Beatrice, donna in condivisione e la sua ricerca dell'orgasmo
di
Tibet
genere
trio
Più che il solito triangolo, la figura geometrica che maggiormente si avvicina a rappresentare la situazione è una retta.
Allora... ad un capo c'è A. lo chiameremo banalmente Antonio. A circa metà della retta c'è lei... B. le impongo d'imperio il nome di Beatrice perché mi piace molto, all'altro capo l'altro uomo C. anche per lui usiamo un nome comune, Carlo.
La posizione di Beatrice fra i due uomini non è proprio equidistante, oh no...! Diciamo che si sposta secondo il momento. A volte bascula verso Antonio, ma molto più spesso verso Carlo.
Se i due uomini fossero rappresentati da due treni e Beatrice la stazione di arrivo, potremmo dire che Antonio viaggia arrancando disturbato nella sua corsa da mille peripezie e ostacoli, mentre Carlo è un veloce espresso che spesso addirittura prende dimora nella stazione di Beatrice!
Ma mai i due treni... stazionano assieme.
O uno... o l'altro.
Il perché di questo? Che Antonio sia un treno regionale e Carlo un veloce Intercity? Semplice... Carlo vive nella stessa città di Beatrice, Antonio no.
Certamente Beatrice è la vera protagonista, oltre a legare, usando se stessa come tratto d'unione, i due uomini, gioca, amministra la loro libidine, li usa.
E' una bella donna, bruna, un corpo perfetto, particolari fisici?
Ha due capezzoli grossi come ditali e una fica ad ali di farfalla, un culo sodo e liscio come marmo.
I due uomini volutamente, d'accordo fra tutti loro, non si conoscono, a volte comunicano ma sempre tramite Beatrice.
E lei... non vuole usarli assieme.
Non le interessa una cosa a tre.
Li preferisce uno dopo l'altro. Distinti. Separati. Le da più piacere giocare con la loro eccitazione.
“Diciamocelo...” ragiona lei, “loro mi scopano più la mente che la fica.”
La eccitano, la tengono in tensione erotica continua.
Beatrice è libera.
Si dice e ripete che non vuole relazioni h24.
Ha una folta lista di amanti discontinui, ai quali... a volte casualmente, a volte perché la cercano... si concede.
Ma non vuole relazioni fisse.
A volte è un cedere subitaneo, scatta l'attrazione e si da... gode molto se l'uomo è un estraneo. Un cazzo mai visto, mai preso, sconosciuto, spesso si trova a osservare, in treno e in bus, il bacino di un uomo, fantasticare sulle dimensioni. L'avrà davvero grosso come sembra? Si bagna Beatrice... pensa che se l'uomo volesse, lei in questo momento gli si darebbe senza nessuna resistenza, si farebbe riempire fica e culo. E godrebbe dell'orgasmo tanto atteso?
Poi... sul letto racconta dell'eccitazione, di come avrebbe voluto essere presa, piegata in avanti o spinta contro un muro e penetrata... penetrata a fondo, senza riguardi, riempita di sborra e poi lasciata li... con le mutandine strappate, ansante ancora sotto orgasmo. Racconta e loro... i suoi due uomini che sono simili in questo e godono di riflesso del piacere di Beatrice, si eccitano. Vogliono sapere cosa l'ha stimolata, il suo piacere.
Mentre masturba colui che è con lei al momento si racconta e sente il suo cazzo diventare di pietra e poi... la prende, le ficca in fica il cazzo diventato esigente, famelico.
Ambedue reagiscono allo stesso modo e la godono... ma non riescono a farle provare L'ORGASMO.
E' in un perenne stato di pre godimento e vuole prolungarlo all'infinito.
Vuole soddisfarli, la sua fica, il suo culo, la sua bocca sono per loro.
Le piacciono i suoi due uomini, ma il famoso ORGASMO?
Crede che non saranno loro a farglielo provare.
Quanto dovrà cercare?
Parla loro dei suoi incontri...
