La cugina di terzo grado. La vacanza
di
Maurizio
genere
incesti
La cugina di terzo grado. La vacanza. 6ª parte. È stato quando mi sono soffermato su l'ombelico con la lingua, che intravidi lei iniziare a mordere il cuscino, mi prese la testa tra le sue mani e la spinse giù verso il suo dolce frutto, sapeva di buono per rinfrescarsi aveva usato un sapone che sapeva di frutti di bosco e la cosa mi inebriava iniziai dunque a leccare le gradi e piccole labbra per poi mettermi a limonare con la sua fica, al punto che la mia saliva le colava giù verso quel buchetto per me ancora era proibito bagnando un po' anche il lenzuolo. Lei impazziva di piacere e lo si capiva da come mi stringeva i capelli, anche se mordeva il cuscino i suoi ansimi e piccoli gemiti li sentivo, ma intravidi che morse più forte il cuscino. Allora presi a stuzzicarle il clitoride con la lingua e con l'indice la penetrai dolcemente, di scatto staccò le mani dai miei capelli, e le usò per tapparsi la bocca, ed ecco quel fremito delle sue cosce ormai lo conoscevo, insistetti e con il dito medio andai a stuzzicarle il suo buchino proibito, il suo fremito si fece più intenso, e anche i suoi ansimi e gemiti anche se soffocati erano diventati più intensi, ebbe un orgasmo e dal suo dolce frutto che prima sapeva di frutti di bosco uscì il suo nettare, identico a quello che le era uscito quel giorno sul pedalò. Lei ebbe ancora anche se per pochi secondi attimi di piccoli fremiti. Sia il mio respiro che il suo erano affannati, così ci fermammo una piccola pausa. Andai in bagno per lavarmi la faccia. Feci per girarmi per tornare da lei, che fui sorpreso lei era dietro di me, si mise seduta sul bidè e se la sciacquò con quel sapone profumato. Con un gesto mi fece avvicinare e mentre se la insaponava con una mano con l'atra iniziò a segarmelo per poi iniziare a succhiarmelo. Il mio cazzo si faceva turgido e grosso nella sua bocca. La fica non se la stava più lavando, se la stava masturbando, i suoi gemiti erano soffocati e passarono a soffocati mugoli. Ora toccava a me, le presi la testa tra le mie mani e tenendola ferma le scopai la bocca, prima dolcemente poi arrivai fino in fondo, poi lo estrassi. Lei si alzò tornammo in camera e lo facemmo sul pavimento sul tappeto che era accanto al letto. Mi mise il preservativo che avevo portato. Prima lei sopra di me mi cavalcava come una amazzone, muovendosi prima su e giù, poi stando giù si muoveva col bacino le mie mani sui suoi fianchi la aiutavano nei movimenti, nel contempo portò le sue mani sui seni strizzandoli. Dopo un paio di cavalcate, si scostò e si mise in posizione a carponi e iniziai a penetrarla. ...continua...
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