giù tenendoglielo stretto in bocca.
Ormai il suo cazzo era al massimo e lei stava ansimando sempre più forte, ed io sentivo che stava per esplodere. Infatti, di lì a poco l’ormai conosciuto sapore acidulo e salato del suo sperma mi invase la bocca, ma non smisi, fino a che la sentii abbandonarsi esausta… Mi svuotai la bocca in un fazzoletto, e mi coricai di fianco a lei….Sentii il lieve tocco della sua mano sul mio cazzo che da un po’ era bello duro…
-Who tanto piaciuto – mi disse sorridendomi,- Ora Who fà a Giovanni – e così dicendo si spostò ed in un attimo fu con la bocca sul mio cazzo…
Mi faceva impazzire quando me lo succhiava, ma la mia passione era metterglierlo dentro, in quello splendido culetto, stretto morbido ed accogliente…
Sapevo di farle un po’ male quando la sbattevo, perché sentivo che il mio, cazzo era grosso per il suo buchetto, ma devo dire che forse anche questo contribuiva ad eccitarmi ancor di più… La lasciai fare per un pò, mentre le carezzavo i piccoli seni, ma ero intenzionato a non cedere alla sua bocca.
Ecco, ora dovevo smettere, altrimenti non ce l’avrei più fatta a resistere. La presi e la voltai come fosse un fuscello, forse lei non pesava neppure 50 kili, io il doppio, e la potevo girare a mio piacimento.
Ora era a pancia in sotto davanti a me, e potevo ammirarne le forme perfette.
Mi abbassai, le aprii le natiche morbide, ed insinuai la mia lingua nel buchetto, la sentii gemere, ero eccitatissimo. Le infilai una mano sotto al ventre e la rialzai, sentivo scoppiarmi il cazzo…Who, però di scatto si girò, e mostrandomi il condom che teneva in mano sorridendo mi disse:- Prima di entrare mettiamo cappuccio!! -.
Lasciai fare, e Who, con una manovra perfetta mi infilò il preservativo…Non ne potevo più, la dovevo scopare…presi un pò di vasellina che era sul comodino e che già mi era servita durante la notte e la passai su quel preservativo… Le aprii quel solco di pesca, e dapprima lentamente, poi d’un colpo glielo infilai tutto…
Mi sembrò di aprire le porte del paradiso…La afferrai per i fianchi ed iniziai a stantuffarla piano. Who gemeva, e sono certo non solo per il piacere…
Io la stringevo sempre più ed iniziai a darle colpi forti affondando sempre più, Who sobbalzava e gemeva sotto i miei colpi, ma io ero partito, e pensavo solo al mio piacere che stava arrivando. Il cazzo mi pèareva volesse scoppiarle dentro, lei gemeva e si muoveva, agevolando così, ancor di più il mio movimento e la mia libidine.
Era bellissima anche vista di dietro…i lunghi capelli neri, ondeggiavano secondo i miei colpi, e la schiena, lucida di sudore, era una morbida pianura che terminava sulle dolci colline del suo culetto, che ora io stavo violando….
Poi di colpo sentii che stavo esplodendo ed aumentai il ritmo, sapevo che forse le stavo facendo male, ma non potevo resistere, ed iniziai a darle forti e profondi.
Mi sentii svuotare, mi parve di svenire per l’intensità di quel godimento.
Non uscii subito dal suo culetto caldo e morbido, ma mi abbassai a baciarle la schiena… Avevo capito che lei non aveva goduto, ma egoisticamente in quel momento mi venne di pensare ad altro, mentre, anche se a malincuore uscii da quel posticino caldo.
Erano ormai sei mesi che la conoscevo e la frequentavo, dopo averla “aquistata” in un locale in cui si spogliava, per la libidine di grassi ed eternamente eccitati turisti..
Diecimila bath, che più o meno erano 245 euro, che dovevo pagare anticipatamente, ogni primo del mese, a quello schifoso proprietario del locale in PathPong…
245 euro, per avere a disposizione una meraviglia come Who, erano nulla..
Mi ricordo i primi giorni , quando l’avevo vista ballare, cioè muoversi, perché più che ballare si muoveva sensuale su quella specie di palcoscenico, mi aveva subito attratto con quel suo corpo esile e sinuoso, e quando poi avevo visto il suo cazzo, la curiosità ed il desiderio di provare con lei, mi aveva assalito.