F... verso il quale ha una attrazione particolare, lo subisce molto, le piace il suo grosso e lungo cazzo, una vera arma, che la costringe a rapporti dolorosi, neanche con lui riesce a raggiungere l'orgasmo ma gode l'atto in se, la penetrazione. La costringe a prendere in fica e nel culo cose enormi, gode della sua sottomissione totale, con lui non ha difesa, ah... dice... sognante... “questi uomini molto dotati non si curano del piacere della donna...”.
Non ha nessuna attenzione nei suoi confronti, la trascura lungamente... poi la chiama e lei corre.
Dice ancora... “ah... sarebbe il mio uomo perfetto se mi amasse...”!
Ma... L'ORGASMO tanto sognato... Beatrice?
Un commerciante di fiori...
(sa come si chiama? Lo ignora?), al quale si è concessa senza neanche un tentennamento... ripete sognante.
Gli ha ceduto per i suoi occhi prima che per il suo cazzo, pazzamente lo ha portato in casa sua... dove l'ha scopata con energia sul suo letto.
Ha persino “urlato”... Beatrice...!
Pazza Beatrice... si dice... a volte ragioni davvero con la fica. L'ORGASMO?
Forse era la cosa che più si è avvicinata, lo ha sentito lì che arrivava... ha urlato pazzamente di libidine e poi...?
Sparito! Ma le è piaciuto... lo rifarebbe in ogni momento della giornata.
Un poliziotto.. dotato, anche con lui un cedimento improvviso, sembra quasi che abbia timore di lei.
“Tranquillo... lei dice, non voglio certo legami”.
Lui scompare... ricompare... le manda foto di donne aperte da cazzi enormi, lei ringrazia e gli dedica i suoi orgasmi (quelli solitari!)
“Se mi cerca...” ripete... “lo scopo.”
“Lo scopo a sangue ogni volta che mi cerca e mi vuole, non gli dico certo di no!”
Un musicista.
Amico di Carlo. Lei accetta di vederlo, nessun problema, primo incontro un pompino con ingoio in macchina, secondo incontro, sesso a casa di Carlo... lei gli dice...
“quando vuoi... io ci sono...”
Un insegnante...
E' lei a sedurlo, lui tiepido, pauroso delle conseguenze, non ha capito che lei non gli farà storie?
Lei non si innamora! Ha amato si... ed è donna che ama una volta sola nella vita!
Lei esce... insoddisfatta, infiammata.
Oh... in quel momento si scoperebbe il primo uomo che incontra, qualsiasi... bianco, nero, marrone... basso, alto... basta che abbia un cazzo da ficcarglielo dentro e scoparla... scoparla fino a farla urlare... e forse godere!
Altri... senza coraggio, basterebbe poco per piegarla e prenderla. Tanti altri...
Non intuiscono la sua disponibilità.
Vero Beatrice?
Beatrice a volte imputa ad Antonio il suo risveglio sessuale, ma lui... scettico risponde che è colpa dell'orologio biologico, doveva capitare.
Era convinta di essere anorgasmica, in realtà gode, orgasmi di lunghe leccate, di lunghe carezze sulla fica, ma cerca e vorrebbe godere durante la penetrazione!
Una lunga... lunghissima penetrazione. Anche dolorosa.
Deve solo trovare l'uomo-animale giusto.
Porco e dotato.
Porco e resistente, che duri... moltissimo.
Che la prenda in fica e ancora più nel culo fino a farle provare... L'ORGASMO!
L'orgasmo maiuscolo, liberando la parte di lei che si nasconde, che vuole liberarsi.
Dice di sé...
“Il godimento e il piacere seguono in me due percorsi paralleli. Non sono ancora riuscita a farli incontrare.”
Ma gode... si!
Ma non come vorrebbe, gode ad essere lungamente leccata, gode di un unico orgasmo, ma il raggiungerlo è per lei fonte di piacere, un piacere diverso ma comunque gratificante.
“È così bello arrivare al culmine che non voglio che quell'attimo perfetto abbia fine. Desidero arrivarci più volte senza esaurirlo.“
Antonio la paga.
