La cugina di terzo grado. 7ª parte

La cugina di terzo grado. La vacanza. 7ª parte. Dopo un paio di cavalcate si scostò e si mise in posizione a carponi e iniziai a penetrarla, da dietro la situazione la gestivo io, tenevo saldamente quel suo sederino tra le mani, i miei affondi erano dolci e leggeri a lei piacevano a tal punto che ci alternavamo nei movimenti. Quando si muoveva lei avanti e in dietro lo faceva come se lo volesse sentire tutto fino in fondo. Tenendola stavolta per i fianchi, io con gli affondi che andavo via via crescendo al punto che dovette ricorrere di nuovo al cuscino. Allungò il braccio e portò a se il cuscino mordendolo. I sui gemiti li sentivo parzialmente soffocati. Ebbe ancora un fremito. Ripresi con i dolci affondi, per un pò, poi il ritmo lo dettava lei con quel suo movimento avanti e indietro, era quando lo aveva dentro che si muoveva come se disegnasse un otto cosa che a me e a lei faceva impazzire, poi ripresi io il movimento. Pochi colpi ancora e venni in un esplosione di godimento per entrambi. Per fortuna c'era il ventilatore acceso se no eravamo in un bagno di sudore. Fuoriuscì col mio membro, sfilai il preservativo feci un nodo e lo avvolsi nella carta igienica e lo buttai nel cestino. Ci rimettemmo ancora a letto per qualche minuto accarezzandoci, e a dirci come era stato bello, poi guardando l'ora io mi rivestii, sulla portafinestra ci scambiammo la buonanotte baciandoci ancora una volta. Poi rientrai in camera mia. Rientrato in camera mi passava per la mente quel preservativo gettato nel cestino della stanza. Forse la mia mente mi faceva uno scherzo. Non so, ma in me c'era la sensazione che Cinzia potesse ...ma no non lo farebbe. La mattina seguente le busso per svegliarla. Saranno state le 8:30/8:40. Con voce assonnata mi risponde: chi è, le replico tuo cugino, in un non che mi apre e si infila in bagno per una doccia di risveglio, . Esce dal bagno con l'asciugamano che le avvolgeva il corpo, poco dopo si infila il costume, si mise il pareo e scendiamo per la colazione, giù troviamo i suoi che avendola già finita ci salutarono e ci aspettarono in spiaggia. I giorni passavano. ...continua...