Diario di Famiglia - Capodanno in famiglia
di
Rudina
genere
incesti
il capodanno si stava avvicinando velocemente. Sofia non sapeva ancora come organizzare la serata. I ragazzi ci stavano organizzando da soli. Azucena avrebbe passato la sera con il fidanzato. Alberto sarebbe uscito con gli amici, mentre Penelope e Otello sarebbero usciti assieme.
“Sofi… mi ha chiamato tuo padre. Mi ha chiesto se vogliamo passare la notte del trentuno dicembre a casa sua. Ci sarà anche mia sorella e forse qualche amico.”
Sofia alzò lo sguardo dalla rivista che stava leggendo . “Qualche amico?” Chiese.
“Si qualche amico o suo o di mia sorella.” Rispose Sergio.
“Insomma una roba tranquilla.”
“Perché ti dispiace?”
“Ok anche quest’anno a capodanno avrò problemi a camminare dritta.” Disse Sofia con un sorisetto.
“Andata?”
“Andata”.
Sergio si alzò dal divano dove lasciò la moglie e andò a fare una telefonata.
I giorni fino all’ultimo giorno dell’anno passarono in modo abbastanza regolare. Sergio notò solo un aumento dell’affiatamento tra Penelope e lo stallone moro di famiglia.
“Li vedo affiatanti quei due.” Disse Sergio alla moglie guardando i due figli uscire di casa per andare a far festa.
“Penelope sa apprezzare certe dimensioni.” Rispose Sofia.
Era ora di uscire anche per Sofia e Sergio. Entrambi vestivano abbastanza conservativi, tanto sapevano che una volta a casa di Alfeo i vestiti sarebbero scomparsi molto velocemente. Il viaggio fino alla villa dove Sofia era cresciuta durò poco più di mezz’ora. A fare gli onori di casa c’era solo Alfeo, il personale di servizio non c’era.
“Ciao papà.” Disse Sofia entrando in casa.
“CIao vaccona.” Alfeo adorava dominare le sue donne anche verbalmente e non gli interessava che la donna fosse la sua primogenita.
“Dottore.” Salutò Sergio.
“Andiamo in salone sono tutti già arrivati.” Rispose Alfeo.
Quello che videro era nello stile del padre di Sofia. Su un lungo tavolo vi erano degli stuzzichini a base di frutta e qualche cosa da bere, mentre su un tavolino li vicino c’era il piatto forte, come adorava chiamarlo Alfeo, alcolici, farmaci per aumentare la potenza sessuale, un po’ di polverina bianca, e sextoy di tutti i tipi. Su un lungo divano a L sedeva Donatella, completamente nuda. Sergio si fermò ad ammirare la sorella mentre lei gli correva incontro. Non altissima, circa un metro e settanta, con una folta chioma bionda che cadeva sulle spalle, un grosso seno rifatto e un bel sedere sporgente.
“Ciao Sergio my love.” Esclamò Donatella buttandogli le braccia al collo.
Dietro Al divano in piedi c’erano due uomini nudi, entrambi alti circa un metro e ottantacinque. Uno dei due era un bel ragazzo di colore meno che trentenne e estremamente dotato. Mentre l’altro era un trentenne dal fisico muscoloso ma normo dotato.
“Ciao Doni ciao Guido.” Salutò Sofia. Il Trentenne nudo rispose al saluto con un cenno del capo.
“Perchè non ti vai a mettere comoda?” Disse Alfeo alla figlia. Era una domanda ma sembrava più un ordine.
“Donatella ti aiuterà.” Aggiunse.
Le due femmine si ritirarono in una stanza per preparasi.
“Sergio qualcosa per scaldarti?” Chiese Alfeo.
“No grazie per ora non serve.”
“Se vuoi masturbarti per poi durare di più la c’è il bagno. Ma mi raccomando non gettare lo sperma le nostre donne ne sono voraci.” Sergio Adorava il linguaggio da caserma del suocero.
