La mia prima orgia
di
-Andreami-
genere
incesti
I grandi occhi azzurri di mamma mi fissano increduli. Sono lì, davanti a lei, con il cazzo duro e una mano sporca di sborra. Si tira il lenzuolo per cercare di coprirsi. Con la coda dell’occhio vedo zia Roberta che se la ride sotto i baffi. Cerco in qualche modo di coprirmi anche io, ma c’è poco da fare.
Zia mi prende un braccio e mi tira fuori dall’armadio.
“Ma, ma, ma…” è tutto quello che mamma riesce a balbettare.
“Volevi scopare Andrea, eccolo” le propone zia.
Ho la testa che sta per esplodermi dal tanto sangue che vi circola.
“È sempre stato lì? Ha visto tutto? Ha visto tutto!” urla mamma.
“Sì, ha visto tutto. Ha visto che ti piace il cazzo e anche la fica. Ha visto quanto siamo troie”
Io non riesco a spiccicare parola. Fisso per terra e basta. Zia Roberta tenendomi per il braccio mi porta vicino al bordo del letto. Non riesco a reagire. Si siede sul bordo del letto. Io in piedi davanti a lei.
“Daniela, il sapore buono della mia bocca era di tuo figlio” le confessa zia.
“Tu? Voi? Tu? Non ci voglio credere” continua mamma “Avete scopato? Zia e nipote?”
“Diciamo che ci stavamo provando, ma sei arrivata tu”
“No, no, no, no…” anche mamma è senza parole.
“Guarda che non c’è niente di male. E poi guarda che bel cazzo che ha, altro che il giocattolo di gomma. Questo è vero” e così dicendo mi scappella il cazzo ancora sporco di sborra dall’ultima venuta. La lascio fare, non riesco a oppormi.
“Sì, lo vedo, ma è mio figlio”
“È anche un ragazzo che ha bisogno di imparare… chi meglio di noi due può aiutarlo?” Zia Roberta subito dopo prende in bocca il mio uccello e comincia a leccarlo e succhiarlo. Lo pulisce per bene.
“Mmm… che buono che sei” un po’ guarda me e un po’ guarda mamma.
Mamma prende coraggio, si scopre dal lenzuolo. È bella, fatta bene, più piccola rispetto a zia Roberta. Le labbra carnose sembrano fatte apposta per fare impazzire gli uomini. Zia Roberta è più alta e robusta. Un donnone pieno di curve, ma tutte al punto giusto. Mamma si avvicina a noi due. Zia continua a leccare l’asta per il lungo.
“Assaggia” sussurra.
Mamma non resiste oltre, ha perso ogni imbarazzo. Prima bacia zia sulla bocca, poi mi bacia la cappella. Delicatamente, come solo una mamma può fare. Zia le porge il mio cazzo e mamma affonda la bocca su di lui. Lo ingoia. Poi lo lascia e si mette a leccare l’asta come faceva zia. Anche zia vuole partecipare e insieme me lo leccano. Poi una alla volta avvolgono il glande con le loro labbra esperte. Quando una ce l’ha in bocca l’altra mi succhia le palle ricoperte di leggera peluria.
Zia si stacca da me. La guardo sedersi un po’ in disparte. Guarda mamma mentre mi fa un pompino. La vedo sorridere. Sta lì un attimo, poi si riavvicina. Allontana mamma dal mio cazzo e la bacia. La bacia davanti a me. Le lingue si rincorrono. Io sto lì fermo, davanti a loro, con il cazzo svettante. Non so cosa fare.
Zia spinge mamma sul letto, la fa coricare. Le apre le cosce.
“Ti piace essere guardata da Andrea, eh?” ricomincia il gioco perverso di prima. Tuffa la sua testa tra le cosce di mamma. Vedo le sue labbra fare presa come ventose sulla fica depilata e bagnata di mamma. Poi si stacca un attimo, mi guarda.
“Vieni. Inginocchiati vicino alla bocca di Daniela. Fatti fare un pompino”
Ubbidiente faccio come dice. Mi inginocchio sul lettone e porgo il mio uccello a mamma. Lei, in preda all’eccitazione, lo prende e comincia a succhiarlo.