La paga come una puttana. Hanno concordato la tariffa e le prestazioni. Ma è solo un gioco, complemento della loro libidine.
Antonio sa che questo è un godimento in più per lei e a lui piace intravvedere quel piccolo lampo di cupidigia nei suoi occhi.
Il sentirsi TROIA...
A Beatrice piace molto essere pagata, fosse nelle sue possibilità si venderebbe davvero.
Uhm... pensa.
Avere altri uomini attenti come Antonio, come Carlo. Alcuni. Tanti.
“Farsi pagare... essere disposta a ogni cosa. Molti uomini... magari mi farebbero godere davvero!”
Si chiede perplessa...
“Ma è così? Faresti davvero ogni cosa... Beatrice?”
Antonio è porco. Gode dei suoi eccessi.
Le lecca il culo... la lecca dopo che le ha sborrato dentro, lecca sborra e il contenuto del suo culo. Lei vorrebbe scappare in bagno, lui la prende e la immobilizza, le lecca la sua cioccolata.
Lei inorridisce!
Antonio... ride.
Le chiede di poterle leccarle la fica mentre piscia.
Beatrice?
Dice... che non lo farà mai. Per nessuna cifra!
Oh... Beatrice... una vera puttana lo fa!
Fa tutto per soldi!
Le piace raggiungere l'hotel dove si trova con Antonio, lo sguardo d'approvazione del personale maschile, immagina che pensino che è una puttana all'opera, in vendita.
La stimola, si eccita.
In realtà è stata lei a sedurre Antonio, con una lunga opera paziente di coinvolgimento fino alla capitolazione di lui. Antonio che scappa da ogni situazione che potrebbe coinvolgerlo sentimentalmente.
Con Carlo invece nessuna difficoltà.
Le piacciono i due uomini, diversi in tutto eppur simili. Li ritiene “suoi” e speciali.
Porco... Antonio. Donnaiolo. Riservato.
Più cerebrale Carlo. Aperto. Disponibile. Innamorato?
La fantasia sessuale di Beatrice più accesa è la penetrazione.
Grossi oggetti, enormi cazzi. La sera prima di addormentarsi guarda, toccandosi languidamente, lentamente, come le piace fare, figure di mostri gigantescamente muniti che sventrano donne con i loro grossi cazzi.
Si tocca. Gode. Dorme.
Lei dispone l'avvicendamento dei suoi uomini.
Ad Antonio sarebbe andato bene scoparla dopo Carlo, prima di Carlo e ancora dopo.
Ogni cosa, basta che preveda l'altro uomo.
Beatrice dispone allora.
Antonio la scoperà prima, le piace che Carlo l'aspetti fremente, che l'assalti appena entrata nella casa di lui, carico di libidine, fremente in attesa.
Le piace stimolare la sua libidine e prima... con Antonio, parlarne e goderne mentalmente con lui.
Anche ad Antonio piace pensare che sarà di nuovo scopata, dopo di lui, vuole solo immaginare.
Loro due e la loro donna condivisa.
Beatrice deve pregare Antonio di non farla godere, se non alla fine, dopo essere stata scopata e inculata a lungo, si conosce, sa che prima, vogliosa come è, potrebbe fare ogni cosa, leccar loro il culo, farsi penetrare da cose incredibili, ma dopo?
Diventa sonnolente, innocente, dice addio alla sua libidine per un po'. I suoi occhi da gatta si chiudono, le labbra si distendono in un sorriso.
Le ritornerà con Carlo, stimolata dalla situazione, con lui che l'assale appena entrata, le scopa fica e culo, la riempie della sua sborra.
La lecca quindi a lungo, lei gode e ancora si assopisce.
Le piace scopare Antonio, sa che lui ha sempre avuto donne multi orgasmiche, forse lo ha cercato nella speranza che fosse lui a farle provare finalmente l'ORGASMO.
Quello maiuscolo, quello da partire di testa.
Non succede.
Dovrà ancora attendere.