Poco dopo la porta dell’improvvisato spogliatoio si aprì e ne uscirono Sofia e Donatella, entrambe completamente nude. Tutte e due indossavano un collare nero bordato di rosso al quale era appeso un guinzaglio di corda che poteva funzionare anche come frusta. Alfeo posò il suo vodka martini e con calma si avvio verso le due donne.
“da quando in qua le cagne camminano?” chiese.
Le due femmine non risposero ma si lasciarono cadere a quattro zampe mentre Alfeo impugnava i due guinzagli. Con un leggero strattone Alfeo le fece camminare a quattro zampe fino davanti al divano facendole girare in modo che i due uomini in piedi dietro il divano potessero vedere il glutei delle due donne.
“Alfeo credi che questi possano bastare?” Chiese Sergio indicando due butt-plug.
“Sono ottimi. Pensaci tu.”
Sergio si inginocchiò dietro le due donne, e dopo aver lubrificato i due sextoy li infilò nell’ano della moglie e della sorella. Le due donne sussultarono leggermente ma più per fare scena che per altro.
“Sergio tienile tu mentre mi spoglio.” Disse Alfeo porgendo i guinzagli al genero. Dopo essersi spogliato il master della serata si riprese i guinzagli per consentire a Sergio di spogliarsi.
Alfeo fece girare le due donne e le fece avvicinare verso gli altri due maschi. Il giovane di colore era di dimensioni disumane, ben più grande delle dimensioni già fuori dal comune del figlio adottivo di Sofia e Sergio.
Fu Donatella che aprì le danze spalancando le fauci per spompinare il grosso tronco d’ebano. Alfeo si mise a fianco del giovane di colore per farsi succhiare dalla figlia. Alfeo non è lunghissimo ma la circonferenza è notevole. La famosa lattina di coca cola, come raccontava ai tempi della scuola, Sofia alla sua migliore amica Donatella.
Alfeo fece un cenno a Guido che gli passò una candela accesa. Le due donne non notarono niente fino a quando non sentirono le gocce di cera bollente cadergli sulla schiena, ma nonostante il dolore non smisero di succhiare i loro maschi.
“Nemmeno il dolore ferma queste due bagasce.” Esclamò Guido in una risata grassa.
“Che si dia il via alla sodomia.” Rispose Alfeo.
Sergio non se lo fece ripetere e si inginocchio dietro il glutei tondi della sorella. Tirò fuori il sextoy dall’ano della sorella senza difficoltà e senza bisogno di nessuna altra preparazione sprofondò nel retto della sorella. Lo stesso fece Guido al suo fianco con il culo di Sofia. Sergio e Guido si eccitavano e incitavano a vicenda guardandosi mentre sodomizzavano le rispettive donne.
“E’ ora di cambiare.” Annunciò Alfeo alzandosi e mettendosi dietro Sofia. Guido non esitò un momento e cacciò il suo cazzo leggermente più lungo e più stretto rispetto a quello di Alfeo in bocca a Sofia. Alfeo non fece alcuno sforzo nel penetrare l’ano oramai spanato di Sofia.
“Dai cambiamoci anche noi. Jean usa un po’ di lubrificate.” Propose Donatella.
Sergio si sfilò dallo sfintere della sorella ma stette vicino per godersi la vista dell’immenso randello di Jean entrare nel culo della sorella. Con un po’ di lubrificante e qualche respiro profondo Donatella non ebbe quasi nessuno problema a prendersi in culo il grosso nero.
“like a champ… senti che buon gusto ha il tuo culo.” Disse Sergio porgendo il suo cazzo alla sorella per essere succhiato. La cavalcata andò avanti per un po’ di tempo. Alfeo non era da meno di Guido e Sergio nella potenza mentre Jean doveva essere più accorto per non dilaniare la sua partner. La prima a venire fu Sofia seguita poco dopo da Donatella.
