1967 Un estate meravigliosa 4
di
mimmo51
genere
sentimentali
Eravamo arrivati alla vigilia di Ferragosto, Giorno tipico contadino, infatti quel giorno si dava fuoco a tutta la sterpaglia e quegli oggetti non più utilizzabili. Poi col tempo passo per diventare un giorno da ricordare divenne un giorno importante iper la chiesa iun giorno di festa. E i fuochi che i contadini accendevano per fare sbarazzo,, divennero anche un segno gioioso per indicare che l'estate stava finendo. Ormai non avevamo paura della madre di Paola avevamo le spalle coperte da Bruna, e tutti noi partecipavano alla raccolta della legna, il pomeriggio trascorre frenetico, si montavano piccole tende canadesi perché c'era l'usanxa tra i giovani di fare il bagno a mezzanotte e poi dormire così fuori casa . Paola ci mise tanta opera di convincimento con sua madre, a risolvere il tutto fu Bruna che convinse con la sua partecipazione alla festa e che avrebbe fatto compagnia è tenuto lontano i pericoli. Ma che pericoli potevano intervenire eravamo organizzati.l'appintamento l'avevamo per le 21,30. Cenammo ogni una a casa propria per poi trovarci sulla spiaggia. Le danze erano già cominciate e man mano che passava tempo arrivavano molti giovani che andavano ad allarga il cerchio, Cantavamo felici anche noi Paola stretta a me e Bruna un po' più in là con Franco, poi dissi andiamo a fare il bagno vedrete è bello perché l'acqua è calda. Ci incamminammo verso il mare appena eravamo con l'acqua alle caviglie cominciai a schizzare e correvamo come per inseguirci e bagnarci per poi tuffarci nuotavamo alla lluce dei fuochi accesi . Raggiunsi Paola nuotammo un po' poi lei sì fermo'armeggisndo con le mani, si avvicinò a me come una gatta che fa le fusa, una gatta in calore. Si avvicinò a me abbracciandomi era senza costume sentivo perfettamente la figa strusciarmi su una gamba. Non persi tempo mi levai anch'io il costume e lei si infilò rapidamente abbracciandomi, io avevo il cazzo ancora moscio ma che fu basto' na strusciata ed era già operativo. Lei era attaccata con le gambe ai miei fianchi sentivo col cazzo perfettamente la ffica spalancata pronta per essere penetrsts, entrai in confusione , le dissi non ho il preservativo, un po' più distante gli altri due stavano già scopando, quello che meraviglio' a noi due fu Bruna che disse: toglielo dalla fica un attimo prima di sborrare. Questa frase più illuminante aprirono altri orizzonti sessuali. Guardai Paola lei mi disse che voleva provare anche se hai un cszzo mostruosamente enorme, era diventato duro come una gamba di una sedia , prese lei l'iniziativa afferrandolo in mano cominciando con la mano sinistra a segarmelo io infilai due dita nella figa ero interdetto se romperà la membrana con le mani o col cazzo, fu ancora lei che si punto ' la capocchia del cazzo nella figa e poi con un colpo di reni se lo fece entrare, il godimento che lei provava era grande era avvinghiata e con le mani attaccata ai miei fianchi tirava con forza facendo sforzi per farselo entrare non urlava ma si lamentava quando cercai di prendere iil ritmo; sentii perfettamente rompersi la membrana e la stessa cosa anche lei perché il cazzo era entrato tutto, le dissi hai visto che sono tutto dentro di te, lei non poteva rispondere per il dolore ma mi diede un bacio. appassionato. Iniziammo tutti e due a ritmare Il dentro e fuori, mi sembrava che mi scoppiasse il cervello sentivo partire da dietro la nuca una sensazione che stavo per sborrare lo dissi a Paola che si sfilò dal mio cazzo e meraviglia delle meraviglie si immerse e lo prese in bocca, io era stracotto per l'ala scopata e lei riemerse soddisfatta. Si avvicinò alla mia bocca e mi diede un bacio aveva ancora un po' di sperma che lo ingoiammo in sieme,. Mi disse sorridentro sei venuto dentro di me e si strinse forte forte , restammo così per tanto tempo assistendo ai giochi intorno al fuoco. All'improvviso spuntarono dal nulla anche Bruna e Franco, che ci dissero ma dove eravate finiti,ci mettemmo a ridere, anche loro erano senza costume, Bruna era vicino a me. Vidi perfettamente il ciuffo nero di peli sul pube, poi si avvicinò a Paola parlottarono e si misero a ridere.. comincio' a fare freddo quindi uscimmo e andammo nella cabina per asciugarci. Avevo procurato asciugamani per tutti e anche dei sacchi a pelo chissà dovevamo dormire.. uscimmo dalla gabina belli asciutti con un cambio di costume. Il bar dello stabilimento era aperto e andammo a rifocillarci , prendemmo delle pizzette al taglio e un bel tè caldo. Rimanemmo sulla terrazza del stabilimento sedendoci sulle poltroncine alla mezzanotte cominciarono a dar fuoco ai petardi, avevano comprato una batteria di fuochi d'artificio che illuminarono per qualche minuto il cielo, La corsa generale verso il mare stava concludendo, la giornata, erano quasi le due e decidemmo di entrare tutti e quattro in gabina eravamo un po' stretti, ci coprimmo aggiungendo le lampo dei sacchi a pelo diventa un sacco a pelo matrimoniale, Paola e Bruna si misero al centro mentre noi messi all'esterno avevamo la gamba intrecciate con le loro, ovviamente non avevamo il costume, quindi avevo il cazzo afflosciato vicino alla sua figa, abbracciati, ma non era cosa che finiva lì, avremmo passato la nottata scopando come ricci.
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