“Ti piace succhiare cazzi! Com’è il cazzo di tuo figlio?”
“Buono” risponde mamma tra una pompa e l’altra. Ogni tanto lo lascia per lanciare un urletto di piacere. Dopo pochi minuti mi lascia andare. Chiude gli occhi e il suo respiro si fa più veloce. Viene. Guardo la sua faccia contratta dal piacere. Guardo zia che continua a leccare la fica di mamma. Ha il musetto tutto impiastricciato di umori. Poi zia si sposta, si avvicina a me gattonando sul letto. Mi prende la testa fra le mani e mi bacia. Mi infila la lingua in gola. Sa di aspro. Sa di mamma. Le nostre lingue si inseguono. Voglio godermi tutto il sapore di mamma. Lecco anche le labbra di zia. Poi mi blocco un attimo. Guardo mamma e vedo che ha ricominciato a spompinarmi. Torno a baciare zia con più trasporto. Sto baciando zia sporca di umori di mamma, mentre quest’ultima mi sta facendo un pompino. E non posso dirlo a nessuno.
Poi zia si stacca da me.
“Ti piace il sapore della tua mamma?” mi chiede.
Annuisco. Mamma si ferma e ci guarda. Anche lei cerca di capire le intenzioni della cognata.
“E il sapore di zia ti piace?”
Annuisco ancora.
“Vieni cucciolo, vieni con zia”
Mi fa coricare di fianco a mamma. Mi massaggia il petto. Si mette su di me. Prende il cazzo con la mano e se lo infila nella fica bagnata. Non trovo resistenza. La penetro facilmente. Le grosse tette bianche mi ballonzolano davanti al viso. Le prendo tra le mani e succhio avido i capezzoli sporgenti. Piano comincia la sua cavalcata. Mamma la guarda. Poi si gira verso di me e comincia a baciarmi. Mi infila la lingua in bocca. Assapora il gusto della sua fica che zia mi ha passato prima.
L’atmosfera è eccitante, ma strana. Parla solo zia, che ci guarda baciarci.
“Sì, bravi così, dai, mmm… che bello un palo vero in fica” e continua a cavalcarmi.
Mamma si stacca da me, e appena lo fa zia si butta in avanti. Cerca la mia bocca. Ci baciamo. Mamma si sposta, non vedo dove va. Ma tutto d’un tratto sento una mano che prende il mio cazzo e lo toglie dalla fica di zia. Sento una bocca che lo succhia e poi la stessa mano lo reinfila dentro zia.
“Sì Daniela… sì così, leccami il culo, sì” ansima zia mentre mi cavalca. Io sto fermo, attendo istruzioni. Poi si alza di scatto, i suoi grandi seni ammiccanti su di me. E viene. Sento il cazzo caldo e bagnatissimo. Continua a venire. Poi mi si abbatte sul petto. Stanca.
Alza la testa e mi guarda. Siamo a pochi centimetri.
“E bravo il mio nipotino” mi sussurra “Vuoi sentire che sapore ha zia?”
Annuisco. Come sempre.
Zia si alza, vedo mamma tra le mie gambe. Sta massaggiando piano il mio cazzo. È lucido e completamente scappellato. Non faccio in tempo a capire cosa sta succedendo che la grande patatona di zia mi atterra sul viso.
“Lecca la zia, tesoro. Leccami bene”
La mia lingua parte veloce a quell’ordine. Lecca la fica dilatata di zia Roberta. Lecca le piccole labbra sporgenti. Lecca il clitoride. Il sapore è molto aspro, ma c’è anche del dolce. È più buono di quello di mamma. Prendo in bocca le labbra, le succhio. Mamma intanto la sento leccarmi il palo. Me lo pulisce dagli umori di zia.
Zia si solleva da me. Va verso mamma. Si baciano ancora. Mamma è a quattro zambe tra le mie gambe.
“Oggi insegniamo tutto al piccolo Andrea” esordisce zia guardandomi. Anche mamma mi guarda. È eccitata, si vede.
