La festa di compleanno parte 2
di
monellina89
genere
prime esperienze
Ero impaziente di scoprire il suo regalo era così misterioso. Arrivati alla macchina mi mise una benda su gli occhi, tutto questo m'intrigava un sacco e la scelta di non aver indossato biancheria intima sotto il vestitino, in qualche modo mi faceva essere su di giri. Marco era silenzioso e non rispondeva a nessuna delle mie domande, solo quando arrivammo mi fece scendere dalla macchina, mi levò la benda e mi chiese di indossare una mascherina, io lo feci senza replicare. Eravamo in un posto bellissimo, era un castello tutto illuminato in cima ad un dirupo. Appena arrivammo all'entrata un uomo ci chiese il cognome e ci fece posare i soprabiti nel guardaroba. Doveva essere una festa privata. Dentro era ancora più bello e suggestivo di fuori; c'era una sala enorme dove erano disposti tanti tavoli per la cena, e attorno a questa stanza varie porte, che chissà dove avrebbero portato. Ci accomodammo al tavolo dove erano sedute altre coppie felici, che discutevano amabilmente anche con noi del più e del meno, tutti però indossavano una mascherina e sinceramente non ne capivo il motivo, forse era richiesto dai proprietari del castello per poter entrare qui. Appena finita la cena, che fu' ottima, una voce annuncio che adesso si sarebbe liberata la sala per dare il via al vero scopo della serata. Forse era una discoteca; chissà!
Marco mi si avvicinò e mi disse: "amore spero che la sorpresa ti piaccia, sentiti libera di fare quello che vuoi" , la sua frase mi lascio molto perplessa.
Il signore che aveva parlato prima al microfono ci invito gentilmente a seguirlo sul palco che avevo allestito; io seguii Marco un po' eccitata e spaventata perché non riuscivo a capire cosa stava succedendo. Quando fui sul palco il mio ragazzo mi prese per mano e mentre si avvicina a me per rimettermi la benda mi disse:"lasciati andare e ti divertirai un sacco".
Dove ero capitata, cosa mi sarebbe successo queste erano le domande che mi balenavano in testa. Il presentatore della serata se così si può chiamare, inizio a parlare dicendo:" oggi per questa bellissima creatura è una serata speciale, è il suo compleanno e il suo amabile fidanzato ha voluto fargli un regalo indimenticabile. Stasera è qua per voi, è la nostra star. Quindi dopo che verrà preparata fatene ciò che volete. Vi ricordò che a fine spettacolo sarà messa all'asta come ha richiesto il suo compagno e lui osserverà tutto ciò che il suo compratore voglia fargli. Buon divertimento a tutti!".
Ero sconvolta da quelle parole Marco non poteva avermi fatto una cosa del genere, forse aveva scoperto il mio tradimento e questa era la sua vendetta. Avevo paura di quello che avrebbero potuto farmi le gambe mi tremavano e trattenevo a stento le lacrime. Senti delle mani possenti prendermi con forza e lacerarmi il vestito ero completamente nuda e anche se spaventata non só perché tremendamente eccitata. Le sue mani presero i miei polsi e li legarono stretti ai lati della struttura dietro di me , poi allargo le mie gambe e fece lo stesso alle caviglie. Ero nuda, esposta a tutti, legata, bendata e aspettavo trepidante di paura e di curiosità quello che sarebbe successo.
Sentìi un tocco gentile sul mio seno e un'altro nella mia intimità, poi mi sfilarono la benda è così potetti ammirare la bellezza di quelle due ragazze che mi stavano accarezzando e succhiando il seno, mentre un'altra era tra le mie gambe e giocava con la mia intimità.