Trovare l'uomo animale, il grosso cazzo inesauribile che la scopi fino a farla cedere.
“O forse... dovrai tu evitare di trattenerti... Beatrice?”
Si chiede.
Una delle ultime volte hanno fatto macelleria nella stanza, certa di essere alla fine del ciclo ha tolto il tampax e lo ha cavalcato a lungo, freneticamente e quando si è levata?
Disastro.
Poi... solo il suo culo.
Lungamente... una lunga feroce inculata, anche usando R. il suo compagno di giochi di lattice, un dildo lungo e largo, molto largo.
“Sai?” ragguagliava Antonio mentre lui la prendeva... “è come quello di F. quello che mi fa impazzire...”
E mentre lui continuava a penetrarla nel suo culo, levandolo e rimettendolo di colpo, lei urlando... diceva che ne avrebbe voluti mille di cazzi, cazzi di uomini mai visti... e tutti nel culo, che la riempissero di sborra... tanti uomini... tanti!
“Oh... Beatrice... era vicino anche stavolta il cercato ORGASMO!”
Infine... ogni volta la cena, il loro parlare, poi Antonio che chiama un taxi, lo paga e la manda da Carlo con un biglietto elegantemente rinchiuso in una busta.
Scrive.
“Caro Carlo... te l'affido, sai che è una cosa preziosa senza eguali,
so che la tratterai da quella dea che è.
Antonio”
Carlo... è in attesa, Beatrice lo avvisa che arriva, lui freme.
E' famelico. Vuole la bocca, fica e culo di Beatrice, è eccitato dall'attesa e, non per spirito di competizione, vuole sapere cosa ha fatto.
La scopa.
Beatrice da puttana vuole farlo impazzire.
Racconta.
Carlo le lecca a lungo la fica.
Beatrice gode.
Poi manda un SMS ad Antonio mentre Carlo è in bagno.
“Ho goduto tanto, ma adesso... aperta e piena di sborra sua, vorrei nuovamente te.”
“Puttana! Bugiarda. Stai addormentandoti.”
Risponde Antonio.
Tibet (Antonio)
(da sempre tibet blog)
Allora... ad un capo c'è A. lo chiameremo banalmente Antonio. A circa metà della retta c'è lei... B. le impongo d'imperio il nome di Beatrice perché mi piace molto, all'altro capo l'altro uomo C. anche per lui usiamo un nome comune, Carlo.
La posizione di Beatrice fra i due uomini non è proprio equidistante, oh no...! Diciamo che si sposta secondo il momento. A volte bascula verso Antonio, ma molto più spesso verso Carlo.
Se i due uomini fossero rappresentati da due treni e Beatrice la stazione di arrivo, potremmo dire che Antonio viaggia arrancando disturbato nella sua corsa da mille peripezie e ostacoli, mentre Carlo è un veloce espresso che spesso addirittura prende dimora nella stazione di Beatrice!
Ma mai i due treni... stazionano assieme.
O uno... o l'altro.
Il perché di questo? Che Antonio sia un treno regionale e Carlo un veloce Intercity? Semplice... Carlo vive nella stessa città di Beatrice, Antonio no.
Certamente Beatrice è la vera protagonista, oltre a legare, usando se stessa come tratto d'unione, i due uomini, gioca, amministra la loro libidine, li usa.
E' una bella donna, bruna, un corpo perfetto, particolari fisici?
Ha due capezzoli grossi come ditali e una fica ad ali di farfalla, un culo sodo e liscio come marmo.
I due uomini volutamente, d'accordo fra tutti loro, non si conoscono, a volte comunicano ma sempre tramite Beatrice.
E lei... non vuole usarli assieme.
Non le interessa una cosa a tre.
Li preferisce uno dopo l'altro. Distinti. Separati. Le da più piacere giocare con la loro eccitazione.
“Diciamocelo...” ragiona lei, “loro mi scopano più la mente che la fica.”
La eccitano, la tengono in tensione erotica continua.
Beatrice è libera.