“Daniela, tu stai ferma lì. Andrea, vieni qui” e mi prende per mano. Mi fa alzare. Mi fa girare intorno al letto. Siamo in piedi, io e lei, dietro mamma, che sta ferma a pecorina sul letto.
“Ora scopiamo la mamma, che ne dici?” mi chiede. E senza aspettare risposte si mette dietro di lei e con la mano comincia a massaggiarle la fica dilatata dall’eccitazione.
“Fai così, come faccio io” mi spiega “senti com’è bagnata. Senti com’è vacca”
Mi prende la mano e insieme alla sua cominciamo a massaggiare la fica di mamma. È calda, bagnatissima. La sento pulsare. Mamma respira veloce. Ansima.
Zia spinge le mie dita nella tana di mamma. Usa le sue dita. Prima i medi, poi anche gli anulari. Infine gli indici. Sei dita nel buchetto.
“Senti com’è larga mamma. È larga perché le piace prendere i cazzoni di gomma grossi… almeno due volte a settimana”
Annuisco, non so che altro fare.
Continuiamo per un po’ a massaggiarle la fica e penetrarla con sei dita.
“È pronta. Tocca a te” sussurra zia. Mi prende il cazzo che nel frattempo non si era rilassato un attimo e lo tira verso la fica di mamma. Punta il glande sul buco dilatato e mi spinge dentro di lei.
“Bravo. Ora scopa mamma come ti ho insegnato”
Comincio a muovermi dentro e fuori. Prima piano, poi accelerando sempre di più. Mamma ansima. Zia si avvicina a me e mi bacia. Mi infila la lingua in bocca poi si stacca.
“Bravo il mio nipotino”
Mi bacia le spalle. I capezzoli. La pancia. E continua a scendere. Mi prende la base del cazzo con le dita. Mi fermo. Lo estrae dalla tana bagnata di mamma. Gli da un paio di leccate.
“Aspetta” sussurra.
La vedo leccare la fica a mamma, poi risalire al buco del culo. È arrossato per il fallo di gomma preso prima. Zia sputa sul culo di mamma.
“Ecco, ora proviamo a inculare mamma. Vuoi inculare la mamma, vero?”
“Sssì… sì” sono le prime parole che pronuncio.
Mamma mi sente. Lo capisco perché ha un leggero scatto. Aspettava una mia reazione forse.
“Sì tesoro. Inculami, dai” la sento dire. Si è sbloccata anche lei.
“Finalmente ci lasciamo andare, eh” interviene zia “bene, bene. Ora ci divertiamo”
“Daniela sei proprio troia. Quanto vuoi essere inculata da tuo figlio? Quanto?”
“Tanto, tantissimo. Inculami Andrea, inculami”
Zia mi avvicina il cazzo allo sfintere di mamma.
“Spingi, tanto è rotta in culo tua mamma. Sentirai com’è facile” mi sprona zia.
Spingo e il mio uccello si infila veloce tra le chiappe candide di mamma. Do leggeri colpi. Avanti e indietro
“Dai, scopala per bene. Non essere timido” mi incita zia “diglielo anche tu Daniela.
“Inculami forte, tesoro. Fammi sentire come mi scopi in culo. Forte, dai”
Non aspettavo altro. Inizio a dare colpi su colpi. Devo tenere mamma per i fianchi, perché a ogni mio colpo la spingo in avanti. Zia ci guarda un po’ distaccata. Si morde un labbro. È eccitata. Sta pensando a qualche altra perversione. Si va a mettere sul letto. Si siede davanti a mamma e le spalanca davanti al viso la sua bruna patata eccitata.
“Leccami mentre ti incula” ordina a mamma.
Lei si solleva un po’ sulle braccia e affonda la faccia nella fica di zia. I miei colpi si trasmettono a tutto il corpo di mamma che a sua volta affonda la lingua nel buco della cognata.
“Com’è Andrea? È bravo a inculare?”
“Bravo… Br.. bravo” sento balbettare mamma.
“Più bravo di Gianni?”
“Mmm mmm” è tutto quel che sento
“È meglio del cazzone di gomma, vero?”
“Oh sì, sì, sì”
“Ora leccami il buco del culo. Preparami per Andrea” ordina ancora zia “Voglio che inculi anche me”
Sento mamma leccare tra un mio colpo e l’altro.
