Cazzo, Malena, cazzo
di
Malena N
genere
trio
Sei nudo, completamente e meravigliosamente nudo. Il tuo corpo bianco e perfetto troneggia sulla poltrona in pelle bordeaux che è al centro di questa stanza dai pavimenti neri e lucidi. La luce è calda, bassa. Ti guardi prima intorno, curioso, impaziente, poi mi guardi. Sono di fronte a te, in piedi, in perfetto equilibrio su sandali dal tacco altissimo e con addosso solo un completino in pizzo nero. Lui è alle mie spalle, sento il suo respiro sul collo, il suo naso mi sfiora la nuca che ho lasciato scoperta raccogliendo i capelli castani lunghi e folti. È questo il tuo posto, in prima fila, non potrebbe essere altrove. L'ho riservato a te perché tu possa guardarmi bene, l'ho riservato a te perché voglio sentire i tuoi occhi addosso. I tendaggi scuri che coprono la finestra alta dalle imposte in legno massiccio, mi tolgono l'aria. O forse è il fatto che tu sia qui a togliermi il fiato. Quante volte l'ho ripetuto? Sono una troia, la tua troia e voglio esserne all'altezza. È questo che vuoi no? Vuoi che io mi diverta! Vuoi che io mi lasci andare, che mi lasci toccare, che mi conceda. Vuoi che faccia l'amore o vuoi che scopi? Vuoi che sospiri piano? Vuoi che timidamente gli chieda di abbassare ancora di più le luci di questa stanza già troppo buia per i miei gusti? O vuoi che gli faccia vedere veramente chi sono cavalcandolo selvaggiamente? Vuoi che urli di piacere? Vuoi che gridi quanto mi piace, che lo implori di scoparmi ancora, di entrarmi dentro più forte? O vuoi dirgli che entrarmi dentro non è facile affatto? Ti guardo ancora un secondo cercando di tenere testa al tuo sguardo duro e impenetrabile. Lascio cadere la testa all'indietro mentre la sua lingua esplora il mio orecchio. Lo sento dietro, sento la sua erezione spingere contro i miei glutei, è duro e preme con insistenza mentre io accompagno il movimento strusciando il pizzo nero della mia brasiliana sulle sue mutande grigie. "Mi fai impazzire Malena. Ti voglio da sempre." Le sue parole muoiono in gola mentre con prepotenza mi tira a se per farmi sentire tutta la sua voglia. Inarco la schiena, mi abbasso in avanti e guardo la mia faccia riflessa nelle mattonelle specchiate. Ho gli occhi lucidi, sono eccitata, bagnata fradicia, mi sento un fiume in piena. Alzo gli occhi per incrociare i tuoi, sono fermi, immobili, fedeli al tuo essere, non ti tradiscono mai. Apro la bocca per succhiarmi un dito, lo lecco, lo mordo, lo passo fra i denti, ci gioco come se stessi giocando con un cazzo duro. Mi giro lentamente per cercare le sue labbra, lo bacio avidamente e gli afferro la testa per risucchiare la sua lingua e non farla più uscire. Sento le sue mani sui fianchi, poi sul culo, sulle cosce e fra le cosce. Un brivido intenso mi percorre la schiena, mi abbandono al suo tocco e mi sento una puttana. Le dita, insicure e tremanti, si fanno spazio fra le mie labbra gonfie e pregne di umori. Perché non ci fermi? Perché non ti alzi e mi dici che ne hai abbastanza? Devo prenderglielo in bocca e fargli una pompa per dimostrarti che mi so divertire? Devo guardarti mentre sono piena della sua carne e del suo seme per farti capire che mi è tutto chiaro? È tutto dannatamente e maledettamente chiaro! Nessuna parola, nessuna fottutissima parola che esce dalla tua bocca impertinente non mi è chiara. Ficcatelo in testa una buona volta. Il suo respiro diventa più intenso, le sue mani più