Visita dalla città
di
Mino Tauro
genere
gay
Fu Ettore che quella volta mi propose una partita a tre. Era eccitato dalla cosa e me ne parlo' come facevamo per tutto, a ceba stanchi dalla lunga giornata di lavoro. Seduti a mangiare con piacere, svegli dal mattino alle 5, le ossa rotte dalla fatica e i muscoli tesi. Tendevamo a fargli una bella doccia prima di sederci a tavola per non avere addosso quell'odore di mandria che io personalmente prediligo ma a cui Ettore fa volentieri a meno.
Mi introdusse quindi al discorso con un accenno all'ultimo rappresentante di medicine veterinarie che era venuto in fattoria. Un ragazzone in giacca e cravatta che uscito dall'università di farmacia sbarcava il lunario vendendo medicine nelle fattorie.
Ettore ne era affascinato. Mi disse che abitava in città e che era un grande giocatore di rugby e che ci stava sicuramente. Mi disse pure che era certo fosse passivo e che volesse essere cavalcato da quello stallone stagionato di Ettore.
Risi divertito e certo dissi il capo sei tu...
Invitiamolo...!
Poiché la città era lontana, so che Ettore aveva proposto al rugbista di venire a passare il fine settimana. Noi avremmo lavorato anche sabato e domenica mattina avremmo avuto qualche faccenda da sbrigare in fattoria ma era fine settimana e c'era tranquillità e pace.
Arrivo' sabato sera con la sua sacca, vestito sportivo massiccio e bello.
Biondo, muscoloso, sapeva di sapone e casa di città. Scarpe da ginnastica e sorrido.
Gli strinsi la mano e mi disse ah sei tu ! Ettore parla solo di te!
Mi fece piacere e intanto squadrai il bel manzo che avrà avuto 25 anni al massimo, capelli rasati, barba di qualche giorno, cosce spropositate a causa del rugby e soprattutto un culo che sembrava un toro africano, prominente, sodo muscoloso. Ettore andò in visibilio quando lo vide.
Ci fu una cena molto strana quella sera ma tutto sommato divertente.
Non eravamo sicuri che al giovane rugbista piacessero gli uomini ma avevamo molto dubbi..
Gli parlammo chiaro a fine pasto col bicchierino di grappa in mano. Senza scomporsi ma arrossendo un po' su quella faccia bella e sexy disse che l'idea gli piaceva.
Fu così che entro ' in azione il vecchio di casa, grande Ettore.
Di alzo' gli tocco' le spalle e io pure mi alzai abbassandomi a sbottonargli i jeans su una patta di tutto rispetto. Gli abbassai i calzoni mentre Ettore gli leccava collo e orecchie.
Io inginocchiato davanti a quell'armadio di muscoli gli abbassai
Gli slip e mi trovai davanti a un cazzo largo anche se non lunghissimo, già bagnato di presborra e barzotto in veloce erezione.
Ci spogliammo nudi e Andammo in camera da letto.
Il rugbista stava supino. Ettore gli aveva alzato i coscioni e se li era messi sulle spalle. E leccava e beveva gli umori di quel giovane uomo.
Ettore era formidabile, sembrava un toro da monta, muscoli peli e forza. Il rugbista era in estasi. Mi misi a lato del viso stravolto del rugbista e gli feci mangiare un po' del mio cazzo mentre Ettore lo preparava per altro...
Vidi Ettore che si passava olio sulla verga imponente che conoscevo così bene. Lo guardo', mi guardo' e si accinse a fare il suo dovere. Con grandi respiri da vecchio toro, iniziò la penetrazione pensando di dover fare un po' fatica... Invece nulla... Il rugbista porcone di cazzo ne aveva già presi ma faceva il timido...
Inizio' ad ansimare evidentemente preso da Ettore.
Ma cercava anche me mi voleva a cavallo del suo viso gli sedevo sulla faccia guardando il mio stallone che si montava il giovane rugbista.
Io li masturbavo come un matto e godevo una scena favolosa. Ogni tanto baciavo Ettore in bocca e lo lasciavo lavorare.
Godevo anche io. Era la visone della forza. Ormai c'era odore di cazzo ovunque in quella stanza. Ettore aveva girato il rugbista che ormai grondava di sudore e cercava me con la bocca.
Ettore urlava e lavorava di anche su quel manzo ormai spaccato in due. Estasiato vedevo il mio Fattore che entrava in quel culo giovane e generoso. Mi avvicinai con la bocca in preda al piacere, la aprii leggermente sulla sta di Ettore larga e bagnata che sapeva di sperma e di uomo.
Creavo un corridoio laterale con la bocca facendoci strusciare il cazzo il cazzo impazzito di Ettore.
Ettore approvava la mia partecipazione. Io assaporavo ormai quella crema che mi si posava sulle labbra in quella monta mega che stava avvenendo.
Il rugbista ansimava, era più di un'ora che macinava cazzo. A più di 50 anni Ettore era incredibile.
Ora il grande Fattore puzzava come piaceva a me e aveva infuso la furia della vita in noi due molto più giovani di lui.