“Siete pronti per venire?” Chiese Alfeo, e ottenuta la risposta affermativa di tutti gli altri maschi le due donne vennero fatte sdraiare supine. Guido e Alfeo si scaricarono nella bocca di Sofia mentre Sergio e Jean nella bocca di Donatella. Lo schizzo di Jean non era particolarmente abbondante. Dopo aver ricevuto il nettare dei suoi due maschi, Sofia rotolò verso l’amica che la aspettava a bocca ancora aperta. Sofia lasciò colare lo sperma nella bocca dell’amica che lo mischiò con quello che aveva ricevuto da Sergio e Jean, per poi condividere il cocktail con l’amica.
SI era quasi fatta mezza notte. Alfeo prese due bottiglie di Franciacorta e per un attimo pensò di stapparle e versarle nel culo delle due donne ma si trattenne e fu fatto un brindisi classico.
“Al nuovo anno, al sesso e al proprio sangue.” Brindò il padrone di casa.
“Sofia tu hai mai provato Jean?” Chiese suo padre.
“No mai.” Rispose sofia.
“Beh sarebbe ora.”
“Non sono tanto convinta.”
“Io ci sto.” Intervenne Sergio.
“Anche io.” Disse Donatella.
“Insomma avete deciso per me. Ok mi immolerò per voi.”
“Non fare tanto la verginella non ti si addice.” Intervenne Guido.
“Così potremmo fare quella cosa che mi dicevi prima.” Continuò Guido rivolgendosi a Donatella.
Fu Jean a prendere l’iniziativa con Sofia. La Fece piegare a novanta ai piedi del divano e con un po’ di lubrificante e con le dita cominciò a dilatarla.
“Allora Donatella come ci vuoi?” Chiese Guido.
“Guido tu seduto sul divano. La prima volta è meglio che dietro stia una che lo ha già fatto.”
Guido fece quanto detto e si sedette con il cazzo già ben in tiro.
“Alfeo tu se vuoi puoi stare dietro il divano e me lo metti in bocca.” Continuò Donatella.
Sergio era assorto nell’ammirare il corpo snello di sua moglie sotto quella montagna nera. Nonostante le dimensioni sembrava che Sofia non stesse soffrendo.
Donatella si posizionò a smorzacandela su Guido strusciando i sue grandi meloni sul viso del maschio. Si puntò il membro già duro contro il suo buchetto posteriore e ci si impalò senza ritegno.
Sergio Sapeva che lui avrebbe dovuto aspettare un po’ per intervenire. Chi non doveva aspettare era Alfeo le che porse subito il suo membro per essere succhiato.
Sergio si guardò attorno per un po’. Sua moglie era piegata a novanta e veniva sodomizzata da uno stallone di colore, sua sorella era affianco, impalata analmente sul cazzo di suo cognato mentre suo suocero si faceva spompinare dalla stessa. In questo bel quadretto Sergio si avvicino alla sorella, con una mano fermò la cavalcata mentre con l’altra puntò il cazzo contro l’ano di Donatella che era già occupato da Guido. Un po’ di pressione contro lo sfintere e contro l’altro membro e lo sfintere cedette di schianto facendo entrare Sergio nell’ano già occupano. Donatella respirava pesantemente tenendo in bocca il randello di Alfeo. Quando Sergio sentì la sorella rilassarsi cominciò a stantuffarla seguito da Guido. Donatella sembrava godersi la doppia anale. La prima a venire fu’ ancora una volta Sofia sotto il colpi di jean che la seguì eiaculandole nel culo. Poco dopo fu la volta di Donatella seguita da Guido. Sergio sentì distintamente i fiotti di sperma di guido contro il suo membro. Alfeo e Sergio non erano ancora venuti e decisero di masturbarsi scaricandosi nella bocca spalancata di Donatella.
Passò un po’ di tempo e era giunta l’ora di andare. Sofia e Sergio si congedarono per primi seguiti da Guido e Jean. Donatella invece rimase, la notte era ancora lunga e Alfeo aveva preso parecchie pillole blu.
