Il gioco più bello del mondo, il dottore è l'ammalata 4

di
genere
incesti

Dopo la scopata c''eravamo addormentati ci sveglio ' il piccolo con i suoi gorgheggi, mi sono alzato, lo presi in braccio è tornato nel letto lo miisimo in mezzo cerco subito il seno della mamma e comincio' a ciucciare il latte; era bello vederlo mangiare con tanta avidità, chiesi a mia sorella, prima mentre facevamo l'amore non ti ho toccate le tette perché sono bellissime grosse piene che in cazzo ci sta bene per una spagnole. e sono piene di latte, chiamerò la mia sorelline, Lisa mi rispose se non tocchi i capezzoli e desideri essere masturbato lo possiamo fare, le chiesi se il culo le faceva male dopo averla sofomizzata cosi violantementr, mi disse che il dolore stava rientrando dopo aver spalmato mezzo tubetto di un antidolorifico e che tu col medio stavi massaggiando dentro l'ano, tra l'altro era arrivato a toccare il fondo delle budella dico ventotto centimetri di una cosa rigida le chiesi di materiale era fatto, Di alluminio, era riprodotto perfettamente somigliando al mio cazzo, persino la cappella tutta tesa nell'atto di venire , anche le vene. Lei rideva e mi confesso che aveva preso il calco con argilla, subito dopo una doppia scopata, ero sfinito e stavo dormicchiando io ho preso le impronte facendo costruire il tuo cazzo in alluminio facendo leggermente ingrossare e allungare. Le dissi come sei diventata una porca maiala. Lei innocentemente mi disse, scusa quando eravamo più piccoli chi mi scopava quasi tutti i giorni con quei giochetti che chiamavi innocenti. Mi aveva con questa risposta azzittito , le feci un sorriso alzando tutte e due le braccia come se mi arrendevo, e si il porco maiale ero io,poverina ha sopportato tutti i soprusi e le voglie che volevo levarmi. Mi avvicinai dandole un tenero bacio; poi lei prosegui, siccome non era una zoccola che la dava a tutti si costruì alla bisogna un cazzo su misura il gemello del tuo, perché amo solo te, tu mi hai fatto diventare donna, tu sei il padre di nostro figlio. Intanto il bimbo aveva finito di mangiare e fatto il ruttin, poi sul fasciatoi Lisa lo pulì ben bene rimettendolo nel lettino. Mi disse hai fame? Perché sto andando a cucinare su, cosa vuoi mangiare, le chiesi se avesse delle bistecche, perché desideravo carne è una bella insalatina come piace a me. Dopo aver mangiato mi rilassai su una poltrona, dimenticavo, avevo fatto la doccia e mi asciugai senza aver rimesso le mutandine, Ero stanco e questo rilassamento ci voleva vedevo la TV sbadatamente io ero preso da mia sorella che aveva in dosso solo un grembiule, aveva che le copriva a mala pena la figa, si vedeva l'ultimo tratto dello spacco ondulato bordato di nero ma ogni tanto quando si allungava per prendere qualcoda, vedevo l'interno roseo della fica, poi il seno sembravano due bocce dofev tonde, si erano liberate del grembiule e penzolavamo libere, infine il sedere bello enorme con il solco tra l'è natiche ben delineato e quando si abbassava per raccogliere qualcosa da terra, divaricava le cosce l'ano si apriva di un color scuro e subito dopo la fihs con Il ciuffetto di peli. Lisa mi osservava ridendo, poi aggiunse, che ti frulla per la testa non è bastato la scolata di prima, Io con un cenno del capo dissi No, vedendo il seno e il tuo meraviglioso buco del culo mi devo addormentare con il cazzo lì dentro. Sorrise soddisfatta, finito di rsssettare venne a sedersi sulle mie gambe con una mano prese il cazzo e se lo mise tra le gambe, si libero del grembiule e mi lasciò il suo seno davanti agli occhi avrei voluto prenderli strizzarli per farli allungare e prendere in bocca i capezzoli, la guardai e lei mi disse lo puoi fare anche se uscirà un po' di latte non ti preoccupare. Così feci presi i seni nelle mani e cominciai a giocherellare con i capezzoli