I neri ci vogliono gravide 2 - Mio marito mi ha messa incinta per loro
di
Cuck 2014
genere
tradimenti
Quel giorno stesso avevo smesso di assumere la pillola.
Mentre mio marito mi leccava eccitato come forse,non l'avevo mai visto,io godevo sulla sua bocca e già pregustavo il momento in cui i due stalloni di colore avrebbero montato me e la mia amica gravide e vogliose come cagne.
Quella sera,contrariamente alle nostre abitudini,avevo preparato io la cena.
Da molto tempo oramai,salvo le rare occasioni in cui avevamo ospite qualche parente,non mi occupavo più di cucina;attività completamente demandata al mio maritino.
Avevo fatto anche alcune eccezioni quando avevamo come ospite un mio nuovo amante nei confronti del quale volevo fare colpo con alcune mie specialità culinarie gustose ed afrodisiache.
In quei casi mio marito si limitava a farmi da aiuto cuoco,apparecchiare la tavola e farci da cameriere quando io e il mio stallone eravamo seduti a tavola.
Naturalmente dopo la cena,se la sua presenza non era richiesta,io e il maschio ci appartavamo nella camera da letto mentre lui,prima di andare a dormire nella sua cameretta,rassettava la cucina e lavava i piatti.
Quella sera chissà perché,avevo voluto trattare mio marito come se lui fosse il mio amante.
Gli avevo fatto apparecchiare la tavola in cucina e lo avevo fatto sedere ad osservarmi mentre spadellavo per lui....per noi due soli.
Avevo preparato un pranzetto in stile giapponese in cui non mancava il pesce crudo con le salsine piccanti ed un brodo di pinne di pescecane dall'alto contenuto afrodisiaco e proteico.
Frutto della passione ed una buona bottiglia di Cartizze della Val Dobbiadene.
Mentre preparavo,mio marito stupito per l'insolita attenzione che gli stavo riservando,mi guardava con occhi languidi pieni d'amore e di desiderio.
Quella notte a letto avevo in progetto di dormire giacché avevo già goduto con la lingua di mio marito e la tensione per quanto avevo dovuto chiedergli e la fatica in cucina,mi avevano alquanto stancata.
Inaspettatamente mio marito aveva scostato le lenzuola esponendomi insolitamente ai suoi occhi completamente nuda.
Poi sdraiandosi tra le mie gambe,le aveva divaricate portandosi con la bocca sul mio sesso impreparato ed asciutto.
Ben presto il sapiente uso delle sue dita e della sua lingua,mi aveva fatta aprire offrendomi già gocciolante alle sue profonde carezze.
Nonostante che non fosse mai stato il mio amante,devo ammettere che come riusciva a farmi godere lui con la bocca,non ci era mai riuscito nessuno.
La sua lingua,le sue dita,la sua calda saliva,le sue labbra a ventosa sulla mia clitoride dura e sporgente come una piccola verga ed i suoi denti felini che mi mordevano procurandomi un piacevole dolore,riuscivano sempre a farmi perdere ogni controllo facendomi avere orgasmi a raffica e perdite di umori senza ritegno.
Quando poi mi leccava dopo l'incontro con un mio amante che mi consegnava a lui col sesso grondante di sperma,era la sublimazione della mia perversione erotica.
Quella notte in modo assolutamente inaspettato stava dando il meglio di se stesso.
Dopo avermi fatta godere tre volte,mi era scivolato addosso ed io a stenti ero riuscita a controllare il mio istinto di rigetto col quale in altre occasioni lo avrei respinto insultandolo pesantemente.
Quelle notte lo avevo lasciato fare sino a che col corpo steso sul mio,aveva raggiunto con la bocca i miei capezzoli ed aveva cominciato a succhiarli.
Mentre mi scioglievo ancora languidamente ai suoi risucchi ed alle sue pennellate di lingua,sulla pancia avevo percepito un insolito turgore.
Erano anni che non posavo i miei occhi sul suo sesso ed ancora di più il tempo in cui lo avevo sentito colla la mano.
Incuriosita da quella strana,calda presenza,avevo allungato il braccio e con sommo stupore avevo stretto tra le dita qualcosa di caldo,liscio,duro,lungo e vibrante.
Era il cazzetto di mio marito che non avevo mai sentito così.
