Estate
di
Iris blond
genere
etero
Quell'estate eravamo partiti tutti insieme, come di solito si faceva ogni anno. Il caldo di quella lunga giornata di metà Agosto era asfissiante, la mia pelle sembrava luccicare per l'umidità del sudore che la teneva bagnata. Di tanto in tanto cercavo di rinfrescarmi con un fazzoletto bagnato, che passavo tra i seni, per resistere all'arsura. I ragazzi seduti sui sedili posteriori facevano pervenire la loro vivacità giocando anche in quello spazio angusto che era la nostra macchina. L'uomo che guidava era mio marito, piuttosto contrariato dal fracasso dei ragazzi e dal caldo incessante. Verso sera arrivammo a destinazione, e la vista del mare a quell'ora del giorno era favolosa. Tuttavia l'alone di tristezza che mi accompagnava da un po' di tempo rimaneva inalterato. Le vacanze vere e proprie iniziarono il mattino seguente quando raggiungemmo la spiaggia. Io distesa su una sdraio di fronte al mare, osservavo l'orizzonte, forse nella speranze di risposte che mai sarebbero arrivate. Sapevo che forse lui sarebbe venuto, ma non ne ero sicura, poiché erano giorni che non lo sentivo. Senza muovermi di un solo millimetro capii che lui era lì e che mi stava fissando. Il suo sguardo penetrava nella mia mente senza difficoltà, e io mi obbligai a non ricambiare. Non l'avevo mai visto nudo, ma il suo fisico atletico e il viso d'angelo , in spiaggia, difficilmente sarebbe passato inosservato. Mi ero ripromessa di recuperare il rapporto, ormai spento con mio marito e non avevo intenzione di cedere alla tentazione. Riuscii a portare avanti il mio ambizioso progetto per soli tre giorni, al quarto cedetti al suo fascino. L'appuntamento era fissato nella sua cabina, io mi alzai con una scusa e con le mani tremolanti bussai e in men che non si dica, fui trascinata dentro. Cominciò a baciarmi subito con intensa passione, mentre le sue mani si intrufolavano sotto il mio costume ancora umido. In un attimo fui nuda davanti a lui che già mostrava il suo sesso eretto e pronto per essere accarezzato, baciato, succhiato, leccato. Cominciai io ad esplorare le sue sensazioni utilizzando la mia bocca che non tralasciò nulla al suo passaggio. I respiri si facevano più affannosi e le mani diventavano più invasive, esplorative di ogni cavità. Sentivo la voglia crescere in me, l'eccitazione mi turbava, volevo che lui entrasse dentro di me, non potevo e non ce la facevo ad aspettare ancora. Un brivido di intenso piacere mi percorse tutta la schiena quando mi penetrò con una decisa intensità. Un urlo soffocato mi scappò dalle labbra avide e gustose, adesso mi sorreggeva con le braccia mente io lo avvolgevo con le mie gambe in un amplesso intenso e provocante .Stavamo per raggiungere il massimo del piacere, insieme, nello stesso momento, nello stesso istante. Quando avvenne rimanemmo appagati l'uno dell'altra e ricomponendoci sapevamo che quello che era successo in quella cabina, non sarebbe mai stato cancellato. Da quel momento tutto sarebbe stato diverso, avevo vissuto sul serio e capito che tutto sommato anch'io potevo farlo.
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