Che esperienza

di
genere
gay

1

Mio fratello ha quasi sei anni più di me e mi aveva mostrato come farmi seghe. Rimasi affascinato ad osservare ma non ebbi mai il coraggio di dirgli che avrei voluto farle a lui. Dopo che ebbe finito le scuole tornò a vivere a casa, condividevamo una stanza e lui mi incluse spesso nelle sue attività. Aveva un amico di scuola che si era sposato recentemente; l'amico e sua moglie invitavano spesso mio fratello ed un altro amico a giocare a carte, qualche volta lo chiesero anche a me.
L’amico di mio fratello aveva un fratello che frequentava il mio stesso liceo ed era avanti solo uno anno rispetto a me. Si chiamava Giulio, lo vedevo spesso nei corridoi, in palestra ed alle docce ed eravamo nella stessa squadra.
Lui aveva torace e culo molto peloso. Anche le sue braccia e gambe erano pelose e mi piaceva il suo aspetto quando era bagnato e brillante d’acqua dopo la doccia. Io guardavo la maggior parte dei ragazzi ma ero affascinato specialmente da Giulio perché era più maturo degli altri.
Mi piaceva anche stare con lui a casa del fratello quando giocavamo a carte, facevamo partite a sei e ci divertivamo molto bevendo birra, ridendo e provando giochi di carte nuovi.
Mio fratello mi permetteva di bermi un paio di birre purché promettessi di non dirlo ai nostri genitori.
Riuscivo sempre a sedermi vicino a Giulio e le nostre gambe erano spesso l’una contro l’altra, mi piaceva il suo contatto, sembrava quasi che lo facesse apposta. Quando vinceva mi gettava le braccia al collo e mi tirava a se. Era grande.
Una sera fummo invitati a cena e Tommy, l’amico di mio fratello, suggerì di andare in cantina e fare un po’ di moto prima di mangiare. Jerry e sua moglie dissero che avrebbero cominciato a preparare e mio fratello si offrì di aiutarli.
Tommy, Giulio ed io andammo nella palestra in cantina, ci togliemmo scarpe, calze e camicie e facemmo qualche esercizio di riscaldamento. Poi Tommy scivolò fuori dei suoi pantaloni, Giulio ed io facemmo lo stesso. Tommy aveva un bel corpo poiché si allenava regolarmente, era ben definito ed avendo la stessa età di mio fratello appariva come un uomo adulto.
Anche Tommy era peloso e mostrava i primi segni di perdita dei capelli; aveva un’espressione birichina che lo rendeva simpatico; mi piacevano le sue grosse braccia e gambe coperte di peli scuri. Guardai i pacchi nelle loro mutande, sembravano uguali come dimensioni, ma mi sembrava che i loro cazzi fossero posizionati differentemente.
Avevo visto quello di Giulio nelle docce a scuola e mi chiesi se quello di Tommy fosse molto diverso.
Le mutande di Tommy erano strette intorno alle palle, i peli pubici spuntavano, continuai a guardarlo e fui sorpreso molte volte da Giulio che mi sorrise.
Facemmo un allenamento veloce aiutandoci l'un l'altro coi pesi. Poi Giulio suggerì di fare un po’ di lotta per stabilire chi fosse il primo a fare la doccia. Mi fece inciampare rapidamente e mi gettò sul pavimento. “Hai perso!” Disse.
Poi afferrò Giulio, in breve furono sulla stuoia e Tommy non ci mise molto a batterlo. “Voi giovanotti non potete battere un uomo come me.” Disse.
Si tolse le mutande mostrando un grosso uccello intonso. Le palle erano grosse e pelose. Mentre entrava nella doccia, Giulio mi afferrò e mi tirò giù le mutande. Rideva e mentre lottavamo io gli strappai la biancheria intima. La mia faccia era a pochi centimetri dal suo cazzo e dall’inguine peloso. L'odore del suo corpo sudato colpì il mio naso. La sua mano andò tra le mie gambe. Il suo braccio strofinò contro il mio cazzo e le mie palle.
Mi sbattè sul culo ridendo e facendomi girare sempre con l’inguine vicino alla mia faccia.