Sapevo che si potevano avere le ragazze nei locali di quella zona di Bangkok, parlando col proprietario dei locali che trattavano le loro dipendenti come oggetti.
Ed era stato proprio così, addirittura quello stronzo del suo proprietario, per fugare ogni mio dubbio mi aveva anche dato i risultati delle analisi del sangue di Who, che le aveva fatto fare, perché l’aveva appena “assunta”, continuando a sventolarle, gridando :- Perfect, perfect…-
Ed io l’avevo presa.
Ero a Bangkok da un mese e per l’avviamento di quell’azienda, ci sarei dovuto rimanere almeno altri quattro o cinque, ero da solo, e quella creatura mi aveva affascinato… Ed allora……….. l’avevo comperata… Le avevo acquistato qualche abito più decente , e l’avevo portata a cena in un bel ristorante.
L’avevo portata in albergo, io preoccupato che il portiere dicesse qualcosa, ed invece, mi fece l’occhiolino..Bel paese la Tailandia!
E ricordo la prima notte che trascorremmo insieme, lei che mi accarezzava e mi toccava ovunque, ed io che ero attento a non toccarle il cazzo, le succhiavo le tette, la toccavo ovunque, ma non lì. Mi fece un pompino sublime, e dopo anche la scopai come un forsennato.…Poi ci addormentammo.
La mattina dopo era domenica, ed indugiai un po’ di più a letto. Who si svegliò, e mi sorrise. Iniziò ad accarezzarmi, facendomelo indurire, quindi iniziò a segarmelo, e mi disse:- Piace a Giovanni?Piace anche a Who -.
Era un chiaro invito. Timidamente allungai la mano e gliela appoggiai sul cazzo, era la prima volta che toccavo un cazzo che non fosse il mio…Non mi fece nessun effetto particolare, iniziai a carezzarlo, e lo sentii irrigidirsi , quindi iniziai a menarglielo….
Quella fu la prima volta, da allora imparai a farla godere in diversi modi..….Non mi chiese mai di mettermelo dentro, ma forse se lo avesse fatto, forse glielo avrei concesso, tanto ero preso da questa creatura…
Stetti male quando mi dissero concluso il rapporto con quell’azienda, e ricordo che la vidi piangere, quando mi accompagnò all’aeroporto. Le lasciai dei soldi, e la pregai di non tornare più in quel locale. E’ trascorso più di un anno, ed ancora soffro quando ci penso, ma certamente voglio ritornare in Tailandia e ritrovare ancora una volta, chi mi ha fatto conoscere un mondo diverso ed eccitante, a cui a volte ancora oggi non so resistere.
Raramente mi era successo di avere accanto, nel letto una donna con una pelle così morbida e serica come quella di Who. Dormiva accanto a me nuda, coperta solo da un lenzuolo. Era stata una notte come da anni non ne ricordavo. Una passione sfrenata, un desiderio bestiale che ci aveva coinvolti in battaglie sfrenate come non ne ricordavo da anni.
Sollevai lentamente il lenzuolo, scoprendo la pelle liscia, color cioccolato.
Era supina ed i piccoli seni, parevano ancora avere i bottoncini eretti, che quasi si confondevano con il colore scuro della pelle..
Aveva un corpo perfetto, piccolina, minuta, ma perfetta.
I lunghi capelli neri erano sparsi sul cuscino, a creare un contorno al suo viso delicato, arrossato in qualche punto più sensibile dallo sfregamento con la mia barba.
Il profumo era troppo invitante, e piano, per non svegliarla, mi abbassai verso quel delizioso corpo.
Iniziai con la lingua un lentissimo e dolcissimo massaggio sul ventre piatto, allargandomi fino a scendere fra le morbide cosce.
Giunto qui, aprii la bocca ed iniziai prima a leccarle, poi a succhiarle il piccolo cazzo, morbido e profumato come quello di un fanciullo.
Eh, si, perché Who era una bellissima trans che avevo conosciuto durante la mia permanenza in Tailandia.
Le mie attenzioni ebbero l’effetto di svegliarla, me ne accorsi, ma lei fece finta di nulla e sorridendo si abbandonò alle mie attenzioni.
Le presi in bocca anche lo scroto mentre le sentivo indurirsi il cazzo. Iniziai allora a succhiarlo per bene, eseguendole un pompino a regola d’arte. Alternavo succhiate a slinguate ed anche a prenderle entrambi i coglioni in bocca tenendoli così dolcemente,e succhiandoli piano.
