La gatta
di
Lapelleracconta
genere
etero
Sono nuda davanti allo specchio e fisso compiaciuta il mio corpo statuario.
Sono bellissima.
I miei capelli scuri sono raccolti e terminano soffici e delicati sulla mia spalla sinistra.
La maschera veneziana bianca che ho comprato l'altro giorno mi copre fino a sopra la bocca lasciando intravedere i miei occhi verdi come il mare e le mie labbra carnose e vogliose.
-vieni qui.- mi ordina il mio uomo il quale si trova sdraiato sul letto.
È nudo e si sega il cazzo mentre mi fissa. Ha fame. Si vede.
Come una gatta mi avvicino a lui camminando in modo sensuale, arrivo sul letto, appoggio le mie mani sui suoi piedi e inizio a gattonare verso di lui.
-mi vuoi?- gli chiedo volendo che mi desideri.
-certo che ti voglio.- mi risponde lui protraendo il suo cazzo in avanti verso di me.
Sorrido compiaciuta e avanzo lentamente verso il suo grosso cazzo.
-dimmi che mi vuoi...- gli dico prendendo in mano il suo frutto caldo.
-ti voglio.-
Continuo a fissarlo e massaggio il suo arnese che si gonfia e cola amore.
Senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi avvicino la bocca e inizio a succhiare muovendo la lingua in modo circolare.
-ti voglio. Sei la mia gatta.- mi dice godendo mentre mi fissa.
Continuo a succhiare e muovo le mani su e giù segandolo senza sosta, sento la sua cappella scivolare dentro la mia bocca e la mia lunga la lecca senza sosta.
- ti voglio. Succhia, succhialo tutto amore mio.- mi dice il mio uomo affondando le sue mani tra i miei capelli e schiacciandomi la testa contro il suo cazzo.
Sento le palle sbattere contro il mio mento. Resto ferma in quella posizione per qualche secondo.
Lo sento tutto dentro di me, lo sento in gola.
Sento il sapore della sua voglia tra i denti e il succo del suo amore che gronda nella mia bocca.
Molla la presa e posso respirare, sfilo il suo cazzo e un filetto di bava fuoriesce dalla mia bocca.
Sono un fuoco, non mi pulisco.
Continuo a fissarlo mentre lo sego è mio e non può sfuggirmi.
-dimmi che sono tua, continua.- gli ordino dando una leccata veloce al suo cazzo. Sento un suo brivido di piacere farlo tremare fino ai capelli.
-sei solo mia. Sei la mia gatta.- mi dice al culmine del piacere.
Vedo lungo il suo viso il piacere farsi largo senza sosta. Siamo quasi al culmine e non voglio perdermi per nulla al mondo il suo succo.
Fissandolo con i miei occhi meravigliosi ricomincio a succhiare con veemenza. Muovo entrambe le mani su e giù sempre più forte.
-ti voglio. Ti voglio mia! Sei mia!- urla lui in preda al piacere più puro ed estremo e mi viene in bocca riempiendomi la gola del suo succo caldo e pieno d'amore.
Ingoio tutto senza togliere gli occhi dal suo viso: È sudato, gli occhi sono chiusi e una smorfia di piacere lo pervade senza dargli tregua.
Mando giù e do qualche leccata ancora al suo cazzo che si sta già sgonfiando.
-hai la bocca sporca.- mi dice riaprendo gli occhi e avvicinandosi a me.
Ci baciamo.
Le nostre lingue si scontrano. Il suo sperma scivola tra di noi. È un bacio che vorrei non finisse mai.
-sei la mia gatta.- mi sussurra dopo essersi staccato da me.
-miao.- gli rispondo felice di essere sua.
-ora prepariamoci che dobbiamo andare a festeggiare il nuovo anno.-
-già. AUGURI.-
Sono bellissima.
I miei capelli scuri sono raccolti e terminano soffici e delicati sulla mia spalla sinistra.
La maschera veneziana bianca che ho comprato l'altro giorno mi copre fino a sopra la bocca lasciando intravedere i miei occhi verdi come il mare e le mie labbra carnose e vogliose.
-vieni qui.- mi ordina il mio uomo il quale si trova sdraiato sul letto.
È nudo e si sega il cazzo mentre mi fissa. Ha fame. Si vede.
Come una gatta mi avvicino a lui camminando in modo sensuale, arrivo sul letto, appoggio le mie mani sui suoi piedi e inizio a gattonare verso di lui.
-mi vuoi?- gli chiedo volendo che mi desideri.
-certo che ti voglio.- mi risponde lui protraendo il suo cazzo in avanti verso di me.
Sorrido compiaciuta e avanzo lentamente verso il suo grosso cazzo.
-dimmi che mi vuoi...- gli dico prendendo in mano il suo frutto caldo.
-ti voglio.-
Continuo a fissarlo e massaggio il suo arnese che si gonfia e cola amore.
Senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi avvicino la bocca e inizio a succhiare muovendo la lingua in modo circolare.
-ti voglio. Sei la mia gatta.- mi dice godendo mentre mi fissa.
Continuo a succhiare e muovo le mani su e giù segandolo senza sosta, sento la sua cappella scivolare dentro la mia bocca e la mia lunga la lecca senza sosta.
- ti voglio. Succhia, succhialo tutto amore mio.- mi dice il mio uomo affondando le sue mani tra i miei capelli e schiacciandomi la testa contro il suo cazzo.
Sento le palle sbattere contro il mio mento. Resto ferma in quella posizione per qualche secondo.
Lo sento tutto dentro di me, lo sento in gola.
Sento il sapore della sua voglia tra i denti e il succo del suo amore che gronda nella mia bocca.
Molla la presa e posso respirare, sfilo il suo cazzo e un filetto di bava fuoriesce dalla mia bocca.
Sono un fuoco, non mi pulisco.
Continuo a fissarlo mentre lo sego è mio e non può sfuggirmi.
-dimmi che sono tua, continua.- gli ordino dando una leccata veloce al suo cazzo. Sento un suo brivido di piacere farlo tremare fino ai capelli.
-sei solo mia. Sei la mia gatta.- mi dice al culmine del piacere.
Vedo lungo il suo viso il piacere farsi largo senza sosta. Siamo quasi al culmine e non voglio perdermi per nulla al mondo il suo succo.
Fissandolo con i miei occhi meravigliosi ricomincio a succhiare con veemenza. Muovo entrambe le mani su e giù sempre più forte.
-ti voglio. Ti voglio mia! Sei mia!- urla lui in preda al piacere più puro ed estremo e mi viene in bocca riempiendomi la gola del suo succo caldo e pieno d'amore.
Ingoio tutto senza togliere gli occhi dal suo viso: È sudato, gli occhi sono chiusi e una smorfia di piacere lo pervade senza dargli tregua.
Mando giù e do qualche leccata ancora al suo cazzo che si sta già sgonfiando.
-hai la bocca sporca.- mi dice riaprendo gli occhi e avvicinandosi a me.
Ci baciamo.
Le nostre lingue si scontrano. Il suo sperma scivola tra di noi. È un bacio che vorrei non finisse mai.
-sei la mia gatta.- mi sussurra dopo essersi staccato da me.
-miao.- gli rispondo felice di essere sua.
-ora prepariamoci che dobbiamo andare a festeggiare il nuovo anno.-
-già. AUGURI.-
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Un sogno realizzatoracconto sucessivo
Un sabato mattina
Commenti dei lettori al racconto erotico