1967, Un estate bellissima
di
mimmo51
genere
sentimentali
Eravamo sul finire dell'anno scolastico ultimi giorni di Maggio, ormai a scuola non si andava più chi era a podto col le interrogazioni poteva permettersi di non andarci più solo chi doveva aggiustare la sua media andava a farsi interrogare. Io quell'anno avevo prodotto bene quindi non avevo problemi. Al mattino ci si alzava per andare in spiaggia per i primi bagni, prendere il sole è giocare a pallone. Anche gli stabilimenti balneari erano in un fermento lavorativo, c'era fa rimontare le gabine in legno posizionare le passerelle in legno e cominciare a posizionare ombtrelloni e sdraio. Si organizzavano partite sul arenile, e la mia storia realmente accadutami, un mio tiro piuttosto forte aveva mandato il pallone verso delle ragazze che erano sdraiate intente a prendere il sole, Andai a prendere il pallone e chiesi scusa , una ragazza alzando il capo sorrise, il suo sguardo era bellissimo un faccino rotondo ma i suoi occhi erano di un azzurro meraviglioso, non so quanto tempo rimanemmo a guardarci, certo le urla dei miei compagni chiamandomi rivolevano la palla mi riporto alla realtà chiesi ancora una volta scusa e me ne andai, ritornando a giocare mi rammaricai di non averle chiedo il nome, però pensavo se era in quel stabilimento certamente ritornava li. Si erano fatte le tredici inforcai la mia bicicletta pedalavo lentamente sovrapensiero, venni superato sentendomi salutare per nome, mi girai era lei, con delle energiche pedalate la raggiunsi e questa volta le chiesi il nome Paola, quanti anni aveva quasi quattordici, dove abitava si era trasferita da qualche giorno nel pescarese, rimango molto sul vago per rispetto, poi quando seppi da dove veniva sobbalzai le dissi che anche io ero di origini di Torre........,mio padre è nato lì infatti L mio cognome era originario di quel paese. Senza accorgermi arrivammo sotto casa sua, e prendemmo appuntamento per il giorno successivo sempre lì.alla Perla rosa. Il mattino successivo ero già di buon ora alzato, avevo fatto colazione, doccia e avevo già indossato il costume e preso un asciugamano. Scesi giù inforcai la bici e mi recai al mare. Era un po' prestino quindi mi misi ad aiutare quelli dello stabilimento erano amici da molti anni e la mia famiglia frequentava da diversi anni lo stabilimento avevamo sempre affittato cabina ombrelloni e sdraio. Ero lì che scherzavo con Gigi il figlio del proprietario, quando apparse lei un po' in anticipo, ci mettemmo a prendere il sole un po' in disparte, comincio' a svestirsi aveva in dosso un bikini molto succinto che metteva un fisico si minuto ma con un corpo molto sinuoso. Ci posizionammo uno difronte all'altro sdraiati al sole, io la guardavo estasiato , quando Gigi mi chiamo allungandomi la chiave della gabina, cominciava la stagione di caccia alla gnocca, mi riposizionai di fronte s lei è continuando s parlare del più e del meno io ero sempre più preso, mi stavo innamorando?? Poi proposi di andarci a fare un bagno lei disse di si, alzandomi mi accorsi che ero in erezione e siccome era alquanto grosso, lungo diciannove cm e la capocchia aveva una circonferenza di sedici e forse poi ventimetri. Ero in confusione se mi alzavo notava subito la sbarra su eretta, mi venne in mente di dirle chi arriva ultimo paga pegno, così fu vorremmo verso la riva io rallentai per far vincere lei che saltellando diceva che aveva vinto.entrammo in acqua e ci mettemmo a nuotare, notai che nuotava molto bene affiancati nuotammo per un po', poi ci accorgemmo che ci eravamo un po' allontanati, ci fermando per riprendere fiato rimanevamo a galla muovendo gambe e braccia uno di fronte all'altro molto vicini, inebriato dal suo profumo le diedi un bacio furtivo sulle labbra, aspettavo una sua reazione, un rimprovero, invece nulla, era uno degli approcci che usavo per la caccia. anzi con le braccia avvinghiate al mio collo e là gambe che si erano avvinghiate al mio bacino, mi ridiede il bacio però era diverso dal mio più spassionato con le nostre lingue che si cercavano, ma quello che mi sconvolse i sensi era la sua fighetta appiccicata sul mio membro con le labbra aperte e sentivo un calore sul cazzo bellissimo mai provato e che stava