Il rugbista venne e sembrava che fosse rimasto incinto cazzo da quanto ne aveva preso.
Ettore si scarico' nel rugbista che contemporaneamente riceveva il mio di seme in bocca.
La fattoria l'aveva sfamato. Una nuova grande amicizia era nata.
Mi introdusse quindi al discorso con un accenno all'ultimo rappresentante di medicine veterinarie che era venuto in fattoria. Un ragazzone in giacca e cravatta che uscito dall'università di farmacia sbarcava il lunario vendendo medicine nelle fattorie.
Ettore ne era affascinato. Mi disse che abitava in città e che era un grande giocatore di rugby e che ci stava sicuramente. Mi disse pure che era certo fosse passivo e che volesse essere cavalcato da quello stallone stagionato di Ettore.
Risi divertito e certo dissi il capo sei tu...
Invitiamolo...!
Poiché la città era lontana, so che Ettore aveva proposto al rugbista di venire a passare il fine settimana. Noi avremmo lavorato anche sabato e domenica mattina avremmo avuto qualche faccenda da sbrigare in fattoria ma era fine settimana e c'era tranquillità e pace.
Arrivo' sabato sera con la sua sacca, vestito sportivo massiccio e bello.
Biondo, muscoloso, sapeva di sapone e casa di città. Scarpe da ginnastica e sorrido.
Gli strinsi la mano e mi disse ah sei tu ! Ettore parla solo di te!
Mi fece piacere e intanto squadrai il bel manzo che avrà avuto 25 anni al massimo, capelli rasati, barba di qualche giorno, cosce spropositate a causa del rugby e soprattutto un culo che sembrava un toro africano, prominente, sodo muscoloso. Ettore andò in visibilio quando lo vide.
Ci fu una cena molto strana quella sera ma tutto sommato divertente.
Non eravamo sicuri che al giovane rugbista piacessero gli uomini ma avevamo molto dubbi..
Gli parlammo chiaro a fine pasto col bicchierino di grappa in mano. Senza scomporsi ma arrossendo un po' su quella faccia bella e sexy disse che l'idea gli piaceva.
Fu così che entro ' in azione il vecchio di casa, grande Ettore.
Di alzo' gli tocco' le spalle e io pure mi alzai abbassandomi a sbottonargli i jeans su una patta di tutto rispetto. Gli abbassai i calzoni mentre Ettore gli leccava collo e orecchie.
Io inginocchiato davanti a quell'armadio di muscoli gli abbassai
Gli slip e mi trovai davanti a un cazzo largo anche se non lunghissimo, già bagnato di presborra e barzotto in veloce erezione.
Ci spogliammo nudi e Andammo in camera da letto.
Il rugbista stava supino. Ettore gli aveva alzato i coscioni e se li era messi sulle spalle. E leccava e beveva gli umori di quel giovane uomo.
Ettore era formidabile, sembrava un toro da monta, muscoli peli e forza. Il rugbista era in estasi. Mi misi a lato del viso stravolto del rugbista e gli feci mangiare un po' del mio cazzo mentre Ettore lo preparava per altro...
Vidi Ettore che si passava olio sulla verga imponente che conoscevo così bene. Lo guardo', mi guardo' e si accinse a fare il suo dovere. Con grandi respiri da vecchio toro, iniziò la penetrazione pensando di dover fare un po' fatica... Invece nulla... Il rugbista porcone di cazzo ne aveva già presi ma faceva il timido...
Inizio' ad ansimare evidentemente preso da Ettore.
Ma cercava anche me mi voleva a cavallo del suo viso gli sedevo sulla faccia guardando il mio stallone che si montava il giovane rugbista.
Io li masturbavo come un matto e godevo una scena favolosa. Ogni tanto baciavo Ettore in bocca e lo lasciavo lavorare.
Godevo anche io. Era la visone della forza. Ormai c'era odore di cazzo ovunque in quella stanza. Ettore aveva girato il rugbista che ormai grondava di sudore e cercava me con la bocca.
Ettore urlava e lavorava di anche su quel manzo ormai spaccato in due. Estasiato vedevo il mio Fattore che entrava in quel culo giovane e generoso. Mi avvicinai con la bocca in preda al piacere, la aprii leggermente sulla sta di Ettore larga e bagnata che sapeva di sperma e di uomo.
Creavo un corridoio laterale con la bocca facendoci strusciare il cazzo il cazzo impazzito di Ettore.
Ettore approvava la mia partecipazione. Io assaporavo ormai quella crema che mi si posava sulle labbra in quella monta mega che stava avvenendo.
Il rugbista ansimava, era più di un'ora che macinava cazzo. A più di 50 anni Ettore era incredibile.
Ora il grande Fattore puzzava come piaceva a me e aveva infuso la furia della vita in noi due molto più giovani di lui.
Il rugbista venne e sembrava che fosse rimasto incinto cazzo da quanto ne aveva preso.
Ettore si scarico' nel rugbista che contemporaneamente riceveva il mio di seme in bocca.
La fattoria l'aveva sfamato. Una nuova grande amicizia era nata.
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