“Mi ha fatto piacere rivedere tuo fratello.” Disse Sergio mentre tornavano a casa
“Anche a me. Guido è sempre una certezza.” Rispose Sofia.
Erano circa le tre del mattino quando Arrivarono a casa e nessun altro della famiglia era già rincasato.
“Sofi… mi ha chiamato tuo padre. Mi ha chiesto se vogliamo passare la notte del trentuno dicembre a casa sua. Ci sarà anche mia sorella e forse qualche amico.”
Sofia alzò lo sguardo dalla rivista che stava leggendo . “Qualche amico?” Chiese.
“Si qualche amico o suo o di mia sorella.” Rispose Sergio.
“Insomma una roba tranquilla.”
“Perché ti dispiace?”
“Ok anche quest’anno a capodanno avrò problemi a camminare dritta.” Disse Sofia con un sorisetto.
“Andata?”
“Andata”.
Sergio si alzò dal divano dove lasciò la moglie e andò a fare una telefonata.
I giorni fino all’ultimo giorno dell’anno passarono in modo abbastanza regolare. Sergio notò solo un aumento dell’affiatamento tra Penelope e lo stallone moro di famiglia.
“Li vedo affiatanti quei due.” Disse Sergio alla moglie guardando i due figli uscire di casa per andare a far festa.
“Penelope sa apprezzare certe dimensioni.” Rispose Sofia.
Era ora di uscire anche per Sofia e Sergio. Entrambi vestivano abbastanza conservativi, tanto sapevano che una volta a casa di Alfeo i vestiti sarebbero scomparsi molto velocemente. Il viaggio fino alla villa dove Sofia era cresciuta durò poco più di mezz’ora. A fare gli onori di casa c’era solo Alfeo, il personale di servizio non c’era.
“Ciao papà.” Disse Sofia entrando in casa.
“CIao vaccona.” Alfeo adorava dominare le sue donne anche verbalmente e non gli interessava che la donna fosse la sua primogenita.
“Dottore.” Salutò Sergio.
“Andiamo in salone sono tutti già arrivati.” Rispose Alfeo.
Quello che videro era nello stile del padre di Sofia. Su un lungo tavolo vi erano degli stuzzichini a base di frutta e qualche cosa da bere, mentre su un tavolino li vicino c’era il piatto forte, come adorava chiamarlo Alfeo, alcolici, farmaci per aumentare la potenza sessuale, un po’ di polverina bianca, e sextoy di tutti i tipi. Su un lungo divano a L sedeva Donatella, completamente nuda. Sergio si fermò ad ammirare la sorella mentre lei gli correva incontro. Non altissima, circa un metro e settanta, con una folta chioma bionda che cadeva sulle spalle, un grosso seno rifatto e un bel sedere sporgente.
“Ciao Sergio my love.” Esclamò Donatella buttandogli le braccia al collo.
Dietro Al divano in piedi c’erano due uomini nudi, entrambi alti circa un metro e ottantacinque. Uno dei due era un bel ragazzo di colore meno che trentenne e estremamente dotato. Mentre l’altro era un trentenne dal fisico muscoloso ma normo dotato.
“Ciao Doni ciao Guido.” Salutò Sofia. Il Trentenne nudo rispose al saluto con un cenno del capo.
“Perchè non ti vai a mettere comoda?” Disse Alfeo alla figlia. Era una domanda ma sembrava più un ordine.
“Donatella ti aiuterà.” Aggiunse.
Le due femmine si ritirarono in una stanza per preparasi.
“Sergio qualcosa per scaldarti?” Chiese Alfeo.
“No grazie per ora non serve.”
“Se vuoi masturbarti per poi durare di più la c’è il bagno. Ma mi raccomando non gettare lo sperma le nostre donne ne sono voraci.” Sergio Adorava il linguaggio da caserma del suocero.
Poco dopo la porta dell’improvvisato spogliatoio si aprì e ne uscirono Sofia e Donatella, entrambe completamente nude. Tutte e due indossavano un collare nero bordato di rosso al quale era appeso un guinzaglio di corda che poteva funzionare anche come frusta. Alfeo posò il suo vodka martini e con calma si avvio verso le due donne.