“Brava, preparami bene il buchetto. Sìììì, brava” gode zia.
“Andrea, dicci quanto siamo troie?” chiede zia.
“Tanto, siete tanto troie” rispondo di getto “vi inculo tutte”
Poco dopo zia si toglie dalla sua posizione e viene a coricarsi di fianco a mamma, con il sedere sul bordo del letto. Mentre continuo a inculare mamma vedo che zia si masturba come una forsennata. Ansima.
“Inculami Andrea” mi ordina.
Tolgo il cazzo rosso e scappellato dal culo di mamma e mi sposto verso zia. Mamma si gira veloce e viene in mio soccorso. Non so come inculare una donna dal davanti.
“Mettiti in ginocchio” mi suggerisce mamma. Lo faccio. Zia mette i piedi sul bordo del letto. Divarica per bene le gambe e mi mostra i suoi due buchi. La fica è dilata. Il culo no. Mentre penso a come infilarlo, mamma me lo prende in bocca e gli da alcuni colpi belli assestati. Poi me lo punta sul deretano di zia.
“Spingi piano, se no le fai male”
Spingo piano. La cappella si fa strada nello sfintere. Lentamente anche il resto del palo affonda in quelle grandi chiappe. Zia intanto continua a masturbarsi imperterrita.
“Oh sì, così, dai, sfondami… scopami cazzo”
“Sì dai, scopala. Falle sentire quanto sei bravo” mi incita anche mamma.
Comincio a muovermi piano dentro zia. Poi sempre più veloce. Finché il mio cazzo scivola senza resistenza in quel culo sfondato. Sono talmente concentrato sul mio compito che non mi sono accorto di mamma. Ha preso il cazzone di gomma. Si è messa di fianco a zia. Nella stessa posizione. E si incula da sola, masturbandosi la fica.
Le due donne respirano e ansimano all’unisono. Un concerto di gridolini e urletti. Fino a quando vedo mamma che si agita sul letto. Sta per venire. Toglie il fallo nero dal culo e con due mani se lo pianta in fica. Lo muove veloce dentro e fuori. È tutto bagnato di un liquido biancastro.
“Sìììì, godo, sìììììì” urla.
Estrae il cazzone e un fiotto di liquido viene spruzzato verso l’alto. La sua mano frulla veloce sul clito. Miriadi di gocce partono per tutta la stanza. Ne vengo colpito anche io.
La guardo inebetito. Lei mi guarda con uno sguardo misto eccitazione e vergogna. Torno a guardare zia. Le smorfie di godimento aumentano. Da quanto ne ho capito sta per venire anche lei.
“Sììì tesoro, vai così” mi incita.
Mamma si è ripresa dal suo orgasmo. Prende il fallo nero tutto bagnato e lo appoggia alla fica di zia. Lo spinge dentro.
“Godi troia. Godi” le urla mamma. Bastano pochi colpi e anche zia urla di piacere. Mi fermo in attesa che lo sconquasso si calmi. Poi riprendo veloce. Vedere due donne venire così mi ha fatto quasi venire. Manca poco anche per me.
“S… s… sto per venire” riesco a sussurrare.
“Ci pensa mamma” mi dice e me lo tira fuori dal culo di zia. Lo prende in bocca e comincia a pompare. Succhia come un’ossessa.
“Non ingoiare Daniela, voglio che ci veda in tutta la nostra troiaggine oggi”
Non resisto più. Mamma apre la bocca e appoggia la cappella alla lingua. Con spasmi che non mi sarei aspettato vengo in bocca a mamma Daniela. Vedo la bianca sborra infilarsi nella bocca aperta. Sulla lingua. Uno schizzo in faccia.
“Bravo il nipotino” mi dice zia “e brava la cognatina che non ha ingoiato”
Zia si avvicina a mamma, rimasta ferma con la bocca semiaperta piena di sborra. Zia si mette sotto il viso di mamma. Apre la bocca. Mamma riversa la sborra in bocca a zia. Dopo aver invertito le posizioni la riversa in bocca a mamma. Mamma ingoia. Si baciano. Le guardo sorridendo.
