Allattami

Questa mattina mi sono svegliata molto presto, ho indossato la camicia di Cesare e delle culotte di seta pulite, il piccolo ha finalmente preso sonno e sembra siano passate anche quelle fastidiose colichette.
Così sono scesa giù in cucina a piedi nudi per non far rumore sul parquet ho raccolto i miei capelli biondi con un elastico nero e ho cercato di dare un tono diverso al mio viso stropicciato dal cuscino e dalle poche ore di sonno.
Arrivata in cucina ho tirato fuori dal
frigo il preparato per le crêpes che a Cesare piacciono tanto, ho iniziato a cucinare e ad apparecchiare il tavolo con cura, proprio come piace a me, ho messo sul moderno bancone della cucina a isola due tovagliette, i piatti neri per la colazione, le posate, il burro, la Nutella, il caffè e la spremuta d'arancia, ho aperto la grande porta finestra per far cambiare l'aria, e la stanza si è subito riempita del fresco odore di prato appena tagliato che si mescolava all'odore della brezza mattutina.
Mentre mettevo sul piatto l'ultima crêpes, ho sentito dei passi raggiungere la cucina, le grandi mani di Cesare hanno ad un tratto avvolto il mio pancino, e le sue morbide labbra hanno baciato il mio collo e sussurrato alle mie orecchie un caldo e carezzevole :"Buongiorno bambina", stavo per voltarmi per ricambiare il saluto, quando il suo corpo ha iniziato ad esercitare una certa pressione sul mio, sentivo la sua erezione mattutina premere contro il mio bacino, il suo respiro accelerare e le sua presa aumentare, le sue mani hanno iniziato ad intrufolarsi nella mia camicia, sfiorato i grandi e profumati seni, per poi scivolare sulle mie culotte azzurre, le sue grandi dita sfioravano delicatamente la seta delle stesse, sfregavano il mio clitoride, mentre le sue labbra e i suoi bianchi e curati denti continuavano a mordicchiare il mio collo ed i miei lobi.
Il respiro di Cesare accelerava sempre più, quando ad un certo punto preso da un folle istinto, ha abbassato i miei slip, inumidito il suo grosso membro con i miei umori, facendolo scivolare avanti e indietro tra le carnose labbra della mia calda vagina per poi infilarlo proprio lì, nella stretta ed impreparata rosellina del mio ano, un forte e quasi animalesco grugnito è uscito dalle sue corde, e con le mani sui miei seni ha iniziato una frenetica danza dentro di me, i suoi colpi acceleravano sempre più e tra le mie gambe esplodevano i miei umori che scivolavano lungo l'interno coscia, ad un certo punto, Cesare esce fuori dal mio deretano in maniera piuttosto bruca e con fare altrettanto arrogante mi volta, e mi fa sedere sul piano della cucina,non riesco a dire nemmeno una parola, mi limito solo a guardarlo, a guardare i suoi occhi bramosi e affamati, a percepirne i respiri e i battiti accelerati del suo cuore, mi guarda, il suo sguardo sembra quasi assente, quasi ipnotizzato da me, strappa via la mia camicia, apre le mie gambe e inizia a penetrare con violenza la mia vagina, ogni singolo colpo diviene sempre più violento, i miei seni sbattono sul suo volto, quando ad un certo punto si ferma, mi osserva e si avvicina alle mie orecchie pregandomi di allattarlo, quella richiesta mi eccita così tanto da provare quasi un lieve fastidio, ma decido di assecondarlo, il suo membro è ancora dentro di me, quando con le mani afferro il mio seno destro o lo avvicino alla sua bocca, le sue labbra si attaccano come se fossero una ventosa al mio grosso capezzolo e se ne impadroniscono, Cesare inizia a succhiarlo con cura e a berne il latte che ne fuoriusciva, la sua bocca emetteva lo stesso suono dei bambini che affamati prendono con foga il seno materno, e proprio mentre era lì, attaccato al mio seno, ricomincia a muoversi dentro di me, prima piano, e poi sempre più veloce, fino ad esplodere nel mio ventre, quasi esausto. Mentre i suoi ricci castani cadevano sulla sua fronte sudata, e il suo delicato naso sfiorava il mio, le sue dolci labbra donavano nuovi sapori alle mie che si schiusero
per dire: "Buongiorno anche a te amore........"