Ora era durissimo , anche se le dimensioni non erano cambiate di molto, e lei iniziò ad ansimare. Lo sapevo che le piaceva tantissimo, e devo dire a che anche a me non dispiaceva affatto sentirmelo in bocca. Non credo di essere un depravato, nella mia vita di donne ne ho avute molte, e la figa è sempre la meglio cosa…
Ma vorrei che chi pensa che io lo sia , avesse conosciuto Who.
Con la sua dolcezza e la sua sensualità, ed il suo inebriante profumo di sesso puro, oltre che la sua conoscenza delle tecniche sessuali, e poi avrei voluto vedere chi avrebbe potuto resistere a non fare ciò che ora stavo facendo.
Mi ha fatto impazzire con la sua pelle ambrata e profumata e con quegli occhi neri e profondi che ti entravano nell’anima. Eh si, con i suoi 22 anni mi aveva stregato...rendendo però meravigliosi, quei giorni trascorsi per lavoro, nel suo paese
Era forse perché, nello stesso corpo , perfetto si fondevano il maschio e la femmina?Forse perché l’avevo scopata in quel suo culetto sodo e delicato, come fosse una puttana, e l’avevo inondata con una quantità di sperma come mai mi ricordavo di averne eiaculata, godendo fino a quasi rischiare un infarto?
Oppure era perché Who, sapeva esaltare la mia depravazione facendomi quasi invertire la mia condizione di maschio, trasformandomi e facendomi sentire una puttana succhia cazzi? Questi i pensieri che mi affollavano la mente, mentre muovevo la testa su e giù tenendoglielo stretto in bocca.
Ormai il suo cazzo era al massimo e lei stava ansimando sempre più forte, ed io sentivo che stava per esplodere. Infatti, di lì a poco l’ormai conosciuto sapore acidulo e salato del suo sperma mi invase la bocca, ma non smisi, fino a che la sentii abbandonarsi esausta… Mi svuotai la bocca in un fazzoletto, e mi coricai di fianco a lei….Sentii il lieve tocco della sua mano sul mio cazzo che da un po’ era bello duro…
-Who tanto piaciuto – mi disse sorridendomi,- Ora Who fà a Giovanni – e così dicendo si spostò ed in un attimo fu con la bocca sul mio cazzo…
Mi faceva impazzire quando me lo succhiava, ma la mia passione era metterglierlo dentro, in quello splendido culetto, stretto morbido ed accogliente…
Sapevo di farle un po’ male quando la sbattevo, perché sentivo che il mio, cazzo era grosso per il suo buchetto, ma devo dire che forse anche questo contribuiva ad eccitarmi ancor di più… La lasciai fare per un pò, mentre le carezzavo i piccoli seni, ma ero intenzionato a non cedere alla sua bocca.
Ecco, ora dovevo smettere, altrimenti non ce l’avrei più fatta a resistere. La presi e la voltai come fosse un fuscello, forse lei non pesava neppure 50 kili, io il doppio, e la potevo girare a mio piacimento.
Ora era a pancia in sotto davanti a me, e potevo ammirarne le forme perfette.
Mi abbassai, le aprii le natiche morbide, ed insinuai la mia lingua nel buchetto, la sentii gemere, ero eccitatissimo. Le infilai una mano sotto al ventre e la rialzai, sentivo scoppiarmi il cazzo…Who, però di scatto si girò, e mostrandomi il condom che teneva in mano sorridendo mi disse:- Prima di entrare mettiamo cappuccio!! -.
Lasciai fare, e Who, con una manovra perfetta mi infilò il preservativo…Non ne potevo più, la dovevo scopare…presi un pò di vasellina che era sul comodino e che già mi era servita durante la notte e la passai su quel preservativo… Le aprii quel solco di pesca, e dapprima lentamente, poi d’un colpo glielo infilai tutto…
Mi sembrò di aprire le porte del paradiso…La afferrai per i fianchi ed iniziai a stantuffarla piano. Who gemeva, e sono certo non solo per il piacere…
Io la stringevo sempre più ed iniziai a darle colpi forti affondando sempre più, Who sobbalzava e gemeva sotto i miei colpi, ma io ero partito, e pensavo solo al mio piacere che stava arrivando. Il cazzo mi pèareva volesse scoppiarle dentro, lei gemeva e si muoveva, agevolando così, ancor di più il mio movimento e la mia libidine.