con la lingua e con i denti, a lei piace molto anzi si arrapava, quando buttava la testa all'indietro scuotendola era pronta, cominciai a mordicchiare i capezzoli e poi leccavo e succhiavo, nel succhiare uscì del latte che lo assaporai per la prima volta, discreto peccato che non c'era una mammella con il caffè così facevo il cappuccio. Mia sorella si mise a ridere sobbalzando, questo procurava la fuoriuscita d'aria, si insomma come le chiamate voi , scoregge? Continuavo a leccare i capezzoli, poi lei mi disse vuoi il mio culo stasera, risposi con la testa si senza lasciare il capezzolo, allora mi devo fare il cristere, vengo anch'io ad aiutarti, si vieni che lo faccio anche a te, preoccupato dissi non sono io che debbo ricevere il cazzo in culo, lei aggiunse che però ti avrebbe fatto bene mi puliva l'indestino. Prese un po' d'acqua calda dentro una vaschetta circa un litro, ci mise alcune gocce di qualcosa da una boccetta, si allungò sul letto e mi porse la cannula, dicendo infilalo tu e po apri la valvola, così feci aperto la valvola cominciò a uscire il liquido, che entrava nella pancia dando sollievo a Lisa che distese il suo viso, finito il liquido aspetto qualche minuto poi andò a sedersi sul water, , io la segui mi disse vuoi vedere come esce porcellone? Si alzò dalla tavoletta per farmi vedere l'amo , comincio a fuoriuscire l'acqua con una potenza che schizzo un po' fuori, insomma così ripuli per bene il culo con una lavetta si asciugò per bene l'ano e la figa. Alzandosi mi sorrise e mi disse io sono pronta maialone. Prese un grande lenzuolo e lo mise in due a mo di traversa, io mi adagiai sul letto con l'uccello moscio ma bello lungo, lei andò in bagno a lavarsi i denti e fare dei gargarismi, tornando disse pulita anche la bocca,sorridemmo di gusto, spense la luce ma non la TV precauzione per non far sentire gridolini di piacere. Ci abbracciamo e con le gambe le muovevamo per sentire con il tatto i nostri strumenti d'amore .la baciavo con passione slinguavamo come due bisce in amore, lei comincio a scendere con la testa soffermandosi a mordicchiare i mie capezzoli duri, scese ancora e con la lingua mi lecco l'ombellico, di tuffo poi in mezzo si miei peli che avevo ben lavato, poi non c'era altro che prendere in mano il cazzo massaggiandolo le dissi Lisa ti ricordi quando facevo la mucca e tu e la tua amica mi mungevate? Poi le chiesi ma tu, chiameremo Giovanna, non l'hai più vista o sentita? Mi rispose ridendo, perché ridi? Perché abita qui vicino in un paese alle porte città, lo sentita proprio ieri mattina, lo invitata a pranzo per domani sei contento msialone? Perché ancora maialone? Perché se ti conosco bene hai delle idee per domani molto interessanti, era vero mi conosceva troppo bene. Ormai ero dentro la sua bocca profonda solo lei riusciva a prenderlo tutto fino alle palle, diamine non resistetti molto che le sborrai tutto in bocca senza preavviso , lei non fece una piega e inghiotti tutto lasciandolo bello pulito, poi mi disse vuoi pure il culo? Dissi di, di giro dandomi la schiena io presi a massaggiarle le chiappr mentre lei allungando il bracciolo all'indietro afferrò il cazzo che prese subito vita, ormai era così brava che tesciuscitava i cazzi morti, vedi quello di suo marito. Umettai l'ano e li puntai nel culo spingendo come Un forsennato, pero' successe l'imprevisto non avevo più forza e smisi di pompare, mi disse che poteva succedere non hai più l'età di una volta che potevi venire in un giorno sei sette volte senza fatica anzi ero io che non c'è la facevo più. Mi disse dormi che domani potresti avere bisogno di più Forza siamo in due che vorremmo divertirci con il tuo cazzo, anzi non farmi fare brutta figura perché ti ho descritto come mangia fiche.
scritto il
2017-08-17
1 0 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.