Si dice e ripete che non vuole relazioni h24.
Ha una folta lista di amanti discontinui, ai quali... a volte casualmente, a volte perché la cercano... si concede.
Ma non vuole relazioni fisse.
A volte è un cedere subitaneo, scatta l'attrazione e si da... gode molto se l'uomo è un estraneo. Un cazzo mai visto, mai preso, sconosciuto, spesso si trova a osservare, in treno e in bus, il bacino di un uomo, fantasticare sulle dimensioni. L'avrà davvero grosso come sembra? Si bagna Beatrice... pensa che se l'uomo volesse, lei in questo momento gli si darebbe senza nessuna resistenza, si farebbe riempire fica e culo. E godrebbe dell'orgasmo tanto atteso?
Poi... sul letto racconta dell'eccitazione, di come avrebbe voluto essere presa, piegata in avanti o spinta contro un muro e penetrata... penetrata a fondo, senza riguardi, riempita di sborra e poi lasciata li... con le mutandine strappate, ansante ancora sotto orgasmo. Racconta e loro... i suoi due uomini che sono simili in questo e godono di riflesso del piacere di Beatrice, si eccitano. Vogliono sapere cosa l'ha stimolata, il suo piacere.
Mentre masturba colui che è con lei al momento si racconta e sente il suo cazzo diventare di pietra e poi... la prende, le ficca in fica il cazzo diventato esigente, famelico.
Ambedue reagiscono allo stesso modo e la godono... ma non riescono a farle provare L'ORGASMO.
E' in un perenne stato di pre godimento e vuole prolungarlo all'infinito.
Vuole soddisfarli, la sua fica, il suo culo, la sua bocca sono per loro.
Le piacciono i suoi due uomini, ma il famoso ORGASMO?
Crede che non saranno loro a farglielo provare.
Quanto dovrà cercare?
Parla loro dei suoi incontri...
F... verso il quale ha una attrazione particolare, lo subisce molto, le piace il suo grosso e lungo cazzo, una vera arma, che la costringe a rapporti dolorosi, neanche con lui riesce a raggiungere l'orgasmo ma gode l'atto in se, la penetrazione. La costringe a prendere in fica e nel culo cose enormi, gode della sua sottomissione totale, con lui non ha difesa, ah... dice... sognante... “questi uomini molto dotati non si curano del piacere della donna...”.
Non ha nessuna attenzione nei suoi confronti, la trascura lungamente... poi la chiama e lei corre.
Dice ancora... “ah... sarebbe il mio uomo perfetto se mi amasse...”!
Ma... L'ORGASMO tanto sognato... Beatrice?
Un commerciante di fiori...
(sa come si chiama? Lo ignora?), al quale si è concessa senza neanche un tentennamento... ripete sognante.
Gli ha ceduto per i suoi occhi prima che per il suo cazzo, pazzamente lo ha portato in casa sua... dove l'ha scopata con energia sul suo letto.
Ha persino “urlato”... Beatrice...!
Pazza Beatrice... si dice... a volte ragioni davvero con la fica. L'ORGASMO?
Forse era la cosa che più si è avvicinata, lo ha sentito lì che arrivava... ha urlato pazzamente di libidine e poi...?
Sparito! Ma le è piaciuto... lo rifarebbe in ogni momento della giornata.
Un poliziotto.. dotato, anche con lui un cedimento improvviso, sembra quasi che abbia timore di lei.
“Tranquillo... lei dice, non voglio certo legami”.
Lui scompare... ricompare... le manda foto di donne aperte da cazzi enormi, lei ringrazia e gli dedica i suoi orgasmi (quelli solitari!)
“Se mi cerca...” ripete... “lo scopo.”
“Lo scopo a sangue ogni volta che mi cerca e mi vuole, non gli dico certo di no!”
Un musicista.
Amico di Carlo. Lei accetta di vederlo, nessun problema, primo incontro un pompino con ingoio in macchina, secondo incontro, sesso a casa di Carlo... lei gli dice...
“quando vuoi... io ci sono...”