Era sottile,ma lo sentivo particolarmente duro e lungo.
Istintivamente avevo allargato le cosce e lo avevo puntato tra le grandi labbra.
L'effetto psicologico per me era stato sconvolgente.
Sapevo che era dentro di me,ne percepivo il calore,le contrazioni ed anche se non riuscivo a captarne il contatto colle mie pareti vaginali,capivo che quella era la prima volta in cui mio marito era davvero dentro di me.
Con un guizzo disperato come a non voler perdere quel magnifico contatto,ho sollevato il bacino,ho serrato le cosce ed ho portato le gambe dietro la sua schiena serrandolo a me in una inestricabile morsa.
Poi ho cominciato ad agitarmi,scuotermi,contorcermi,sobbalzare e gridare:
-Chiavami amore....chiavami....fammi sentire la tua virilita....che bellooooo.....che cazzo.....chiavami...godo....godo....sborramiiiiii...sborrammiiii...mettimi in cinta....ingravidami......godoooooooo...che cazzo......che cazzo....che haiiiii-
I rantoli di mio marito si fondevano con le mie grida mentre i nostri corpi legati come in una catena si scioglievano di umori e di sudore.
Quando finalmente ci siamo placati,le labbra di mio marito grondavano di sangue.
Nella foga di quell'inimmaginabile amplesso,gli avevo morso le labbra sino a farlo sanguinare e come fossi la gatta col suo micino,l'ho leccato sino a tamponargli la ferita.
Era stato meraviglioso il mio cornutino e mi aveva ingravidata forse al primo colpo o chissà nella replica del giorno dopo senza l'ausilio del mio vibratore.
Quando dopo alcuni giorni avevo dato la notizia alla mia amica,anche lei era gravida ma avendo il marito cornuto completamente impotente,era dovuta ricorrere ad un suo occasionale amante.
Il mese dopo le nostre pance mostravano già i segni del nostro stato ed abbiamo telefonato ai due negroni per informarli che eravamo oramai pronte per le loro trivelle nere.
Mio marito,che era accanto a me mentre telefonavo al mio mandingo,mi si è inginocchiato tra le cosce e mentre mi leccava la fica si è masturbato sborrando sul pavimento.
Mentre mio marito mi leccava eccitato come forse,non l'avevo mai visto,io godevo sulla sua bocca e già pregustavo il momento in cui i due stalloni di colore avrebbero montato me e la mia amica gravide e vogliose come cagne.
Quella sera,contrariamente alle nostre abitudini,avevo preparato io la cena.
Da molto tempo oramai,salvo le rare occasioni in cui avevamo ospite qualche parente,non mi occupavo più di cucina;attività completamente demandata al mio maritino.
Avevo fatto anche alcune eccezioni quando avevamo come ospite un mio nuovo amante nei confronti del quale volevo fare colpo con alcune mie specialità culinarie gustose ed afrodisiache.
In quei casi mio marito si limitava a farmi da aiuto cuoco,apparecchiare la tavola e farci da cameriere quando io e il mio stallone eravamo seduti a tavola.
Naturalmente dopo la cena,se la sua presenza non era richiesta,io e il maschio ci appartavamo nella camera da letto mentre lui,prima di andare a dormire nella sua cameretta,rassettava la cucina e lavava i piatti.
Quella sera chissà perché,avevo voluto trattare mio marito come se lui fosse il mio amante.
Gli avevo fatto apparecchiare la tavola in cucina e lo avevo fatto sedere ad osservarmi mentre spadellavo per lui....per noi due soli.
Avevo preparato un pranzetto in stile giapponese in cui non mancava il pesce crudo con le salsine piccanti ed un brodo di pinne di pescecane dall'alto contenuto afrodisiaco e proteico.
Frutto della passione ed una buona bottiglia di Cartizze della Val Dobbiadene.
Mentre preparavo,mio marito stupito per l'insolita attenzione che gli stavo riservando,mi guardava con occhi languidi pieni d'amore e di desiderio.
Quella notte a letto avevo in progetto di dormire giacché avevo già goduto con la lingua di mio marito e la tensione per quanto avevo dovuto chiedergli e la fatica in cucina,mi avevano alquanto stancata.