Che bei pomeriggi che mi aspetto di trascorrere con le due donne più importanti della mia vita.
FINE
Zia mi prende un braccio e mi tira fuori dall’armadio.
“Ma, ma, ma…” è tutto quello che mamma riesce a balbettare.
“Volevi scopare Andrea, eccolo” le propone zia.
Ho la testa che sta per esplodermi dal tanto sangue che vi circola.
“È sempre stato lì? Ha visto tutto? Ha visto tutto!” urla mamma.
“Sì, ha visto tutto. Ha visto che ti piace il cazzo e anche la fica. Ha visto quanto siamo troie”
Io non riesco a spiccicare parola. Fisso per terra e basta. Zia Roberta tenendomi per il braccio mi porta vicino al bordo del letto. Non riesco a reagire. Si siede sul bordo del letto. Io in piedi davanti a lei.
“Daniela, il sapore buono della mia bocca era di tuo figlio” le confessa zia.
“Tu? Voi? Tu? Non ci voglio credere” continua mamma “Avete scopato? Zia e nipote?”
“Diciamo che ci stavamo provando, ma sei arrivata tu”
“No, no, no, no…” anche mamma è senza parole.
“Guarda che non c’è niente di male. E poi guarda che bel cazzo che ha, altro che il giocattolo di gomma. Questo è vero” e così dicendo mi scappella il cazzo ancora sporco di sborra dall’ultima venuta. La lascio fare, non riesco a oppormi.
“Sì, lo vedo, ma è mio figlio”
“È anche un ragazzo che ha bisogno di imparare… chi meglio di noi due può aiutarlo?” Zia Roberta subito dopo prende in bocca il mio uccello e comincia a leccarlo e succhiarlo. Lo pulisce per bene.
“Mmm… che buono che sei” un po’ guarda me e un po’ guarda mamma.
Mamma prende coraggio, si scopre dal lenzuolo. È bella, fatta bene, più piccola rispetto a zia Roberta. Le labbra carnose sembrano fatte apposta per fare impazzire gli uomini. Zia Roberta è più alta e robusta. Un donnone pieno di curve, ma tutte al punto giusto. Mamma si avvicina a noi due. Zia continua a leccare l’asta per il lungo.
“Assaggia” sussurra.
Mamma non resiste oltre, ha perso ogni imbarazzo. Prima bacia zia sulla bocca, poi mi bacia la cappella. Delicatamente, come solo una mamma può fare. Zia le porge il mio cazzo e mamma affonda la bocca su di lui. Lo ingoia. Poi lo lascia e si mette a leccare l’asta come faceva zia. Anche zia vuole partecipare e insieme me lo leccano. Poi una alla volta avvolgono il glande con le loro labbra esperte. Quando una ce l’ha in bocca l’altra mi succhia le palle ricoperte di leggera peluria.
Zia si stacca da me. La guardo sedersi un po’ in disparte. Guarda mamma mentre mi fa un pompino. La vedo sorridere. Sta lì un attimo, poi si riavvicina. Allontana mamma dal mio cazzo e la bacia. La bacia davanti a me. Le lingue si rincorrono. Io sto lì fermo, davanti a loro, con il cazzo svettante. Non so cosa fare.
Zia spinge mamma sul letto, la fa coricare. Le apre le cosce.
“Ti piace essere guardata da Andrea, eh?” ricomincia il gioco perverso di prima. Tuffa la sua testa tra le cosce di mamma. Vedo le sue labbra fare presa come ventose sulla fica depilata e bagnata di mamma. Poi si stacca un attimo, mi guarda.
“Vieni. Inginocchiati vicino alla bocca di Daniela. Fatti fare un pompino”
Ubbidiente faccio come dice. Mi inginocchio sul lettone e porgo il mio uccello a mamma. Lei, in preda all’eccitazione, lo prende e comincia a succhiarlo.
“Ti piace succhiare cazzi! Com’è il cazzo di tuo figlio?”