“da quando in qua le cagne camminano?” chiese.
Le due femmine non risposero ma si lasciarono cadere a quattro zampe mentre Alfeo impugnava i due guinzagli. Con un leggero strattone Alfeo le fece camminare a quattro zampe fino davanti al divano facendole girare in modo che i due uomini in piedi dietro il divano potessero vedere il glutei delle due donne.
“Alfeo credi che questi possano bastare?” Chiese Sergio indicando due butt-plug.
“Sono ottimi. Pensaci tu.”
Sergio si inginocchiò dietro le due donne, e dopo aver lubrificato i due sextoy li infilò nell’ano della moglie e della sorella. Le due donne sussultarono leggermente ma più per fare scena che per altro.
“Sergio tienile tu mentre mi spoglio.” Disse Alfeo porgendo i guinzagli al genero. Dopo essersi spogliato il master della serata si riprese i guinzagli per consentire a Sergio di spogliarsi.
Alfeo fece girare le due donne e le fece avvicinare verso gli altri due maschi. Il giovane di colore era di dimensioni disumane, ben più grande delle dimensioni già fuori dal comune del figlio adottivo di Sofia e Sergio.
Fu Donatella che aprì le danze spalancando le fauci per spompinare il grosso tronco d’ebano. Alfeo si mise a fianco del giovane di colore per farsi succhiare dalla figlia. Alfeo non è lunghissimo ma la circonferenza è notevole. La famosa lattina di coca cola, come raccontava ai tempi della scuola, Sofia alla sua migliore amica Donatella.
Alfeo fece un cenno a Guido che gli passò una candela accesa. Le due donne non notarono niente fino a quando non sentirono le gocce di cera bollente cadergli sulla schiena, ma nonostante il dolore non smisero di succhiare i loro maschi.
“Nemmeno il dolore ferma queste due bagasce.” Esclamò Guido in una risata grassa.
“Che si dia il via alla sodomia.” Rispose Alfeo.
Sergio non se lo fece ripetere e si inginocchio dietro il glutei tondi della sorella. Tirò fuori il sextoy dall’ano della sorella senza difficoltà e senza bisogno di nessuna altra preparazione sprofondò nel retto della sorella. Lo stesso fece Guido al suo fianco con il culo di Sofia. Sergio e Guido si eccitavano e incitavano a vicenda guardandosi mentre sodomizzavano le rispettive donne.
“E’ ora di cambiare.” Annunciò Alfeo alzandosi e mettendosi dietro Sofia. Guido non esitò un momento e cacciò il suo cazzo leggermente più lungo e più stretto rispetto a quello di Alfeo in bocca a Sofia. Alfeo non fece alcuno sforzo nel penetrare l’ano oramai spanato di Sofia.
“Dai cambiamoci anche noi. Jean usa un po’ di lubrificate.” Propose Donatella.
Sergio si sfilò dallo sfintere della sorella ma stette vicino per godersi la vista dell’immenso randello di Jean entrare nel culo della sorella. Con un po’ di lubrificante e qualche respiro profondo Donatella non ebbe quasi nessuno problema a prendersi in culo il grosso nero.
“like a champ… senti che buon gusto ha il tuo culo.” Disse Sergio porgendo il suo cazzo alla sorella per essere succhiato. La cavalcata andò avanti per un po’ di tempo. Alfeo non era da meno di Guido e Sergio nella potenza mentre Jean doveva essere più accorto per non dilaniare la sua partner. La prima a venire fu Sofia seguita poco dopo da Donatella.
“Siete pronti per venire?” Chiese Alfeo, e ottenuta la risposta affermativa di tutti gli altri maschi le due donne vennero fatte sdraiare supine. Guido e Alfeo si scaricarono nella bocca di Sofia mentre Sergio e Jean nella bocca di Donatella. Lo schizzo di Jean non era particolarmente abbondante. Dopo aver ricevuto il nettare dei suoi due maschi, Sofia rotolò verso l’amica che la aspettava a bocca ancora aperta. Sofia lasciò colare lo sperma nella bocca dell’amica che lo mischiò con quello che aveva ricevuto da Sergio e Jean, per poi condividere il cocktail con l’amica.
