Caduta libera
di
Tibet
genere
trio
Mi telefona.
Io e lei non siamo niente, scopiamo.
Percorriamo insieme un tratto di vita.
Spesso un rincorrersi più che un percorrere.
Un proporsi cose sempre al di là d'ogni limite.
Una ricerca di qualcosa che non sazia. Mai.
Mi telefona.
Ha una cosa speciale fra le mani.
Mi chiede.
-Vuoi?-
-Dimmi qualcosa...-
-No...-
-Si... devi...-
-Giovane... vergine...-
-Cazzo... quanto giovane?-
-Quanto basta per piacerci... deciditi...-
Un colpo al ventre, violento.
-Una ragazza...?-
Non risponde.
-Allora che fai...?-
-Si...-
-Organizzo e ti faccio sapere...-
Cazzo... quanto giovane?
Le sue parole rotolano come macigni lungo una china.
"Quanto basta per piacerci... deciditi..."
I macigni rotolano e mi investono in pieno.
Mi trascinano a fondo.
Sarà poi il fondo?
O... non c'è una fine in tutto questo?
C'è solo un inizio?
"Quanto giovane...?".
Freme l'immaginazione, lavora, crea aspettative.
Lotta interna.
"Quanto giovane...?"
Angelo o diavolo?
E' la lotta fra il bene e il male?
Il bene è sempre il non dover peccare.
Questo perché l'angelo è innocuo.
Parla di mille cose e non agisce, non aiuta.
Parla... parla... parla!
Invece il diavolo ti morde la carne.
La richiamo.
-Quando...?--
-Ahah... ora hai fretta... porco?-
-Si...-.
-Presto... sarà presto... tu intanto giocaci con l'immaginazione...-
-L'immaginazione ci sta già giocando... puttana!-
-Domani, alle quattro a casa mia-
-E' una ragazza, vero...? Giovane come dico io, vero...?-
Sono un veliero, voglio il vento, voglio correre nell'onda.
Fuggire lontano.
Da non sentire le voci...
Guardo l'angelo che si schermisce, alza le spalle impotente.
Nell'altro angolo il diavolo ghigna soddisfatto.
Alle quattro sono da lei.
Sorpresa, delusione o... sollievo?
"Quanto giovane...?"
E' un ragazzo. Bellino, vergine, da svezzare dice lei.
Lo punisco duramente.
Per non essere quello che speravo e temevo.
Lo punisco per non essere la mia condanna.
Duramente.
Poi sollievo!
Sono leggero.
Riprendo la mia strada.
Riprovo a percorrere la via maestra.
Spingo il resto nel mio angolo buio.
L'angelo sorride soddisfatto.
Ma di che cazzo... ridi?
Non servi a nulla! Sei inutile.
Tibet
(da sempretibet blog)
Io e lei non siamo niente, scopiamo.
Percorriamo insieme un tratto di vita.
Spesso un rincorrersi più che un percorrere.
Un proporsi cose sempre al di là d'ogni limite.
Una ricerca di qualcosa che non sazia. Mai.
Mi telefona.
Ha una cosa speciale fra le mani.
Mi chiede.
-Vuoi?-
-Dimmi qualcosa...-
-No...-
-Si... devi...-
-Giovane... vergine...-
-Cazzo... quanto giovane?-
-Quanto basta per piacerci... deciditi...-
Un colpo al ventre, violento.
-Una ragazza...?-
Non risponde.
-Allora che fai...?-
-Si...-
-Organizzo e ti faccio sapere...-
Cazzo... quanto giovane?
Le sue parole rotolano come macigni lungo una china.
"Quanto basta per piacerci... deciditi..."
I macigni rotolano e mi investono in pieno.
Mi trascinano a fondo.
Sarà poi il fondo?
O... non c'è una fine in tutto questo?
C'è solo un inizio?
"Quanto giovane...?".
Freme l'immaginazione, lavora, crea aspettative.
Lotta interna.
"Quanto giovane...?"
Angelo o diavolo?
E' la lotta fra il bene e il male?
Il bene è sempre il non dover peccare.
Questo perché l'angelo è innocuo.
Parla di mille cose e non agisce, non aiuta.
Parla... parla... parla!
Invece il diavolo ti morde la carne.
La richiamo.
-Quando...?--
-Ahah... ora hai fretta... porco?-
-Si...-.
-Presto... sarà presto... tu intanto giocaci con l'immaginazione...-
-L'immaginazione ci sta già giocando... puttana!-
-Domani, alle quattro a casa mia-
-E' una ragazza, vero...? Giovane come dico io, vero...?-
Sono un veliero, voglio il vento, voglio correre nell'onda.
Fuggire lontano.
Da non sentire le voci...
Guardo l'angelo che si schermisce, alza le spalle impotente.
Nell'altro angolo il diavolo ghigna soddisfatto.
Alle quattro sono da lei.
Sorpresa, delusione o... sollievo?
"Quanto giovane...?"
E' un ragazzo. Bellino, vergine, da svezzare dice lei.
Lo punisco duramente.
Per non essere quello che speravo e temevo.
Lo punisco per non essere la mia condanna.
Duramente.
Poi sollievo!
Sono leggero.
Riprendo la mia strada.
Riprovo a percorrere la via maestra.
Spingo il resto nel mio angolo buio.
L'angelo sorride soddisfatto.
Ma di che cazzo... ridi?
Non servi a nulla! Sei inutile.
Tibet
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