Adesso non avevo più paura, il desiderio è la passione si era fatta largo tra tutto il resto e ora ero concentrata solo sul piacere. Mentre quelle tre bellezze mi portavano in estasi con le loro attenzioni così delicate e intense, qualcuno da dietro mi afferrò il sedere era un uomo lo sentii dal suo tocco prepotente e rude. Senza convenevoli cominció a sculacciarmi forte mentre nel frattempo, alle tre ragazze si era sostituito un uomo con un membro enorme, che senza tanti preamboli, aveva infilato dentro la mia intimità senza far fatica, era proprio scivolato dentro. Dopo le gentili attenzioni della fanciulla tra le mie gambe, la sentivo dilatatissima, pronta ad accogliere anche un membro così enorme. Anche se entrato con gran facilità, un gridolino di dolore e di piacere, uscì prepotentemente dalle mie labbra. L'uomo dietro continuava a sciulacciarmi sentivo le mie natiche infuocate e pulsanti, che ardevano come la mia anima, che si stava liberando in quel gioco perverso. La mia intimità mi faceva male ma non riuscivo a far altro che ansimare e godere. Quando l'uomo dietro di me infiló il suo pene nel mio ano, urlai ma non fu un urlo di dolore ma di pura liberazione. Godevo tanto il senso di pienezza e di essere scopata così brutalmente, mi faceva impazzire e sapere che Marco mi guardava mi faceva sentire ancora più felice più eccitata. Stavo per arrivare al piacere ma i due uomini si accorsero di questo e non me lo permisero; si allontanarono da me lasciandomi frastornata e con un solo pensiero in testa quello di godere. Poi mi accorsi che c'erano uomini e donne in fila ad aspettare il loro turno mentre altri e altre si masturbavano guardadomi e adesso ebbi la consapevolezza di ciò che ero. Così ingorda vogliosa, disposta a farsi scopare da tutte queste persone e felice di essere oggetto del loro desiderio. Ero una Troia ed ero felicissima di esserlo perché finalmente mi sentivo appagata. Altri uomini mi scoparono e mi spruzzarono addosso i loro fluidi e molte donne mi leccarono, ma nessuno di questi mi fece arrivare al piacere, era una tortura, la più bella tortura, rincorrere il piacere, ma volevo esplodere. Poi il presentatore tornò sul palco e mi slego dalle corde, mi porse un' accappatoio e mi invitò a raggiungere la camera 205, dietro ad una di quelle porte. Percorsi il corridoio, fino alla stanza a me assegnata.
La camera era bellissima, con un camino e arredamenti lussuosi, c'era anche una bottiglia di champagne. Io però non ero abbastanza "sobria" dal sesso per curarmi di tutti questi particolari così mi spogliai e mi distesi sul letto e in attesa del uomo che mi avrebbe comprata, ancora super eccitata decisi di toccare un po' la mia intimità. Era bagnatissima e pulsava per la voglia che aveva. La luce si spense e un uomo si fece spazio tra l'oscurità, cominciò a baciarmi con dolcezza è sempre con estrema dolcezza mi penetró, il ritmo era come quello di una danza e io non potei far altro che perdermi in esso, per esplodere insieme a lui in tutto quel piacere che non avevo mai provato, ma che tanto avevo desiderato. Lui mi sussurro all'orecchio :"ti amo troietta mia, potrai anche essere di tutti ma solo io sarò l'unico che ti farà godere". Ero felicissima e insieme io e marco eravamo davvero perfetti e completi come non mai. Chissà quante avventure avrebbe avuto in serbo per me. Ma adesso non volevo pensarci volevo solo lasciarmi andare tra il calore e l'amore del suo abbraccio..
Marco mi si avvicinò e mi disse: "amore spero che la sorpresa ti piaccia, sentiti libera di fare quello che vuoi" , la sua frase mi lascio molto perplessa.
Il signore che aveva parlato prima al microfono ci invito gentilmente a seguirlo sul palco che avevo allestito; io seguii Marco un po' eccitata e spaventata perché non riuscivo a capire cosa stava succedendo. Quando fui sul palco il mio ragazzo mi prese per mano e mentre si avvicina a me per rimettermi la benda mi disse:"lasciati andare e ti divertirai un sacco".
Dove ero capitata, cosa mi sarebbe successo queste erano le domande che mi balenavano in testa. Il presentatore della serata se così si può chiamare, inizio a parlare dicendo:" oggi per questa bellissima creatura è una serata speciale, è il suo compleanno e il suo amabile fidanzato ha voluto fargli un regalo indimenticabile. Stasera è qua per voi, è la nostra star. Quindi dopo che verrà preparata fatene ciò che volete. Vi ricordò che a fine spettacolo sarà messa all'asta come ha richiesto il suo compagno e lui osserverà tutto ciò che il suo compratore voglia fargli. Buon divertimento a tutti!".
