Ginèvre scrive: Flaminia e Cesare: Baby sitter a tempo pieno. (parte2)

di
genere
etero

[...]"sculacciami, fammi tua.."
Quella frase risveglio tutta la passione e la ferocia di Cesare, che diede sfogo a tutta la sua eccitazione; così la prese in braccio e la portò in camera, la butto sul letto e le salì sopra, iniziò a baciarla, a leccarla a morderle ogni piccolo accenno di pelle, le legò i capelli in una coda alta e con una cravatta le unì i polsi sulla testa , si avvicinò alle sue ascelle ed iniziò a leccarle, lentamente, la sentiva gemere, non voleva smettere di guardarla dritta negli occhi mentre sentiva il suo corpo contorcersi sotto di lui. Dopo di ciò iniziò a leccarla, e fece scivolare la sua lingua dal collo alla sua profumatissima e curatissima vagina, la quale non presentava alcun tipo di peluria, iniziò ad assaporarne gli umori, e ad ogni contorsione o tentativo di divincolarsi da parte di Flaminia lo portava a divenire sempre più affamato ed inferocito, così ad un certo punto la girò e le mise un cuscino sotto la pancia, le strappò via gli ultimi indumenti che le erano rimasti addosso e iniziò a sculacciarla, con quelle grandi mani, e con quell'invidiabile sicurezza, ad ogni colpo Flaminia non riusciva a trattenere gli spasmi e le lacrime, e Cesare capì che se avesse continuato probabilmente la giovane sarebbe esplosa , così le penetrò la vagina con due dita ed iniziò a muoverle con una folle velocità che portò la ragazza a squirtare sulle nere lenzuola di seta, le quali si bagnarono e sulle quali si lasciò cadere priva di forze e tremante.
Quella scena, così rara, e preziosa fece impazzire Cesare, che non sfilò da subito le sue dita, anzi continuò a muoverle senza sosta, finché lei non venne una seconda volta urlando soffocata dalla mano di Cesare e contorcendosi ; a quel punto Cesare iniziò a penetrarla senza remore, la impalò con il suo grosso e vigoroso pezzo di carne e mentre le penetrava il delicato ano, con una mano le stringeva il seno sinistro e con l'altra mano continuava a sculacciarla, facendole perdere la sensibilità dei tessuti, i quali oramai erano rossi e sollevati.
Continuò a chiavarla finché esausto, le venne dentro e le si accasciò sopra, le baciò la nuca e la bellissima schiena e le sussurrò :
"Voglio dormire dentro di te questa notte."
FINE SECONDA PARTE.
scritto il
2015-11-18
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