Gli guardai il cazzo e lo vidi espandersi. La sua testa liscia aumentò di dimensione insieme all’asta. Quando si spostò l’asta calda strofinò sulla mia faccia e la mia bocca. Io ero dannatamente eccitato ed il mio cazzo crebbe in un’erezione furiosa. Tentavo di tenerlo tra le gambe in modo che Giulio non lo vedesse, ma il suo braccio ci strisciò contro. Si alzò e guardò il mio uccello palpitante. “E’ bello, non è vero!” Disse nel momento in cui Tommy usciva dalla doccia.
“Voi due gattini, volete smetterla di fare le checche ed andare a fare una doccia!” Gridò. Giulio saltò su ed il suo cazzo ondeggiava mentre si avviava verso la doccia. Quando aprì l'acqua, io guardai Tommy.
“Non sono una checca!” Dissi.
“Si, allora perché avevate un’erezione se non per montarvi e toccarvi l'un l'altro? Scommetto che se ti vengo sopra avrai un’erezione!” Replicò lasciandomi cadere addosso il suo corpo bagnato e gettandomi sulla stuoia, poi si sedette col culo sul mio torace e l’inguine sulla mia faccia. Prese il suo uccello con una mano e si alzò le palle con l'altra.
“Penso che ti piaccia guardare i cazzi, piccola testa di cazzo. Prenditi una bella visione di questo. Guardalo diventare duro perché so che ti piace.”
Ora se lo stava menando davanti alla mia faccia. Divenne grosso e lungo, la grande testa ricoperta di pelle stretta. Aveva ragione, io ero ancora duro come una pietra con la pre eiaculazione che gocciolava dall’asta sulla mia pancia.
“Cazzo, guarda com’è duro il tuo cazzo, ti piace veramente! Vuoi assaggiare il mio, piccolo fottuto? Vuoi essere il mio ragazzo?” Chiese mentre posava la punta del suo uccello caldo sulle mie labbra. “Apri quelle labbra!” Disse tirando indietro il prepuzio sulla testa gonfia. Continuò a spingere e tirare il prepuzio sulla testa del suo uccello, spingendolo tra le mie labbra.
Mi schiaffeggiò ripetutamente la bocca e la faccia dicendomi molte volte di aprire e succhiarlo.
“Papà Tommy ha un bel cazzo succoso da farti succhiare, ragazzino.” Disse. Quando aprii le labbra la sua asta scivolò rapidamente dentro. La mia lingua circondò la grossezza calda e succhiai come lui voleva.
“Si, baby, sei un bravo ragazzo, succhia la carne di Tommy. Fammi sparare un bel carico di succoso sperma nella tua bocca!” Si lamentò. Poi cominciò a pompare sulla mia faccia, tenendomi la testa tra le mani. Sentii la pelle larga che scivolava sulla mia lingua e le mie labbra mentre lui estraeva e poi lo spingeva dentro toccando il fondo della mia gola.
Non ci volle molto prima che la sua velocità aumentasse. Vidi il desiderio sulla sua faccia e chiuse gli occhi. Il suo uccello si gonfiò e pulsò mentre riempiva la mia bocca con getti della sua crema d’uomo. Succhiai ed ingoiai assaporando il suo sperma e gustandone l'odorato ed il contatto sulla mia lingua e nella mia bocca.
Presi la mia erezione rigida e la masturbai furiosamente. Le mie palle spararono il loro fiotto di crema di ragazzo, rivestendo il mio stomaco e le mie cosce. Tommy estrasse l’uccello che stava diventando molle dalla mia bocca, schiaffeggiò scherzosamente la mia faccia e disse: “E’ stato divertente, huh? Birichino!”
Solo allora Giulio chiuse l'acqua ed uscì per asciugarsi. Sorrise quando ci vide e disse qualche cosa a proposito del fatto che ci eravamo divertiti, poi mi schiaffeggiò il culo mentre entravo sotto la doccia, il mio cazzo era ancora quasi sodo. Mio fratello chiamò da sopra dicendoci di salire.
Mentre aprivo l’acqua della la doccia vidi Tommy e Giulio parlare e ridere. Avevo paura che dicessero qualche cosa quando saremmo saliti. Io ero ancora caldo ed eccitato per quello che era accaduto. Il desiderio e la rigidezza del mio cazzo presero il sopravvento mentre mi sparavo una sega sotto l’acqua, richiamando ogni dettaglio vivido di quello che era successo.