Inaspettatamente mio marito aveva scostato le lenzuola esponendomi insolitamente ai suoi occhi completamente nuda.
Poi sdraiandosi tra le mie gambe,le aveva divaricate portandosi con la bocca sul mio sesso impreparato ed asciutto.
Ben presto il sapiente uso delle sue dita e della sua lingua,mi aveva fatta aprire offrendomi già gocciolante alle sue profonde carezze.
Nonostante che non fosse mai stato il mio amante,devo ammettere che come riusciva a farmi godere lui con la bocca,non ci era mai riuscito nessuno.
La sua lingua,le sue dita,la sua calda saliva,le sue labbra a ventosa sulla mia clitoride dura e sporgente come una piccola verga ed i suoi denti felini che mi mordevano procurandomi un piacevole dolore,riuscivano sempre a farmi perdere ogni controllo facendomi avere orgasmi a raffica e perdite di umori senza ritegno.
Quando poi mi leccava dopo l'incontro con un mio amante che mi consegnava a lui col sesso grondante di sperma,era la sublimazione della mia perversione erotica.
Quella notte in modo assolutamente inaspettato stava dando il meglio di se stesso.
Dopo avermi fatta godere tre volte,mi era scivolato addosso ed io a stenti ero riuscita a controllare il mio istinto di rigetto col quale in altre occasioni lo avrei respinto insultandolo pesantemente.
Quelle notte lo avevo lasciato fare sino a che col corpo steso sul mio,aveva raggiunto con la bocca i miei capezzoli ed aveva cominciato a succhiarli.
Mentre mi scioglievo ancora languidamente ai suoi risucchi ed alle sue pennellate di lingua,sulla pancia avevo percepito un insolito turgore.
Erano anni che non posavo i miei occhi sul suo sesso ed ancora di più il tempo in cui lo avevo sentito colla la mano.
Incuriosita da quella strana,calda presenza,avevo allungato il braccio e con sommo stupore avevo stretto tra le dita qualcosa di caldo,liscio,duro,lungo e vibrante.
Era il cazzetto di mio marito che non avevo mai sentito così.
Era sottile,ma lo sentivo particolarmente duro e lungo.
Istintivamente avevo allargato le cosce e lo avevo puntato tra le grandi labbra.
L'effetto psicologico per me era stato sconvolgente.
Sapevo che era dentro di me,ne percepivo il calore,le contrazioni ed anche se non riuscivo a captarne il contatto colle mie pareti vaginali,capivo che quella era la prima volta in cui mio marito era davvero dentro di me.
Con un guizzo disperato come a non voler perdere quel magnifico contatto,ho sollevato il bacino,ho serrato le cosce ed ho portato le gambe dietro la sua schiena serrandolo a me in una inestricabile morsa.
Poi ho cominciato ad agitarmi,scuotermi,contorcermi,sobbalzare e gridare:
-Chiavami amore....chiavami....fammi sentire la tua virilita....che bellooooo.....che cazzo.....chiavami...godo....godo....sborramiiiiii...sborrammiiii...mettimi in cinta....ingravidami......godoooooooo...che cazzo......che cazzo....che haiiiii-
I rantoli di mio marito si fondevano con le mie grida mentre i nostri corpi legati come in una catena si scioglievano di umori e di sudore.
Quando finalmente ci siamo placati,le labbra di mio marito grondavano di sangue.
Nella foga di quell'inimmaginabile amplesso,gli avevo morso le labbra sino a farlo sanguinare e come fossi la gatta col suo micino,l'ho leccato sino a tamponargli la ferita.
Era stato meraviglioso il mio cornutino e mi aveva ingravidata forse al primo colpo o chissà nella replica del giorno dopo senza l'ausilio del mio vibratore.
Quando dopo alcuni giorni avevo dato la notizia alla mia amica,anche lei era gravida ma avendo il marito cornuto completamente impotente,era dovuta ricorrere ad un suo occasionale amante.
Il mese dopo le nostre pance mostravano già i segni del nostro stato ed abbiamo telefonato ai due negroni per informarli che eravamo oramai pronte per le loro trivelle nere.
Mio marito,che era accanto a me mentre telefonavo al mio mandingo,mi si è inginocchiato tra le cosce e mentre mi leccava la fica si è masturbato sborrando sul pavimento.
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