Un insegnante...
E' lei a sedurlo, lui tiepido, pauroso delle conseguenze, non ha capito che lei non gli farà storie?
Lei non si innamora! Ha amato si... ed è donna che ama una volta sola nella vita!
Lei esce... insoddisfatta, infiammata.
Oh... in quel momento si scoperebbe il primo uomo che incontra, qualsiasi... bianco, nero, marrone... basso, alto... basta che abbia un cazzo da ficcarglielo dentro e scoparla... scoparla fino a farla urlare... e forse godere!
Altri... senza coraggio, basterebbe poco per piegarla e prenderla. Tanti altri...
Non intuiscono la sua disponibilità.
Vero Beatrice?
Beatrice a volte imputa ad Antonio il suo risveglio sessuale, ma lui... scettico risponde che è colpa dell'orologio biologico, doveva capitare.
Era convinta di essere anorgasmica, in realtà gode, orgasmi di lunghe leccate, di lunghe carezze sulla fica, ma cerca e vorrebbe godere durante la penetrazione!
Una lunga... lunghissima penetrazione. Anche dolorosa.
Deve solo trovare l'uomo-animale giusto.
Porco e dotato.
Porco e resistente, che duri... moltissimo.
Che la prenda in fica e ancora più nel culo fino a farle provare... L'ORGASMO!
L'orgasmo maiuscolo, liberando la parte di lei che si nasconde, che vuole liberarsi.
Dice di sé...
“Il godimento e il piacere seguono in me due percorsi paralleli. Non sono ancora riuscita a farli incontrare.”
Ma gode... si!
Ma non come vorrebbe, gode ad essere lungamente leccata, gode di un unico orgasmo, ma il raggiungerlo è per lei fonte di piacere, un piacere diverso ma comunque gratificante.
“È così bello arrivare al culmine che non voglio che quell'attimo perfetto abbia fine. Desidero arrivarci più volte senza esaurirlo.“
Antonio la paga.
La paga come una puttana. Hanno concordato la tariffa e le prestazioni. Ma è solo un gioco, complemento della loro libidine.
Antonio sa che questo è un godimento in più per lei e a lui piace intravvedere quel piccolo lampo di cupidigia nei suoi occhi.
Il sentirsi TROIA...
A Beatrice piace molto essere pagata, fosse nelle sue possibilità si venderebbe davvero.
Uhm... pensa.
Avere altri uomini attenti come Antonio, come Carlo. Alcuni. Tanti.
“Farsi pagare... essere disposta a ogni cosa. Molti uomini... magari mi farebbero godere davvero!”
Si chiede perplessa...
“Ma è così? Faresti davvero ogni cosa... Beatrice?”
Antonio è porco. Gode dei suoi eccessi.
Le lecca il culo... la lecca dopo che le ha sborrato dentro, lecca sborra e il contenuto del suo culo. Lei vorrebbe scappare in bagno, lui la prende e la immobilizza, le lecca la sua cioccolata.
Lei inorridisce!
Antonio... ride.
Le chiede di poterle leccarle la fica mentre piscia.
Beatrice?
Dice... che non lo farà mai. Per nessuna cifra!
Oh... Beatrice... una vera puttana lo fa!
Fa tutto per soldi!
Le piace raggiungere l'hotel dove si trova con Antonio, lo sguardo d'approvazione del personale maschile, immagina che pensino che è una puttana all'opera, in vendita.
La stimola, si eccita.
In realtà è stata lei a sedurre Antonio, con una lunga opera paziente di coinvolgimento fino alla capitolazione di lui. Antonio che scappa da ogni situazione che potrebbe coinvolgerlo sentimentalmente.
Con Carlo invece nessuna difficoltà.
Le piacciono i due uomini, diversi in tutto eppur simili. Li ritiene “suoi” e speciali.
Porco... Antonio. Donnaiolo. Riservato.
Più cerebrale Carlo. Aperto. Disponibile. Innamorato?
La fantasia sessuale di Beatrice più accesa è la penetrazione.