Ero sconvolta da quelle parole Marco non poteva avermi fatto una cosa del genere, forse aveva scoperto il mio tradimento e questa era la sua vendetta. Avevo paura di quello che avrebbero potuto farmi le gambe mi tremavano e trattenevo a stento le lacrime. Senti delle mani possenti prendermi con forza e lacerarmi il vestito ero completamente nuda e anche se spaventata non só perché tremendamente eccitata. Le sue mani presero i miei polsi e li legarono stretti ai lati della struttura dietro di me , poi allargo le mie gambe e fece lo stesso alle caviglie. Ero nuda, esposta a tutti, legata, bendata e aspettavo trepidante di paura e di curiosità quello che sarebbe successo.
Sentìi un tocco gentile sul mio seno e un'altro nella mia intimità, poi mi sfilarono la benda è così potetti ammirare la bellezza di quelle due ragazze che mi stavano accarezzando e succhiando il seno, mentre un'altra era tra le mie gambe e giocava con la mia intimità.
Adesso non avevo più paura, il desiderio è la passione si era fatta largo tra tutto il resto e ora ero concentrata solo sul piacere. Mentre quelle tre bellezze mi portavano in estasi con le loro attenzioni così delicate e intense, qualcuno da dietro mi afferrò il sedere era un uomo lo sentii dal suo tocco prepotente e rude. Senza convenevoli cominció a sculacciarmi forte mentre nel frattempo, alle tre ragazze si era sostituito un uomo con un membro enorme, che senza tanti preamboli, aveva infilato dentro la mia intimità senza far fatica, era proprio scivolato dentro. Dopo le gentili attenzioni della fanciulla tra le mie gambe, la sentivo dilatatissima, pronta ad accogliere anche un membro così enorme. Anche se entrato con gran facilità, un gridolino di dolore e di piacere, uscì prepotentemente dalle mie labbra. L'uomo dietro continuava a sciulacciarmi sentivo le mie natiche infuocate e pulsanti, che ardevano come la mia anima, che si stava liberando in quel gioco perverso. La mia intimità mi faceva male ma non riuscivo a far altro che ansimare e godere. Quando l'uomo dietro di me infiló il suo pene nel mio ano, urlai ma non fu un urlo di dolore ma di pura liberazione. Godevo tanto il senso di pienezza e di essere scopata così brutalmente, mi faceva impazzire e sapere che Marco mi guardava mi faceva sentire ancora più felice più eccitata. Stavo per arrivare al piacere ma i due uomini si accorsero di questo e non me lo permisero; si allontanarono da me lasciandomi frastornata e con un solo pensiero in testa quello di godere. Poi mi accorsi che c'erano uomini e donne in fila ad aspettare il loro turno mentre altri e altre si masturbavano guardadomi e adesso ebbi la consapevolezza di ciò che ero. Così ingorda vogliosa, disposta a farsi scopare da tutte queste persone e felice di essere oggetto del loro desiderio. Ero una Troia ed ero felicissima di esserlo perché finalmente mi sentivo appagata. Altri uomini mi scoparono e mi spruzzarono addosso i loro fluidi e molte donne mi leccarono, ma nessuno di questi mi fece arrivare al piacere, era una tortura, la più bella tortura, rincorrere il piacere, ma volevo esplodere. Poi il presentatore tornò sul palco e mi slego dalle corde, mi porse un' accappatoio e mi invitò a raggiungere la camera 205, dietro ad una di quelle porte. Percorsi il corridoio, fino alla stanza a me assegnata.
La camera era bellissima, con un camino e arredamenti lussuosi, c'era anche una bottiglia di champagne. Io però non ero abbastanza "sobria" dal sesso per curarmi di tutti questi particolari così mi spogliai e mi distesi sul letto e in attesa del uomo che mi avrebbe comprata, ancora super eccitata decisi di toccare un po' la mia intimità. Era bagnatissima e pulsava per la voglia che aveva. La luce si spense e un uomo si fece spazio tra l'oscurità, cominciò a baciarmi con dolcezza è sempre con estrema dolcezza mi penetró, il ritmo era come quello di una danza e io non potei far altro che perdermi in esso, per esplodere insieme a lui in tutto quel piacere che non avevo mai provato, ma che tanto avevo desiderato. Lui mi sussurro all'orecchio :"ti amo troietta mia, potrai anche essere di tutti ma solo io sarò l'unico che ti farà godere". Ero felicissima e insieme io e marco eravamo davvero perfetti e completi come non mai. Chissà quante avventure avrebbe avuto in serbo per me. Ma adesso non volevo pensarci volevo solo lasciarmi andare tra il calore e l'amore del suo abbraccio..
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