“Buono” risponde mamma tra una pompa e l’altra. Ogni tanto lo lascia per lanciare un urletto di piacere. Dopo pochi minuti mi lascia andare. Chiude gli occhi e il suo respiro si fa più veloce. Viene. Guardo la sua faccia contratta dal piacere. Guardo zia che continua a leccare la fica di mamma. Ha il musetto tutto impiastricciato di umori. Poi zia si sposta, si avvicina a me gattonando sul letto. Mi prende la testa fra le mani e mi bacia. Mi infila la lingua in gola. Sa di aspro. Sa di mamma. Le nostre lingue si inseguono. Voglio godermi tutto il sapore di mamma. Lecco anche le labbra di zia. Poi mi blocco un attimo. Guardo mamma e vedo che ha ricominciato a spompinarmi. Torno a baciare zia con più trasporto. Sto baciando zia sporca di umori di mamma, mentre quest’ultima mi sta facendo un pompino. E non posso dirlo a nessuno.
Poi zia si stacca da me.
“Ti piace il sapore della tua mamma?” mi chiede.
Annuisco. Mamma si ferma e ci guarda. Anche lei cerca di capire le intenzioni della cognata.
“E il sapore di zia ti piace?”
Annuisco ancora.
“Vieni cucciolo, vieni con zia”
Mi fa coricare di fianco a mamma. Mi massaggia il petto. Si mette su di me. Prende il cazzo con la mano e se lo infila nella fica bagnata. Non trovo resistenza. La penetro facilmente. Le grosse tette bianche mi ballonzolano davanti al viso. Le prendo tra le mani e succhio avido i capezzoli sporgenti. Piano comincia la sua cavalcata. Mamma la guarda. Poi si gira verso di me e comincia a baciarmi. Mi infila la lingua in bocca. Assapora il gusto della sua fica che zia mi ha passato prima.
L’atmosfera è eccitante, ma strana. Parla solo zia, che ci guarda baciarci.
“Sì, bravi così, dai, mmm… che bello un palo vero in fica” e continua a cavalcarmi.
Mamma si stacca da me, e appena lo fa zia si butta in avanti. Cerca la mia bocca. Ci baciamo. Mamma si sposta, non vedo dove va. Ma tutto d’un tratto sento una mano che prende il mio cazzo e lo toglie dalla fica di zia. Sento una bocca che lo succhia e poi la stessa mano lo reinfila dentro zia.
“Sì Daniela… sì così, leccami il culo, sì” ansima zia mentre mi cavalca. Io sto fermo, attendo istruzioni. Poi si alza di scatto, i suoi grandi seni ammiccanti su di me. E viene. Sento il cazzo caldo e bagnatissimo. Continua a venire. Poi mi si abbatte sul petto. Stanca.
Alza la testa e mi guarda. Siamo a pochi centimetri.
“E bravo il mio nipotino” mi sussurra “Vuoi sentire che sapore ha zia?”
Annuisco. Come sempre.
Zia si alza, vedo mamma tra le mie gambe. Sta massaggiando piano il mio cazzo. È lucido e completamente scappellato. Non faccio in tempo a capire cosa sta succedendo che la grande patatona di zia mi atterra sul viso.
“Lecca la zia, tesoro. Leccami bene”
La mia lingua parte veloce a quell’ordine. Lecca la fica dilatata di zia Roberta. Lecca le piccole labbra sporgenti. Lecca il clitoride. Il sapore è molto aspro, ma c’è anche del dolce. È più buono di quello di mamma. Prendo in bocca le labbra, le succhio. Mamma intanto la sento leccarmi il palo. Me lo pulisce dagli umori di zia.
Zia si solleva da me. Va verso mamma. Si baciano ancora. Mamma è a quattro zambe tra le mie gambe.
“Oggi insegniamo tutto al piccolo Andrea” esordisce zia guardandomi. Anche mamma mi guarda. È eccitata, si vede.
“Daniela, tu stai ferma lì. Andrea, vieni qui” e mi prende per mano. Mi fa alzare. Mi fa girare intorno al letto. Siamo in piedi, io e lei, dietro mamma, che sta ferma a pecorina sul letto.
“Ora scopiamo la mamma, che ne dici?” mi chiede. E senza aspettare risposte si mette dietro di lei e con la mano comincia a massaggiarle la fica dilatata dall’eccitazione.