Grossi oggetti, enormi cazzi. La sera prima di addormentarsi guarda, toccandosi languidamente, lentamente, come le piace fare, figure di mostri gigantescamente muniti che sventrano donne con i loro grossi cazzi.
Si tocca. Gode. Dorme.
Lei dispone l'avvicendamento dei suoi uomini.
Ad Antonio sarebbe andato bene scoparla dopo Carlo, prima di Carlo e ancora dopo.
Ogni cosa, basta che preveda l'altro uomo.
Beatrice dispone allora.
Antonio la scoperà prima, le piace che Carlo l'aspetti fremente, che l'assalti appena entrata nella casa di lui, carico di libidine, fremente in attesa.
Le piace stimolare la sua libidine e prima... con Antonio, parlarne e goderne mentalmente con lui.
Anche ad Antonio piace pensare che sarà di nuovo scopata, dopo di lui, vuole solo immaginare.
Loro due e la loro donna condivisa.
Beatrice deve pregare Antonio di non farla godere, se non alla fine, dopo essere stata scopata e inculata a lungo, si conosce, sa che prima, vogliosa come è, potrebbe fare ogni cosa, leccar loro il culo, farsi penetrare da cose incredibili, ma dopo?
Diventa sonnolente, innocente, dice addio alla sua libidine per un po'. I suoi occhi da gatta si chiudono, le labbra si distendono in un sorriso.
Le ritornerà con Carlo, stimolata dalla situazione, con lui che l'assale appena entrata, le scopa fica e culo, la riempie della sua sborra.
La lecca quindi a lungo, lei gode e ancora si assopisce.
Le piace scopare Antonio, sa che lui ha sempre avuto donne multi orgasmiche, forse lo ha cercato nella speranza che fosse lui a farle provare finalmente l'ORGASMO.
Quello maiuscolo, quello da partire di testa.
Non succede.
Dovrà ancora attendere.
Trovare l'uomo animale, il grosso cazzo inesauribile che la scopi fino a farla cedere.
“O forse... dovrai tu evitare di trattenerti... Beatrice?”
Si chiede.
Una delle ultime volte hanno fatto macelleria nella stanza, certa di essere alla fine del ciclo ha tolto il tampax e lo ha cavalcato a lungo, freneticamente e quando si è levata?
Disastro.
Poi... solo il suo culo.
Lungamente... una lunga feroce inculata, anche usando R. il suo compagno di giochi di lattice, un dildo lungo e largo, molto largo.
“Sai?” ragguagliava Antonio mentre lui la prendeva... “è come quello di F. quello che mi fa impazzire...”
E mentre lui continuava a penetrarla nel suo culo, levandolo e rimettendolo di colpo, lei urlando... diceva che ne avrebbe voluti mille di cazzi, cazzi di uomini mai visti... e tutti nel culo, che la riempissero di sborra... tanti uomini... tanti!
“Oh... Beatrice... era vicino anche stavolta il cercato ORGASMO!”
Infine... ogni volta la cena, il loro parlare, poi Antonio che chiama un taxi, lo paga e la manda da Carlo con un biglietto elegantemente rinchiuso in una busta.
Scrive.
“Caro Carlo... te l'affido, sai che è una cosa preziosa senza eguali,
so che la tratterai da quella dea che è.
Antonio”
Carlo... è in attesa, Beatrice lo avvisa che arriva, lui freme.
E' famelico. Vuole la bocca, fica e culo di Beatrice, è eccitato dall'attesa e, non per spirito di competizione, vuole sapere cosa ha fatto.
La scopa.
Beatrice da puttana vuole farlo impazzire.
Racconta.
Carlo le lecca a lungo la fica.
Beatrice gode.
Poi manda un SMS ad Antonio mentre Carlo è in bagno.
“Ho goduto tanto, ma adesso... aperta e piena di sborra sua, vorrei nuovamente te.”
“Puttana! Bugiarda. Stai addormentandoti.”
Risponde Antonio.
Tibet (Antonio)
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