2

Tommy e Giulio erano già andati di sopra quando io finii di farmi la doccia. Li raggiunsi timidamente non sapendo che genere di ricevimento avrei trovato. Avevo paura che raccontassero qualche cosa di quello che era successo. Con piacere vidi che tutti stavano conversando normalmente godendo del cibo. Nulla era stato riportato, quindi mi rilassai e godetti la mia cena.
Godetti anche dei bei sorrisi e del contatto della gamba da parte di Giulio. Tommy agì come se nulla fosse successo, ma mi fece l'occhiolino un paio di volte quando qualche cosa di sessuale compariva nella conversazione. Ci demmo tutti da fare per sparecchiare ansiosi di cominciare a giocare.
Giulio continuò a strofinarmi con la sua gamba ed alcune volte mi afferrò il ginocchio sottobanco.
Lasciò anche che la sua mano scivolasse sulla mia coscia e mi carezzasse l’inguine continuando a sorridermi mentre mi guardava negli occhi.
Stava diventando tardi e Giulio ed io avevamo scuola il giorno dopo. Gli altri volevano continuare a giocare così Giulio suggerì che avrebbe potuto accompagnarmi lui a casa. Prima di andare alla macchina lo vidi prendere alcune birre dal frigorifero. Avevamo fatto pochi chilometri quando cominciò a chiedermi di quello che Tommy ed io avevamo fatto.
“Ha detto che vi siete divertiti ma non mi ha voluto dire cosa avete fatto. Eravate ambedue piuttosto eccitati e duri quando vi ho visti. Deve esserti piaciuto, huh?”
“Pensavo te l’avesse detto mentre mi facevo la doccia.” Ho risposto.
“No, dimmi cosa è accaduto. Per me Tommy è un ragazzo eccitante.” Disse. Sentendo dell’interesse di Giulio per Tommy, mi rilassai e cominciai a dirgli tranquillamente che Tommy aveva notato che noi eravamo duri dopo avere lottato e mi aveva detto che ci stavamo comportando come checche. Poi si era messo su di me, mi aveva messo l’uccello sulla faccia ed aveva cominciato a carezzarlo fino a che non era diventato completamente duro.
Giulio girò in una strada laterale e parcheggiò. “Ho quelle birre. Beviamole mentre mi racconti cosa ha fatto d’altro.” Disse aprendosi la cerniera dei pantaloni.
Estrasse la sua carne rigida e ci giocò nella semi oscurità mentre raccontavo la mia storia. Seguii il suo esempio e fu un piacere guardarlo carezzarsi mentre gli dicevo quello che avevo fatto con Tommy.
Bevemmo le nostre birre con la mano libera e questo si aggiunse al calore di masturbarsi vicino ad un amico. Quando gli dissi che Tommy mi aveva detto di succhiargli l’uccello, la mano libera di Giulio afferrò la mia coscia e salì alle mie palle. Io non feci niente mentre lui le tirava fuori e le faceva rotolare tra le dita. Era bello e mi avvicinai a lui. Mentre Io facevo la sua mano si mise sulla mia e mi aiutò a carezzarmi.
Sentire che Tommy mi aveva insegnato a succhiarlo stava eccitandolo, si tirò giù pantaloni e mutande alle caviglie, prese la mia mano e la mise sul suo uccello pulsante. “Giocaci, amico, gioca col mio cazzo. Dimmi cos’altro ti ha fatto. Lo hai succhiato, gli hai preso in bocca l’uccello?”
“Sì, mi ha preso la testa, ha spinto la sua erezione e mi ha fottuto. Continuava a chiamarmi il suo ragazzo-fica e mi diceva che ero un bravo ragazzo. Io ho dovuto ingoiare il suo carico di sperma!”
“Merda, nooo, davvero hai bevuto la sua sborra!” Ha esclamato. “Oh cazzo, ohhh, metti ancora la tua mano, sto per sparare. Cazzo, se fossi uscito prima dalla doccia avrei visto Tommy che ti fotteva la bocca, era buona la sua sborra?”
Continuò a spararmi domande per sapere ogni dettaglio. Il suo uccello era pulsante e duro come acciaio mentre io ci giocavo. Anche lui mi stava carezzando. Era grande dividere la mia eccitazione con Giulio. Gli dissi della sensazione del prepuzio di Tommy sulle mie labbra e sulla lingua, come lui lo aveva estratto e poi mi aveva fottuto la faccia.
Quando gli dissi di Tommy che aveva sparato nella mia bocca e di come era buono il suo sperma, lui improvvisamente mi afferrò dietro al collo.
“Succhiami l’uccello, amico, mostra come hai fatto con Tommy. Mettitelo in bocca e succhiami ora!” Spinse la mia testa sulla sua asta, alzò il sedere ad incontrare la mia faccia e spinse la sua carne tra le mie labbra. Immediatamente cominciò a fottermi la bocca mentre mi bloccava la testa sulla sua asta.
Lo sentii supplicarmi piano di succhiarlo come avevo fatto con Tommy. “Siiii, succhialo, amico, succhiami come hai fatto con Tommy. Succhiami e fammi sborrare nella tua bocca come hai fatto con Tommy.”
Il suo uccello aveva un sapore diverso da quello di Tommy. La testa di Giulio era più grossa e sembrava più liscia senza della pelle in più. Sembrava anche più duro. La sua asta era anche più lunga e me la spinse in gola più volte quasi soffocandomi.
“Cazzo, piccolo amico, com’è eccitante, che bello sentire la tua bocca. Voglio succhiarti anch’io,
voglio che tu senta come è bello.” Mi allungai sul sedile e lui si chinò accanto a me. Prima di prendere in bocca il mio cazzo disse che gli sarebbe piaciuto succhiare anche il cazzo di Tommy.
“Potremmo farlo insieme una volta o l'altra, amico.” Fu la sua ultima parola prima di prendermi in bocca e farmi il pompino. Non dimenticherò mai come è stato bello. Lo facemmo altre volte, ognuno di noi venne molte volte, sempre ingoiando, assaporando la crema dell’altro e leccando per pulirlo. Mentre andavamo a casa mia concordammo un piano per coinvolgere presto Tommy in un altro match di lotta per poter condividere un'esperienza nuova.
di
scritto il
2017-10-14
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