sconvolgendo la mia mente, restammo cosi per un po' anche perché lei non toccava e io a mala pena toccavo il fondo con le punte dei piedi.eravamo in un affanno amoroso che saliva sempre più, quando mi disse perché non andiamo in cabina tanto ho visto che Gigi ti ha passato una chiave, imbarazzato le dissi di si ma era meglio che si avviava per prima lei io poi la raggiungevo. Così che accadde , uscendo dall'acqua mi guardai attorno perché avevo il cazzo dritto come un missile sul mondo non volevo farmi vedere da qualcuno, incrociai Gigi complice delle nostre caccie mi allungo dei preservativi e se ne andò, diedi un ultimo sguardo attorno ed entrai in cabina chiudendola a chiave . Lei era già messa seduta su un materassino di gomma con la schiena senza reggiseno appoggiata su un cuscino sempre gonfiabile, due seno piccoli come pesche e due capezzoli duri come chiodi, era li che mi fissava aspettando di incassare il premio per la gara di corsa. Ormai il mio membro aveva raggiunto lappteosi delle erezioni, feci scivolare il costume ai piedi e mi misi accanto a lei, aspettava il mio assalto, ci baciammo con passione, e si ero cotto, poi mi abbassai per baciare, leccare, succhiare il suo seno; mentre lei si mise la sua mano sinistra sul cazzo, però mi disse con un po' di paura che non l'aveva fatto mai e non sapeva neanche cosa fare con il mio membro, sdi aveva nozioni apprese dalle amiche e qualche volta spiando i suoi, allora presi la sua mano e le feci afferrare il cazzo, non riusciva con le dita a chiudere intorno ad esso, cominciai a guidarla con un lento giù scappellando la capocchia e risalendo fino a farla scomparire nella pelle, aveva appreso velocemente e con molta maestria passava il pollice sul buchetto del membro, e si era proprio la prima volta che vedeva un cazzo e poi della mie dimensioni, io ripresi a trastullare con la lingua i seni e con la mia mano destra scansai un angolino della sua fighetta ricoperta da una peluria fittissima bionda, con la mano sul sul pube l'accarezzavo procurando dei piccoli brividi, mi sussurro che era ancora vergine e che doveva succedere con me, ma non oggi, prosegui se volevo introdurlo nel sedere l'avrebbe concesso anche se gli avrei procurato dolore. Guardandola negli occhi le dissi che questa volta non l'avrei fatto forse qualche altra volta, parlavamo ma continuavamo lei a farmi la sega io ad accarezzagli il pube. Poi non ricordo se le dissi qualcosa ma lei si abbassò a baciare la cappella dura e rossastra, infine apri la bocca lo infilo' in bocca per una buona parte e guardando se io avevo reazioni comincio ad andare sue giù , mi stava tirando una sega con pompino, mi sali una goduria per tutta schiena che mi blocco le carezze pubiche, ripresomi infilai il medio nella vagina lentamente facendola abituare all'intruso. Poi cominciai a roteare il dito tra le grandi labbra mi abbassai e ci infilai la lingua, spatolandola, con i denti le mordicchiavo il clitoride provocandole orgasmi uno dopo l'altro, accelero la sega e prese il cazzo in bocca, non ebbi tempo per dirle di levarsi che due tremendi fiotti di sperma le spruzzai nella sua bocca e gli altri in aria con violenza ripeto che non conoscevo, presi subito degli asciugamanini per pulirla, la sentii singhiozzare, mi dispiacque molto era la prima volta che faceva l'amore è la prima volta che vedeva un cazzo, che provo tutti quegli orgasmi che la spossarono, di prenderlo in bocca, e assaporare lo sperma, di fare una saga ad un uomo. Io la sentivo parlare appoggiata alla mia spalla, l'accarezzavo i capelli e il volto e le davo piccoli baci. Eravamo tutti e due imbrattati di sperma che ricomponendoci andammo a fare la doccia per ripulirci. I sedemmo abbracciati con le spalleappoggiate ad una cabina al sole, ci scambiavamo carezze e baci per tutto il tempo, ormai era la mia ragazza è io il suo ragazzo, ero innamorato cotto e penso anche lei. Eravamo felici di passare una estate d'amore e sesso, avevo in una mattinata compromesso la mia stagione di caccia, ma ero felicissimo mi ero innamorato di una bellissima ragazza. La stagione continuera' con episodi amorosi e con situazioni menò belle che racconterò più in là.
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