“Fai così, come faccio io” mi spiega “senti com’è bagnata. Senti com’è vacca”
Mi prende la mano e insieme alla sua cominciamo a massaggiare la fica di mamma. È calda, bagnatissima. La sento pulsare. Mamma respira veloce. Ansima.
Zia spinge le mie dita nella tana di mamma. Usa le sue dita. Prima i medi, poi anche gli anulari. Infine gli indici. Sei dita nel buchetto.
“Senti com’è larga mamma. È larga perché le piace prendere i cazzoni di gomma grossi… almeno due volte a settimana”
Annuisco, non so che altro fare.
Continuiamo per un po’ a massaggiarle la fica e penetrarla con sei dita.
“È pronta. Tocca a te” sussurra zia. Mi prende il cazzo che nel frattempo non si era rilassato un attimo e lo tira verso la fica di mamma. Punta il glande sul buco dilatato e mi spinge dentro di lei.
“Bravo. Ora scopa mamma come ti ho insegnato”
Comincio a muovermi dentro e fuori. Prima piano, poi accelerando sempre di più. Mamma ansima. Zia si avvicina a me e mi bacia. Mi infila la lingua in bocca poi si stacca.
“Bravo il mio nipotino”
Mi bacia le spalle. I capezzoli. La pancia. E continua a scendere. Mi prende la base del cazzo con le dita. Mi fermo. Lo estrae dalla tana bagnata di mamma. Gli da un paio di leccate.
“Aspetta” sussurra.
La vedo leccare la fica a mamma, poi risalire al buco del culo. È arrossato per il fallo di gomma preso prima. Zia sputa sul culo di mamma.
“Ecco, ora proviamo a inculare mamma. Vuoi inculare la mamma, vero?”
“Sssì… sì” sono le prime parole che pronuncio.
Mamma mi sente. Lo capisco perché ha un leggero scatto. Aspettava una mia reazione forse.
“Sì tesoro. Inculami, dai” la sento dire. Si è sbloccata anche lei.
“Finalmente ci lasciamo andare, eh” interviene zia “bene, bene. Ora ci divertiamo”
“Daniela sei proprio troia. Quanto vuoi essere inculata da tuo figlio? Quanto?”
“Tanto, tantissimo. Inculami Andrea, inculami”
Zia mi avvicina il cazzo allo sfintere di mamma.
“Spingi, tanto è rotta in culo tua mamma. Sentirai com’è facile” mi sprona zia.
Spingo e il mio uccello si infila veloce tra le chiappe candide di mamma. Do leggeri colpi. Avanti e indietro
“Dai, scopala per bene. Non essere timido” mi incita zia “diglielo anche tu Daniela.
“Inculami forte, tesoro. Fammi sentire come mi scopi in culo. Forte, dai”
Non aspettavo altro. Inizio a dare colpi su colpi. Devo tenere mamma per i fianchi, perché a ogni mio colpo la spingo in avanti. Zia ci guarda un po’ distaccata. Si morde un labbro. È eccitata. Sta pensando a qualche altra perversione. Si va a mettere sul letto. Si siede davanti a mamma e le spalanca davanti al viso la sua bruna patata eccitata.
“Leccami mentre ti incula” ordina a mamma.
Lei si solleva un po’ sulle braccia e affonda la faccia nella fica di zia. I miei colpi si trasmettono a tutto il corpo di mamma che a sua volta affonda la lingua nel buco della cognata.
“Com’è Andrea? È bravo a inculare?”
“Bravo… Br.. bravo” sento balbettare mamma.
“Più bravo di Gianni?”
“Mmm mmm” è tutto quel che sento
“È meglio del cazzone di gomma, vero?”
“Oh sì, sì, sì”
“Ora leccami il buco del culo. Preparami per Andrea” ordina ancora zia “Voglio che inculi anche me”
Sento mamma leccare tra un mio colpo e l’altro.
“Brava, preparami bene il buchetto. Sìììì, brava” gode zia.
“Andrea, dicci quanto siamo troie?” chiede zia.
