Una settimana, solo una settimana (Sabato)
di
Amore&Psiche
genere
dominazione
SABATO
Mi sveglio di soprassalto che sono quasi le dieci dopo una notte tribolata condita di sogni assurdi, ingarbugliati di cui non ho nemmeno un preciso ricordo. Non so nemmeno se riuscirò a fare colazione ormai. Ok tanto tra due ore sarò a pranzo alla villa. E finalmente vedrò Monica. Non ha più senso nemmeno scendere in spiaggia perciò mi faccio una doccia, la barba e mi vesto. Raccolgo le ultime cose sparse nella stanza e scendo nella hall. Chiedo alla receptionist se ho qualcosa da pagare ma mi conferma che nulla è dovuto essendo tutto a carico dell’organizzazione del corso di mia moglie. Chiedo anche se è possibile salutare Carmen ma mi dice che è di servizio alla villa. Ringrazio per la cortesia e disponibilità e lascio l’albergo.
Il viaggio fino alla villa è breve ma il traffico e l’ansia che sale lo fan sembrare interminabile. Sono da poco passate le 11,30 che arrivo davanti al grande cancello della villa. Cosa faccio suono o aspetto? Parcheggio la macchina lungo la strada e aspetto. Non voglio dar l’idea di impazienza inoltre son curioso di vedere chi altro arriva oltre a me.
Venti minuti e niente.
Accendo la macchina, guardo l’invito che ho appoggiato sul sedile e mi porto davanti al cancello… che si apre. Percorro il viale con la stessa tensione del primo giorno e parcheggio tra le numerose costose auto. Mi avvio verso l’ingresso della villa dove un anziano ed elegante signore mi attende.
-benvenuto, venga, la stavamo tutti aspettando.
io sono arrivato fino quì. per me il racconto è terminato. Ora lascio a voi la libertà di continuarlo come volete, dove la vostra fantasia vi porta.
Chissa cosa troverà Luca, come sarà cambiata sua moglie? e la santa cognata? Tanti pensieri, tante paure troveranno riscontro o saranno state solo inutili preoccupazioni... o desideri disattesi...
Grazie
Amore&Psiche
Mi sveglio di soprassalto che sono quasi le dieci dopo una notte tribolata condita di sogni assurdi, ingarbugliati di cui non ho nemmeno un preciso ricordo. Non so nemmeno se riuscirò a fare colazione ormai. Ok tanto tra due ore sarò a pranzo alla villa. E finalmente vedrò Monica. Non ha più senso nemmeno scendere in spiaggia perciò mi faccio una doccia, la barba e mi vesto. Raccolgo le ultime cose sparse nella stanza e scendo nella hall. Chiedo alla receptionist se ho qualcosa da pagare ma mi conferma che nulla è dovuto essendo tutto a carico dell’organizzazione del corso di mia moglie. Chiedo anche se è possibile salutare Carmen ma mi dice che è di servizio alla villa. Ringrazio per la cortesia e disponibilità e lascio l’albergo.
Il viaggio fino alla villa è breve ma il traffico e l’ansia che sale lo fan sembrare interminabile. Sono da poco passate le 11,30 che arrivo davanti al grande cancello della villa. Cosa faccio suono o aspetto? Parcheggio la macchina lungo la strada e aspetto. Non voglio dar l’idea di impazienza inoltre son curioso di vedere chi altro arriva oltre a me.
Venti minuti e niente.
Accendo la macchina, guardo l’invito che ho appoggiato sul sedile e mi porto davanti al cancello… che si apre. Percorro il viale con la stessa tensione del primo giorno e parcheggio tra le numerose costose auto. Mi avvio verso l’ingresso della villa dove un anziano ed elegante signore mi attende.
-benvenuto, venga, la stavamo tutti aspettando.
io sono arrivato fino quì. per me il racconto è terminato. Ora lascio a voi la libertà di continuarlo come volete, dove la vostra fantasia vi porta.
Chissa cosa troverà Luca, come sarà cambiata sua moglie? e la santa cognata? Tanti pensieri, tante paure troveranno riscontro o saranno state solo inutili preoccupazioni... o desideri disattesi...
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