L'amante

di
genere
etero

Era una domenica mattina di fine maggio, Antonio dormiva come al solito mentre io mi trovavo in cucina a preparmi la colazione.
Indossavo una vestaglia nera semi trasparente che metteva in risalto le mie forme e lasciava intravedere tutto.
Il silenzio del mattino era interrotto solo dalla moka del caffè e nel mentre controllavo i messaggi su Whatsapp.
-buongiorno amore.- leggo sorridente il messaggio di Giovanni.
Rispondo con l'eccitazione che mi scuote ogni volta che lo sento.
Giovanni è un ragazzo più giovane di me che ho conosciuto in palestra qualche mese fa da cui è nata una bella e particolare amicizia che col passare delle settimane è diventata una relazione extra coniugale.
Ci troviamo spesso nel parcheggio della palestra a scopare con passione e ci sentiamo quotidianamente.
Non so se Antonio dubita di qualcosa ma abbiamo la mente molto aperta e non me ne preoccupo.
-giorno a te.- rispondo già eccitata al pensiero del suo bel cazzo che scivola dentro di me con forza e decisione.
Le nostre scopate sono sempre state fugaci ma con una carica di passione che ha saputo travolgermi sin dal primo incontro.
- mi apri?-
Nel leggere la notifica del messaggio ho un sussulto al cuore.
-ma sei qui?- rispondo guardandomi attorno.
-si. Sono qui fuori. Mi apri?-
È pazzo.
Seppure Antonio abbia una mentalità aperta non penso accetterebbe che Giovanni mi scopasse in cucina mentre lui dorme di sopra.
-Antonio è in casa.- rispondo veloce e riadagio il telefono sul tavolo.
Dopo qualche secondo torna a tremare.
-dai. Ti scopo veloce veloce e torno a casa.-
-non posso.-
-preferisci che suono il campanello?-
Nel leggere quel messaggio sento gelarsi il cuore.
Sospiro a metà tra lo spaventata e l'eccitata.
-aspetta.- rispondo appoggiando il telefono sul tavolo e aprendo la porta di casa.
-buongiorno.- mi saluta Giovanni stando in piedi davanti al cancello.
-sei pazzo.- esclamo tenendomi nella vestaglia.
Eccolo aprire il cancellino e dirigersi a grandi passi verso di me.
-non abbiamo molto tempo.- mi dice prendendomi per i fianchi e trascinandomi in cucina.
Mi fa sbatte contro il bancone.
-attento.- sussurro mentre mi mordicchia il collo e infila una mano tra le mie cosce.
Ho voglia. Sento il calore della mia figa pulsare incontrollato.
-non possiamo.- sussurro nuovamente.
-dai. Tuo marito sta dormendo.-
-lo so. Ma se scende?-
-non scende. E ora fa la brava.- mi risponde passando un dito sulle mie labbra e infilando il cazzo nella mia figa bollente.
-Ahi.- ansimo tra un misto di dolore e piacere sentendo i suoi colpi affondare lentamente dentro me.
Le sue mani sono avvinghiate alle mie natiche e a ogni colpo mi sento spingere verso l'alto restando abbracciata al suo collo.
Allargo le gambe per facilitare il suo compito, preso dell'impeto il mio giovane amante mi solleva entrambe le gambe da terra e inizia a spingere con forza.
- Ti faccio impazzire vero?- mi chiede leccandomi le labbra.
-si. Continua.- ansimo a denti stretti per non svegliare Antonio.
- Ho voglia di venire dentro di te. Di farti sentire mia.- ribatte con il gioco negli occhi.
-si. Sono tua.- rispondo baciandolo e assecondando il suo cazzo che scivola lentamente ma con forza in me.
Sento il piacere, caldo, colarmi lungo le cosce fino a bagnarmi le caviglie.
- Sono tua. Scopami Giovanni.- sussurro con un filo di voce.
All'improvviso sentiamo un rumore provenire dalla Camera.
-hai sentito?- chiedo preoccupata, ma lui rallenta solo senza fermarsi.
-non mi interessa.- dice con tono fermo e sicuro.
-amore?-
È la voce di Antonio.
-dimmi.- rispondo cercando di ingoiare la voglia e cacciandola giù in gola.
- mi porti dell'acqua?-
Faccio per rispondere ma Giovanni, evidentemente su di giri, inizia a darmi dei colpi sempre più forti.
-si, vengo subito!- urlo con la voce quasi strozzata dai suoi colpi che affondando in me come un coltello affonda nel burro.
-sei una troia.- sussurra il mio amante mentre mi scopa senza sosta.
Sorrido ansimando mentre ascolto il rumore sordo delle sue palle sbattere contro la mia carne insaziabile.
-amore?- mi richiama Antonio.
-dammi un minuto.- Vengo subitissimo Ok?- rispondo ancora una volta trattenendo a stento la libido.
-brava. Troia mia.- sussurra Giovanni prendendomi per i capelli e stringendoli con forza e facendomi riappoggiare i piedi a terra.
Il mio amante mi fa inginocchiare e senza troppi complimenti mi infila il cazzo in gola mettendosi sopra di me.
Con una mano lo tiene spinto verso il basso e con forza me lo ficca in gola senza alcun ritegno.
Lo sento arrivarmi giù, fino in fondo.
Resto inginocchiata a terra, completamente nuda con la figa colante di succo e sperma, mentre il mio amante in piedi sopra di me con le gambe larghe infila il suo cazzo nella mia gola che è gonfia da quanto me l'ha ficcato fino in fondo.
Sento il fiato mancare, mentre Giovanni continua a spingere su e giù il suo grosso membro. Succhio con tutta la forza e tutta la passione che mi sono rimaste fino a quando sento il suo succo caldo inondarmi la bocca e scivolare fino in gola.
Restiamo fermi così per qualche istante.
-sei stata bravissima.- mi dice sorridendo mentre lo pulisco fino all'ultima goccia rimasta.
-amore?- Antonio mi richiama per la terza volta.
-arrivo amore.- risoondo pulendomi velocemente la bocca mentre Giovanni si riveste ed esce da casa mia.
di
scritto il
2017-06-26
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