In trasferta (secondo tempo)
di
Yaz
genere
comici
Il giorno dopo. Beato me ne sto dormendo, quando un leggero fastidio sulla guancia mi aiuta ad aprire gli occhi. Due occhioni azzurri mi guardano, i capelli biondi che piovono sul mio volto: un sorriso che non lascia repliche. E' la topolona americana della notte precedente: eccola li, non aspettava altro che il mio risveglio. "Good morning...." pronuncia con una voce incredibilmente sensuale, o forse sono io che mi sono già innamorato? Abbozzo un sorriso, dopotutto sono sveglio da tre nanosecondi, ancora devo prendere coscienza di me stesso......
La signorina, evidentemente non sazia della notte precedente (per info, è quella che aveva detto di amare l'Italia, ora capisco perchè) vedendomi sveglio, inizia a scendere lungo tutto il mio corpo nudo, coperto solo dal lenzuolo. Il condottiero riposa ancora, ma non appena le sue labbra arrivano sulle mie cosce ecco che reagisce, pronto. Fa un lungo, sensuale, giro attorno a lui, che nel frattempo diventa di marmo, prima di coccolarlo e prenderlo finalmente tra le labbra. Mai vista una tipa con cosi' tanta voglia di cazzo in vita mia, si vede che gli americani son proprio negati, visto che non mi considero minimamente uno "che ci sa fare". Meglio così va. Finita l'opera, con tanto di ingoio (altro che buongiornissimo kaffèèè!) mi offro di andarle a prendere qualcosa in cucina, è il minimo che posso fare. Lei acconsente, baciandomi delicatamente ancora li, volendosi assicurare che sia tutto in stato regolamentare. Lentamente mi alzo, e indosso solo un paio di pantaloncini da calcio. Il KO tecnico risveglio + pompino si fa sentire, e con una insicurezza disarmante avanzo verso la porta. La apro e mi butto in cucina, dove trovo B intento a preparare qualcosa "We allora? Come è andata?" chiedo. Si gira, gesticola con la mano "Tanta roba. Me la son scopata tre volte in tutti i modi (ah, B tende a fantasticare il piu' delle volte, fidatevi) ancora non ci credo. Adesso le porto qualcosa da mangiare, sia mai che mi ricompensi in qualche modo. Tu invece, tutto ok con Caroline (il nome della bionda)?" Nota che sono mezzo rimbambito "Si si, anche a me è andata bene. Mi ha pure svegliato con la sorpresa oggi: aveva na fame incredibile" commento, avvicinandomi a lui "Dai che ce le chiaviamo per tutta la settimana queste!" risponde entusiasta B, ma io subito gli faccio presente "Si si bravo, intanto segnati: Yastrzemski, taglia M, maglia vintage. Entro il week end prossimo voglio il mio premio" Prendo il mio primo vaffanculo della giornata. Rimango solo in cucina, preparo due cose anche io e torno di la. Mangiamo assieme, parliamo poco, si vede che lei ancora ha una voglia irrefrenabile e allora mi "tocca" fare "colazione" anche con la sua patonza. A sto ritmo non reggo mica però. Le dico di riposare, dopo l'orgasmo la invito a poggiare la testa sul cuscino e dormire: per fortuna esegue.
Vado in bagno, va bene che la figa mi piace, ma avere il suo sapore in bocca per tutto il giorno non sarebbe proprio il massimo. Quando esco, trovo A con la sua rossa intento a registrare la nuova puntata di "esplorando il corpo umano": stanno limonando duro, lui ha la sinistra fissa sul suo culo, mentre non vedo la destra, non immagino oltre. "Alla scoperta dell'America?" Dico, sorprendendoli tutti e due; lei diventa rossa come i suoi capelli, lui si gira e mi fa "Dai che cazzo fai? Pensavo foste tutti in camera" E io prontamente "Ma se ho appena finito il secondo round già di prima mattina." Poi in inglese "Ciao come va, passato bene la notte? E' o non è il più imbranato con cui sei stata?" Lei ride, ma subito morde l'orecchio di B "Vedi? Menomale che non tutti hanno la tua stessa fiducia!" replica B a me, mostrandomi anche il dito medio. Poi suggerisce alla sua donzella di aspettarlo in camera; abbiamo speso molto di più, ma quell'appartamento con quattro camere da letto è la fine del mondo; conoscendo gli allupati con cui sono, potrebbero essere capaci di stare a casa tutto il giorno con le ragazze, uscendo solo per nutrirsi occasionalmente. Una volta soli ci scambiamo dettagli sulle rispettive serate, neanche fossimo due bambini che vogliono confrontarsi con le figurine dei calciatori per completare l'album; ma d'un tratto ci viene in mente "Ma C? Ho visto B prima, è tornato in camera, ma l'altro non l'ho visto proprio...." non si fa attendere A "Eh dai andiamo a sentire alla porta ahah" Ci avviciniamo quatti quatti, mettiamo l'orecchio sulla porta e....sentiamo tipo un idraulico che sta sturando un cesso; sussurro "Nooo vabbè senti come glielo sta strappando! Ahahah sto male!" risponde l'altro "Aspetta guarda eh" e poi cambia voce dicendo, indirizzato chiaramente a C "Sgusa tu ordinato bissa kebab bissa kebab?" a stento ci tratteniamo. Sentiamo un trambusto, qualche parola, e poi passi pesanti; apre C, visibilmente eccitato e con le mutande che non nascondono il pacco gonfio "Questo è deficiente questo qua!" Non collega bene le parole, forse ha ancora troppo sangue nella parte sbagliata del corpo, comunque credo parli a me, riferendosi ad A "E' 10 anni che te lo dico che è deficiente; tu mi dici è un momento, passerà! ECCOLO!" decisamente l'ha presa male. La tipa dietro non capisce, si vede che è nuda, anche se cerca di coprirsi con le lenzuola. In coppia lo prendiamo in giro "Dai torna dentro che ci sono i lavori in corso! Volevamo sapere se fossi vivo e vegeto bomber!" E dopo qualche secondo può tornare a farsi suonare l'organo in tutta tranquillità. Io e A ci salutiamo, anche se non sappiamo bene cosa andremmo a fare.
Io torno ancora in camera e non trovo nessuno. Mi guardo attorno "E dove è andata adesso?" penso subito al bagno. Pensiero azzeccato. Origlio prima di entrare, sento l'acqua scorrere; già sorrido. Busso, risponde lei. "Sono io, posso?" Mi dice di sì, e una volta dentro trovo lei coperta solo da un asciugamano legato poco sopra il seno. Ha aperto la doccia, abbastanza grande e con la porta a vetri. Chiudo a chiave la porta, sia mai che entri qualche furbone. Questa volta l'infoiato sono io, e vado subito da lei con l'intento toglierle il panno e portarla sotto l'acqua bollente. Lei non si oppone, e dopo uno scambio intenso di baci ci liberiamo degli indumenti e andiamo in doccia; non esito a farle sentire "aaa presenza" contro le sue natiche, il resto è già negli archivi.
Sweet Caroline, Oh Oh Oh!
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