Bianco latte
di
C_
genere
esibizionismo
Luna stava bevendo latte tiepido dalla sua tazza di vetro, Léon sonnecchiava ancora fra le chiare lenzuola.
All'improvviso, Luna lo vide materializzarsi a pochi metri da lei: boxer neri, solo quelli aveva addosso.
Continuando a sorseggiare il latte, la ragazza si slacciò la vestaglia e permise che Léon posasse lo sguardo sui suoi pantaloncini quasi trasparenti e larghi e la sua canotta verde smeraldo aderente.
Le sue gambe abbronzate la rendevano sensuale e deliziosa...
Léon le prese la mano sinistra e la condusse in giardino. Delicatamente la mise spalle al muro esterno della casa e le prese la tazza di mano. Lentamente, Léon fece scorrere quel liquido sui seni di Luna, che iniziò a baciarlo appassionatamente.
Ma non erano soli: un uomo che stava passeggiando col cane al guinzaglio li osservava già da tempo.
Senza pudore, Luna si tolse la vestaglia e la canotta e guardò fisso negli occhi l'uomo palesemente eccitato.
Nel frattempo, Léon le leccava il latte che aveva cosparso sui suoi seni, voglioso e porco come sempre. Via anche i pantaloncini, via gli slip, Luna era ormai nuda: "Ti piace?" sembrava dire la sua espressione all'uomo che si stava massaggiando voluttuosamente la patta dei pantaloni.
Léon alzò una gamba di Luna e iniziò a leccare la sgocciolante patatina e lei piegò la testa di lato, godendosi l'abilità del proprio amante. Si strizzò un seno, con un dito raccolse quel poco di latte che era rimasto e lo portò alle labbra. Il guardone capì le intenzioni della ragazza e lasciò il guinzaglio: giù la zip e estrasse il suo cazzone eretto e arrossato.
Luna accennò un sorriso e proseguì a succhiare una e poi due dita, aumentando il ritmo all'aumentare dei movimenti della calda lingua di Léon.
Di colpo, la scena cambiò: Luna si abbassò e tirò giù i boxer del giovane.
Non ne poteva più: un colpo netto e Léon la penetrò fino in fondo. Intrecciò le gambe alla vita dell'altro e vide con piacere che l'uomo si stava toccando forsennatamente. Lei annuì lentamente con la testa e l'uomo le rispose con un sorriso malizioso.
Baci sul collo per Léon, instacabile porco. Lui le rispose stringendole le cosce e poi baciandola a lungo con la lingua.
"Léon...Sto per venire...", Léon sorrise soddisfatto e prese a scoparla sempre più veloce, costantemente e forte. Ed ecco, la testa reclinata all'indietro, le gambe si irrigidiscono e lei si connette col suo sguardo, viene tra le lacrime.
I due si ricompongono e alla fine Luna getta lo sguardo al di là del cancello: l'uomo non c'è più.
All'improvviso, Luna lo vide materializzarsi a pochi metri da lei: boxer neri, solo quelli aveva addosso.
Continuando a sorseggiare il latte, la ragazza si slacciò la vestaglia e permise che Léon posasse lo sguardo sui suoi pantaloncini quasi trasparenti e larghi e la sua canotta verde smeraldo aderente.
Le sue gambe abbronzate la rendevano sensuale e deliziosa...
Léon le prese la mano sinistra e la condusse in giardino. Delicatamente la mise spalle al muro esterno della casa e le prese la tazza di mano. Lentamente, Léon fece scorrere quel liquido sui seni di Luna, che iniziò a baciarlo appassionatamente.
Ma non erano soli: un uomo che stava passeggiando col cane al guinzaglio li osservava già da tempo.
Senza pudore, Luna si tolse la vestaglia e la canotta e guardò fisso negli occhi l'uomo palesemente eccitato.
Nel frattempo, Léon le leccava il latte che aveva cosparso sui suoi seni, voglioso e porco come sempre. Via anche i pantaloncini, via gli slip, Luna era ormai nuda: "Ti piace?" sembrava dire la sua espressione all'uomo che si stava massaggiando voluttuosamente la patta dei pantaloni.
Léon alzò una gamba di Luna e iniziò a leccare la sgocciolante patatina e lei piegò la testa di lato, godendosi l'abilità del proprio amante. Si strizzò un seno, con un dito raccolse quel poco di latte che era rimasto e lo portò alle labbra. Il guardone capì le intenzioni della ragazza e lasciò il guinzaglio: giù la zip e estrasse il suo cazzone eretto e arrossato.
Luna accennò un sorriso e proseguì a succhiare una e poi due dita, aumentando il ritmo all'aumentare dei movimenti della calda lingua di Léon.
Di colpo, la scena cambiò: Luna si abbassò e tirò giù i boxer del giovane.
Non ne poteva più: un colpo netto e Léon la penetrò fino in fondo. Intrecciò le gambe alla vita dell'altro e vide con piacere che l'uomo si stava toccando forsennatamente. Lei annuì lentamente con la testa e l'uomo le rispose con un sorriso malizioso.
Baci sul collo per Léon, instacabile porco. Lui le rispose stringendole le cosce e poi baciandola a lungo con la lingua.
"Léon...Sto per venire...", Léon sorrise soddisfatto e prese a scoparla sempre più veloce, costantemente e forte. Ed ecco, la testa reclinata all'indietro, le gambe si irrigidiscono e lei si connette col suo sguardo, viene tra le lacrime.
I due si ricompongono e alla fine Luna getta lo sguardo al di là del cancello: l'uomo non c'è più.
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