Era bellissima anche vista di dietro…i lunghi capelli neri, ondeggiavano secondo i miei colpi, e la schiena, lucida di sudore, era una morbida pianura che terminava sulle dolci colline del suo culetto, che ora io stavo violando….
Poi di colpo sentii che stavo esplodendo ed aumentai il ritmo, sapevo che forse le stavo facendo male, ma non potevo resistere, ed iniziai a darle forti e profondi.
Mi sentii svuotare, mi parve di svenire per l’intensità di quel godimento.
Non uscii subito dal suo culetto caldo e morbido, ma mi abbassai a baciarle la schiena… Avevo capito che lei non aveva goduto, ma egoisticamente in quel momento mi venne di pensare ad altro, mentre, anche se a malincuore uscii da quel posticino caldo.
Erano ormai sei mesi che la conoscevo e la frequentavo, dopo averla “aquistata” in un locale in cui si spogliava, per la libidine di grassi ed eternamente eccitati turisti..
Diecimila bath, che più o meno erano 245 euro, che dovevo pagare anticipatamente, ogni primo del mese, a quello schifoso proprietario del locale in PathPong…
245 euro, per avere a disposizione una meraviglia come Who, erano nulla..
Mi ricordo i primi giorni , quando l’avevo vista ballare, cioè muoversi, perché più che ballare si muoveva sensuale su quella specie di palcoscenico, mi aveva subito attratto con quel suo corpo esile e sinuoso, e quando poi avevo visto il suo cazzo, la curiosità ed il desiderio di provare con lei, mi aveva assalito.
Sapevo che si potevano avere le ragazze nei locali di quella zona di Bangkok, parlando col proprietario dei locali che trattavano le loro dipendenti come oggetti.
Ed era stato proprio così, addirittura quello stronzo del suo proprietario, per fugare ogni mio dubbio mi aveva anche dato i risultati delle analisi del sangue di Who, che le aveva fatto fare, perché l’aveva appena “assunta”, continuando a sventolarle, gridando :- Perfect, perfect…-
Ed io l’avevo presa.
Ero a Bangkok da un mese e per l’avviamento di quell’azienda, ci sarei dovuto rimanere almeno altri quattro o cinque, ero da solo, e quella creatura mi aveva affascinato… Ed allora……….. l’avevo comperata… Le avevo acquistato qualche abito più decente , e l’avevo portata a cena in un bel ristorante.
L’avevo portata in albergo, io preoccupato che il portiere dicesse qualcosa, ed invece, mi fece l’occhiolino..Bel paese la Tailandia!
E ricordo la prima notte che trascorremmo insieme, lei che mi accarezzava e mi toccava ovunque, ed io che ero attento a non toccarle il cazzo, le succhiavo le tette, la toccavo ovunque, ma non lì. Mi fece un pompino sublime, e dopo anche la scopai come un forsennato.…Poi ci addormentammo.
La mattina dopo era domenica, ed indugiai un po’ di più a letto. Who si svegliò, e mi sorrise. Iniziò ad accarezzarmi, facendomelo indurire, quindi iniziò a segarmelo, e mi disse:- Piace a Giovanni?Piace anche a Who -.
Era un chiaro invito. Timidamente allungai la mano e gliela appoggiai sul cazzo, era la prima volta che toccavo un cazzo che non fosse il mio…Non mi fece nessun effetto particolare, iniziai a carezzarlo, e lo sentii irrigidirsi , quindi iniziai a menarglielo….
Quella fu la prima volta, da allora imparai a farla godere in diversi modi..….Non mi chiese mai di mettermelo dentro, ma forse se lo avesse fatto, forse glielo avrei concesso, tanto ero preso da questa creatura…
Stetti male quando mi dissero concluso il rapporto con quell’azienda, e ricordo che la vidi piangere, quando mi accompagnò all’aeroporto. Le lasciai dei soldi, e la pregai di non tornare più in quel locale. E’ trascorso più di un anno, ed ancora soffro quando ci penso, ma certamente voglio ritornare in Tailandia e ritrovare ancora una volta, chi mi ha fatto conoscere un mondo diverso ed eccitante, a cui a volte ancora oggi non so resistere.
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