Non dormo

di
genere
sentimentali

È mezzanotte e quaranta e io non dormo. Veramente, sono esattamente 30 giorni che non dormo quasi per niente. Ogni notte dormo più o meno cinque ore e poi mi sveglio. Ogni giorno penso a te. Solo che durante il giorno sono impegnata, ho tante cose da fare, posti dove andare e magari la mia mente è occupata temporaneamente da altri pensieri, davvero futili. Magari durante il giorno, rido, chiacchiero e allora pare tutto normale. Poi arrivo a casa, mi faccio la doccia, ceno. Beh, è una parola grossa "cena" dato che mangio la maggioranza delle volte latte e biscotti. Mamma e papà dopo cena sono in salotto, guardano la tv. E anch'io lo faccio, ma in camera mia, immergendomi in uno dei tanti film che occupano una buona parte di una parete. Lo guardo e non lo guardo, magari faccio altro, magari leggo un libro o gioco con la PSP o mi masturbo pensandoti. Quando mi tocco però devo stare attenta. I miei potrebbero sentirmi. Abbasso il volume, perché i dialoghi degli attori mi distraggono, prendo le cuffie, le collego al mio cellulare e metto su un porno. All'inizio mi scaldo guardando le immagini di ragazze che succhiano peni duri e pulsanti, di donne che si fanno prendere in ogni buco che possiedono, di schizzi di sperma caldo che gocciolano sull'interno coscia di tutte queste donne, che rimangono ansimanti e ancora vogliose. Queste immagini mi fanno il riscaldamento, il vero piacere arriva dopo, quando metto su uno dei tuoi vocali di whatsapp, dove mi dici per filo e per segno come mi sculacceresti, come mi scoperesti, come mi stuzzicassi i capezzoli e il clitoride con la tua lingua, come mi baceresti con quelle labbra così calde, così morbide, così perfette e così belle. Se mi concentro bene le posso ancora sentire. Chiudo gli occhi e di colpo ti ho accanto a me, che mi fai tutto quello che mi stai dicendo. Allora vengo, vengo com gemiti strozzati e contenuti per non farmi sentire. Nel frattempo ti scrivo su whatsapp tutto ciò che faccio e te mi rispondi ogni volta con tanta passione. Ci scriviamo per ore, finché tu non torni a casa e non sei troppo stanco per continuare a parlare. Mi auguri la buonanotte e mi dici che mi ami. Anch'io ti amo tanto. E appena vai a letto mi tranquillizzo un pochino e cerco di dormire. I miei sono a letto da un pezzo. Ma non riesco ad addormentarmi bene, mi sveglio di continuo e piango. Piango di rabbia e nostalgia. Perché non possiamo vivere vicini? Perché tra noi ci sono 398 km di distanza? Tu con l'anima e con il cuore mi sei vicino, ma voglio di più. Io spero solo che questi due anni passino in fretta, cosicché potrai venire a convivere con me finché non finirò l'università anch'io e allora potremo prenderci una casa lontana da Milano, sul mare. Sogno che un giorno, nella nostra casa sul mare, avremo tre splendidi bambini, come vorresti tu (certo che entrambi ridiamo sul fatto che è ancora mooolto presto per parlare di bambini). Ma per il momento, mi devo accontentare di una chat, dei selfie ogmi giorno per vederci e un mese e mezzo all'anno per viverci. Ed è con questi pensieri che io non dormo...
scritto il
2016-10-03
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