SI era quasi fatta mezza notte. Alfeo prese due bottiglie di Franciacorta e per un attimo pensò di stapparle e versarle nel culo delle due donne ma si trattenne e fu fatto un brindisi classico.
“Al nuovo anno, al sesso e al proprio sangue.” Brindò il padrone di casa.
“Sofia tu hai mai provato Jean?” Chiese suo padre.
“No mai.” Rispose sofia.
“Beh sarebbe ora.”
“Non sono tanto convinta.”
“Io ci sto.” Intervenne Sergio.
“Anche io.” Disse Donatella.
“Insomma avete deciso per me. Ok mi immolerò per voi.”
“Non fare tanto la verginella non ti si addice.” Intervenne Guido.
“Così potremmo fare quella cosa che mi dicevi prima.” Continuò Guido rivolgendosi a Donatella.
Fu Jean a prendere l’iniziativa con Sofia. La Fece piegare a novanta ai piedi del divano e con un po’ di lubrificante e con le dita cominciò a dilatarla.
“Allora Donatella come ci vuoi?” Chiese Guido.
“Guido tu seduto sul divano. La prima volta è meglio che dietro stia una che lo ha già fatto.”
Guido fece quanto detto e si sedette con il cazzo già ben in tiro.
“Alfeo tu se vuoi puoi stare dietro il divano e me lo metti in bocca.” Continuò Donatella.
Sergio era assorto nell’ammirare il corpo snello di sua moglie sotto quella montagna nera. Nonostante le dimensioni sembrava che Sofia non stesse soffrendo.
Donatella si posizionò a smorzacandela su Guido strusciando i sue grandi meloni sul viso del maschio. Si puntò il membro già duro contro il suo buchetto posteriore e ci si impalò senza ritegno.
Sergio Sapeva che lui avrebbe dovuto aspettare un po’ per intervenire. Chi non doveva aspettare era Alfeo le che porse subito il suo membro per essere succhiato.
Sergio si guardò attorno per un po’. Sua moglie era piegata a novanta e veniva sodomizzata da uno stallone di colore, sua sorella era affianco, impalata analmente sul cazzo di suo cognato mentre suo suocero si faceva spompinare dalla stessa. In questo bel quadretto Sergio si avvicino alla sorella, con una mano fermò la cavalcata mentre con l’altra puntò il cazzo contro l’ano di Donatella che era già occupato da Guido. Un po’ di pressione contro lo sfintere e contro l’altro membro e lo sfintere cedette di schianto facendo entrare Sergio nell’ano già occupano. Donatella respirava pesantemente tenendo in bocca il randello di Alfeo. Quando Sergio sentì la sorella rilassarsi cominciò a stantuffarla seguito da Guido. Donatella sembrava godersi la doppia anale. La prima a venire fu’ ancora una volta Sofia sotto il colpi di jean che la seguì eiaculandole nel culo. Poco dopo fu la volta di Donatella seguita da Guido. Sergio sentì distintamente i fiotti di sperma di guido contro il suo membro. Alfeo e Sergio non erano ancora venuti e decisero di masturbarsi scaricandosi nella bocca spalancata di Donatella.
Passò un po’ di tempo e era giunta l’ora di andare. Sofia e Sergio si congedarono per primi seguiti da Guido e Jean. Donatella invece rimase, la notte era ancora lunga e Alfeo aveva preso parecchie pillole blu.
“Mi ha fatto piacere rivedere tuo fratello.” Disse Sergio mentre tornavano a casa
“Anche a me. Guido è sempre una certezza.” Rispose Sofia.
Erano circa le tre del mattino quando Arrivarono a casa e nessun altro della famiglia era già rincasato.
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