audaci, il cazzo sembra quasi scoppiargli nelle mutande. Glielo afferro, glielo prendo in mano, voglio la prova di quanto io sia stata brava a farglielo rizzare per bene. Cosa vuole ora? Vuole sfondarmi? Vuole scoparmi come se non ci fosse un domani? Mi stringe a se afferrandomi per il culo, la sua bocca è sui miei seni messi in risalto da un balconcino molto sexy. Ci sbava sopra, li morde cercando di arrivare ai capezzoli ormai irti e pungenti come spilli. Lo guardo, guardo i suoi occhi che mi stanno già scopando, con una mano mi afferra il collo, stringe e si avvicina fino a sussurrarmi alll'orecchio " Ora ti voglio scopare. Voglio ficcartelo dentro e sentirti godere. Voglio che tu sia mia Malena." Mi libero dalla sua forte presa e sciolgo i capelli lasciandoli liberi sulle spalle. Sfilo via tutto rimanendo nuda e vestita solo di queste scarpe che adoro. Lo guardo, ti guardo. Gli dico di stendersi a terra perché oltre al tuo trono, oltre alla tua faccia da schiaffi e all'odore del sesso..non c'è altro fra queste quattro mura. È sotto di me, apro le gambe e facendo forza sulle ginocchia scendo lentamente fino a sedermi sulla sua faccia. Gliela metto in bocca. Sono tutta aperta e grondante di piacere. Sta succhiando e bevendo direttamente dalla mia fonte. La sua lingua frettolosa mi tocca in ogni punto, entra ed esce dalla mia fica in fiamme e a piccoli morsi mangia la mia carne bollente. Spingo, schiaccio, voglio che non respiri, voglio che sia senza aria, voglio che l'unico ossigeno possa attingerlo dalle mie viscere. Mi sposto in avanti per liberarlo finalmente da quelle mutande che non riescono più a contenere l'eccitazione. Gliele abbasso scoprendo un cazzo turgido in perfetta erezione. La sua lingua è nel mio culo mentre stringo la sua asta fra le tette che inghiottono quel pezzo di carne viva e pulsante. Lo stringo, lo struscio sui capezzoli e con la punta della lingua penetro la sua cappella viola e calda. Apro la bocca e lo prendo fino in gola, lo succhio, lo bacio e poi lecco ogni nervo teso mentre gli tocco anche le palle. Perché non parli? Perché non dici niente? Lo so potrei fottermi un esercito intero, non te fregherebbe nulla, ma dimmi almeno che quella mano che hai tra le cosce ti sta segando. Alzati e fammi vedere che ti si è rizzato il cazzo a vedermi qui, nuda e puttana. Lo voglio nel culo, voglio prenderlo nel culo. È di nuovo alla mie spalle e me lo sta appoggiando. Lo voglio dentro, vieni qui, fammi vedere quanto è grande, toccati davanti a me, fammi vedere la tua mano che fa su e giù e schizzami addosso il tuo piacere..schizza su questo corpo nudo e in fiamme! Sento una strana agitazione, mi guardo intorno e inizio a pensare a dove mi trovo. Sono turbata, perché? Che succede? Sento gocce di sudore lungo la schiena e uno strano calore mi avvampa il viso. Che mi prende? Che succede? Un rumore assordante mi spinge a tapparmi le orecchie, non ti vedo più..non lo vedo più! Respirando affannosamente mi siedo al centro del letto e spalancando gli occhi riconosco la mia stanza appena illuminata dalla luce che attraversa le imposte. Cazzo Malena, cazzo! Era un sogno, sei sola nel tuo letto. Non esiste quella stanza, non sei nuda. Sei tu e la tua eccitazione, sei tu e i tuoi sogni osceni, sei tu e il pensiero di quello che ti ha detto ieri. Sei tu Malena e la voglia che hai ora di farti scopare il culo.
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