“Tanto, siete tanto troie” rispondo di getto “vi inculo tutte”
Poco dopo zia si toglie dalla sua posizione e viene a coricarsi di fianco a mamma, con il sedere sul bordo del letto. Mentre continuo a inculare mamma vedo che zia si masturba come una forsennata. Ansima.
“Inculami Andrea” mi ordina.
Tolgo il cazzo rosso e scappellato dal culo di mamma e mi sposto verso zia. Mamma si gira veloce e viene in mio soccorso. Non so come inculare una donna dal davanti.
“Mettiti in ginocchio” mi suggerisce mamma. Lo faccio. Zia mette i piedi sul bordo del letto. Divarica per bene le gambe e mi mostra i suoi due buchi. La fica è dilata. Il culo no. Mentre penso a come infilarlo, mamma me lo prende in bocca e gli da alcuni colpi belli assestati. Poi me lo punta sul deretano di zia.
“Spingi piano, se no le fai male”
Spingo piano. La cappella si fa strada nello sfintere. Lentamente anche il resto del palo affonda in quelle grandi chiappe. Zia intanto continua a masturbarsi imperterrita.
“Oh sì, così, dai, sfondami… scopami cazzo”
“Sì dai, scopala. Falle sentire quanto sei bravo” mi incita anche mamma.
Comincio a muovermi piano dentro zia. Poi sempre più veloce. Finché il mio cazzo scivola senza resistenza in quel culo sfondato. Sono talmente concentrato sul mio compito che non mi sono accorto di mamma. Ha preso il cazzone di gomma. Si è messa di fianco a zia. Nella stessa posizione. E si incula da sola, masturbandosi la fica.
Le due donne respirano e ansimano all’unisono. Un concerto di gridolini e urletti. Fino a quando vedo mamma che si agita sul letto. Sta per venire. Toglie il fallo nero dal culo e con due mani se lo pianta in fica. Lo muove veloce dentro e fuori. È tutto bagnato di un liquido biancastro.
“Sìììì, godo, sìììììì” urla.
Estrae il cazzone e un fiotto di liquido viene spruzzato verso l’alto. La sua mano frulla veloce sul clito. Miriadi di gocce partono per tutta la stanza. Ne vengo colpito anche io.
La guardo inebetito. Lei mi guarda con uno sguardo misto eccitazione e vergogna. Torno a guardare zia. Le smorfie di godimento aumentano. Da quanto ne ho capito sta per venire anche lei.
“Sììì tesoro, vai così” mi incita.
Mamma si è ripresa dal suo orgasmo. Prende il fallo nero tutto bagnato e lo appoggia alla fica di zia. Lo spinge dentro.
“Godi troia. Godi” le urla mamma. Bastano pochi colpi e anche zia urla di piacere. Mi fermo in attesa che lo sconquasso si calmi. Poi riprendo veloce. Vedere due donne venire così mi ha fatto quasi venire. Manca poco anche per me.
“S… s… sto per venire” riesco a sussurrare.
“Ci pensa mamma” mi dice e me lo tira fuori dal culo di zia. Lo prende in bocca e comincia a pompare. Succhia come un’ossessa.
“Non ingoiare Daniela, voglio che ci veda in tutta la nostra troiaggine oggi”
Non resisto più. Mamma apre la bocca e appoggia la cappella alla lingua. Con spasmi che non mi sarei aspettato vengo in bocca a mamma Daniela. Vedo la bianca sborra infilarsi nella bocca aperta. Sulla lingua. Uno schizzo in faccia.
“Bravo il nipotino” mi dice zia “e brava la cognatina che non ha ingoiato”
Zia si avvicina a mamma, rimasta ferma con la bocca semiaperta piena di sborra. Zia si mette sotto il viso di mamma. Apre la bocca. Mamma riversa la sborra in bocca a zia. Dopo aver invertito le posizioni la riversa in bocca a mamma. Mamma ingoia. Si baciano. Le guardo sorridendo.
Che bei pomeriggi che mi aspetto di trascorrere con le due donne più importanti della mia vita.
FINE
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La mamma e la ziaracconto sucessivo
Silvia
Commenti dei lettori al racconto erotico